Crisi in sintesi

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Dal ’29 ad oggi le cause della crisi son sempre le stesse, eppure…
  1. LA CRISI ECONOMICA SPIEGATA IN POCHE SEMPLICI PAROLE:.
  2. PROVE DIMOSTRATIVE DELLE 2 VERE CAUSE DELLA CRISI.
  3. L’ATTUALE CRISI NON PUO’ TERMINARE PERCHE’ L’EURO E’ VIZIATO DA CRUCIALI DISFUNZIONI DI SISTEMA;

 

 

INTRODUZIONE: Dal ’29 ad oggi le cause della crisi son sempre le stesse, eppure…

L’economista del NewDeal John Kenneth Galbraith individuò almeno cinque fattori di debolezza nell’economia americana responsabili dell’inizio della crisi nel 1929; le cause, a distanza di quasi un secolo, sono esattamente le stesse:

  1. cattiva distribuzione del reddito;
  2. cattiva struttura o cattiva gestione delle aziende industriali e finanziarie;
  3. cattiva struttura del sistema bancario;
  4. eccesso di prestiti a carattere speculativo (ricorso al margine);
  5. errata scienza economica (perseguimento ossessivo del pareggio di bilancio e quindi assenza di intervento statale, considerato un fattore penalizzante per l’economia).

Ebbene..
Benché le cause della crisi siano ben note da quasi un secolo a tutti gli accademici (intellettualmente onesti), tutti i media stanno da tempo mascherando la crisi del sistema bancario privato (e dunque del debito privato), facendola passare per una crisi del sistema pubblico (e dunque del debito pubblico).
Quindi:
Invece di risolvere i problemi di matrice NeoLiberista sopra-citati come fu fatto nel periodo post-’29, oggi NON solo i problemi NeoLiberisti si lasciano irrisolti, ma in aggiunta si prescrive agli Stati maggiori riforme di matrice NeoLiberista che peggiorano l’economia sempre di più (a tutto vantaggio dell’1%).

 

 

1) LA CRISI ECONOMICA SPIEGATA IN POCHE SEMPLICI PAROLE.

POLITICHE ECONOMICHE RECESSIVE/RESTRITTIVE, E CAMBIO RIALZATO DEL 20-30%:  ECCO SUBITO SPIEGATA LA VERA RAGIONE DELLA CRISI.

PREMESSA: Ci viene continuamente detto che il problema della crisi italiana è colpa di:
– Casta
– Sprechi
– Evasione
– Corruzione
– Stato spendaccione
– Troppa spesa pubblica
– Troppi dipendenti pubblici
– Troppe pensioni
– Cattivi politici
– Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità specie negli anni della 1^ Repubblica
E chi più ne ha più ne metta.
Ma si tratta di false motivazioni e il perchè sarà qui di seguito facilmente spiegato e dimostrato..

SPIEGAZIONE:

“L’Italia è in permanente crisi da 20 anni a questa parte” (cit. Carlo Cottarelli) per le 2 seguenti ragioni (Nota: i 20 anni segnalati da Cottarelli coincidono esattamente con gli anni dell’euro, a breve le prove):

  1. POLITICHE RESTRITTIVE: L’Italia attua politiche economiche restrittive, che come dice la parola stessa, restringono l’economia e di conseguenza il PIL (da circa 30 anni). NB: Per ulteriori approfondimenti, vedi pag Avanzo primario e Pillola economica
  2. ALTERAZIONE VALUTARIA: L’Italia sta operando sui mercati globali con i listini prezzi del MADE IN ITALY rincarati di circa il 20-30% (a seconda della valuta che si prende come riferimento) a causa dell’alterazione valutaria provocata dal sistema EuroMonetario (da circa 20 anni). NB: Per ulteriori approfondimenti, vedi pag Pillola dimostrativa.

***PUNTUALIZZAZIONE (Controllo sulle banche): A ciò va aggiunto che l’Italia è in oltre stata privata dell’intero comparto bancario completamente privatizzato negli anni ’90, al contrario di Francia e Germania che si sono tenute ben strette le loro banche nelle mani dei rispettivi governi, il che significa, ATTENZIONE:
– Che Francia e Germania possono comandare all’occorrenza alle loro banche di comprarsi i Titoli di Stato sia nazionali che esteri,
mentre:
– l’Italia risulta essere in totale balia dei mercati finanziari -vedi pag Ricatto dello spread-.
Si tratta di una posizione di divario che è assoluta -vedi pag Situazione Germania-.***

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) PROVE DIMOSTRATIVE DELLE 2 VERE CAUSE DELLA CRISI.

DIMOSTAZIONE DELLE 2 PROVE: 1)POLITICHE RESTRITTIVE, 2)CAMBIO RIALZATO.

A seguire le prove dimostrative delle 2  cause sopracitate.

1)DIMOSTRAZIONE POLITICHE RESTRITTIVE.

Sono 3 prove:

– A) Sequenza attivi di bilancio realizzati dall’Italia a partire dal 1992.

– B )Sequenza DEF(Documento Economia e Finanza) che riguardano gli avanzi primari degli anni più recenti (si tratta dei DEF depositati nel 2014 alla Commissione Europea dal Gov. Renzi)

– C) Classifica mondiale dell’FMI dei paesi più virtuosi degli ultimi 25 anni.

A) SEQUENZA AVANZI PRIMARI:

Tutti i governi italiani, dal 1992 ad oggi, hanno realizzato avanzi primari (ad eccezione del 2009):

anno 1992 – saldo primario +1.9% AVANZO

anno 1993 – saldo primario +2.1% AVANZO

anno 1994 – saldo primario +1.5% AVANZO

anno 1995 – saldo primario +3.9% AVANZO

anno 1996 – saldo primario +4.4% AVANZO

anno 1997 – saldo primario +6.2% AVANZO

anno 1998 – saldo primario +4.8% AVANZO

anno 1999 – saldo primario +4.6% AVANZO

anno 2000 – saldo primario +4.8% AVANZO

anno 2001 – saldo primario +2.7% AVANZO

anno 2002 – saldo primario +2.4% AVANZO

anno 2003 – saldo primario +1.6% AVANZO

anno 2004 – saldo primario + 1% AVANZO

anno 2005 – saldo primario +0.3% AVANZO

anno 2006 – saldo primario +0.9% AVANZO

anno 2007 – saldo primario +3.2% AVANZO

anno 2008 – saldo primario + 2.2% AVANZO

anno 2009 – saldo primario -0.9% DISAVANZO (Causato dalla crisi SubPrime)

anno 2010 – saldo primario 0.0% PAREGGIO

anno 2011 – saldo primario +1.2% AVANZO

anno 2012 – saldo primario +2.2% AVANZO

anno 2013 – saldo primario +2.0% AVANZO

anno 2014 – saldo primario +2.2% AVANZO

anno 2015 – saldo primario +2.0% AVANZO

anno 2016 – saldo primario +1.5% AVANZO

Record mondiale di avanzi primari in 24 anni!

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B) DEF AVANZI PRIMARI RECENTI:

In queste tabelle dei DEF vengono calcolati i miliardi di Euro che ogni anno lo Stato Italiano va a sottrarre dalla sua economia (ATTENZIONE: Benchè questa stia già attraversando una fase economica di recessione/deflazione conclamata).

Ricordiamo con insistenza che quando lo Stato manda in attivo il suo bilancio, realizzando avanzo primario, compie politiche economiche restrittive che sottraggono soldi dalla sua economia (al contrario di quello che tutti vanno erroneamente credendo).

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C) CLASSIFICA MONDIALE FMI:

La seguente classifica (FMI) elenca gli Stati del mondo che negli ultimi 25 anni hanno conseguito il miglior rapporto (in attivo) tra entrate/TASSE ed uscite/SPESA PUBBLICA.

1. Italia +2.559%

2. Belgio +2.449%

3. Algeria +2.486

4. Brasile +2.384%

5. Federazione Russa +2.176%

6. Filippine +2.037%

7. Repubblica di Corea +1.635%

8. Turchia +1.457%

ATTENZIONE: L’Italia è al primo posto, con l’avanzo primario più altro tra tutti!  In oltre: Non risultano nelle prime 8 posizioni i nomi di paesi come Germania e Olanda perennemente critiche nei confronti dell’operato italiano, benchè queste 2 Nazioni godano di un PIL gonfiato dalle loro esportazioni artificialmente favorite dall’alterazione EuroMonetaria (vedi pag Pillola dimostrativa).

2)PROVE DIMOSTRATIVE ALTERAZIONE  VALUTARIA.

A prova dei reali effetti nocivi provocati dall’alterazione valutaria dell’Euro, di seguito viene mostrato il grafico del livello di export italiano e tedesco dentro e fuori dal sistema EuroMonetario:

  • – Fuori dall’Euro il cambio reale dell’Italia scende, e l’export è positivo(+).
  • – Dentro l’Euro il cambio dell’Italia si altera al rialzo , e l’export è negativo(-).

Per la Germania stessa cosa ma alla rovescia.

Come si può notare:
– Fino al 1992 l’Italia è dentro lo SME (Sistema Euro Monetario) con il cambio artificialmente rialzato, e l’export è negativo.
– Dal 1993 al 1999 l’Italia è fuori dal Sistema EuroMonetario con il cambio ai valori reali, e l’export è positivo.
– Dal 1999 in poi (Nota: il vincolo valutario inizia nel 1999) l’Italia rientra nel sistema EuroMonetario con il cambio artificiosamente rialzato, e l’export torna negativo.
Per la Germania stessa cosa ma alla rovescia.

– IN CONCLUSIONE:

La combinazione di
– politiche restrittive
con
– rivalutazione EuroMonetaria,
induce gli Stati con  moneta nazionale leggera (come l’Italia) ad una recessione forzata, che spinge gli stessi in una crisi economica che li mette in condizione di dover cedere la loro totale sovranità, con al seguito tutte le principali imprese nazionali (sia pubbliche che private, infrastrutture comprese) che vengono a loro volta depredate a man bassa dai rispettivi concorrenti esteri (multinazionali/corporations).

Viceversa:
Gli Stati che fuori dall’Euro erano caratterizzati da un cambio pesante (come la Germania) grazie alla svalutazione EuroMonetaria si ritrovano a gonfiare artificiosamente le loro esportazioni, gonfiando il loro PIL, così che si ritrovino a poter attuare politiche di spesa pubblica espansive le quali mantengono l’economia dei suddetti Stati fuori dalla crisi.

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti:  DEF Gov. Renzi – Padoan.   Summit internazionale MMT – Rimini 2012.    WebSite ME-MMT.    WebSite Byoblu.com      Vedi anche sez. “Fonti di riferimento“.

 

 

3) L’ATTUALE CRISI NON PUO’ TERMINARE PERCHE’ L’EURO E’ VIZIATO DA CRUCIALI DISFUNZIONI DI SISTEMA.

LA DISFUNZIONE DEL SISTEMA BANCARIO E DEI MERCATI FINANZIARI, SPIEGATA ATTRAVERSO L’ESEMPIO DEL SISTEMA CARDIO-VASCOLARE E DEL SANGUE.

Così come c’è una legge di sistema che nell’organismo corpo umano costringe il sangue ad irrorare i tessuti, anche nell’organismo economia, c’è un’equivalente legge di sistema che costringe le banche a distribuire la moneta alle aziende/imprese.
Se così non fosse, gli organismi morirebbero.

***Ebbene, in economia è successo che degli avidi incoscienti, per assecondare gli interessi di gruppi sempre più ristretti di elites private facenti capo alle multinazionali/ corporations operanti in tutti i settori dell’economia (FINANZA in primis), abbiano tolto questa basilare legge di sistema facendo si che le banche non fossero più obbligate a distribuire soldi/ credito all’economia reale,  consentendo loro invece di disperderla nei ben più redditizi mercati finanziari a loro volta deregolamentati.***.

Questa disfunzione, cioè quella che fa capo alla così detta Banca Universale, fa si che le piccole e medie aziende private (il discorso non vale per le multinazionali), non trovando più risorse finanziarie se non a tassi sempre più alti condizionati dagli stessi mercati finanziari, siano costrette a recuperare fondi attingendo dalle risorse interne, riducendo i costi, riducendo il numero dei propri dipendenti nonché il loro relativo salario/stipendio, causando una sistematica perdita del potere d’acquisto (calo della domanda aggregata)  che da luogo ad un progressivo impoverimento generale della popolazione, ovvero esattamente quella specifica condizione neomercantile-neoliberista che poi consente ai grandi produttori di poter dettare legge sul prezzo del mercato del lavoro per produrre a basso costo e poter esportare.
Non solo…
Accade anche che se  da una parte le imprese in difficoltà come spiegato non riescono ad accedere alle risorse finanziarie deviate dai mercati, dall’altra parte anche le imprese che viceversa dispongono delle suddette risorse, invece che reinvestirle nell’economia reale per sviluppare la propria produzione, finiscano per scegliere anch’esse di investire i loro profitti nell’economia fittizia dei ben più redditizi mercati finanziari (a maggior ragione se poi l’economia reale presentasse anche importanti sintomi di Stagnanza/ Recessione), così che anche in questo caso l’economia fittizia si trovi ancora una volta ad espandere il suo dominio sull’economia reale a scapito dello sviluppo delle imprese/aziende coi relativi posti di lavoro.
Questa costante e progressiva deviazione di denaro dall’economia reale delle imprese/ aziende, all’economia fittizia dei mercati finanziari, da vita ad un’escalation deflattiva in cui sempre più persone avendo meno soldi da spendere, comprano meno prodotti, le aziende non vendono, costringendo gli stessi imprenditori, nonché i manager delle pubbliche amministrazioni, a tagliare e licenziare ancora di più, così che alla fine i grandi detentori di capitali (multinazionali/ corporations operanti in tutti i settori dell’economia) si trovino nella impropria posizione di poter agevolmente saccheggiare le economie di intere Nazioni vittime di una colossale crisi di sistema.
La disfunzione appena descritta non è frutto dell’immaginazione (vedi pag. “Glass-Steagall act”), ma fa capo ad una precisa ideologia così detta neo-liberista, la quale attraverso il suo omonimo modello economico, sta consentendo all’ 1% della popolazione di arricchirsi a scapito del 99%.
Il Sistema Euro Monetario poggia totalmente le sue basi su questo modello economico, e si fonda su un ordinamento NeoLiberista che é strutturato espressamente per generare crisi sistemiche permanenti (OrdoLiberismo) .
La nostra costituzione del ’48 , nonché il PROGRAMMA ECONOMICO ME-MMT, ne sono la cura.

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“):   Glass-Steagall act.   ME-MMT. MoviSol.  Nino Galloni, Paolo Barnard, Alain Parguez e molti altri ancora..

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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