Evasione-Sprechi-Tangenti-Corruz.

Sequenza degli articoli (vedi anche pag.Evasione/Elusione fiscaleEvasione fiscale & Sprechi):

  • INTRODUZIONE: Evasione-Sprechi-Tangenti-Corruzione in sintesi.
  1. MENTRE IL 99% SI AUTO-INFLIGGE LE PERSECUZIONI FISCALI, L’1% RINGRAZIA DAI PARADISI FISCALI.
  2. VALORI DELL’EVASIONE ITALIANA GONFIATI: GLI ITALIANI NON EVADONO DI PIU’ DEGLI ALTRI.
  3. PER ELIMINARE SPESE GONFIATE, TANGENTI E CORRUZIONE, E’ SUFFICIENTE IMPEDIRE CHE LE OPERE PUBBLICHE SIANO APPALTATE AD IMPRESE PRIVATE.
  4. ECCO COME INCIDONO CATTIVI COMPORTAMENTI COME EVASIONE E SPRECHI NELL’ECONOMIA NAZIONALE.
  5. INFONDATA LA TESI CHE GLI IMPRENDITORI GUADAGNINO MENO DEI LORO DIPENDENTI.
  6. CLAMOROSO: L’EVASIONE FISCALE IN GERMANIA NEL 2017 È DI 336 MILIARDI DI EURO! CIRCA IL 50% MAGGIORE DI QUELLA ITALIANA -VALUTATA DALL’ISTAT NEL 2015- (dal sito “Blondet & Friends”).

 

 

INTRODUZIONE: Evasione-Sprechi-Tangenti-Corruzione in sintesi.

I Dati dell’EvasioneFiscale italiana sono gonfiati.
Fino alla fine del Gov. Berlusconi (Nov.2011), si è sempre sentito parlare di:

  • -EconomiaSommersa pari al 12,5% circa del PIL, ovvero circa 200miliardi di nero (Fonte: ISTAT).
  • -Mancato GettitoFiscale pari a 80/100miliardi circa (Fonte ISTAT).

(NB: si consideri che il PIL italiano negli anni 2011, 2012, 2013, 2014, viaggiava intorno ai 1600miliardi circa).
Improvvisamente da dopo la crisi dello Spread e a partire dalle manovre economiche pesantemente restrittive inferte dal Gov. Monti, i media hanno raddoppiato i dati, cominciando da un giorno all’altro a parlare di:

  • -Nero/sommerso al 20% del PIL (ovvero 400miliardi o addirittura 500miliardi secondo l’Eurispes).
  • -Mancato GettitoFiscale di 200miliardi (addirittura 270milardi secondo l’Eurispes).

Impossibile.
Infatti:
A partire dal 2012 con l’attuazione delle manovre restrittive il PIL italiano è sceso, e in piu’ in parallelo sono aumentate le strette fiscali da parte delle agenzie delle entrate.
Ergo: L’evasione sarebbe dovuta diminuire invece che aumentare.
A maggior ragione nel momento in cui oggi tutti pagano con le carte di credito.
E invece…
Continuano a dire che l’evasione aumenti.
Stesso ragionamento per Casta, Sprechi, Tangenti e Corruzione.

 

 

1) MENTRE IL 99% SI AUTO-INFLIGGE LE PERSECUZIONI FISCALI, L’1% RINGRAZIA DAI PARADISI FISCALI.

1% vs. 99%.
Mentre tutti i critici dell’evasione fiscale continuano a stringere la vite del fisco nei confronti del 99% (vedi pagamenti elettronici con tutte le varie persecuzioni fiscali del caso al seguito), l’1% ringrazia dai paradisi fiscali che nessuno prende in considerrazione.
Differentemente tutta l’attenzione dei critici dell’evasione si sarebbe dovuta concentrare sull’ELUSIONE dell’1%, e NON certo sull’EVASIONE del 99%.
E invece, all’urlo della solita retorica populista NeoLiberista, il 99% NON fa altro che continuare ad auto-stringersi la vite del fisco su se stesso.
Il problema NON è l’EVASIONE del 99%, ma gli escamotage fiscali dell’1% (vedi ParadisiFiscali).

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti: vedi video “Fiscal Monitor Database: Italia Avanzo primario miogliore del mondo! ► Valerio Malvezzi.)

 

 

2) VALORI DELL’EVASIONE ITALIANA GONFIATI: GLI ITALIANI NON EVADONO DI PIU’ DEGLI ALTRI.

STIME GONFIATE PER IMPORRE AGLI ITALIANI TASSAZIONI ASSURDE.

Colage realizato unendo stralci tratti da articoli vari (vedi Fonti).

La spiegazione del rigonfiamento dei dati di evasione è la seguente.
In Europa tutti gli Stati-membri sono sottoposti alle restrizioni del patto di stabilità, che impone ai PIIGS l’attuazione di politiche restrittive che affossano l’economia (e dunque il PIL).
Dopo la crisi sub prime 2007-2008, la situazione economica dei PIIGS si è ulteriormente aggravata.
A questo va poi aggiunto il fatto che i paesi del Sud-Europa (come l’Italia) subiscano una ulteriore contrazione del loro PIL per via del mancato export dovuto all’alterazione EuroValutaria che contrae le loro esportazioni sui mercati globali (vedi pag. Dimostraz. dentro/fuori Euro).
Per queste ragioni, per evitare che alcuni paesi-membri saltassero, facendo saltare l’Euro, si è provveduto ad aggiungere ai PIL di questi paesi, una porzione di PIL ulteriore rappresentata dal PIL sommerso (dell’evasione fiscale).
Fu lo stesso Berlusconi a volerla introdurre in una proposta precedente al golpe del 2011. […]
[…]Oggi le valutazioni del rapporto deficit/PIL, dal 2014, ormai computano il (PIL ufficiale + il PIL illegale) [chiamiamolo “PIL totale], permettendo al governo di fare più deficit.
Un dettaglio importante:
Oggi (2017) il rapporto debito/PIL totale italiano è ufficialmente attorno al 133% includendo l’aggiunta del PIL sommerso.
Senza il PIL sommerso, ossia tornando ai calcoli pre-2014,  il rapporto debito/PIL italiano sarebbe attorno al 155%.[…]
Che nel computo del PIL venga aggiunta una porzione di PIL sommerso lo conferma indirettamente anche blomberg che dice:

BLOOMBERG: “Debito Italia sopra il 150% senza il PIL sommerso dell’illegale economia.”

Resta il fatto che, vis a vis con la Commissione EU che calcola gli sforamenti di bilancio (rapporti deficit/PIL e Debito/PIL), l’Italia ha avuto interesse ad aumentare al massimo l’economia sommersa usata nei calcoli di Eurostat, appunto per fare maggiore deficit.
Con effetti aberranti.
Ad esempio, quando sentiamo i governi affermare che la tassazione media italiana è circa del 43%, in tale percentuale si considera il PIL totale ossia includendo il sommerso.
In realtà il sommerso non paga tasse per cui il vero livello di tassazione italiano per chi paga le tasse è oggi attorno al 50% e non al 43% come invece qualcuno vorrebbe farci credere.

Ma il punto non è questo.
Infatti il problema è che esistono delle valutazioni diverse tra Eurostat, ISTAT e valutatori indipendenti usati alla bisogna dalla politica e dal governo.

Si tratta di capire:

  1. Quali stime vengono utilizzate per gonfiare il PIL.
  2. Quali di queste stime sono le più veritiere.

Per darvi l’idea di quali stime vengano utilizzate, ad es. la Corte dei Conti NON usa i valori ISTAT ma quelli usati in sede UE, ovvero i valori EUROSTAT che sono quasi il doppio di quelli ISTAT (NB: dunque la Corte dei Conti ci fornisce conferma del fatto che in sede Europea vengano usati i dati EUROSTAT e NON ISTAT):

Al 2014…

Per quanto riguarda il capire quali siano le stime più veritiere, limitiamo l’analisi ai 3 istituti più considerati: ISTAT, EUROSTAT, EURISPES.

  • 1) L’ISTAT stima il sommerso italiano al 12.6% del PIL  (2015) pari a circa 207 mld di euro, che corrisponderebbero a circa 80 mld di mancato gettito (o gettito perso). Vedi dati ISTAT 2015 a seguire:
  • 2) L’EUROSTAT stima il sommerso italiano al 20.6% del PIL, al 2015, pari a circa 330 mld di euro, che corrisponderebbero a  oltre 130 miliardi di gettito perso.
  • 3) L’EURISPES (PD) stima il sommerso italiano addirittura al  33% del PIL (2015),  pari a oltre 500 mld di euro, che corrisponderebbero a oltre 200 miliardi di euro di gettito perso.
Sono differenze sostanziali (specie i dati Eurispes) che NON convincono neanche i giornali, come ad es.  “Il Foglio”:

Quale delle 3 stime di mancato gettito è più realistica?

  1. 80mld?    (ISTAT)
  2. 130mld?  (EuroStat)
  3. 200mld?  (Eurispes)

Il segretario della Cgia Renato Mason (Cgia: Associazione Artigiani e Piccole Imprese) fornisce un indizio:

Cgia: “Ammesso e non concesso che l’evasione sia riconducibile quasi esclusivamente ai piccoli operatori economici – spiega Renato Mason – come si spiega che negli ultimi 10 anni il numero degli artigiani e dei piccoli negozianti è sceso di 160 mila unità?
Se si guadagna bene e si pagano poche tasse, come è possibile che il numero di queste attività sia crollato?”

Poi c’è un altro indizio ancora più evidente:
Fino alla fine del gov. Berlusconi (nov. 2011) si era sempre sentito parlare di 200mld di economia sommersa.
Quindi, come si giustificherebbe un aumento dell’evasione negli anni successivi a Berlusconi, nel momento in cui negli anni successivi:
– Da una parte l’economia italiana si è ridotta,
– Dall’altra parte il fisco ha stretto le sue maglie in modo sempre più invasivo?
E’ un ControSenso.
Ergo: Le stime gonfiate NON risultano essere attendibili/fondate.

Ma come mai le stime vengono gonfiate?
Il motivo come detto è quello di consentire all’Italia di fare più deficit, così da fare in modo che:
– da una parte le eccessive austerità NON causino il defaul dell’Italia con conseguente uscita dall’Euro,
– dall’altra parte ottenere maggiore gettito fiscale italiano dovuto al fatto che le tasse italiane sono calcolate su un PIL maggiore del reale.
Ma sapete quale è “il problema”?
Che i valori ISTAT di evasione italiana (reale) sono molto simili a quelli dell’evasione tedesca  (paese che non aveva bisogno di espandere ad arte la sua economia sommersa nei calcoli di Eurostat come invece ha dovuto fare l’Italia per evitare la Troika).

Il valore reale del sommerso italiano ISTAT stimato al 12,56% del PIL, se confrontato col sommerso della Germania stimato al 12,2%, risulta pressochè lo stesso.

A questo punto sarebbe interessante chiedere ai governanti del perchè di tale discrepanza tra i dati ISTAT (12,6%) ed EUROSTAT (20,6%), giacché una stima risulta quasi doppia dell’altra.
Per non parlare delle cifre esorbitanti di Eurispes, di cui però tendiamo a dubitare vista la chiara deriva politica dell’Istituto in questione (…), oltre ad aver evidenziato probabili errori nell’elaborazione* (*L’Eurispes dà i numeri. E noi dietro).

Le stime di sommerso gonfiate servono evidentemente a far digerire agli italiani le misure di forte austerità.
Stessa cosa vista ad Atene, dove per convincere i politici recalcitranti si passò anche per le minacce ossia rivelare la loro presenza nella lista Lagarde opportunamente epurata dei complici politici locali messi poi a governare dalla Troika per imporre misure lacrime e sangue ai greci…

Vedasi anche: https://bruegel.org/2015/03/welcome-to-the-dark-side-gdp-revision-and-the-non-observed-economy/

Qualcuno si domanderà come sia possibile che i tedeschi concedano ad alcuni paesi di gonfiare il loro PIL..
Magnanimi?
Tutt’altro!
Dovete pensare che quando un paese come l’Italia aggiunge PIL di fatto inesistente, sta di fatto aumentando la base imponibile su cui verranno calcolate le tasse.
Quindi, gli italiani invece che pagare le tasse calcolate sul PIL reale, pagano tasse calcolate su un PIL gonfiato di centinaia di miliardi ipotetici che neanche corrispondono al vero sommerso.
Da qui ne risulta che:
Le imprese italiane che competono con la Germania pagano maggiori tasse e dunque perdono di competitività.
E la Germania ringrazia.
Altro che vantaggio..
Del resto, più tasse si fanno pagare agli italiani più a lungo dura l’UE.

Ricapitolando:

– Con il PASSIVO di bilancio lo Stato compie politiche espansive che espandono l’economia ed espandono il PIL.
– Con l’ATTIVO di bilancio lo Stato compie politiche restrittive che restringono l’economia e restringono il PIL.
Quando l’economia sta attraversando una fase di crisi recessiva conclamata, le manovre che vanno attuate sono quelle ESPANSIVE e NON RESTRITTIVE.
Le manovre ESPANSIVE si attuano:
– Aumentando la spesa pubblica produttiva (vedi spesa a deficit positivo).
– Diminuendo le Tasse.
NON viceversa.
Differentemente l’economia continuerà ad affondare sempre di più, facendoci seppellire da debito pubblico composto da interessi sugli interessi sugli interessi sugli interessi.
Fissatelo bene nella vostra mente (riferito a tutti quelli che invocano maglie sempre più strette da parte del fisco, che chiedono sempre più controlli, sempre più persecuzioni, ecc ecc).

Scritto da: Cristian Minerva (autore della sintesi)

Fonti: Art. su Scenari Economici  “Economia sommersa: gli ultimi 4 governi hanno usato l’ipotetica evasione per imporre tassazioni assurde agli italiani. Ecco come e perchè“.    Art. dal sito Bondet & Friends “Clamoroso: l’evasione fiscale in Germania nel 2017 è di 336 miliardi di Euro! Circa il 50% maggiore di quella Italiana (valutata dall’ISTAT nel 2015)“, scritto da Maurizio Bondet.  Articolo intitolato “Fisco, la bufala dei piccoli imprenditori “popolo di evasori“. Art “ISTAT, evasione fiscale mina crescita ed equità.”

 

 

3) PER ELIMINARE SPESE GONFIATE, TANGENTI E CORRUZIONE, E’ SUFFICIENTE IMPEDIRE CHE LE OPERE PUBBLICHE SIANO APPALTATE AD IMPRESE PRIVATE.

TUTTE LE OPERE PUBBLICHE DEVONO ESSERE REALIZZATE DA AZIENDE PUBBLICHE DI STATO, E A QUEL PUNTO SPRECHI E TANGENTI CESSERANNO DI ESISTERE. Se FATTO A LIVELLO EUROPEO, SI OTTERREBBE L’UNIONE TRA TUTTI GLI STATI.

PREMESSA: Si badi, si parla sempre di opere/infrastrutture pubbliche che nulla hanno a che vedere con il settore privato.
– Il settore privato si occupa di produrre lavoro-beni-servizi COMMERCIALI in regime di libero mercato libera concorrenza.
– Il settore pubblico si occupa di produrre lavoro-beni-servizi PRIMARI in regime di monopolio, senza interferire con il libero mercato del settore privato.
Quindi il modello qui descritto NON è:
– Nè quello comunista
– Nè quello NeoLiberista
Ma quello misto a metà strada tra i 2.

Il titolo ha già sintetizzato tutto.
Se tutti i lavori pubblici (infrastrutture, strade, porti, aeroporti, manutenzioni, ristrutturazioni e costruzioni in genere) fossero eseguiti direttamente da aziende pubbliche, invece che essere appaltate ad aziende private, decadrebbero i presupposti per il verificarsi di tutti i malcostumi del caso che siamo abituati a conoscere.
La ragione di ciò è tanto semplice quanto logica:
Quando il pubblico si interfaccia col privato, accade che entrino in gioco gli interessi individuali del privato che cerca di approfittare di qualsiasi cosa e in qualsiasi modo pur di vedere incrementati i suoi profitti, spesso sconfinando nell’illecito (es: sprechi, tangenti, corruzione).
Gli esempi sono innumerevoli:
– Le tangenti pagate per conquistare l’assegnazione dell’appalto.
– La corruzione.
– Le Spese gonfiate.
– L’utilizzo di materiali scadenti.
– Lavori eseguiti sempre puntando al risparmio.
e chi più ne ha più ne metta.
Tutte azioni legate al fatto che il privato in un modo o nell’altro deve guadagnarci.
Tutto cambia se invece “il Pubblico” smettesse di interagire col privato, per interfacciarsi col settore pubblico stesso.
In che modo?
Lo Stato dovrebbe dotarsi di imprese pubbliche operanti in tutti i settori delle infrastrutture essenziali quali:
– Strade/Autostrade.
– Trasporti (di terra, d’aria, d’acqua).
– Istruzione (asili, scuole, università).
– Sanità.
– Energia.
– Giustizia.
– Aqua e embiente in genere.
Come detto, l’esecuzione di tutti i lavori pubblici, con tutte le forniture dei materiali al seguito, verrebbe tutto svolto in monopolio dalle imprese pubbliche nazionali specializzate in ciascun differente settore (imprese alla stregua di FinMeccanica, FinCantieri, ItalCementi, ecc).
Ci sarebbero imprese come:
– L’impresa pubblica di tutte le costruzioni/manutenzione edili in genere.
– L’impresa pubblica per la costruzione/manutenzione dei mezzi di trasporto.
– L’impresa pubblica per la costruzione/manutenzione delle apparecchiature sanitarie.
– L’impresa pubblica per la costruzione/manutenzione degli arredamenti in genere (scuole, uffici, ecc.).
– L’impresa pubblica per la fornitura di tutti i tipi di materiale in genere (es: materiali edili per le costruzioni, materiali tessili per le divise/uniformi, materiali per la logistica in genere, cancelleria e quant’altro).
ecc. ecc.
Tutte quante imprese pubbliche esclusivamente impegnate nell’ambito del settore pubblico, senza interferenze con le imprese private operanti nel libero mercato.
La modalità operativa è molto semplice:
– C’è un lavoro pubblico da realizzare;
– lo Stato incarica le sue aziende pubbliche di svolgere i lavori;
– tutti i lavori vengono eseguiti dalle aziende pubbliche, senza più il rischio di incappare nei soliti impicci tipici degli appalti ad aziende private.
Risultato:
– Niente più tangenti pagate per conquistare l’assegnazione dell’appalto.
– Niente più corruzione.
– Niente più Spese gonfiate.
– Niente più utilizzo di materiali scadenti.
– Niente più lavori eseguiti sempre puntando al risparmio.
… e chi più ne ha più ne metta.
Anzi:
– tutti i lavori verrebbero eseguiti impiegando tutte le risorse migliori possibili, per via del fatto che lo Stato non si troverebbe più nella contro-producente posizione di dover risparmiare sui costi per ricavare profitto (lo Stato NON deve fare profitto!).
– Tutti i lavori gioverebbero del fatto che le imprese pubbliche sarebbero mantenute in costante aggiornamento/miglioramento tecnologico dallo Stato medesimo: Ciò significa raddoppiare il potere di sviluppo nazionale poiché collaborerebbero al progresso/sviluppo tecnologico in parallelo ben 2 settori, quello pubblico e quello privato, invece che solo quello privato.
Dopo di che:
Tutte le nuove scoperte scaturite dalle ricerche pubbliche, verrebbero trasferite alle corrispondenti aziende private nazionali operanti nel corrispondente settore dell’economia.
In tal modo lo Stato, senza interferire nel mercato (essendo che le aziende pubbliche operano solo nel pubblico), è cmq in grado di fornire un miglioramento tecnologico a tutte quelle sue piccole e micro imprese private nazionali che poi sono chiamate a competere quotidianamente nel settore privato sui mercati globali.

ATTENZIONE (UnioneEuropea): Se lo stesso ModusOperandi di InfrastrutturePubbliche fosse attuato a livello Europeo (utilizzando i soldi esenti da debito di BancaCentrale, si otterrebbe l’unione tra tutti gli Stati-membri.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

4) ECCO COME INCIDONO CATTIVI COMPORTAMENTI COME EVASIONE E SPRECHI NELL’ECONOMIA NAZIONALE.

QUELLO CHE FA LA DIFFERENZA, E’ SE EVASIONE E SPRECHI SIANO ATTUATI DA SOGGETTI NAZIONALI, PIUTTOSTO CHE MULTINAZIONALI/ESTERI: SE NAZIONALI I SOLDI RESTANO, SE MULTINAZIONALI I SOLDI SPARISCONO.

Premessa: Per poter leggere e comprendere il senso di questo articolo, è obbligatorio aver letto le pag. “Deficit-Debito pubblico“, e “Manovre economiche“, avendo ben chiaro il concetto per cui uno Stato prima Spende e poi Tassa, e NON viceversa.

Abbiamo detto che uno Stato prima distribuisce 100 soldi con la Spesa pubblica e poi ritira indietro ad esempio 90 in tasse, lasciando un bel + 10 di soldi nella sua economia (compiendo quelle che vengono definite non a caso politiche espansive).
Ora, sulla base di questa direzione del ciclo monetario, diventa facile osservare come incidono Evasione e Sprechi nell’andamento dell’economia della Nazione.
Infatti:
Cosa accade se:
– la spesa invece che 100 è 110 a causa degli sprechi,
e dall’altra parte
– le tasse invece che 90 sono 80 a causa dell’evasione?
Calcoliamo: Lo Stato Spende 110 e poi ritira 80 in Tasse, significa che rimaniamo con un risparmio di +30, il che vuol dire, udite udite: maggiori risorse finanziarie presenti nell’economia per tutte le aziende/attività private.
Il risparmio privato quindi è incrementato passando da +10 (della situazione priva di sprechi ed evasione) a +30 (della situazione viziata da sprechi ed evasione).
Domanda:
C’è ragione per le persone di essere arrabbiate per avere ottenuto una disponibilità finanziaria maggiore nell’economia del paese?
Si badi:
Questo non vuol dire assolutamente, questo deve essere chiaro, che l’evasione e gli sprechi devano essere in qualche modo giustificati, o peggio ancora favoriti.
E’ solo una constatazione di quella che è l’effettiva loro valenza all’interno del contesto economico.
In sostanza:
L’unica valenza in cui evasione e sprechi contano qualcosa, è esclusivamente in ambito di politiche economiche espansive o restrittive.
Infatti:
– Quando l’economia è in crisi recessiva/deflattiva, lo Stato interviene con le politiche espansive.
– Quando viceversa l’economia è in crisi da elevata inflazione, lo Stato interviene con le politiche restrittive.
Tutto quello che fanno l’evasione e gli sprechi, altro non è che rendere le manovre economiche sempre un po’ più espansive di quanto dovrebberlo essere realmente, consentendo che un po’ più di moneta rimanga in circolo nelle tasche dei cittadini.
Nello specifico: Evasione e Sprechi sono nocivi quando l’economia attraversa una fase di inflazione galoppante, mentre durante una fase di deflazione conclamata la loro incidenza risulta pressochè irrisoria.

ATTENZIONE: Attualmente l’Europa sta imponendo all’Italia politiche restrittive benché la nostra economia stia già attraversando una grave crisi di recessione conclamata.
Significa che lo Stato, invece che aumentare le risorse finanziarie adottando politiche espansive, ne stà sottraendo ulteriori attuando le politiche restrittive.
Sapete cosa significa questo?
Significa che tutti i soldi in più che riescono a rimanere in circolo grazie all’evasione e agli sprechi, stanno contribuendo a mantenere a galla l’economia.
Questo però, sempre a patto che i soggetti beneficiari di evasioni e sprechi siano soggetti che vivono e consumano in Italia.
L’evasore italiano infatti non si mette a bruciare i soldi frutto dell’evasione nel camino, ma li spende nella nostra economia a nostro beneficio.
Il discorso invece NON vale per i soggetti che risiedono/vivono (e dunque spendono) su suolo estero, come nel caso dei soggetti multinazionali.
I soldi evasi dalle multinazionali, sono soldi che escono dalla nostra economia, e che dunque per noi risultano essere una perdita al 100%.
Si tenga sempre bene a mente questa fondamentale differenza.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

5) INFONDATA LA TESI CHE GLI IMPRENDITORI GUADAGNINO MENO DEI LORO DIPENDENTI.

I REDDITI DEI TITOLARI DELLE PMI RISULTANO ESSERE MAGGIORI DI QUELLI DEI LORO DIPENDENTI.

L’elevata pressione fiscale è sempre giustificata dalla scusa dell’evasione.
Quindi:
– quanto più i media riescono ad amplificare il problema dell’evasione,
– tanto più i cittadini sono disposti ad accettare (si fa per dire) maggiori ritorsioni fiscali.
Un esempio di evasione tra i tanti, è quello secondo cui i titolari di imprese dichiarerebbero redditi personali più bassi rispetto ai redditi dei loro stessi dipendenti.
Secondo uno studio sembrerebbe NON essere così.

TodayEconomia – 30/09/19: “Infondata la tesi che gli imprenditori guadagnino meno dei dipendenti!
Finalmente facciamo chiarezza su un punto: è del tutto infondata la tesi che gli imprenditori guadagnino meno dei dipendenti”,
dice il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese) Paolo Zabeo, che aggiunge:
“Sostenuta in particolar modo dal mondo sindacale, questa argomentazione è stata elaborata da alcuni commentatori che in passato hanno comparato in modo scorretto i redditi medi dei datori di lavoro, includendo anche quelli delle ditte individuali che non hanno personale alle proprie dipendenze, con quelli dei dipendenti, comprendendo in questi ultimi anche le retribuzioni di soggetti con redditi elevati, come gli alti dirigenti pubblici e privati.
Obiettivo di questa operazione?
Dimostrare che i piccoli imprenditori sono un popolo di evasori.
In realtà – spiega Zabeo – confrontando correttamente i redditi dei titolari di microimprese con quelli dei propri dipendenti, emerge un risultato di segno opposto che ridà dignità al mondo del lavoro autonomo”.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti:  Ufficio studi della Cgia.   Articolo intitolato “Fisco, la bufala dei piccoli imprenditori “popolo di evasori“.

 

6) CLAMOROSO: L’EVASIONE FISCALE IN GERMANIA NEL 2017 È DI 336 MILIARDI DI EURO! CIRCA IL 50% MAGGIORE DI QUELLA ITALIANA -VALUTATA DALL’ISTAT NEL 2015- (dal sito “Blondet & Friends).

ARTICOLO TRATTO DAL SITO BLOBET & FRIENDS.

Sembra incredibile! La Germania ha un’evasione fiscale – valutata nel 2017 – circa il 50% maggiore di quella Italiana, quest’ultima valutata secondo l’Istat per l’anno 2015.

  • Evasione fiscale in Germania (anno 2017) , fonte IAW, Forbes/Statista : 336 mld EUR
  • Evasione fiscale in Italia (anno 2015) , fonte ISTAT : 207 mld EUR

Ma, notate, tale calcolo di evasione tedesca si riferisce appunto al 2017. Quella Italiana ri riferisce invece al 2015, ossia si può ipotizzare visto il trend in discesa che quella italica possa essere nel 2017 attorno ai 200 miliardi di euro o anche meno.

Bisogna assolutamente sottolineare che in Germania non c’è tutta la follia mediatica di caccia alle streghe per alzare ulteriormente il livello di tassazione ovvero per perseguire gli evasori con tutti i mezzi possibili: da bravi tedeschi si sa che esiste un livello fisiologico di evasione, anche utile per l’economia in quanto se lo Stato dovesse andare a sindacare su ogni singolo centesimo ingesserebbe l’intero processo di creazione di valore.

Va per altro rilevato quanto difficile sia valutare la corretta dimensione dell’economia sommersa, proprio perchè può solo essere stimata grossolanamente, per definizione.

Abbiamo dimostrato nell’intervento di ieri (LINK) come furbescamente l’Italia abbia fornito all’EU una versione di economia sommersa maggiore del 50+% della miglior stima nazionale data dall’ISTAT (12,6% ovvero 207 miliardi di euro di evasione assoluta), l’EU calcola gli sforamenti di deficit e di debito italiano rispetto al PIL utilizzando un valore di economia sommersa attorno al 20%.

Appunto, come spiegato nel precedente intervento tale artifizio permette di sforare allegramente i parametri di deficit statale dello Stato permettendo di fare maggiore spesa pubblica, la quale andrebbe valutato dove va impiegata (si, perchè c’è spesa pubblica utile – quella che fa crescita – ed inutile – quella che serve per compiacere ai cooptati ed amici, ad esempio per pagare le assurde pensioni dei magistrati in quiescenza, le più alte d’Italia [circa il doppio dei secondi, i notai] e tra le più alte al mondo nel settore -).

Da notare che l’evasione tedesca, vuoto per pieno, sarebbe anche più alta di quella italiana se si trasponesse oltre Gottardo l’assurda, altissima tassazione italiana. Infatti più alte sono le tasse più si tende ad evaderle: visto che l’Italia alla lunga ha la tassazione ad esempio sulle imprese più alta d’Europa è facile immaginare che in presenza di una tassazione simile a quella italica anche in Germania la loro evasione sarebbe ben più elevata!

I nostri politici devono vergognarsi: stanno uccidendo il paese. Oggi i governi – per tenere in vita l’EU, dietro spinta tedesca – si inventano che l’Italia è un popolo di evasori SOLO per convincere l’opinione pubblica che bisogna usare le maniere forti, ossia un’Agenzia delle Entrate stile Gestapo, con giudici ormai impiegati a trovare gettito da tassazione, non necessariamente giustizia. Ovvero l’Inferno Fiscale. Aumentando le tasse a dismisura. E senza dirci che – a  guardare bene – i tedeschi sono più evasori degli italiani; a conferma di ciò vi ricordo solo che fino al 2011 il record di depositi “neri”  in Svizzera era dei tedeschi, non degli Italiani!!! Vedasi sotto. [per altro con una percentuale di depositi non dichiarati in Confederazione in rapporto tra i due paesi quasi perfettamente sovrapponibile ai dati attuali dell’evasione fiscale tedesca ed italiana: non dichirato in Svizzera al 2011, DEU/ITA = 200/120; evasione fiscale al 2017 stimata, DEU/ITA= 336/200]

Fonte: Gabriel Zucman, vedasi riferimenti in calce, *

Il risultato? Chi può se ne va, prima di tutto le aziende. Da qui le delocalizzazioni a valanga, ovvero il lavoro che manca in Italia. Se ci pensate bene, è proprio quello che vuole l’EU tedesca: se non possiamo comprarcele le aziende sane ce le portiamo in casa, come l’ex presidente di Confindustria Squinzi, un europeista di ferro (e ti credo…). Hanno anche messo per lo scopo il maestro dell’elusione fiscale al comando della Commissione EU, Juncker…

La ratio è che oggi si vorrebbe far colmare il buco nella tassazione causato delle aziende che se ne vanno (ho detto FCA, Ferrari, Lottomatica, Ferrero ecc ecc.? a causa di un’oppressione fiscale inaccettabile) ai cittadini che restano, strizzandoli a dovere.

Lo scopo principe dell’EU tedesca  resta sempre quello di NON fare uscire l’Italia né i periferici dalla crisi, per potere svalutare l’euro a vantaggio delle esportazioni germaniche.

Il risveglio sarà tragico, credetemi. Tragico. Tradotto, a parte gli impresentabili politici italiani che hanno governato dal 2011 (secondo me comprati dall’EU per un tozzo di pane, un posto da professore, un ruolo europeo…), l’EUropa è una truffa che punta a spennare i paesi più indifesi e magari, possibilmente, ricchi come l’Italia. Prima se ne esce meglio è! [Si, abbasseremmo anche le tasse! Innescando la crescita con la svalutazione della nuova lira]

* Fonti: Gabriel Zucman, tabella citata

https://www.cyclopaedia.de/wiki/Gabriel_Zucman

https://www.amazon.fr/La-richesse-cach%C3%A9e-nations-Enqu%C3%AAte/dp/2021114317/

https://it.ibtimes.com/articles/58904/20131114/svizzera-ricchezza-finanziaria-straniera-depositi-investimenti-offshore-fisco-ricerca.htm

Autore dell’articolo: Maurizio Blondet (dal sito Blondet & Firends)

LINK ARTICOLO ORIGINALE: Clamoroso: l’evasione fiscale in Germania nel 2017 è di 336 miliardi di Euro! Circa il 50% maggiore di quella Italiana

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

————————————–

© 2012 Tutti i diritti riservati

Cristian Minerva

Maggiori informazioni https://cristianminerva.webnode.page/cultura-societa/evasione-sprechi-tangenti/