08 PILLOLA MASS-MEDIA

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  • (08 PILLOLA MASS-MEDIA) CHI POSSIEDE I MEDIA STABILISCE LA LINEA EDITORIALE.

 

 

(08 PILLOLA MASS-MEDIA) CHI POSSIEDE I MEDIA STABILISCE LA LINEA EDITORIALE.

I MEDIA SONO SPA POSSEDUTI DAI PRINCIPALI AZIONISTI CHE IN QUANTO TALI DECIDONO SECONDO I LORO INTERESSI (ovviamente).

PREMESSA: L’economia è un sistema di vasi comunicanti.
La ricchezza per salire da una parte deve necessariamente scendere dall’altra.
Le 2 contro-parti attualmente in contrapposizione sono:

  • L’1% facente capo ai così detti MercatiFinanziari (che possiedono anche le banche), ovvero quelli che forniscono i soldi a patto che siano soddisfatte le loro condizioni.
  • Il restante 99%, ovvero il resto del mondo che dipende dai soldi forniti da Banche/MercatiFinanziari.

IL SOLE 24 ORE: “L’anno scorso (2018) soltanto 26 individui possedevano la ricchezza di 3,8 miliardi di persone, la metà più povera della popolazione mondiale”.

E’ intuitivo comprendere che chi finanzia i media, sia in grado di indirizzarne anche la linea editoriale.
Quindi per conoscere dove la linea editoriale stia “andando a parare”, occorre sapere chi sono i soggetti economici che attualmente stanno finanziando tutti gli organi mass-mediatici MainStream.
Ebbene, i media ottengono soldi sostanzialmente attraverso 2 canali:

  1. FINANZIAMENTI DIRETTI: in cui gli investitori mettono i loro soldi dentro il media mediante l’acquisto delle AZIONI.
  2. FINANZIAMENTI INDIRETTI: in cui i finanziatori fanno arrivare i loro soldi dentro il media mediante le loro INSERZIONI PUBBLICITARIE.

A questo punto è facile capire come funzioni lo schema.
Chi paga abbiamo detto che comanda.
Vediamo dunque chi sono i soggetti che stanno pagando:

PUBBLICITA’: Vi sarete senz’altro accorti dalle varie pubblicità in onda, che si tratta dei grossi gruppi bancari, assicurativi (Finanza), i colossi della telefonia (Telecomunicazioni), energetici, luce, gas, (dunque Energia), nonchè i grossi potentati economici operanti nei vari settori dell’economia.
Tra l’altro da notare che i potentati più forti fanno capo esattamente ai pubblici servizi di pubblica utilità sottratti progressivamente dalle mani degli Stati, per ritrovarsi invece ingiustamente nelle mani di gruppi sempre più ristretti di privati che hanno potuto indebitamente beneficiare delle privatizzazioni (oltre tutto imposte agli Stati da loro stessi, vedi gruppo Bilderberg e Commissione Trilaterale, cioè le potentissime associazioni di categoria dell’alta finanza).

Ancora peggio:

AZIONI: Gli stessi investitori che forniscono i soldi ai media attraverso il canale della pubblicità, sono poi gli stessi potentati economici che detengono pure le azioni del media stesso.

Cioè alla fine vuol dire che il media è finanziato in entrambi i suoi 2 canali sempre dagli stessi soggetti medesimi privati.
Di conseguenza, per somme logiche, le linee editoriali andranno sempre gioco-forza a sponsorizzare gli interessi di questi soggetti privati.

Ora tiriamo le somme:
Abbiamo analizzato che questi soggetti privati in realtà fanno soldi sulle spalle di tutti gli altri grazie al fatto che stanno riuscendo ad impossessarsi di tutti gli asset strategici pubblici sottraendoli dalle mani degli Stati / popoli.
Chi è che numericamente parlando rappresenta i popoli/ Stati? Diciamo il 99%
E chi invece la controparte cerchia privata? l’1%.
Dunque ecco che in ultimo ritroviamo la solita lotta di classe tra il così detto 99% del popolo contro la controparte del’1% rappresentato dalle così dette classi elitiere dominanti oggi orbitanti intorno ai colossali gruppi finanziari commerciali che hanno ripreso il sopravvento sull’economia degli Stati.
Per la legge dei saldi settoriali, una classe cresce riuscendo a sottrarre alla controparte.
Bene…
Quindi dal momento che i media sono finanziati dall’1%, che linea editoriale dovranno mai imporre questi affinchè i media possano sponsorizzare i loro profitti?
Ma è logico:
Ovviamente una linea che vada sicuramente a favore dell’1% e a scapito del restante 99%, dato che i soldi devono fluire con questa precisa direzione.
Per fottere il 99% occorre continuare a sottrarre dalle sue mani la proprietà, e dunque il controllo dei famosi asset strategici.
Siccome gli asset strategici sono nelle mani del 99% per mezzo del loro possesso pubblico da parte degli Stati, il risultato è che i media dovranno espressamente fare in modo di mettere in cattivissima luce gli Stati col loro operato agli occhi dell’opinione pubblica, così da consentire alle elìte dominanti dell’1% di fare piazza pulita al grido che pubblico è brutto e male e privato è meglio.
E così tutto è spiegato.

RISULTATO:
Il colpevole di tutto è sempre lo Stato, i cattivi sono sempre i politici (i quali poi se non fanno ciò che impone l’1% vengono prontamente sostituiti attraverso i non molto velati vari colpi di Stato finanziari), ad essere colpevolizzato è sempre il comparto pubblico coi suoi dipendenti, e tutto quello che siamo abituati a sentirci dire da decine di anni a questa parte.
In  questo modo subdolo, il famoso 1% è riuscito a lobotomizzare il restante 99% riuscendo nella straordinaria impresa di mettere il 99% nella posizione di seppellirsi da solo con le sue stesse mani, al motto dei soliti noti dogmi neoliberisti di cui tutti siamo consapevolmente o inconsapevolmente assuefatti.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

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