Deficit e Debito privato

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Il DebitoPrivato in sintesi.
  1. DISTINZIONE FRA DEBITO PUBBLICO, E DEBITO PRIVATO.
  2. VI PIACE USARE LE CARTE BANCARIE?
  3. RATING: CONFRONTO FRA CREDIBILITA’ SU DEBITO PRIVATO, E SU DEBITO PUBBLICO.
  4. DIFFERENZA TRA DEBITO PRODOTTO DA SISTEMA BANCARIO PUBBLICO SOVRANO, E SISTEMA BANCARIO PRIVATO NON SOVRANO.

 

 

INTRODUZIONE: Il DebitoPrivato in sintesi.

Solita metafora del Monopoli per comprendere la differenza tra il DebitoPubblico e DebitoPrivato.

  • Da una parte sta il Banco (Settore pubblico/Stato)
  • Dall’altra parte stanno i giocatori (SettorePrivato/Cittadini)

La direzione dei soldi va dal Banco verso i Giocatori, NON viceversa.
Prima i soldi devono essere distribuiti (dal gestore dell’economia), poi possono essere ritirati.
Quindi il gestore prima fa le USCITE, poi le ENTRATE.
I giocatori viceversa fanno prima le ENTRATE, poi lle USCITE.
I 2 bilanci sono contrapposti/capovolti.
Infatti:
Quando il gestore:

  • Distribuisce +100 soldi in SpesaPubblica, e
  • Ritira/Sottrae -50  soldi in Tasse

Il +50 di soldi che restano in circolo in tasca ai Giocatori, sono di fatto il -50 chiamato DebitoPubblico.
Questo era il DebitoPubblico.
Il DebitoPrivato sono invece i soldi che i giocatori si prestano tra di loro (attraverso il sistema bancario che detiene i risparmi di tutti).

 

 

1) DISTINZIONE FRA DEBITO PUBBLICO, E DEBITO PRIVATO.

LA MONETA AFFIORA NELL’ECONOMIA SOTTO FORMA DI DEBITO: O DEBITO PUBBLICO, O DEBITO PRIVATO.

C’è il debito pubblico di cui parlano tutti, e poi c’è il debito privato di cui stranamente non parla mai nessuno.
Che differenza c’è?
Ebbene, la differenza è sostanziale.
Accade infatti che tutta la moneta circolante è emessa dal sistema bancario sotto forma di debito (che ricordiamo, produce costantemente interessi irrisolvibili).
Il contenitore economia è costituito da 2 settori:
– Settore pubblico.
– Settore privato.
Di conseguenza la moneta affiorerà all’interno del contenitore economia:
o attraverso il settore pubblico a mezzo di indebitamento pubblico,
o attraverso il settore privato a mezzo di indebitamento privato.
In sostanza: i soldi vengono chiesti in prestito al sistema bancario da uno dei due settori, le banche creano i soldi (ed ecco che la massa monetaria affiora); poi i soldi vengono introdotti nell’economia mediante la spesa (da parte del settore che ha chiesto i soldi in prestito), e infine i soldi ritornano indietro al sistema bancario con l’aggiunta però degli interessi.
A seconda del fatto che i soldi affiorino attraverso il debito pubblico o privato, possiamo distinguere le 2 differenti modalità qui riportate:

– DEBITO PUBBLICO:

Più lo Stato spende (a deficit) aggiungendo soldi nell’economia (maggiori pensioni, più salari e stipendi pubblici, più spese per servizi, più spese per sanità, per istruzione, trasporti, infrastrutture, ecc), più la moneta affiora nell’economia sotto forma di debito pubblico, la quale si andrà ad accumulare nelle tasche dei cittadini sotto forma di risparmi privati (i RISPARMI PRIVATI -al netto- corrispondono infatti al DEBITO PUBBLICO); a questo punto, i cittadini pieni di soldi si recano in banca e “sventagliano” i loro risparmi sotto il naso dei banchieri pretendendo da loro un tasso di interesse come compenso del loro deposito, cosa che accadeva nell’Italia della liretta in cui tutte le famiglie italiane erano titolari di generosi risparmi.

I banchieri, come si può capire da questo quadro, sono i camerieri del sistema economico, mentre i cittadini regnano sovrani.

Viceversa:

– DEBITO PRIVATO:

Più lo Stato risparmia (in avanzo) sottraendo soldi dall’economia (meno pensioni, meno salari e stipendi pubblici, meno spese per servizi, meno spese per sanità, per istruzione, trasporti, infrastrutture, ecc), e più i risparmi privati nelle tasche dei cittadini tenderanno a prosciugarsi; quando i soldi si saranno esauriti, i cittadini in deficit monetario saranno costretti  a recarsi nuovamente in banca a chiedere soldi in prestito; ecco che i soldi riaffioreranno nell’economia sotto forma di debito privato; ma a questo punto saranno i banchieri a sventagliare i soldi sotto il naso dei cittadini a fronte di un tasso di interesse come compenso per il loro prestito.

Come si può intuire, la situazione in quest’altro quadro si è ribaltata: i cittadini sono diventati i camerieri/ schiavi del sistema economico, mentre i banchieri regnano sovrani.

CONCLUSIONE:

Alla luce della spiegazione sopra esposta possiamo distinguere la sostanziale differenza che caratterizza le 2 tipologie di indebitamento:

  • – DEBITO PUBBLICO: Quando i soldi affiorano a mezzo di debito pubblico, i cittadini si ritrovano ad essere pieni di risparmi e di conseguenza sono in posizione di segno positivo (+) nei confronti del sistema bancario.
  • – DEBITO PRIVATO: Quando i soldi affiorano a mezzo di debito privato, i cittadini privi di risparmi si ritrovano a doverli prendere a prestito, e di conseguenza sono in posizione di segno meno (-) nei confronti del sistema bancario.

Quindi:
E’ meglio il debito pubblico, oppure il debito privato?

NOTA BENE: Si ricorda con insistenza che il sistema della moneta a debito a monte deve sempre rigorosamente essere controllato dallo Stato secondo l’interesse pubblico, e non dal privato secondo la finalità del profitto (vedi pag “Art.47 Banche e credito“).
Ergo: La moneta deve essere statale sotto il controllo democratico (sovranità monetaria con Banca centrale DIPENDENTE dallo Stato) e non privata fuori dal controllo democratico (Moneta non sovrana, Euro, Franco CFA, ecc, con Banca Centrale INDIPENDENTE dallo Stato).
Si consideri che ogni anno solo in Italia paghiamo interessi sul debito pubblico, pari a 60/70 mld di euro all’anno (oggi 2019), e interessi sul debito privato, pari a 120/150 mld di euro.
In questo modo vengono sottratte risorse a tutti noi per un ammontare complessivo di circa 200 mld di euro, che corrispondono a più del 10% del PIL.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) VI PIACE USARE LE CARTE BANCARIE?

SAPETE A QUANTO È IL DEBITO PRIVATO?

E’ luogo comune ascoltare la predica allo Stato per la mole di Debito pubblico accumulata per aver costantemente speso al di sopra delle sue possibilità, sottoponendoci ad una mole di interessi che, come visto, sottraggono moneta dai soldi nelle tasche di tutti quanti noi (le banche infatti creano solo i soldi del credito, mentre quelli degli interessi vengono sottratti dalla base monetaria già presente).
Dunque: A quanto sta il debito pubblico ?
Al 120 / 130 % sul PIL.
Ebbene: Sapete voi utenti delle carte di credito a quanto ammonta il debito privato ?
A oltre il 180%!    E in rapida ascesa grazie alla propagazione dell’utilizzo delle vostre carte.
Siamo all’apoteosi dell’ipocrisia!
Non c’è da aggiungere altro.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

3) RATING: CONFRONTO FRA CREDIBILITA’ SU DEBITO PRIVATO, E SU DEBITO PUBBLICO.

OSSERVATE I FATTI E GIUDICATE VOI LE AGENZIE DI RATING.

PREMESSA: La seguente rappresentazione è stata miratamente semplificata al fine di consentire una comprensione del concetto nel modo più intuitivo possibile.
Ciò non toglie che le proporzioni utilizzate corrispondano grosso modo a quelle effettivamente riscontrabili nella realtà dei fatti.

Cosa è il Rating: “Il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating (che poi indipendente non è, N.d.a.), sulle capacità di una società di pagare o meno i propri debiti.  L’agenzia di rating valuta la solvibilità di un soggetto emittente obbligazioni; in altri termini attribuisce un giudizio circa la capacità della stessa di generare le risorse necessarie a far fronte agli impegni presi nei confronti dei creditori. Tale giudizio è sottoposto a revisione.” (Fonte: Borsa Italiana).
Si segua il seguente schema:
Quando si va a chiedere un mutuo in banca solitamente la banca per definire le proporzioni del prestito utilizza il parametro dell’1 a 3.
Significa che se il nostro reddito mensile (cioè il nostro stipendio) è 100, avremo che la rata che noi andremo a pagare dovrà essere pari ad 1/3 (un terzo) del valore di 100, ovvero 33.
Allo stesso modo, espandendo le suddette proporzioni dell’1 a 3, otterremo che la somma che la banca andrà ad erogarci come prestito, dovrà risultare essere anch’essa nel rapporto 1 a 3.
Ciò vuol dire che se abbiamo un reddito ad esempio di 100mila Euro, la Banca ce ne potrà prestare 3 volte tanto:
3 volte 100mila Euro equivale a 300mila Euro.
Stiamo parlando di un finanziamento pari al 300% (consideriamo di essere in un caso di finanziamento totale, uguale a quelli che si facevano fino a non molto tempo fa).
A garanzia del prestito dunque avremo 2 cose:

– Il reddito.
– La casa (dove la casa ha lo stesso valore del prestito).

Ribadiamo ancora una volta che le proporzioni che stiamo trattando sono indicative, per quanto siano da considerarsi cmq verosimili.
Ora sulla base di questi parametri, andiamo ad analizzare il prestito dello Stato, ovvero il Debito pubblico.
Abbiamo visto che un soggetto privato contrae un debito privato con un rapporto (considerato di sicurezza) pari al 300%.
Bene…
A quanto è il rapporto dell’indebitamento pubblico rispetto al suo PIL?
Attualmente intorno al 130%.
Il gov Berlusconi quando fu attaccato aveva un rapporto debito/PIL al 116%.
Sapete a quanto ammonta il debito privato attualmente?
al 180-190% sul PIL.
Mettete a confronto i dati:
180-190% debito privato, contro 116-130% debito pubblico.
Come commentate una incongruenza del genere?
Adesso pensate all’ipocrisia del cittadino comune magari indebitato al 250-300% del suo reddito per l’acquisto della casa, che fa la predica al debito pubblico del suo Stato che ha un “misero” 130% sul PIL…..
Qualcuno potrebbe dire:
“Ma il debito privato di un soggetto privato non è come il debito pubblico dello Stato.
Il privato offre più garanzie dello Stato.”

Vediamo:

Che garanzie fornisce il privato?
– Il reddito (cioè lo stipendio).
– La casa.

Che garanzie fornisce lo Stato ?
– Il reddito (cioè il PIL).
– I Titoli di Stato.

ATTENZIONE:  Cosa c’è dietro ai Titoli di Stato di una Nazione? C’è tutto l’intero valore complessivo della Nazione, sia pubblico che privato messo assieme. E si da il caso che l’Italia sia una delle Nazioni più ricche al mondo, terza riserva aurea del mondo, e patrimonio culturale, artistico, archeologico, storico, dal valore inestimabile!
Quindi chi è che fornisce maggiori garanzie?
Il privato, o uno Stato?
Ma di che stiamo parlando?!
E allora sulla base di cosa le agenzie di Rating si prenderebbero la briga di declassare l’Italia??
Non c’è da aggiungere altro.

CONCLUSIONE:

Questa semplice rappresentazione pratica ha potuto fornire un altro importante spunto di riflessione (oltre a tutti gli altri reperibili nel sito), per far capire quanto il pensiero unico in economia presente nella testa della stragrande maggioranza delle persone, sia frutto di una vera e propria mistificazione della realtà che ci circonda, sia economica, che materiale.
Il problema è che questa mistificazione è lo strumento che viene utilizzato dalle stesse agenzie di Rating per alterare a piacimento della finanza il valore degli spread, e costringere gli Stati a svenarsi per pagare interessi indebiti i quali continuano ad essere accettati dai cittadini, solamente perchè in ancora troppo pochi hanno preso consapevolezza su come stiano funzionando veramente questi spregevoli giochi di potere (vedi pag “Art629: Reato di estorsione“).

Scritto da: Cristian Minerva.

 

 

4) DIFFERENZA TRA DEBITO PRODOTTO DA SISTEMA BANCARIO PUBBLICO SOVRANO, E SISTEMA BANCARIO PRIVATO NON SOVRANO.

E’ LA COSTITUZIONE A STABILIRE L’ASSETTO DA ADOTTARE: L’ASSETTO PRIVATO EUROPEO E’ ANTICOSTITUZIONALE.

Abbiamo detto che il sistema monetario con moneta a debito, è viziato da una disfunzione matematica sistemica che rende tutti i debiti irrisolvibili.
Quando infatti il sistema bancario fornisce 100 soldi al sistema economico, e poi il sistema economico ne deve restituire indietro 100+10 di interessi, i 10 soldi degli interessi di fatto non esistono.
Quindi è matematico che ciclo dopo ciclo il sistema bancario si ritrova a dissanguare il sistema economico.
Dunque molto banalmente:
Se il sistema bancario è un organo di matrice pubblica, il soggetto pubblico una volta rastrellati i soldi col trucco degli interessi, li può tranquillamente reintrodurre nell’economia per colmare i vuoti monetari generati dalla disfunzione dell’interesse (esattamente come il banco registra la quantità di soldi nel gioco del Monopoli).
Se invece il sistema bancario viene privatizzato, e un soggetto di matrice privata si sostituisce nella funzione monetaria al soggetto di natura pubblica, accade che il soggetto privato una volta rastrellati i soldi col trucco degli interessi, se li intasca come profitto (è come pensare che nel gioco del Monopoli, uno dei giocatori si sostituisca al Banco nella funzione creditizia, e iniziasse a trattenersi per se i soldi rastrellati dall’espletamento della funzione monetaria: se ricordate le regole del gioco del Monopoli, la persona che fa il Banco, non può competere nel gioco come gli altri comuni giocatori poichè se no in capo a pochi giri si comprerebbe tutto)!
Non a caso la nostra costituzione stabilisce che la funzione monetaria creditizia sia una prerogativa del settore pubblico, come specificato nell’Art.47:

Art.47 Cost: “….La Repubblica disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.”

Il sistema bancario privato, sottoposto ad una Banca Centrale indipendente come avviene in Europa, è un sistema bancario che non è:
– Ne disciplinato,
– ne coordinato,
– ne controllato
dalla Repubblica, il che significa pacificamente che il sistema bancario adottato dall’Italia in Europa è incostituzionale.
Nel sistema EuroMonetario lo Stato è privato totalmente della sua funzione monetaria, il che equivale ad un corpo umano che viene menomato della sua funzionalità naturale di auto-prodursi sangue, per essere collegato con una flebo ad una Banca del sangue esterna che ti fornisce 100 cl. di sangue e poi te ne preleva 100 + 10 di interessi, sottoponendo il corpo ad un dissanguamento sistemico.
Il corpo deve prodursi il sangue autonomamente in modo naturale e non a caso questo principio è quello sancito nella nostra carta costituzionale.
Non spetta neanche a noi infatti decidere se preferire uno o l’altro sistema.
Il sistema Euro monetario è in totale violazione dei principi fondamentali della nostra costituzione, e per tanto non può essere in vigore sul nostro territorio.
L’Euro è illegale, ma persiste perchè non viene contestato a causa di una mancanza di consapevolezza da parte dei cittadini per via di una sfrontata disinformazione mass-mediatica.
Vedi “Quadro giuridico“.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Vedi  “Fonti di riferimento

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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