Dimostrazione finanziaria(SPREAD)

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Dimostrazione finanziaria in sintesi.
  1. (2011) GOLDMAN SACHS E DEUTSCHE BANK, IN COORDINAMENTO CON BCE E AGENZIE DI RATING, PRODUCONO L’ATTACCO ALLO SPREAD.
  2. WILLIAM J. HARRINGTON (Moody’s): “LE AGENZIE DI RATING OPERANO IN OGGETTIVO CONFLITTO DI INTERESSE.”
  3. FRANCO FRACASSI (nel 2019): “3 FONDI DI INVEStIMENTO STATUNITENSI SONO AZIONISTI DI TUTTI I PRINCIPALI PLAYERS ECONOMICI OCCIDENTALI OPERANTI SUI MERCATI GLOBALI.”
  4. GIULIO TREMONTI (nel 2017): “LE AUSTERITA’ DI MONTI e BCE, SONO SERVITE A SALVARE LE BANCHE FRANCESI E TEDESCHE COLPEVOLI DI AVERE INCAUTAMENTE EROGATO PRESTITI A NAZIONI CONSIDERATE SUB-PRIME”.
  5. LA DIMOSTRAZIONE PRATICA DEGLI EFFETTI DELLE SPECULAZIONI FINANZIARIE.
  6. BREVE INQUADRAMENTO STORICO DELLA CRISI DELLO SPREAD.

 

 

INTRODUZIONE:  Dimostrazione finanziaria in sintesi.

E’ possibile che il tavolo da gioco dei MercatiFinanziari sia truccato?
Gli articoli a seguire mettono in luce:

  • – i guadagni concreti scaturiti dall’attuazione di una speculazione finanziaria, e
  • – l’equivoca modalità adottata per compierli.

A ciascuno le sue conclusioni.

 

 

1. (2011) GOLDMAN SACHS E DEUTSCHE BANK, IN COORDINAMENTO CON BCE E AGENZIE DI RATING, PRODUCONO L’ATTACCO ALLO SPREAD.

VENDITA DI TITOLI GIUSTIFICATA DAL DECLASSAMENTO DELL’ITALIA: MA LE MOTIVAZIONI DEL DECLASSAMENTO SI SONO RIVELATE FALSE.

Si presti attenzione ai seguenti articoli di LaRepubblica e IlSole24Ore in merito alla “Crisi dello Spread” del 2011:

La Repubblica – 15 nov. 2011 – “LE MANI DI GOLMAN SACHS SULLA CRISI EUROPEA

LE MANI DI GOLDMAN SACHS SULLA CRISI EUROPEA
[…]”Mario Draghi ne è stato vice-presidente per l’Europa dal 2002 al 2005, Mario Monti consigliere internazionale dal 2005, mentre Lucas Papademos, nuovo premier greco, era governatore della banca centrale del suo paese quando Goldman Sachs truccò i conti del paese. A sottolineare i rapporti tra l’istituto americano e diversi leader europei è Marc Roche, corrispondente di Le Monde a Londra”[…]

IlSole24Ore – 6 apr. 2016 – “VENDITA MASSICCIA DI BTP NEL 2011: DEUTSCHE BANK INDAGATA A TRANI

VENDITA MASSICCIA DI BTP NEL 2011: DEUTSCHE BANK INDAGATA A TRANI
[…]”La procura di Trani, secondo quanto si apprende, ha aperto un’indagine per manipolazione di mercato contro Deutsche Bank e l’ex management. L’inchiesta, che prende le mosse da una denuncia dell’Adusbef, riguarda la vendita di titoli di Stato italiani per sette miliardi da parte dell’istituto di credito tedesco nel 2011.[…]
Gli indagati sono cinque:

  1. l’ex presidente di Deutsche Bank Josef Ackermann,
  2. gli ex co-amministratori delegati Anshuman Jain
  3. e Jurgen Fitschen (attualmente co-amministratore delegato uscente della Banca),
  4. l’ex capo dell’ufficio rischi Hugo Banziger,
  5. l’ex direttore finanziario ed ex membro del board di Deutsche Bank, Stefan Krause.

[…continua…]

A nov. 2011 ha luogo il famoso attacco allo spead.
Le principali testate giornalistiche ci informano del fatto che la vendita massiccia di titoli italiani fu compiuta dalle 2 banche (+BCE):

  1. – GoldmanSachs  “MilanoFinanza” – “Crisi: Goldman Sachs ha innescato vendite BTP
  2. – DeuscheBank   “MilanoFinanza” – “Deutsche Bank vende l’88% dei titoli italiani
  3. – BCE             “IlSole24ore” – “La Bce frena l’acquisto di titoli di Stato

Tutti gli economisti esclusi dal MainStream ci informano del fatto che nello stesso periodo BCE interruppe in contemporanea l’acquisto di titoli italiani (contribuendo all’attacco).
Siccome i vertici dei principali players economici implicati nella vicenda si erano riuniti a porte chiuse pochi mesi prima (così come risulta dai nomi dei partecipanti al Bilderberg meeting 2011), ci sarebbero stati importanti indizi per dimostrare che l’attacco allo spread fu pre-meditato e organizzato a tavolino (ATTENZIONE: Si tratta del reato di Aggiotaggio bancario).
L’alibi che scagionava le 2 banche (e BCE) era rappresentato dal declassamento dei titoli italiani da parte delle agenzie di rating.
Ebbene:
Il tribunale ha sentenziato che le agenzie di rating mentirono.
Infatti:
Le indagini hanno dimostrato che le motivazioni utilizzate dalle agenzie di rating per declassare i titoli, si sono dimostrate false, come riportato ancora da IlSole24Ore.

IlSole24Ore – 6 apr. 2016 – “VENDITA MASSICCIA DI BTP NEL 2011: DEUTSCHE BANK INDAGATA A TRANI

VENDITA MASSICCIA DI BTP NEL 2011: DEUTSCHE BANK INDAGATA A TRANI

[…]” Sempre a Trani è in corso da tempo un processo contro le agenzie di rating Standard & Poor’s e Fitch, accusate anch’esse di manipolazione del mercato”[…]

La componente di debito italiano in mano estera era in calo, e in trasferimento alle banche nazionali.
Dagli interrogatori emerse che all’interno delle stesse agenzie ci fu qualcuno che tentò addirittura invano di fermare la pubblicazione dei dati di affidabilità al ribasso, ma non certo per buonismo.
In effetti alcuni dipendenti dell’agenzia (quelli che cercarono di bloccare il declassamento) avevano redatto pochi mesi prima dei report in cui era possibile riscontrare il miglioramento della posizione debitoria italiana (lo stesso che riscontrò la procura), cosa che era in evidente contrasto con le motivazioni a supporto del declassamento, e dunque fonte di preoccupazione per gli autori che avevano redatto quei report (ricordiamo che i titoli italiani subirono un pesante declassamento fino a quasi livello “spazzatura”).
ERGO: La speculazione finanziaria fu organizzata a tavolino.
Che si trattò di cospirazione lo dichiarano anche gli americani:

IlSole24Ore – 13 mag 2014 – “GHEITHNER E IL COMPLOTTO EUROPEIO CONTRO BERLUSCONI

TIMOTHY GEITHNER (nel 2014): “Alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per costringere Berlusconi a cedere il potere”. Ma a Obama disse: “Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani.”

Eppure nonostante sia caduto l’alibi del declassamento, la magistratura NON ha proceduto a contestare il reato di aggiotaggio alle 2 Banche (+BCE) autrici dell’attacco speculativo.
Chissà perché..

Per ulteriori approfondimenti, vedi pag. Processo procura di Trani.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) WILLIAM J. HARRINGTON (Moody’s): “LE AGENZIE DI RATING OPERANO IN OGGETTIVO CONFLITTO DI INTERESSE.”

L’EX VICEPRESIDENTE MOODY’S CONFERMA L’EFFETTIVA PARZIALITA’ DEGLI ARBITRI DELLA BORSA, nel 2011.

WILLIAM J. HARRINGTON: “Agenzie di rating in oggettivo conflitto di interesse, responsabili di marketing che “aggiustano” i giudizi degli analisti per «far felice il cliente» ed evitare che si rivolgano alla concorrenza, analisti visti come «piantagrane» e quindi «minacciati» o licenziati se non si adeguano.[…]
[….] la riforma che sta elaborando la Sec renderà l’integrità dei rating ancora peggiore e la campagna di trasparenza interna adottata da Moody’s sarebbe solo «un abbellimento a uso e consumo delle pubbliche relazioni».[…]

Questo, in sintesi, tutto il marcio delle agenzie di rating svelato dall’ex vicepresidente di Moody’s William J. Harrington, analista per 11 anni.
Harrington ha reso pubblica la sua storia attraverso un commento di 78 pagine alla riforma delle agenzie di rating proposta dalla Sec (l’autorità regolatrice di borsa americana).
Le confessioni del top manager sono state pubblicate da Business Insider e confermano le accuse che vengono rivolte anche alle rivali S&P e Fitch.
Secondo Harrington, alcuni dipendenti dell’agenzia avrebbero mentito pubblicamente una volta chiamati a testimoniare di fronte alla commissione governativa che indagava sul collasso finanziario (del 2007) e sulle responsabilità degli analisti.
Fonti della dichiarazione per WILLIAM J. HARRINGTON:

 

 

3) FRANCO FRACASSI (nel 2019): “3 FONDI DI INVEStIMENTO STATUNITENSI SONO AZIONISTI DI TUTTI I PRINCIPALI PLAYERS ECONOMICI OCCIDENTALI OPERANTI SUI MERCATI GLOBALI.”

DICHIARAZIONE DEL GIORNALISTA DI INCHIESTA, nel 2019.

FRANCO FRACASSI (nel 2019): “Ci sono 3 fondi di investimento statunitensi che nel 2021 (siamo nel 2019) insieme gestiranno una massa di denaro pari a 25mila miliardi di Euro, cioè 1/3 del PIL mondiale.
I 3 fondi sono:

– Black Rock
– Vanguard
– State Street.

NON solo:
Questi 3 fondi costituiscono insieme un unico soggetto.
Questo unico soggetto attraverso i suoi fondi controllati è praticamente azionista di tutti i più importanti player economici occidentali attualmente operanti sul mercato globale, tra cui Banche convenzionali, Banche di investimento, Agenzie di rating.”

Fonte per FRANCO FRACASSI: 

 

 

4) GIULIO TREMONTI (nel 2017): “LE AUSTERITA’ DI MONTI e BCE, SONO SERVITE A SALVARE LE BANCHE FRANCESI E TEDESCHE COLPEVOLI DI AVERE INCAUTAMENTE EROGATO PRESTITI A NAZIONI CONSIDERATE SUB-PRIME”.

ESAMINA DELL’EX MINISTRO DELLE FINANZE, 2017.

GIULIO TREMONTI (nel 2017): “Il rapporto Debito/PIL dell’Italia durante il governo Monti è peggiorato gravemente perchè Monti ha firmato un trattato che chiamano Fondo SalvaStati mentre è un Fondo SalvaBanche che serve a salvare i buchi delle banche francesi e tedesche colpevoli di avere erogato crediti che dopo il crack LeemanBrothers sono diventati inesigibili, a nazioni considerate SubPrime come Grecia, Spagna, o Portogallo.
Questo NON è giusto.
L’Italia a livello di SistemaBancario era esposta per il 5%, mentre ci è stato fatto pagare per il 18%.
Se i tedeschi fossero esposti per il 5%, pagherebbero per gli italiani il 18? […]
Poi nel 2014 arriva una lettera di ricatto scritta dal Governatore della BCE Mario Draghi, che impone al governo italiano una serie di manovre e riforme tutte completamente incostituzionali, con la minaccia che se NON fossero state attuate, la BCE avrebbe chiuso i rubinetti.
La stessa lettera è stata scritta anche alla Spagna, ma a differenza dell’Italia, la Spagna che era enormemente messa peggio dell’Italia, NON attuò nulla.
L’Italia è stata strangolata da un ricatto che si può considerare una vera e propria operazione criminale, essendo che quando un paese sta già attraversando una grave crisi recessiva, è un atto criminale stringere ancora di più.
Aggiungo che Mario Draghi che nel mese di agosto ha stretto in recessione un paese come l’Italia che era già in recessione, a dicembre ha regalato 1trilione alle banche.
Una persona che è restrittiva con il proprio paese, mentre invece è generosa con le banche, come la si può definire?
Questa è la storia del FiscalCompact.”

Fonte per GIULIO TREMONTI:

 

 

5) LA DIMOSTRAZIONE PRATICA DEGLI EFFETTI DELLE SPECULAZIONI FINANZIARIE.

SI ALZA LO SPREAD E I BTP SCENDONO (GLI SPECULATORI COMPRANO) , SI ABBASSA LO SPREAD E I BTP SALGONO (GLI SPECULATORI VENDONO).

PREMESSA: Per avere una più completa idea sul funzionamento delle prassi speculative, si legga la pag Long e Short, in cui vengono spiegate le 2 tipologie di speculazioni: Speculazione al RIALZO (Long), e speculazione al RIBASSO (Short).

Nel novembre 2011 un attacco allo spread provoca la caduta del gov. Berlusconi, a favore del gov. tecnico Monti deciso dall’UE.
L’attacco allo spread fu innescato da una vendita in massa di titoli italiani da parte di Deutsche Bank e Goldman Sachs, in coordinamento con BCE che in parallelo cessò l’acquisto di titoli sul mercato secondario (vedi pag. “Ricatto dello spread“).
La vendita di titoli fu giustificata/motivata dal declassamento dei titoli da parte delle agenzie di Rating che ritennero il debito pubblico italiano insostenibile..
La procura di Trani che ha indagato sulla vicenda, ha sentenziato che le motivazioni del declassamento si sono dimostrate essere tutte false (vedi pag. “Processo procura Trani”).
Sta di fatto che l’attacco speculativo fece il suo corso, e le elitè finanziarie portarono a casa il duplice risultato:

  • RISULTATO POLITICO: il gov Berlusconi viene sostituito con quello Monti.
  • RISULTATO ECONOMICO: la variazione dello spread ha consentito alla finanza dell’1% di realizzare lauti profitti a scapito del 99%.

MODALITA’ DI SPECULAZIONE (Long-Short):

La modalità di guadagno finanziario è la seguente:

  1. – I players che devono operare l’attacco speculativo si approvvigionano di Titoli del soggetto da trattare.
  2. – Al momento proficuo i players/ speculatori procedono a mettere in atto la vendita congiunta dei titoli, provocando l’aumento dello spread e dunque la diminuzione del valore del Titolo.
  3. – Gli speculatori attraverso le modalità di speculazione LONG (speculazione al rialzo) e SHORT (speculazione al ribasso) realizzano il profitto.

SVOLGIMENTO OPERAZIONE:

————FASE1: Attacco allo spread:

Novembre 2011: attacco speculativo, lo spread sale, e il gov. Berlusconi cade,

  • – Spread sale a 576,  BTP scendono a 78,4  (acquisto BTP)

Marzo 2012: si insedia il gov Monti che attua le politiche restrittive, lo spread scende.

  • – Spread scende a 290,  BTP salgono a  98,4 (vendita BTP)

Guadagno: +26% in 4 mesi!

———–FASE2: Quantitative Easing

Luglio 2012: le manovre restrittive del gov Monti affossano l’economia, e lo spread torna a salire.

  • – Spread  sale a 538, BTP scendono a 86,1 (acquisto BTP)

Ottobre 2012: Mario Draghi interviene con il Quantitative Easing, e lo spread scende.

  • – Spread  scende a 250,  BTP salgono a 101,0 (vendita BTP)

Guadagno: +17% in 4 mesi!

Queste erano le operazioni al rialzo LONG (Prima si compra – Poi si vende).
Poi ci sono le operazioni al ribasso SHORT (Prima si vende – Poi si compra).
In entrambe le operazioni, la differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto, è il profitto.
ATTENZIONE: Entrambe le operazioni possono essere effettuate “a LEVA“, cioè moltiplicate N. volte.

DIMOSTRAZIONE CONDIZIONAMENTO SPREAD:

Ora qualcuno obietterà che:

“A posteriori è facile fare i conti! Occorrerebbe avere la sfera di cristallo per prevedere il futuro..”

Ebbene:
Ci sono sostanziali elementi per sospettare che il tavolo da gioco sia truccato, ovvero, che il sali-scendi dello spread sia condizionato a tavolino.
E’ ciò che emergerebbe dalle liste dei partecipanti del meeting del Bilderberg avvenuto nel giugno 2011, esattamente pochi mesi prima del sali-scendi dello spread.
Infatti dalle liste liberamente consultabili dal sito ufficiale “Bilderbereg meetings”, è possibile riscontrare che al meeting del giugno 2011 erano presenti tutti i principali player coinvolti nella vicenda “Crisi dello spread“:

  • – JEAN CLAUDE TRICHET: Governatore della BCE (Trichet è Membro del Bildelberg nel “Comitato Direttivo”, membro della Commissione Trilaterale, membro del gruppo dei 30.).
  • – PETER SUTHERLAND: Presidente della Goldman Sachs (Sutherland è Membro del Bilderber nella “Commissione Permanente” organizzativa, membro della Commissione Trilaterale come presidente europeo, WTO,)..
  • – JOSEF ACKERMANN: Presidente Deutsche Bank (Ackermann è Membro del Bilderberg nel “Comitato Direttivo”, membro della Commissione Trilaterale.).
  • – MARIO MONTI: Preside Università Bocconi (Monti è Membro del Bilderberg nella “Commissione Permanente” organizzativa, membro della Commissione Trilaterale come presidente europeo, Goldman Sachs)..

Solo pochi mesi dopo il meeting a porte chiuse del Bilderberg a Saint Moritz, le principali testate giornalistiche ci informano che Goldman Sachs (Peter Sutherland) e Deutshe Bank (Josef Ackermann) in coordinamento con BCE (Jean-Claude Trichet) che smette improvvisamente di acquistare titoli sul mercato secondario, innescano una vendita in massa di BTP italiani, si badi, senza che nulla di particolare fosse accaduto in quel preciso frangente (come analizzato dalla Procura di Trani). Vedi pag. “Cartello finanziario“.  Vedi pag “Art.2637: Aggiotaggio bancario.

DIMOSTRAZIONE PARAMETRI MACRO-ECONOMICI:

A dimostrazione dell’infondatezza delle motivazioni dell’attacco speculativo, che ricordiamo, si basavano su una presunta insostenibilità del debito italiano, dopo il gov. Monti, il rapporto debito/PIL invece che diminuire aumentò rovinosamente, e al contempo peggiorarono tutti i principali parametri MACROeconomici (vedi pag Grafici dimostrativi):

– RAPPORTO DEBITO/PIL: Prima di Monti 116%, dopo Monti 131%.
– DISOCCUPAZIONE:  Prima di Monti 8% , dopo Monti 12%.
– DISOCCUPAZIONE GIOVANILE: Prima di Monti 30,1% , dopo Monti 40%.
– TASSO DI CRESCITA DEL PIL: Prima di Monti +0,4%,  dopo Monti  -2,4%.
– SPREAD: Prima di Monti 574 punti, dopo Monti  537 punti (NB: lo spread del gov Monti scese solo dopo l’intervento della BCE col QE).

Il seguente grafico dimostra l’affossamento del PIL italiano (linea verde) i modo ancora più eloquente:

Nel 2016 Uno studio condotto da Banca d’Italia ha calcolato che senza le manovre restrittive di Monti, gli NPL, ovvero i crediti inesigibili italiani, sarebbero dovuti essere solamente 50miliardi invece che gli attuali 140miliardi (Fonte: Banca d’Italia – N. 350 – L’EVOLUZIONE DELLE SOFFERENZE BANCARIE IN ITALIA DURANTE LA CRISI FINANZIARIA GLOBALE E LA CRISI DEL DEBITO SOVRANO.).

VLADIMIRO GIACCHE’ (min. 41:04): “Secondo le stime del Tesoro italiano il consolidamento fiscale (cioè la stretta fiscale) operato tra il 2012 e il 2015 ha:

  • ridotto il PIL del 5% e
  • gli investimenti del 10%.

Tirando le somme i surplus primari realizzati dall’Italia tra il 1992 e il 2018 hanno sottratto domanda per 1trilione di Euro.”

Più palese di così… Vedi pag Ricatto dello Spread.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti:  Art. su MilanoFinanza “Crisi: Goldman Sachs innesca la vendita dei BTP“.  Art. su LaRepubblica Le mani di Goldman Sachs sulla crisi europea.  Art. su MilanoFinanza  “Italia sotto attacco dalla Deutshe BanK” : venduto l’88% dei titoli in portafoglio.   Art. su ilGiornale.it  Deutsche Bank è indagata: causò la crisi dello spread

 

 

6) BREVE INQUADRAMENTO STORICO DELLA CRISI DELLO SPREAD.

L’ITALIA HA COMPIUTO LE MANOVRE RESTRITTIVE CHE AVREBBERO DOVUTO COMPIERE FRANCIA E GERMANIA.

– Nel 2007 scoppia la crisi dei sub-prime.

– Nel 2009 vengono condotti gli stress-test in Europa e i sistemi bancari più compromessi risultano essere quelli di Francia e Germania, mentre quello dell’Italia risulta essere il più in ordine tra tutti.

– Già dal 2010 Francia e Germania avrebbero dovuto attuare manovre economiche restrittive lacrime e sangue per far saltare fuori dalle tasche dei loro cittadini i soldi necessari a tappare i buchi di bilancio delle proprie banche, ATTENZIONE: col risultato matematico che le loro economie sarebbero entrate in pesante crisi.
Mai sia!
Invece che ai francesi e tedeschi, le manovre lacrime e sangue sono state fatte eseguire agli italiani, sfruttando il fatto che in quel momento la bilancia commerciale import-export dell’Italia era in rosso per colpa dell’alterazione dei listini prezzi Euro-valutaria che rende convenienti le merci dei paesi-membri notoriamente caratterizzati da cambio pesante (NordEuropa) e sconvenienti le merci dei paesi-membri notoriamente caratterizzati da cambio leggero (SudEuropa).

– Nel 2011 Goldman Sachs Deutsche Bank e BCE in collaborazione con la agenzie di Rating (che declassano opportunamente i Titoli di Stato italiani) compiono l’attacco allo spread al gov Berlusconi per sostituirlo con quello Monti.

– Dal 2012 in Italia vengono attuate le manovre fortemente restrittive che sarebbero dovute toccare a Francia e Germania.
In sostanza i soldi spremuti dalle tasche degli italiani per rientrare dal rosso della bilancia commerciale import-export nei confronti di Francia e Germania, verranno in realtà poi impiegati da Francia e Germania per ripianare i bilanci delle proprie banche nazionali al tracollo.

– Nel 2015 la BCE interviene col QuantitativeEasing per porre termine all’incessante aumento dello spread che rischiava di mandare in default l’Italia e di conseguenza di far saltare l’Euro, e questo a dimostrazione del fatto che le politiche restrittive attuate dal gov. Monti invece che salvare l’Italia la fecero affossare facendo re-impennare lo spread.

– Nel 2016 Uno studio condotto da Banca d’Italia ha calcolato che senza le manovre restrittive di Monti, gli NPL, ovvero i crediti inesigibili italiani, sarebbero dovuti essere solamente 50miliardi invece che gli attuali 140miliardi (vedi fig.)

(Fonte: Banca d’Italia – N. 350 – L’EVOLUZIONE DELLE SOFFERENZE BANCARIE IN ITALIA DURANTE LA CRISI FINANZIARIA GLOBALE E LA CRISI DEL DEBITO SOVRANO.).

Qualcuno potrebbe obiettare che gli italiani avrebbero dovuto comunque ripianare la bilancia commerciale dell’Italia.
Ebbene:
Giacchè era in corso una crisi mondiale causata dai sub-prime, Il riappianamento della bilancia commerciale import-export  italiana NON si sarebbe dovuto certo compiere in quel preciso periodo storico in cui gli Stati erano chiamati a compiere politiche economiche ESPANSIVE e non RESTRITTIVE.
Invece per salvare le banche francesi e tedesche, l’Italia è stata obbligata a compiere politiche economiche fortemente restrittive che hanno sistematicamente affossato la sua economia.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Banca d’Italia.  WebSite “Win the Bank

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

————————————–

© 2012 Tutti i diritti riservati

Cristian Minerva

Maggiori informazioni https://cristianminerva.webnode.page/quadro-analitico/dimostrazione-finanziaria/