Pubblico vs. Privato

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: I servizi primari in mano pubblica NON sono economia comunista.
  1. LE COSE ESSENZIALI INDISPENSABILI DEVONO ESSERE PUBBLICHE, TUTTO IL RESTO PRIVATO.
  2. IL PUBBLICO FUNZIONA MALE QUANDO E’ ABUSATO DALL’INTERESSE PRIVATO.
  3. SWICH DA PUBBLICO A PRIVATO.
  4. DIFFERENZA TRA STATO e SPA (spiegato con l’esempio dei posti letto in ospedale).

 

 

INTRODUZIONE: I servizi primari in mano pubblica NON sono economia comunista.

Il modello di economia mista pubblico-privato è quello che si trova a metà strada tra i 2 estremi, comunismo e liberismo.
Nell’economia mista si ha che:

  • – I servizi primari sono in mano allo Stato gestiti a monopolio pubblico.
  • – Tutto il resto dell’economia di  matrice commerciale in mano privata a regime di libero mercato.

Si fa notare che il modello misto è quello moderno poichè impresso in tutte le costituzioni occidentali di matrice democratica scaturite da dopo la seconda guerra mondiale.
Con la privatizzazione dei servizi pubblici in sostanza la civiltà, invece che progredire (come molti erroneamente pensano) sta regredendo al passato arcaico pre-democrazia.
Lo SWICH da pubblico a privato viene attuato con la solita scusa che manchino i soldi (vedi barzelletta marziani nella HomePage).

 

 

1) LE COSE ESSENZIALI INDISPENSABILI DEVONO ESSERE PUBBLICHE, TUTTO IL RESTO PRIVATO.

COMUNISMO E NEOLIBERISMO SONO 2 FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA.

E’ risaputo che il modello economico-sociale oscilli in una banda compresa tra 2 estremi che vanno da:
– Sistema tutto Privato, privo di proprietà pubblica (sistema Neoliberista).
a
– Sistema tutto Pubblico, privo di proprietà privata (sistema comunista).
A ben vedere, si tratta di 2 facce della stessa medaglia.
Inutile dire che il modello giusto sia quello a metà strada tra i 2.
Infatti:
Un sistema economico sociale strutturato in modo salubre, equo e civile, vuole che tutte le cose essenziali indispensabili per sopravvivere (acqua, sanità, giustizia, istruzione, trasporti, energia, telecomunicazioni, logistica, BANCHE e MONETA) siano rigorosamente nelle mani di tutti, gestiti nell’ottica del pubblico fabbisogno e del pubblico interesse, e MAI nell’ottica dell’interesse privato per fini di lucro.
Tutto il resto delle cose superflue invece possono essere gestite dal privato, in regime di libero mercato e per fini di lucro, ma ATTENZIONE, sempre e comunque all’interno dei paletti dell’interesse pubblico (vedi pag Art.41: Limiti al privato).
Non siete convinti?
Con l’esempio dell’isola con la sorgente d’acqua tutto risulterà ovvio.
Consideriamo l’isola con la sua unica sorgente di acqua, dove la sorgente d’acqua sta evidentemente a rappresentare l’insieme di tutte le cose indispensabili agli isolani per sopravvivere.
Viene logico pensare che la sorgente dell’acqua dovrà essere rigorosamente pubblica in mano a tutti, e MAI privata in mano a qualcuno.
La differenza è sostanziale.
Se l’acqua è pubblica in mano a tutti, gestita per finalità di pubblico interesse, tutti gli isolani possono disporre dell’acqua e possono di conseguenza dedicarsi a vivere la vita per tutto ciò che offre, preoccupandosi di scambiarsi in regime di libero mercato tutti i beni commerciali di generico consumo.
Se l’acqua è privata in mano a pochi, gestita per finalità di lucro, gli isolani dovranno contendersi l’acqua in un sistema barbaro in cui l’acqua o ce l’ho io, o ce l’hai tu, e quindi occorre battersi per poter sopravvivere; in questa modalità lo scambio, da libero, diventa una imposizione necessaria a procurarsi i beni essenziali.
Come si evince da questa rappresentazione, a seconda del fatto che il bene essenziale sia pubblico in mano a tutti, o privato in mano a qualcuno, determina la ragione delle stesse vite delle persone.
In sostanza: In un caso le persone convivono pacificamente, nell’altro caso si fanno guerra.
Ebbene: E’ da sapere che l’attuale modello NeoLiberista, col suo dogma di rimettere tutto in mano al privato, sta in sostanza riproponendo un ritorno al passato arcaico vecchio di secoli, in cui tutte le cose necessarie e indispensabili per sopravvivere erano in mano alle classi dominanti elitiere parassite, mentre tutto il resto del popolo era plebe.
Si chiama NeoFeudalesimo, ovvero la riproposizione in chiave moderna del vecchio modello socio-economico feudale.
A questa stregua piuttosto che il NeoLiberismo è meno peggio il Comunismo: Almeno nel Comunismo viene garantito a tutti il minimo indispensabile, mentre col Liberismo, o hai i soldi oppure rinunci a tutto, compresi i beni/servizi primari indispensabili a poter sopravvivere.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) IL PUBBLICO FUNZIONA MALE QUANDO E’ ABUSATO DALL’INTERESSE PRIVATO.

PRIVATIZZARE IL PUBBLICO, SIGNIFICA PORTARE L’ABUSO DIRETTAMENTE AL SUO COMPIMENTO TOTALE.

Questo concetto è tanto semplice quanto logico.
Ogni volta che il pubblico funziona male, è sempre causato dal cattivo operato mosso da qualcuno secondo le finalità di lucro private.
E’ difficile credere che qualcuno operi male nel pubblico per portare benefici al pubblico stesso.
Si tratta semmai sempre di azioni volte a sottrarre qualcosa al pubblico per trasferirle nelle tasche del privato.
Bene..
A questo punto diventa facile intuire che l’assunto secondo cui:
“E’ bene privatizzare il pubblico perchè il privato farebbe certamente meglio”,
esce totalmente dagli schemi della logica e del buonsenso.
Infatti:
Se metti il pubblico direttamente nelle mani del privato, in sostanza vai a produrre la realizzazione dell’abuso in modo totale e definitivo.
E’ come dire che:
“Siccome gli zingari ci possono venire a rubare a casa, allora tanto vale consegnargli direttamente le chiavi di casa in modo tale che così ci rubino meglio in modo più organizzato senza provocare troppi problemi”.
Domanda:
Chi di voi ragionerebbe in un modo del genere?
Ebbene:
Se in qualsiasi modo state accettando il sistema NeoLiberista, di fatto state convalidando questa idiozia sciagurata.

ATTENZIONE: Per scoprire come risolvere i malcostumi nel pubblico, si legga attentamente l’articolo intitolato “Per eliminare spese gonfiate, tangenti e corruzione, e’ sufficiente impedire che le opere pubbliche siano appaltate ad imprese private” nella pag Evasione-Sprechi-Tangenti-C.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

3) SWICH DA PUBBLICO A PRIVATO.

LO SWICH AVVIENE CON LA SCUSA CHE MANCHINO I SOLDI.

Ponetevi una domanda.
Chi mai andrebbe a farsi una visita privata a pagamento nel momento in cui la stessa visita fosse erogata dal SistemaSanitarioNazionale in tempi ragionevoli?
Ovviamente nessuno.
Stesso discorso per tutti gli altri servizi pubblici in genere.
Per ottenere che gli utenti utilizzino i servizi privati è necessario che ci sia un vuoto nel servizio pubblico.
Lo SWICH dunque si promuove alimentando il vuoto di servizio pubblico.
Il vuoto dei servizi pubblici si alimenta coi tagli su tagli operati con la scusa che manchino i soldi.
Ma i conti NON quadrano.
Infatti:
– Le Tasse (cioè le entrate dello Stato) sono sempre di più.
– La SpesaPubblica (cioò le uscite dello Stato) sono sempre di meno.
Quello che accade è che i tagli sono esattamente la ricetta economica che serve
– Da una parte a rendere insufficienti i servizi pubblici.
– Dall’altra parte a fare peggiorare il rapporto Debito/PIL così da mettere lo Stato sotto ricatto e costringerlo a privatizzarsi i servizi pubblici.
Dopo di che:
I MercatiFinanziari comprano i servizi pubblici privatizzati, e li ri-somministrano ai cittadini a regime di libero mercato.
Vadi pag Dimostrazione avanzo primario.
Vedi pag Dimostrazione economica.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

4) DIFFERENZA TRA STATO e SPA (spiegato con l’esempio dei posti letto in ospedale).

L’EFFICIENZA DELLO STATO AUMENTA ALL’AUMENTARE DELL’OCCUPAZIONE, QUELLA DELLA SPA AL DIMINUIRE DELLA FORZA LAVORO IMPIEGATA.

Per comprendere meglio la differenza tra uno Stato e una SPA si segua l’esempio seguente:
Consideriamo in ambito sanitario tre differenti Stati:
– Nel primo caso,  lo Stato parsimonioso/competitivo, prevede 1 infermiere per una camerata di 20 letti,
– il secondo Stato più equilibrato, 2 infermieri per una camerata con gli stessi letti, mentre
– il terzo Stato sprecone, 4 infermieri.
Se consideriamo la bontà del servizio finale, scopriremo che nel terzo caso, quello dello Stato sprecone,  per quanto gli infermieri in sovrannumero potrebbero dare segni di eccesso di “pigrizia”/ inefficienza nello svolgimento della loro mansione, il loro  livello di presenza complessiva sui rispettivi pazientì, risulterà essere sempre superiore rispetto agli altri due casi; il livello del servizio dunque è maggiore  in quello che all’apparenza sembrerebbe essere lo Stato “meno competitivo di tutti”.
In realtà, ad una più attenta analisi, scopriremo che anche il costo per il sostentamento dei loro salari da parte dello Stato in questione, non sarebbe negativo rispetto a quello degli altri suoi più competitivi concorrenti, dal momento che il compenso degli infermieri in oggetto risulterà essere sempre in ogni caso reddito che si andrà ad aggiungere alla somma complessiva dei redditi disponibili nazionali e che si troveranno di conseguenza ad essere spesi nella rispettiva economia contribuendo a loro volta a generare PIL.
Da ciò si può comprendere come l’efficienza di uno Stato aumenti all’aumentare dell’impiego della forza lavoro disponibile al contrario della SPA che viceversa produce maggiori profitti all’aumentare dello snellimento della propria forza lavoro impiegata.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

————————————–

© 2012 Tutti i diritti riservati

Cristian Minerva

Maggiori informazioni https://cristianminerva.webnode.page/cultura-societa/pubblico-vs-privato/