Evasione fiscale & Sprechi

Sequenza degli articoli (vedi anche pag.Evasione/Elusione fiscaleEvasione-Sprechi-Tangenti-Corruzione):

  • INTRODUZIONE: Evasione & sprechi in sintesi.
  1. EVASIONE E SPRECHI: VERIFICATE I FATTI E TRAETE LE CONCLUSIONI.
  2. ANCORA CONVINTI CHE SPRECHI ED EVASIONE SIANO LA CAUSA DEL DEBITO? Ecco sfatato il falso mito.

 

 

INTRODUZIONE: Evasione & sprechi in sintesi.

Uno Stato prima spende e poi tassa, NON viceversa: L’incomprensione sulla valenza di sprechi ed evasione verte tutta sul rovesciamento del ciclo economico.
Viene infatti erroneamente ritenuto che uno Stato prima ritiri i soldi con le Tasse, e poi li ridistribuisca con la SpesaPubblica.
Tradotto:

***Uno Stato che Tassi 90 e poi Spenda 100 sarebbe in rosso di -10 (così detto deficit/debito pubblico).***

Ma nel momento in cui consideriamo il ciclo nella sua direzione corretta ecco che si codifica che:

***Uno Stato che prima distribuisce 100 soldi con la SpesaPubblica, e poi ne ritira indietro 90 con le tasse, registra un aumento di +10 nella sua economia (risparmi privati).***

A seguire la spiegazione nel dettaglio.

 

 

1) EVASIONE E SPRECHI: VERIFICATE I FATTI E TRAETE LE CONCLUSIONI.

LE SPESE GONFIATE (SPRECHI) AUMENTANO I SOLDI DISTRIBUITI AI CITTADINI, L’EVASIONE DIMINUISCE I SOLDI SOTTRATTI AI CITTADINI.

PREMESSA: Questo articolo non vuole in alcun modo giustificare gli Sprechi e l’Evasione, ma ha l’unico scopo di mettere in luce l’effettiva valenza di Sprechi ed Evasione nell’economia di un paese.

Una volta appurato che uno Stato prima spenda 100 e poi tassi 90 lasciando +10 nella sua economia, diventa facile comprendere l’effettiva valenza di sprechi ed evasione all’interno del circuito economico.

Infatti:
Se al bilancio sopra-citato andiamo ad aggiungere EVASIONE e SPRECHI otteniamo che:
Uno Stato che invece che 100 spenda 110 a causa degli sprechi, e poi invece che 90 ritiri 80 a causa dell’evasione, si ritrova che invece che lasciare +10 soldi nella sua economia, ne lascia +30.

Replichiamo qui di seguito le partite doppie già viste con i dati esemplificativi:

SENZA SPRECHI ED EVASIONE:

Lo Stato spende 100 e tassa 90, lasciando +10 nelle tasche dei cittadini..

SETTORE PUBBLICO (Stato)

USCITE (Spesa Pub.): -100
ENTRATE (Tasse):       +90
Risultato (Debito Pub.): -10

————–————–

SETTORE PRIVATO (Cittadini-Famiglie-Imprese)

ENTRATE (Spesa Pub.): +100
USCITE (Tasse):              -90
Risultato (Risparmi Priv.):+10

CON SPRECHI ED EVASIONE:

Lo Stato spende 110 e tassa 80, lasciando +30 nelle tasche dei cittadini.

SETTORE PUBBLICO (Stato)

USCITE (Spesa Pub.): -110
ENTRATE (Tasse):       +80
Risultato (Debito Pub.): -30

————–————–

SETTORE PRIVATO (Cittadini-Famiglie-Imprese)

ENTRATE (Spesa Pub.): +110
USCITE (Tasse):              -80
Risultato (Risparmi Priv.):+30

Come si evince dallo schema:
Il Debito Pubblico corrisponde ai Risparmi Privati,
secondo la regola che:
– la spesa del Settore pubblico entra tutta sempre in attivo nel Settore privato.
mentre
– Le tasse ritirate dal Settore pubblico sono tutte sempre sottratte al Settore privato.
Di conseguenza:
– Più aumenta il Debito Pubblico, più aumenteranno i Risparmi Privati.
Viceversa:
– Più diminuisce il Debito Pubblico, più diminuiscono i Risparmi Privati.
Matematico.

LA PROVA DEL 9:

L’Italia, a testimonianza/conferma di questo schema, in tempi di Lira era diventata (grazie alle sue politiche espansive di spesa alta e tasse basse) il paese col Risparmio Privato delle famiglie più alto al mondo!
Questi sono i fatti.

NOTA BENE: Approfondimenti per i critici..
Per quelli che:  “Si, i risparmi sono aumentati ma così è aumentato anche il Debito Pubblico!”,
andate a rileggere con estrema attenzione la pag “Deficit e Debito pubblico“.
Per quelli che:  “Si i risparmi sono aumentati ma così aumenta anche l’inflazione!”,
andate a rileggere con attenzione la pag. “Inflazione/Deflazione“.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) ANCORA CONVINTI CHE SPRECHI ED EVASIONE SIANO LA CAUSA DEL DEBITO? Ecco sfatato il falso mito.

SPRECHI ED EVASIONE NON TOLGONO SOLDI DAL CONTENITORE-ECONOMIA, MA LI AGGIUNGONO.      Guardare per credere!

PREMESSA (IMPORTANTE):  Il seguente articolo non vuole in alcun modo giustificare, questo deve essere chiaro, gli SPRECHI e/o L’EVASIONE FISCALE.
E’ solo una descrizione rappresentativa volta ad inquadrare il loro vero effetto all’interno del contesto economico.

Tenendo sempre bene a mente il fatto che:
***Uno Stato prima spende e poi tassa, laddove la differenza fra entrate e uscite pubbliche, sono i soldi che restano in circolo nell’economia nazionale.***
Prendiamo in considerazione 3 Stati, e mettiamoli a confronto nel loro ciclo economico-monetario.
I 3 Stati che utilizzeremo nell’esempio sono:

  • Italia,
  • Francia,
  • Germania.

Iniziamo il ciclo economico partendo con la spesa pubblica.
Consideriamo che la spesa valga 100:

  • 100 per l’Italia,
  • 100 per Francia,
  • 100 per Germania.

1) – LO SPRECO:

C’è un però:
il però è che la spesa pubblica dell’Italia , a causa dei suoi malcostumi venga gonfiata, e invece che 100, valga mettiamo il doppio, ovvero 200.
Facciamo che la Francia non apporti modifiche al suo piano di spesa, mentre invece
consideriamo che la Germania più rigorosa riduca la sua spesa a 90.
A questo punto gli Stati erogano la propria spesa pubblica così che la moneta entri in circolo mediante l’accredito sui conti correnti dei beneficiari della spesa suddetta (pensionati, dipendenti pubblici, imprese private ingaggiate per svolgere opere pubbliche, ecc.).
Facciamo una fotografia a questo punto del ciclo e confrontiamo i diversi valori economici dei 3 Stati:

  • Italia +200,
  • Francia +100,
  • Germania +90.

In quale economia si sono riversati più soldi?
In Italia.
Ma proseguiamo nel ciclo.
Abbiamo detto che il ciclo economico si compie in 2 tempi:

  1. – TEMPO 1: Pompaggio della moneta mediante la spesa pubblica (e questo lo abbiamo appena visto),
  2. – TEMPO 2: Drenaggio della moneta mediante le tasse (ed è quello che andremo ora ad affrontare).

Si… perchè infatti, la ricchezza vera presente nelle tasche dei cittadini/imprese a disposizione dell’economia, è data dalla differenza dei soldi che lo Stato inserisce con la spesa pubblica (POMPAGGIO della moneta), meno i soldi che poi lo Stato estrae con le tasse (DRENAGGIO della moneta).
Infatti:
Se lo Stato spende 100 e poi tassa 100, resta zero nell’economia.
Per lasciare soldi occorre che:
Lo Stato spenda 100 e poi tassi ad es 50, lasciando +50 nell’economia.
Dunque proseguendo nel nostro esempio, passiamo alla 2^ fase (di drenaggio) del ciclo.
Decidiamo per comodità di applicare una tassazione al 50%.
L’Italia in virtù del fatto che ha speso 200, potrebbe decidere a sua discrezione di applicare una tassazione un po’ più alta, mettiamo al 75% (Nota bene: La decisione di quanti denari sottrarre all’economia è a pura discrezione del governo in base ai parametri di inflazione/deflazione che l’economia manifesti e non è in alcun modo influenzata dalla quantità di moneta emessa in precedenza; in oltre deve essere mantenuto sempre ben chiaro nella mente il concetto per cui lo Stato non sta applicando le tasse per cercare di  recuperare soldi da dover restituire a qualcuno piuttosto che a finanziare qualsiasi tipo di spesa pubblica.  Ricordate sempre: La moneta è FIAT.).

2)- L’EVASIONE:

C’è un altro però… Il però è che l’Italia, a differenza degli altri due Stati più diligenti, si trovi ad affrontare un problema di malcostume rappresentato da una dilagante evasione fiscale messa in atto dai propri cittadini/imprese.
Accade così che il prelievo fiscale dell’Italia, solo quello dell’Italia si badi, si trovi in proporzione ad essere ridotto rispetto a quello applicato dai suoi più vigili “colleghi” parsimoniosi.
A causa della suddetta evasione, il prelievo dello Stato italiano si troverà così ad essere ridotto dai suoi iniziali 150 denari pronosticati (il 75% di 200 è 150), agli attuali 100 registrati dall’agenzia delle entrate, provocando una conseguente diminuzione delle entrate fiscali complessive (la tassazione dunque scende dal 75% al 50%).
Fatte le dovute specifiche, stabilito l’ammontare dei vari prelievi fiscali da apporre alle differenti economie, i 3 Stati attuano la propria manovra di bilancio per cui si otterrà che:

  • Italia 200 – 100 = 100,
  • Francia 100 – 50 = 50,
  • Germania 90 – 45 = 45.

Misuriamo ora il valore delle economie:

  • Italia + 100,
  • Francia + 50,
  • Germania + 45.

Qual’è l’economia più ricca?
Qual’è l’economia col più alto livello di risparmi realizzati?
Ancora una volta, quella dell’Italia.
Qualcuno ora avrà da obbiettare dicendo:
“Si.. L’Italia ha speso di più, ha accumulato più risparmi, ma ora quei soldi devono essere restituiti… L’Italia così facendo ha accumulato il deficit/debito pubblico più alto fra le nazioni prese qui in oggetto….”
E’ errato!
Come spiegato il deficit/ debito pubblico con moneta sovrana non è debito reale da restituire a qualcuno, ma l’esatto opposto, ovvero l’attivo/risparmio accumulato all’interno dell’economia della nazione.
Allora qualcun altro obbietterà che:
“Questa spiegazione è solo teorica, che si tratta solo di ricchezza finanziaria, ecc. ecc.”

3)-  LA VERIFICA:

Bene… Allora andiamo a controllare la realtà dei fatti, andiamo cioè a fare la verifica degli eventi e valutiamo dove sta la verità.
La prova dei fatti sta nella storia.
Guardiamo la storia e vediamo cosa ci dice:
Nel 2000 tutti i paesi membri aderenti all’UEM (Unione Monetaria Europea) si sono presentati ai cancelli di partenza della moneta unica Euro con la loro economia costruita nell’arco del loro percorso storico con la propria moneta, con le proprie abitudini, i propri vizzi, le proprie virtù, i propri malcostumi, la propria evasione fiscale, i propri sprechi pubblici ecc. ecc.
Stando a tutto quello che ci è stato raccontato, l’Italia doveva essere sotto terra mentre le altre nazioni alle stelle.
Infatti:
Dove era la peggior casta?
– In Italia.
E il maggior numero dei parlamentari?
– In Italia.
E i peggiori sprechi?
– In Italia.
E la peggior corruzione?
– In Italia.
E la peggior burocrazia?
– In Italia.
E l’inflazione da Zimbawe che erode il valore dei risparmi?
– In Italia.
E invece l’inflazione bassa che valorizza i risparmi?
– In Germania.
E la moneta svalutata che non consente di comprare le materie prime?
– In Italia.
E invece la moneta forte con cui compri tutto?
– Sempre in Germania.
E chi più ne ha più ne metta.
Bene (o male verrebbe da dire…).
A questo punto se tanto mi da tanto, noi dovremmo riscontrare  l’effetto di questi dati anche nell’andamento delle varie economie, essendo che i dati sopra citati per forza di cose avranno dovuto certamente penalizzare tal’uni paesi (come l’Italia) e favorirne altri (come Germania, ma anche altri…).
I cittadini italiani infatti sottoposti a così tante penalizzazioni non avranno certo potuto beneficiare di un ambiente favorevole che gli potesse consentire di risparmiare o produrre qualcosa.
A fare meglio di tutti ci dovrebbero essere sicuramente tedeschi o francesi, ma anche USA o Gran Bretagna visto che ad esempio questi ultimi dispongono di autonomie energetiche e primarie di cui l’Italia non può disporre.
Ebbene, ora vediamo i risultati.

4) RISULTATO:

– Dove si sono registrati i risparmi più alti al mondo?
In Italia (secondi solo al Jappone dopo che abbiamo cominciato a fare le riforme pro Euro).
– E la più alta proprietà immobiliare delle famiglie?
In Italia.
– E la più alta produttività industriale d’Europa?
In Italia (sempre prima dell’Euro).
– E l’export più forte?
In Italia (questo fino a che l’Euro non ha poi alterato i listini prezzi penalizzando il Made in Italy a favore del Made in Germany).
Si vedano pag “Grafici dimostrativi“.
Come è possibile?
Semplice:
L’Italia ha attuato politiche economiche espansive meglio di come abbiano saputo fare gli altri Stati, e il risultato è che l’economia italiana si è espansa più e meglio delle altre!
Poi hanno cominciato ad esercitare disinformazione sul debito e quant’altro, e abbiamo sostituito le nostre politiche espansive con quelle restrittive, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

CONCLUSIONE:

La descrizione dei fatti qui sopra riportata ha potuto inequivocabilmente dimostrare che ne gli SPRECHI PUBBLICI, ne l’EVASIONE FISCALE risultano essere di fatto la causa della rovina della nostra economia.
La causa è interamente imputabile:

– all’adozione di politiche economiche (monetarie e fiscali) restrittive/recessive (come vuole l’Europa), e

– al falsamento dei nostri listini prezzi alterati (al rialzo) dalla moneta Euro.

***PUNTUALIZZAZIONE STORICA (IMPORTANTE): Dopo aver finalmente dimostrato che la spesa pubblica aumenta il valore dell’economia, ricordiamo la solita realtà sull’effettiva causa dell’aumento del debito pubblico italiano:
Il volume del nostro debito pubblico NON è colpa degli sprechi o dei malcostumi della casta, ma bensì degli elevati INTERESSI  provocati dal meccanismo di asta marginale introdotto nel 1981 col divorzio tra Tesoro e BankItalia, in combinazione col SistemaEuroMonetario SME (vedi pag. Storia: Divor. Tes.-BankItalia).***

Scritto da:  Cristian Minerva.

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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