Banche e credito

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Banche e credito in sintesi.
  1. BANCHE E CREAZIONE DI DENARO.
  2. FUNZIONE DI CONTROLLO: CHI CONTROLLA LE BANCHE COMMERCIALI E LA FUNZIONE CREDITIZIA?
  3. BASILEA 3.
  4. MILENA GABANELLI – DataRoom (nel 2024): “TRA IL 2022 e 2023 LE BANCHE HANNO FATTO UTILI RECORD GRAZIE ALL’AUMENTO DEL TASSO DI INTERESSE DA PARTE DI BANCA CENTRALE.”

 

 

INTRODUZIONE: Banche e credito in sintesi.

Per capire la funzione creditizia, occorre fare la radiograia al funzionamento del SistemaMonetario.

Il SistemaMonetario è composto da:

  • -CIRCOLANTE: è l’unità di conto, ovvero la moneta/valuta (Dollaro, Euro, Yen, ecc).
  • -ORGANO DI EMISSIONE: è l’organo che emette la moneta/valuta: l’organo di emissione è la BancaCentrale/Zecca di Stato (NB: La BC/Zecca emette la BaseMonetaria a debito 0).
  • -SISTEMA BANCARIO: è il circuito su cui circola la moneta/valuta (NB: Le Banche convenzionali, NON emettono soldi a debito0 come la BC, ma moltiplicano la BaseMonetaria della BC, sotto forma di moneta creditizia a debito).

Quindi ricapitolando:

  1. -La Banca Centrale crea la BaseMonetaria (a debito0) per conto del suo Stato (il Dollaro per gli USA, la Sterlina per il RegnoUnito, ecc).
  2. -La BaseMonetaria circola nell’economia sui circuiti bancari nazionali,
  3. -Le Banche convenzionali trattengono la BaseMonetaria in riserva, e sulla base di questa, producono la loro moneta bancaria creditizia la quale si andrà ad aggiungere alla BaseMonetaria circolante emessa dalla BC.

Questa è la sintesi del meccanismo creditizio.
Negli articoli a seguire, la funzione creditizia verrà spiegata nel dettaglio.

 

 

1) BANCHE E CREAZIONE DI DENARO.

LA CREAZIONE E IL CONTROLLO DEL DENARO DOVREBBE ESSERE UNA PREROGATIVA DELLO STATO SOTTO IL CONTROLLO PUBBLICO, E INVECE E’ DELLE BANCHE SOTTO IL CONTROLLO PRIVATO.

PREMESSA: Come visto nella pag “Moneta-Banconote-Statonote“, il 93% della base monetaria circolante, è moneta bancaria (creditizia scritturale elettronica fiduciaria) costituita da depositi, conti correnti, titoli di vario genere, tutta moneta creata dalle banche convenzionali, e non dalla Banca Centrale o dallo Stato.
Lo dice anche Mervyn King ex governatore della Banca Centrale di Inghilterra:
“Nella funzione della creazione di moneta, il ruolo di gran lunga maggiore è quello delle banche private.” (Cit: Mervyn King 2012).
Le Banche private dunque creano denaro dal nulla, e poi lo prestano agli Stati e ai cittadini a fronte di un interesse, laddove abbiamo già spiegato che le banche creano soltanto i soldi del credito ma non quelliper pagare gli interessi, rendendo di fatto tutti i debiti inestinguibili.  Ma cosa significa che le banche creano denaro?

Per capire il funzionamento del credito si segua lo schema seguente:
– Tutti noi siamo portati a ritenere che le banche prestino i depositi dei loro correntisti:
Da qui la regola per cui “i depositi generano i prestiti.”
Questo in effetti era così nell’economia classica, laddove occorreva prima accantonare una risorsa finanziaria per poi poterla spendere.
Nella così detta riserva al 100% una banca può prestare esclusivamente i soldi che ha in pancia e non di più.
– Oggi però nell’economia moderna a moneta fiat non è più così.
Con moneta fiat il ciclo è rovesciato per cui si ha che prima i soldi vengano inventati dal nulla e solo in seguito possono essere spesi:
Da qui la regola per cui “i prestiti generano i depositi.”
Accade quindi che una banca è sufficiente che abbia in pancia solo una piccola percentuale di denaro a corso legale/forzoso (monete metalliche e banconote) a fungere da base monetaria, e su questa base la banca è autorizzata a creare nuova moneta creditizia la quale si aggiungerà ex novo alla base monetaria già circolante.
I coefficienti di moltiplicazione di denaro vengono stabiliti di volta in volta e attualmente prendono il nome di “Basilea3”.
Con Basilea3 la riserva necessaria a poter generare nuova moneta è scesa fino all’1% (accompagnata da alcune poche altre garanzie, vedi “Basilea3”), il che significa che è sufficiente che una banca abbia in pancia 1 denaro e con questo può creare fino a 99 nuovi denari da poter mettere in circolo sotto forma di prestito.
Quindi ricapitolando:
La banca crea moneta creditizia per poi ritirarla indietro con l’aggiunta degli interessi, secondo lo schema che sintetizziamo qui di seguito..

  1. – Una persona si reca in banca e chiede100mila Euro di prestito.
  2. – La Banca, come detto, NON presta i 100mila Euro di soldi che ha nei depositi dei suoi correntisti, bensì inventa 100mila nuovi Euro sotto forma di moneta creditizia (secondo il coefficiente di moltiplicazione stabilito da Basilea3), soldi creditizi che vanno di fatto ad espandere la massa monetaria già circolante (M1).
  3. – I soldi del prestito, rientreranno poi indietro alla Banca con l’aggiunta degli interessi.
  4. – A quel punto i soldi scritturali/creditizi creati in precedenza con l’accensione del mutuo, con l’estinzione del mutuo vengono riazzerati, e la banca trattiene per se gli interessi come profitto del suo operato (NOTA BENE: i soldi che la banca trattiene come profitto, NON sono moneta creditizia, bensì moneta a corso legale vera al 100%).

Ora la domanda sorge spontanea:
– E’ lecito chiedere come compenso un tasso di interesse a fronte di moneta creata dal nulla?
e poi…
– E’ lecito che una funzione di tale importanza sistemica possa essere sottratta dalle mani pubbliche sottoposte al controllo democratico di pubblico interesse, per essere messa nelle mani private fuori dal controllo democratico (BC indipendente), e per fini di lucro?
Il buon senso nonchè la nostra costituzione ci dicono di no (vedi art “CHI CONTROLLA LE BANCHE E LA FUNZIONE CREDITIZIA?”)!

NOTA BENE: Ogni anno solo in Italia paghiamo interessi sul debito pubblico, pari a 60/70 mld di euro all’anno (oggi 2019), e interessi sul debito privato, pari a 120/150 mld di euro.
In questo modo vengono sottratte risorse a tutti noi per un ammontare complessivo di circa 200 mld di euro, che corrispondono a più del 10% del PIL.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonte: ” Banche e creazione di moneta

 

 

2) FUNZIONE DI CONTROLLO: CHI CONTROLLA LE BANCHE COMMERCIALI E LA FUNZIONE CREDITIZIA?

MERVYN KING: “NELLA CREAZIONE DI MONETA, IL RUOLO DI GRAN LUNGA MAGGIORE E’ QUELLO DELLE BANCHE PRIVATE.”

Proprio per la funzione cruciale sistemica che la funzione del credito ricopre, i padri costituenti decisero di riporre la cruciale funzione monetaria, e conseguente suo controllo, nelle mani dello Stato, SOTTOposto a controllo/volere democratico.
Questo principio è stabilito nelll’Art.47 Cost. che dice:

Art.47Cost: “La Repubblica disciplina, coordina e controlla il credito.”

L’organo attraverso cui lo Stato esercita questa sua fondamentale funzione di controllo, è la sua Banca Centrale nazionale.
Il modello NeoLiberista codificato nell’UE, ha operato per sottrarre questo potere dalle mani dello Stato, imponendo che la Banca Centrale nazionale divenisse totalmente indipendente.
Ma se la Banca Centrale è indipendente, significa che sia lo Stato a dipendere dalla Banca Centrale.
Questa modalità è in palese conflitto con il primo principio fondamentale della nostra costituzione, che dice:

Art.1Cost:  “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti stabiliti dalla cost.”

Domanda:
Questi 2 articoli sono rispettati attualmente con l’Euro?
La risposta è no, il che significa che ci troviamo in una situazione di incostituzionalità.

Quindi attualmente in Italia, la funzione di controllo sul sistema bancario risiede incostituzionalmente nelle mani di un organo (la BC)  indipendente dallo Stato, che ATTENZIONE: a sua volta è SOTTOposto ad un ulteriore organo esterno alla Repubblica, ovvero la BCE.
E chi è la BCE?
La Banca Centrale Europea, è un soggetto privato (seppur di diritto pubblico) con sede a Francoforte, sottratto esplicitamente, in forza dei trattati dell’Unione Europea, ad ogni controllo e governo democratico, anche degli stessi organi dell’Unione Europea, i cui membri godono di totale immunità in tutto il territorio dell’Unione (si legga la “*NOTA-conflitto di interessi” a seguire).

Ma c’è di più:
La BCE è un istituto societario partecipato dalle Banche Centrali dei paesi-membri.
Il problema è che le quote della BCE sono distribuite in modo impari, laddove la Germania risulta essere la principale azionista, in posizione quindi di pre-dominanza sugli altri partecipanti minori, e questo in violazione di un ulteriore articolo della nostra Costituzione, ovvero l’Art.11, che stabilisce:

Art. 11Cost: …..; consente, IN CONDIZIONI DI PARITA’ (e non di IMPARITA’ [n.d.a.]) con gli altri Stati, alle LIMITAZIONI (e non CESSIONI TOTALI [N.d.a.]) di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni (e non FINALITA’ COMMERCIALI SFAVOREVOLI ALLA REPUBBLICA[n.d.a.], vedi 02 PILLOLA DIMOSTRATIVA).

Dunque ricapitolando:

La funzione del credito:
– NON è disciplinata,
– NON è coordinata,
– NON è controllata
dallo Stato, ma da una BC indipendente che risulta per di più essere di proprietà maggioritaria di un’altra Nazione straniera nostra diretta competitors.

Ma c’è dell’altro:
L’ex governatore della Banca Centrale di Inghilterra ha dichiarato testualmente che:

MERVYN KING: “Nella creazione di moneta, il ruolo di gran lunga maggiore, è quello delle banche private.”

Il presidente dell’associazione Moneta Positiva Fabio conditi, commenta questa realtà sull’emissione di credito testimoniata dall’ex Gov. Marvyn King, con le seguenti parole:

FABIO CONDITI: “Siccome il 93% di tutta la massa monetaria circolante è composta da moneta elettronica creata dal sistema Bancario commerciale privato, quando dicono che sono lo Stato o la BCE a controllare il denaro in circolazione, a me vengono i nervi!”.

Quello che scaturisce dalle osservazioni di Marvyn King e Fabio Conditi, è che in realtà, per colpa delle distorsioni monetarie apportate dalle deregolamentazioni NeoLiberiste in ambito bancario e finanziario, è che:
– NON sono solo gli Stati a non avere più un potere di controllo sulla cruciale funzione del credito.
Ma:
– NEMMENO le Banche Centrali!
La prova dimostrativa di questa realtà, è riscontrabile nella crisi finanziaria/bancaria del 2007-2008, in cui il sistema bancario/finanziario privato, ha dato prova della sua effettiva incontrollabilità da parte di tutti gli organi a cui esso dovrebbe essere SOTTOposto (sia Stato che Banca Centrale).
Stesso discorso per le crisi successive, e quelle tutt’ora in corso, oltre a quelle che verranno, se gli Stati NON riusciranno a rimettere le mani sulla funzione di controllo monetario/creditizio.

ATTENZIONE (PRESTITO INTERBANCARIO DI RISERVE): Per erogare credito, le Banche commerciali devono disporre di Base monetaria in RISERVA.
Quando questa manca, le Banche possono chiedere in prestito nuove riserve alla Banca centrale, la quale presterà questo nuovo denaro (creato dal nulla) al così detto Tasso di sconto.
C’è però un escamotage: Infatti, in alternativa, in caso di fabbisogno monetario, le banche possono evitare di chiedere i soldi in prestito alla BC grazie alla possibilità di prendere i soldi a prestito dalle altre banche sul mercato interbancario (Euribor) dove però pagheranno a queste un tasso di interesse superiore rispetto a quello che si paga sui soldi prestati dalla Banca Centrale.
Ebbene:
Questa prassi del prestito interbancario, ovvero la prassi che vede le banche prestarsi i soldi tra di loro evitando di chiedere soldi in prestito alla BC, mette le banche commerciali private nella posizione di poter by-passare la Banca Centrale, la quale si ritrova ad ESSERE ESTROMESSA dalla sua funzione di regolatore del credito (in piena violazione dell’Art.47. della Cost. italiana in cui invece si stabilisce che: “La Repubblica disciplina, coordina e controlla la funzione del credito”, e non le banche private).
A conferma di ciò, il Governatore (ex) della Banca Centrale di Inghilterra ha dichiarato che: “Nella creazione di moneta, il ruolo di gran lunga maggiore è quello delle Banche private”.
Quindi quando si sente dire che la Banca Centrale o lo Stato hanno il controllo sulla massa monetaria circolante, questa affermazione è smentita dai fatti.

*NOTA BENE (conflitto di interessi): E’ doveroso far notare che tutti i Governatori delle Banche Centrali che si susseguono nella governance dei suddetti organi, fanno tutti parte (in veste ufficiale) al contempo del Gruppo dei 30, ovvero l’organizzazione privata che racchiude tutti i banchieri più importanti del mondo (questa, ma anche altre organizzazioni come  Gruppo Bilderberg e affini).
Significa che il controllore e i controllati (cioè la BC e le banche commerciali), si riuniscono insieme a porte chiuse, minando in modo pesante il principio di esenzione da conflitto di interessi.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonte: Video su YouTube ” Banche e creazione di moneta” .  Art. su Ansa.it Ombudsman Ue, Draghi sospenda adesione a Gruppo dei 30.   Art su EU News  La Bce e i legami pericolosi con le banche nel “G30

 

 

3) BASILEA 3.

LE REGOLE CHE LE BANCHE DEVONO RISPETTARE PER EMETTERE CREDITO.

Abbiamo spiegato che le Banche non prestano i depositi, ma creano nuova moneta creditizia che si aggiunge alla moneta già circolante.
Attualmente il 93% della massa monetaria circolante è moneta creditizia emessa dalle banche private e pubbliche (pubbliche per gli Stati che ne possiedono ancora).
Le regole che le banche devono rispettare per emettere la loro moneta elettronica sono poche e fanno riferimento a “Basilea3”, ovvero l’accordo del 4 nov 2013 in cui le Banche Centrali Europee hanno stabilito i nuovi parametri del credito.
Le regole sono le seguenti:

– La RISERVA OBBLIGATORIA: Tutte le banche, per tutti i depositi che hanno, devono garantire presso la Banca d’Italia un deposito di contanti, ma è solo l’1% di tutti i depositi, addirittura si azzera quando il deposito viene vincolato per 2 anni.
l’1% significa che per un credito di 100mila Euro, la banca deve avere in cassa solamente 1000 Euro, ergo con una BaseMonetaria di 1000 Euro se ne possono erogare 99mila di MonetaCreditizia.

– La RISERVA PATRIMONIALE (Basilea3): in sintesi significa che la banca deve avere un patrimonio pari all’8% del rischio di credito; ATTENZIONE: Non l’8% della moneta elettronica creata, ma l’8% del rischio di credito, il quale cambia a seconda della finalità del prestito.
Ad Esempio, il rischio di credito sul mutuo per una casa è stabilito essere il 35% del mutuo richiesto.
Quindi la banca dovrà avere un patrimonio pari all’8% del solo 35% e non di tutto il mutuo intero.
Su 100mila Euro, il 35% è 35mila Euro, per cui la banca deve figurare avere solamente l’8% di 35mila che è: 2800 Euro.

RICAPITOLANDO:
Per un mutuo di 100mila Euro la banca deve avere
l’1% della somma richiesta; l’1% di 100mila sono 1000 Euro.
l’8% del rischio di credito; l’8% di 35mila sono 2800 Euro.
Risultato:
Per erogare 100mila Euro alla banca basta disporre di 1000 Euro (di base monetaria) + 2800 Euro (di base patrimoniale) = 3800 Euro.
Con 3800 Euro la banca garantisce una sua emissione di 100mila nuovi Euro scritturali.
Parliamo di nuovi soldi che andranno ad aggiungersi alla massa monetaria già circolante (M1), e che poi la banca riprenderà indietro con l’aggiunta degli interessi, i quali come detto ripetutamente, non essendo stati creati, si ritroveranno a prosciugare la base monetaria circolante nelle tasche di tutti quanti noi.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonte: ” Banche e creazione di moneta

 

 

4) MILENA GABANELLI – DataRoom (nel 2024): “TRA IL 2022 e 2023 LE BANCHE HANNO FATTO UTILI RECORD GRAZIE ALL’AUMENTO DEL TASSO DI INTERESSE DA PARTE DI BANCA CENTRALE.”

NOTIZIA DELLA GIORNALISTA RAI-REPORT e CORRIERE DELLA SERA, 2024.

MILENA GABANELLI (nel 2024):  “Tra il 2022 e il 2023 le banche hanno fatto utili strepitosi grazie dall’aumento del tasso di interesse da parte della BCE.  15miliardi di extra-profitto nel 2022, 28miliardi di extra-profitto nel 2023.”
A partire da luglio 2022, la BCE per frenare l’inflazione, ha aumentato i tassi di interesse:
Dallo 0,5% in 14 mesi si è passati al 4,5%.
Le banche italiane in parallelo sono passate dal 2,13% al 4,76%.
Il problema è che le banche per legge avrebbero dovuto aumentare anche i tassi di interesse che pagano sui depositi dei correntisti, ma non lo hanno fatto, lasciando i tassi prossimi allo zero (0).
Eppure il testo unico della legge bancaria, art. 118 comma 4 stabilisce esplicitamente che:

Art.118 (comma4): […] “Se aumenti i tassi debitori devi aumentare anche i tassi creditori, con modalità tali da NON recare pregiudizio al cliente” […].

La vigilanza NON ha battuto ciglio.
Quando il governo ha deciso di tassare i 28miliardi di extra-profitto, le banche sono insorte e hanno ottenuto di potersi intascare il 60% dei 28miliardi di extra-profitto”

Fonte per MILENA GABANELLI:

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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