5 Punti focali

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: 5 punti focali in sintesi.
  1. I 5 PUNTI FOCALI DI CRUCIALE INTERESSE CHE CONSENTONO AI FORTI DI POTER SPADRONEGGIARE COI DEBOLI.

 

 

INTRODUZIONE: 5 punti focali in sintesi.

L’economista Ioppolo ha individuato 5 punti focali su cui poggia lo strapotere delle elite NeoLiberiste capitaliste, ovvero quei 5 punti di cruciale interesse che consentono all1% di arricchirsi a scapito del 99%:
I punti sono:

  1. TASSE: Sempre basse o inesistenti (vedi paradisi fiscali) per i ricchi, alte per tutti gli altri.
  2. INFLAZIONE: Il più bassa possibile che tenda alla deflazione.
  3. INTERESSI: Il più alti possibile.
  4. BORSA: Deregolamentata in modo che consenta la libera circolazione di capitali.
  5. CAMBIO: Il più alto/forte possibile.

A seguire nel dettaglio.

 

 

I 5 PUNTI FOCALI DI CRUCIALE INTERESSE CHE CONSENTONO AI FORTI DI POTER SPADRONEGGIARE COI DEBOLI.

CON BC INDIPENDENTE E BORSA DEREGOLAMENTATA, GLI STATI SONO OBBLIGATI AD ATTUARE TUTTI I PUNTI FAVOREVOLI ALL’1% E SCONVENIENTI AL 99%.

Sequenza dei 5 punti:

1. TASSE:

Evitare tasse per i ricchi, facendole gravare sul resto della popolazione.
Tutte le manovre volte a diminuire le Tasse sono sempre tese a ridurle per i ricchi (quelli che detengono i fattori produttivi nelle loro mani) aumentandole però per i poveri (NB: Nel modello liberista, quando le Tasse calano per qualcuno è matematico che devano necessariamente aumentare per qualcun altro).
La scusa è quella di dover aumentare la competitività, obbiettivo che si ottiene:

  • – a) riducendo i salari e gli stipendi dei lavoratori,
  • – b) riducendo il welfare.

Per questo si forzano gli Stati a limitare la spesa pubblica, utilizzando il dogma NeoLberista secondo cui la Spesa pubblica bassa determina Tasse più basse: questo peraltro si è visto che produce l’effetto inverso, essendo che la diminuzione della spesa pubblica provoca in realtà una contrazione del PIL che a sua volta fa peggiorare in rapporto a questo il volume del debito, così che lo Stato si trovi a dover tassare e tagliare ancora di più causando in tal modo l’innesco di una recessione/deflazione forzata (vedi PUNTO2 Inflazione).

2. INFLAZIONE:

Mantenere basso il livello dell’inflazione (quindi deflazione appunto) in modo tale che i capitali/rendite non subiscano svalutazioni.
Per mantenere l’inflazione bassa occorre far calare i prezzi innescando una deflazione controllata dell’economia che produce a sua volta recessione (obbiettivo ottenuto come visto col PUNTO1 Tasse).

3. INTERESSI:

Ovviamente i tassi di interesse viceversa, secondo le elìte capitaliste, dovranno essere alti, e dunque rigorosamente fuori dal controllo degli Stati secondo la regola del pubblico interesse (che come noto li collocherebbero ad un valore fisiologico prossimo allo zero o quantomeno pari al tasso di inflazione), ma stabiliti dai mercati finanziari secondo la regola del profitto privato.
Ciò si ottiene sottraendo agli Stati la sovranità monetaria e ponendo le Banche Centrali nazionali in una posizione di indipendenza rispetto al controllo/volere democratico dei popoli.

4. BORSA:

la borsa deve essere necessariamente deregolamentata e rigorosamente svincolata da limiti che possano impedire la libera circolazione dei capitali.
In tal modo gli speculatori finanziari hanno la possibilità di far migrare i loro capitali da una economia ad un altra (capital flight) ottenendo così una posizione strategica di predominio assoluto.

5. CAMBIO:

Garantire un cambio forte in modo da valorizzare al massimo possibile i capitali trasferiti all’estero.

Il punto dunque è come ottenere che questi 5 obbiettivi favorevoli alle elìte capitalistiche, diventino un’esigenza di interesse Nazionale.
Il modo astuto dell’1% per ottenere l’applicazione da parte degli Stati di questi 5 punti, a scapito del restante 99%, è tanto semplice quanto logico:
Una volta infatti sottratto agli Stati la loro sovranità monetaria (PUNTO 3), combinato alla deregolamentazione borsistica-doganale dei mercati finanziari (PUNTO 4),  a quel punto diventerà “necessario” adottare  tutte le altre misure per consentire che il sistema si sostenga.
Una volta esposta l’economia alle leggi del libero mercato deregolamentato mediante la combinazione dei 2 punti  sopra citati (3 e 4) occorrerà  per forza di cose poi bloccare l’inflazione (attraverso l’applicazione di misure economiche prettamente deflattive/recessive) e la tassazione dei ricchi per evitare la fuga dei capitali che a loro volta se dovessero fuggire (parliamo dei così detti capital flight) provocherebbero un attacco speculativo alla borsa e alla valuta producendo un crack sistemico.
Quindi l’errore è optare per il regime di mercato deregolamentato (modello economico neo-liberista), ma una volta adottato questo sistema, tutte le altre scelte diventano obbligate.
Il Pensiero Unico Neo-liberista produce esattamente la giustificazione di quello che serve alle elite, ovvero il controllo totale dei poteri economici da parte dei mercati.
Inutile dire che la ricetta che serve al 99% per poter neutralizzare lo strapotere nelle mani dell’1%, è quella di sottrarre il potere monetario dalle mani dei parassiti della finanza per riporlo sotto il controllo democratico per finalità di pubblico interesse.
Il che, per l’Italia significa:
Ripristino della Sovranità monetaria mediante il ripristino della Costituzione del ’48 (NB: Uno Stato in possesso della sua moneta NON può di fatto subire gli attacchi speculativi, essendo che la moneta circolante all’interno della sua Nazione è interamente fornita dall’istituto di emissione Nazionale: esempio, gli USA col Dollaro, l’UK con la Sterlina, il Jappone con lo Yen, ecc ecc).
Dopo di che: Attuazione del modello costituzionale di libero mercato vincolato nei paletti dell’interesse pubblico.
Per quelli che: “Ma non si può ripristinare la sovranità monetaria perchè l’Italia non potrebbe affrontare da sola i mercati globali…” Si leggano con attenzione le pag Si Euro/ No Euro e 02 PILLOLA DIMOSTRATIVA.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Video su YouTube Nando Ioppolo di Elia Menta Economia Criminale.   Video su YouTube CHE FARE – Intervista a Nando Ioppolo

 

 

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Cristian Minerva

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