Importazioni/Esportazioni

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Importazioni/Esportazioni in sintesi.
  1. CAPIRE COME FUNZIONA L’IMPORT-EXPORT SERVE A CAPIRE COME FUNZIONANO I MERCATI GLOBALI.
  2. ESEMPIO PRATICO DI IMPORT/EXPORT TRA  2 NAZIONI SU MERCATI GLOBALI (Bilancia Commerciale).
  3. PER QUELLI CHE: “SI, MA QUESTO E’ UN MODELLO ECONOMICO APPLICABILE SOLO IN UN SISTEMA CHIUSO…”
  4. IMPORTAZIONI / ESPORTAZIONI: La competitività distrugge il welfare.
  5. PANORAMICA SULLA MONETA FIAT E SUI MERCATI GLOBALIZZATI (IMPORTAZIONI/ ESPORTAZIONI).
  6. BANCOR: IL SISTEMA MONETARIO GLOBALE CHE SERVE A FAR CONVERGERE GLI STATI VERSO L’EQUILIBRIO.
  7. SALDI BILANCIA COMMERCIALE DEI PAESI MEMBRI PRIMA E DOPO L’EURO (SME).
  8. PARTITE CORRENTI IN DEFICIT: GLI ESEMPI DI USA, GRAN BRETAGNA E AUSTRALIA.
  9. FABIO SDOGATI (nel 2016): “GLI USA PAGANO LE LORO IMPORTAZIONI CINESI CON DOLLARI, E LA BANCA CENTRALE CINESE COI DOLLARI COMPRA TITOLI DI STATO AMERICANI, FACENDONE AUMENTARE IL VALORE E DIMINUIRE L’INTERESSE”.

 

 

INTRODUZIONE: Importazioni/Esportazioni in sintesi.

In tempi di GloldStandard tutte le monete erano basate sull’oro.
Siccome l’oro è una risorsa scarsa, significa che l’oro, o ce l’ho io, o ce l’hai tu, e quindi sono millenni che l’umanità si combatte per scalzarsi l’oro che serve a tutti per sopravvivere.
Nel momento in cui in epoca contemporanea le monete sono state scollegate dall’oro, gli Stati NON devono più scontrarsi per l’oro, poichè possono emettere la propria moneta nazionale fiat in base al loro fabbisogno.
Sarà la produzione realizzata a fornire il contro-valore alla moneta emessa (dalla BancaCentrale nazionale).
Dopo di che:
Le esportazioni vendute all’estero faranno apprezzare la valuta nazionale sui mercati globali, consentendo alla Nazione di effettuare tutte le importazioni di cui necessita, ad esempio le materie prime.
A seguire la spiegazione nel dettaglio.

 

 

1) CAPIRE COME FUNZIONA L’IMPORT-EXPORT SERVE A CAPIRE COME FUNZIONANO I MERCATI GLOBALI.

LE ESPORTAZIONI FANNO APPREZZARE LA VALUTA, LE IMPORTAZIONI LA FANNO DEPREZZARE.

Ogni Stato/Nazione ha il suo sistema monetario denominato nella sua valuta.
Ogni sistema monetario è a se stante:

  • -Gli USA funzionano in Dollari.
  • -La CINA funziona in Yuan.
  • -L’UK funziona con la Sterlina.
  • -L’ITALIA funzionava con le Lire.

Ecc ecc.
Attraverso l’import-export i sistemi monetari si relazionano tra di loro, ma senza mai fondersi insieme.
Semplicemente:
Ciascun paese esportatore, quando esporta i suoi beni in un altro paese, esso esporta poiché possiede un ContoCorrente (in valuta estera) nel sistema monetario del paese in cui vende i suoi prodotti.
Tutta la valuta estera accumulata su quei conti stranieri (attraverso le esportazioni), è tutta valuta che però, ATTENZIONE: continuerà sempre a restare moneta del paese IMPORTATORE , saldamente vincolata al sistema monetario del paese che emette quella valuta.
Quindi, a prescindere da chi accumuli una precisa valuta con le sue esportazioni, avremo sempre che:

  • -I Dollari USA sono e restano sempre soldi americani emessi dalla FED (a debito0) saldamente vincolati al sistema monetario americano.
  • -Gli Yuan cinesi sono e restano sempre soldi cinesi emessi dalla BC della Cina (a debito0) saldamente vincolati al sistema monetario cinese.
  • -Le sterline inglesi sono e restano sempre soldi inglesi emessi da BC del Regno Unito (a debito0) saldamente vincolati al sistema monetario inglese.
  • -Le ex-Lire Italiane sono e restano sempre soldi italiani emessi da BankItalia (a debito0) saldamente vincolati al sistema monetario italiano.

Ecc ecc.
Una volta capita questa dinamica, diventerà facile intuire il reale svolgimento dei mercati globali.
ATTENZIONE (IMPORTANTE): Per poter stare sui mercati globali, NON contano le materie prime (altrimenti l’Africa sarebbe il paese più ricco del mondo), ma conta solo la capacità di produrre qualcosa che possa essere appetibile per i paesi esteri:

  • -L’Italia ha il MADE IN ITALY.
  • -La Cina ha il MADE IN CINA.
  • -L’Inghilterra ha il MADE IN UK.
  • -Gli Stati Uniti hanno il MADE IN USA.

Ecc ecc.
L’export del “MADE IN” provoca un rafforzamento della valuta Nazionale sui mercati globali, consentendo alla Nazione di acquistare con la sua valuta rafforzata tutte le importazioni di cui necessita, ad es. le materie prime.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) ESEMPIO PRATICO DI IMPORT/EXPORT TRA  2 NAZIONI SU MERCATI GLOBALI (Bilancia Commerciale).

FACCIAMO UN ESEMPIO PER CAPIRE MEGLIO COME FUNZIONA LA BILANCIA COMMERCIALE:

Consideriamo un interscambio import-export tra 2 paesi, ad esempio Cina e USA (ATTENZIONE: con questo esempio saremo in grado di capire perchè la Cina detiene 2 terzi dei Titoli di Stato americani).

I pagamenti Import-Export avvengono tramite le BancheCentrali nazionali nel seguente modo:

Ogni Stato che esporta la sua merce all’estero, apre un ContoCorrente sui conti della BancaCentrale del paese importatore, ContoCorrente che ovviamente è nella valuta del paese importatore.
Quindi quando la Cina esporta la sua merce negli Usa, i cittadini americani pagano in Dollari, e tutti i Dollari ottenuti dalla Cina vengono tutti accumulati nel ContoCorrente che la Cina detiene presso la FED americana.
ATTENZIONE: Le aziende private cinesi che hanno esportato negli USA, non ricevono i Dollari come moneta di pagamento, poichè i Dollari restano tutti sul ContoCorrente della BancaCentrale Cinese presso la FED.
Quello che accade è che la BC cinese sulla base di quei Dollari, stamperà nuovi Yuan cinesi (in SURPLUS), e con gli Yuan essa pagherà tutte le sue aziende che hanno esportato negli USA.
Fine ultimo dell’export: L’export è servito per consentire alla Cina di ottenere valuta straniera, in questo caso il Dollaro USA, ovvero una moneta che NON può emettere.
La stessa cosa accade alla rovescia per l’export degli USA in Cina: Gli USA esportano in Cina per ottenere Yuan cinesi che NON  possono emettere.

Finalità dell’export:

Quindi a cosa serve ottenere valuta estera?
La valuta estera serve allo Stato per poter rafforzare la propria valuta nazionale sui mercati globali in modo che con la valuta rafforzata lo Stato può comprare tutte le importazioni che gli servono, ad esempio le materie prime.

Come si modifica la bilancia commerciale:

Se nell’arco di 1 anno:
– la Cina avrà effettuato esportazioni negli USA per un valore di 100, e
– gli USA avranno effettuato esportazioni in Cina per un valore di 80,
accadrà che:
– la Cina vanterà un SURPLUS nei confronti degli USA di un valore pari a +20, viceversa
– gli USA accuseranno un DEFICIT nei confronti della Cina di un valore pari a -20.

La modalità di rafforzamento/indebolimento della valuta è la seguente:

La Cina rafforza la sua valuta vendendo sul mercato delle valute (FOREX) i Dollari (ottenuti con l’export) e acquistando Yuan:
– Il dollaro venduto scende,
– lo Yuan acquistato sale.
Viceversa
La Cina evita il rafforzamento della sua valuta trattenendo in suo possesso tutti i dollari accumulati sul ContoCorrente presso la FED, utilizzandoli per comprare a quel punto Titoli di Stato americani:
– Il Dollaro resta forte e
– lo Yuan resta debole/competitivo.

Conclusione:

Tutti i paesi esportatori si comportano in questa maniera:
La Cina, la Germania, il Giappone, comprano con le valute straniere ottenute mediante il loro export, cospicue quantità di Titoli di Stato esteri per fare in modo che i cambi restino favorevoli alle loro esportazioni, mentre invece tutti quanti spacciano questa procedura come se i suddetti Stati (Cina, Germania, Giappone, ecc), al posto di comprare Titoli di Stato per sostenerne la valuta,  prestassero i soldi ai paesi importatori.
E’ stato frainteso tutto!
Gli Stati a moneta fiat si finanziano da soli senza prendere soldi in prestito da nessuno.
I sistemi monetari moderni funzionano così!
Si chiama “Modern Money Theory” ed è il sistema monetario attualmente in corso legale nelle principali economie di tutto il pianeta.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“):  Appunti di MACROeconomia Summit Rimini 2012.   Programma economico MMT.   Mosler Economics.  Intervento del Dott. Worren Mosler (al summit internazionale ME-MMT Rimini 2012) esperto tecnico in “MERCATO DELLE VALUTE INTERNAZIONALI” oltre che autorevole economista di riferimento ritenuto essere come uno dei migliori conoscitori viventi di SISTEMI MONETARI.  Circuitismo Monetario.  Paolo Barnard.   Video su YouTube “WARREN MOSLER: Import/Export“.   Video su YouTube “FABIO SDOGATI: La crisi finanziaria e la grande recessione: origini e politiche economiche adottate” a partire dal min.1:24:30.  WebSite Byoblu.com.  WebSite ScenariEconomici.

 

 

3) PER QUELLI CHE: “SI, MA QUESTO E’ UN MODELLO ECONOMICO APPLICABILE SOLO IN UN SISTEMA CHIUSO…”

PIACCIA O NO, I MERCATI GLOBALI STANNO GIA’ FUNZIONANDO CON LE MONETE MODERNE FIAT, MA SI FA FINTA DI NULLA.

Per tutti coloro che partono prevenuti sostenendo impropriamente che le dinamiche economiche esposte in questo sito si possano applicare solo in un sistema economico ad economia chiusa, peccano di una madornale travisazione degli eventi economici per colpa di una faziosa disinformazione di matrice neo-liberista divulgata ad oc dai principali canali di informazione mass-mediatici.
Va sottolineato che la spiegazione del sistema monetario fiat qui descritto, è riferita espressamente ad un sistema di economia aperto ai mercati globali.
Qualsiasi Stato infatti impiegando la propria moneta nella proliferazione della sua economia interna,  genera autonomamente le risorse finanziarie che poi verranno utilizzate dal proprio settore privato di imprese ed aziende nazionali per produrre i propri beni di interesse internazionale (l’Italia con le Lire produce il MADE IN ITALY,  la Francia con i Franchi produce il MADE IN FRANCE, la Germania il MADE IN GERMANY, gli Stati Uniti il MADE IN USA, e così via).
L’interscambio di produzione fra i vari paesi a livello globale determinerà i valori delle varie valute.
Vale la regola per cui lo Stato che esporta i suoi beni all’estero, induce tutti i paesi importatori delle sue merci ad acquistare la sua valuta che di conseguenza, aumenta sistematicamente di valore sul mercato delle valute internazionali (FOREX), consentendo allo Stato medesimo di poter utilizzare la sua valuta rafforzata per poter acquistare dagli altri i beni di sua necessità (ad esempio le materie prime).
***(NOTA BENE: Per capire poi come tutte le varie valute nazionali possano convivere tutte quante insieme convergendo verso un equilibrio globale, si legga attentamente la spiegazione del sistema monetario globale “Bancor“).***
Disconoscere che l’Italia non possa utilizzare la sua Lira per poter acquistare le materie prime, equivale a disconoscere che esista il MADE IN ITALY, contemplando al contempo che l’Italia non abbia alcun patrimonio culturale, artistico, storico, turistico di interesse internazionale che possa essere appetibile per il resto del mondo.
Stiamo parlando di una convinzione a dir poco fuorviante!

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“):  Appunti di MACROeconomia Summit Rimini 2012.   Programma economico MMT.   Mosler Economics.  Intervento del Dott. Worren Mosler (al summit internazionale ME-MMT Rimini 2012) esperto tecnico in “MERCATO DELLE VALUTE INTERNAZIONALI” oltre che autorevole economista di riferimento ritenuto essere come uno dei migliori conoscitori viventi di SISTEMI MONETARI.  Circuitismo Monetario.  Paolo Barnard.   Video su YouTube “WARREN MOSLER: Import/Export“.   Video su YouTube “FABIO SDOGATI: La crisi finanziaria e la grande recessione: origini e politiche economiche adottate” a partire dal min.1:24:30.  WebSite Byoblu.com.  WebSite ScenariEconomici.

 

 

4) IMPORTAZIONI / ESPORTAZIONI: La competitività distrugge il welfare.

MERCATI GLOBALIZZATI: I paesi che esportano impoveriscono i loro cittadini.  I paesi a moneta sovrana fiat NON hanno bisogno di esportare per conseguire la moneta che utilizzano.

Si presti particolare attenzione a questo principio:
Abbiamo spiegato in precedenza che la moneta rappresenta uno strumento che lo Stato utilizza per gestire l’economia con lo scopo di generare benessere tra i cittadini.
Dunque la moneta NON E’ UN FINE.
Ricordatelo bene!

DIFFERENZA TRA STRUMENTO e FINE:

Il fine è il BENESSERE dei cittadini mentre la moneta è solo uno strumento.
Definiamo da cosa è rappresentato il fine ovvero il benessere:
IL BENESSERE è rappresentato dall’insieme di tutti i beni e servizi che materialmente nella realtà migliorano, sostengono, gratificano, si prendono cura letteralmente delle nostre vite.
Pensiamo ad esempio a tutte le costose attrezzature sanitarie degli ospedali, piuttosto che le sofisticate tecnologie di varia natura per tutelare l’ambiente o la vita stessa delle persone, o una rete di mezzi di trasporto pubblici all’avanguardia, anche le stesse automobili ibride, elettriche che noi utilizziamo, molto costose a causa del costo della tecnologia che impiegano, elettrodomestici in genere e tutto quello che vi viene in mente, servizi compresi, a partire da quello dell’istruzione, l’educazione, la giustizia ecc. ecc….
Tutti questi beni e servizi atti a generare il nostro stato di benessere potranno essere prodotti da noi stessi e in aggiunta potremo anche riceverli dagli altri paesi che ce li inviano (ovvero le nostre importazioni).

EQUAZIONE DEL BENESSERE:

Il nostro livello di benessere dunque sarà dato da:

la somma di tutte le cose che siamo in grado di produrci, PIU’ (+) tutte le cose che ci inviano gli altri (IMPORTAZIONI), MENO(-) tutte le cose che noi inviamo all’estero (ESPORTAZIONI).

Stiamo affermando esattamente che le esportazioni rappresentano una perdita, una privazione reale di beni che noi produciamo ma non utilizziamo.
Al contrario le importazioni risultano essere una ricchezza in quanto beni costruiti da altri per noi, a nostra utilità e a nostro beneficio.
Ebbene, ci hanno inculcato nel cervello che un paese modello è un paese che è capace di esportare molto.
Ora analizziamo questo aspetto e andiamo a definire la differenza che contraddistingue le due specifiche  situazioni:

DIFFERENZA TRA IMPORTAZIONI ed ESPORTAZIONI:

ESPORTAZIONI:  A livello macroeconomico un paese che deve esportare molto deve abbattere i costi di produzione per essere competitivo sul mercato, per cui sarà costretto a limitare i salari e gli stipendi dei propri cittadini.
I suoi cittadini dunque non saranno in grado di beneficiare dei propri beni e servizi magari troppo costosi per le loro tasche, dunque questi prodotti saranno goduti da altri al loro posto.
In oltre il paese che deve esportare deve tenere basse le spese per le attività pubbliche, le spese per la tutela dell’ambiente, le spese per la tutela dei lavoratori e tutte le spese che possono pregiudicare la competitività dei costi di produzione.
L’economia di questo paese liberale/ neo-liberista risulterà essere estremamente dipendente dalla sua capacità di esportazione dal momento che lo Stato è stato completamente limitato nelle sue capacità di spesa a deficit.
In sostanza, lo Stato liberale/ neo-liberista si troverà sempre nell’ irrazionale posizione di dover operare al fine ultimo di riuscire ad ottenere quello che in realtà rappresenta essere soltanto LO STRUMENTO, ovvero il denaro, e NON IL FINE, ovvero il benessere.
Ciò va nell’ottica di perseguire il tanto blasonato risanamento dei conti pubblici che nell’economia liberale/ neo-liberista rappresenta il traguardo indispensabile per godere dello status di grande competitore dei mercati.

IMPORTAZIONI:  Il paese che adotta una politica economica di stampo sociale basata sul sistema della moneta sovrana fiat, invece garantirà ai suoi cittadini il salario sufficiente per consentire loro di godere a pieno di tutti i beni e servizi presenti sul mercato (opererà cioè per conseguire IL FINE, ovvero il benessere), indipendentemente che questi siano prodotti nazionali o importati.
Spenderà per i servizi pubblici, per la tutela dei lavoratori e per la tutela dell’ambiente atta a migliorare la vita dei suoi stessi cittadini.
Poco importa la competitività dal momento che lo Stato con moneta sovrana non ha alcun bisogno del denaro prodotto dalle esportazioni visto che è lui stesso capace di poter aggiungere autonomamente nella sua economia, tutta la moneta necessaria a sostenere la propria spesa a deficit positivo (che ricordiamo, è la spesa salutare che non genera inflazione).

MEGLIO IMPORTARE o ESPORTARE?

Il paese più ricco dunque sarà quello che dispone del maggior numero di beni e servizi a disposizione dei propri cittadini.
Il paese esportatore potrebbe essere quello che sul mercato offre le migliori tecnologie, ma se saranno gli altri a beneficiarne, il popolo di tale paese risulterà essere sulla carta competitivo ma all’atto pratico estremamente povero.
Come spiega Barnard: Pensate al paradosso in cui un cittadino gravemente malato deve andare all’estero a farsi curare in una struttura che utilizza le apparecchiature costruite dal suo stesso paese di appartenenza (cioè costruite dal paese da cui arriva il malato), perché il suo Stato per essere competitivo sul mercato aveva tagliato i fondi alla sanità impedendo così ai suoi ospedali di dotarsi delle suddette apparecchiature.
Quale è il paese più ricco?
Quello con la più alta competitività che esporta in tutto il mondo o quello sociale che ha speso a deficit per i suoi ospedali e che magari ha anche accumulato un livello del valore del debito pubblico doppio, triplo o quadruplo rispetto a quello del suo competitivo fornitore?
Non stiamo più a ricordare che con la moneta sovrana il debito pubblico è una ricchezza, se non lo avete ancora capito tornate indietro a rileggere un’altra volta il “Bilancio dello Stato” nonchè le voci “Spesa a deficit” e “Debito pubblico” nella sezione “Definizioni,l’ABC”.

PER CONCLUDERE:

I paesi ESPORTATORI operano per conseguire lo STRUMENTO (il denaro),
I paesi IMPORTATORI operano per conseguire il FINE (benessere dei cittadini).
Lo strumento non è il fine, il denaro non è il benessere.
Fissatelo bene nella vostra mente!

ATTENZIONE: L’articolo sopra esposto NON vuole intendere assolutamente, questo deve essere chiaro, che le esportazioni devano essere evitate ed eliminate dall’economia di una Nazione specifica.
Come tutti sappiamo ci sono risorse o prodotti che alcune Nazioni possiedono mentre altre no e viceversa, per cui è fisiologico un tipo di commercio internazionale che preveda scambi di importazioni/ esportazioni fra i vari Stati del pianeta.
Quello che si vuole intendere per tanto è che lo Stato deva preoccuparsi di esportare soltanto nei limiti necessari e sufficienti a favorire/ sostenere le proprie importazioni dei beni e delle risorse di cui la sua economia necessita, e non di basare le sue politiche economiche esclusivamente su un’export volto a conseguire l’approvvigionamento ultimo di una moneta della quale invece già dispone in maniera pressoché illimitata.

Scritto da:  Cristian Minerva.
Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“):  Appunti di MACROeconomia Summit Rimini 2012.   Programma economico MMT.   Mosler Economics.  Intervento del Dott. Worren Mosler (al summit internazionale ME-MMT Rimini 2012) esperto tecnico in “MERCATO DELLE VALUTE INTERNAZIONALI” oltre che autorevole economista di riferimento ritenuto essere come uno dei migliori conoscitori viventi di SISTEMI MONETARI.  Circuitismo Monetario.  Paolo Barnard.   Video su YouTube “WARREN MOSLER: Import/Export“.   Video su YouTube “FABIO SDOGATI: La crisi finanziaria e la grande recessione: origini e politiche economiche adottate” a partire dal min. 01:24:30.   WebSite Byoblu.com.   WebSite ScenariEconomici.

 

 

5) PANORAMICA SULLA MONETA FIAT E SUI MERCATI GLOBALIZZATI (IMPORTAZIONI/ ESPORTAZIONI).

NELL’ECONOMIA ATTUALE A MONETA MODERNA, IMPORTARE E’ UN GUADAGNO, MENTRE ESPORTARE E’ UNA PERDITA. OVVERO, L’ESATTO OPPOSTO DI COME VIENE FATTO CREDERE!

Prendiamo in esame 2 economia dotate ciascuna della propria moneta sovrana fiat:
La Cina con lo Yuan,
gli Stati Uniti con il Dollaro.
Solo la Cina può produrre lo Yuan,
Solo gli Stati Uniti possono produrre il Dollaro.
Ora immaginiamo di mettere su una bilancia queste due Nazioni:
Su un piatto abbiamo la Cina, sull’altro piatto abbiamo gli Stati Uniti.
Esattamente come accade oggi nella realtà consideriamo che la Cina si metta a realizzare tutto il Made in Cina che poi verrà esportato all’estero.
ATTENZIONE: Tutti i beni prodotti dalla Cina sono tutta ricchezza reale concreta al 100%.
Il piatto della Cina quindi si riempie sempre di più, fino a diventare stracolmo di ricchezza scintillante.
Consideriamo invece che nel frattempo gli americani siano tutti immobili fermi sul divano a guardarsi le televendite.mentre i lavoratori cinesi sgobbano sudando sette camice.
Il piatto degli USA quindi resta per ora vuoto.
Bene…
A questo punto la logica ci suggerisce che i lavoratori cinesi potrebbero godersi tutto il ben di Dio che sono stati capaci di auto-prodursi col sudore della propria fronte.
Invece no.
Accade che la Cina, dimenticandosi completamente di operare in regime di moneta fiat (vedi Nota)*, decida clamorosamente di esportare tutto (a favore degli americani).
Fate bene attenzione al seguente passaggio:

– ESPORTAZIONE:

La Cina sta esportando la sua merce all’estero, perciò ora noi vedremo tutto sto popò di roba presente sul piatto della Cina, sollevarsi e trasferirsi sul piatto degli Stati Uniti.
In questa transazione, si badi bene, la Cina perde la proprietà della sua ricchezza dal momento che una volta venduta, essa diventa proprietà assoluta del suo acquirente, ovvero gli Stati Uniti.

– IMPORTAZIONE:

La bilancia di conseguenza a questo punto si ribalta: Il piatto della Cina ora è vuoto, mentre la bilancia pende dalla parte degli Stati Uniti dove viceversa il piatto ora è colmo di ricchezza scintillante.
In cambio dei beni reali però la Cina ottiene a sua volta qualcosa, altrimenti non sarebbe stato uno scambio alla pari.
Ricordate, lo scambio è un accordo fra le parti dove i due soggetti decidono in concomitanza di accettare volontariamente uno scambio di qualcosa fra di loro.

– LO SCAMBIO:

Perciò la Cina ha accettato di cedere le sue reali proprietà, in cambio della moneta fiat che gli USA avevano da offrirle, ovvero il dollaro USA.
Così ora a fronte di un piatto degli USA colmo di beni reali scintillanti,  abbiamo un piatto della Cina colmo di Dollari sicuramente altrettanto scintillanti.
Del resto, sono Dollari USA, “mica carta straccia”!

– RISULTATO:

Solo che mentre la proprietà reale ceduta dalla Cina è diventata proprietà assoluta degli USA, i dollari acquisiti dalla Cina sono e restano però sempre proprietà ancora degli USA, detenuti dalla Cina, si, ma registrati nell’economia americana come attivo sempre sui conti della Federal Reserve USA.
A questo punto la Cina, come fa qualsiasi produttore che esporta all’estero i suoi prodotti, potrebbe voler cambiare i dollari con la sua valuta nazionale, dato che in Cina si utilizza lo Yuan.
Così i Dollari USA vengono cambiati in Yuan cinesi e finalmente, la Cina ora può godersi i suoi tanto bene amati soldi.
Guardiamo ora ancora una volta la bilancia:
Abbiamo il piatto degli USA sempre colmo della sua ricchezza con in più i Dollari lasciati giù dai cinesi, mentre dall’altra parte la Cina si ritrova il piatto vuoto con una pila di sua moneta fiat Yuan, della quale come spiegato ne poteva  e ne può tuttora disporre in maniera pressoché illimitata.
A cosa è servito questo scambio?
Chi è che ci ha guadagnato?
E chi è che ci ha perso?
La Cina ha esportato e ha perso tutto!
Ma non era così vantaggioso esportare?
Tanto valeva che la Cina si stampava gli Yuan da sola, almeno così  oltre che al denaro, avrebbe avuto anche la merce.
Invece così ha solo il denaro senza merce, e guarda caso, quando il denaro è privo di merce/beni/prodotti alla sua base, rischia pure di produrre inflazione (almeno così si dice).
Invece negli USA, a fronte dei Dollari stampati dal nulla, c’è ora tutta la merce prodotta dalla Cina a fare da contropartita all’emissione monetaria sostenuta dallo Stato americano.
Gran bel colpo gobbo!

– CONCLUSIONE:

Come volevasi dimostrare, i paesi IMPORTATORI si arricchiscono, i paesi ESPORTATORI si impoveriscono, ovvero, l’esatto opposto di come ci viene continuamente spiegato!

Ci si rifletta bene.

*NOTA (Gold standard-Moneta fiat):

Con il Gold Standard, una Nazione doveva esportare per ottenere l’Oro che rappresentava essere la moneta circolante.
Infatti l’Oro NON si poteva creare dal nulla, e gli Stati erano obbligati a confliggere tra di loro per scalzarselo l’un l’altro (causa delle guerre).
Con la moneta fiat invece il problema della scarsità dell’Oro NON sussiste più, e quindi gli Stati NON hanno più bisogno di confliggere per ottenerlo.

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“):  Appunti di MACROeconomia Summit Rimini 2012.   Programma economico MMT.   Mosler Economics.  Intervento del Dott. Worren Mosler (al summit internazionale ME-MMT Rimini 2012) esperto tecnico in “MERCATO DELLE VALUTE INTERNAZIONALI” oltre che autorevole economista di riferimento ritenuto essere come uno dei migliori conoscitori viventi di SISTEMI MONETARI.  Circuitismo Monetario.  Paolo Barnard.   Video su YouTube “WARREN MOSLER: Import/Export“.   Video su YouTube “FABIO SDOGATI: La crisi finanziaria e la grande recessione: origini e politiche economiche adottate” a partire dal min. 1:24:30.  WebSite Byoblu.com.  WebSite ScenariEconomici.

 

 

6) BANCOR: IL SISTEMA MONETARIO GLOBALE CHE SERVE A FAR CONVERGERE GLI STATI VERSO L’EQUILIBRIO.

COL BANCOR TUTTI GLI STATI COOPERANO PER DIVENTARE AUTOSUFFICIENTI.

Il BANCOR è il sistema monetario globale messo a punto da Keynes con l’intento di creare uno strumento in grado di coordinare gli scambi import-export di tutti i paesi, a livello globale.
Questo sistema monetario si fonda sul fatto di indurre tutti i paesi a cooperare in sinergia, al fine di portare tutti gli Stati verso un equilibrio globale dove ogni Stato arrivi ad essere auto-sufficiente , e dunque NON più dipendente, ciascuno dagli altri.
Vale la regola che:
Se gli Stati coi loro popoli, raggiungono un livello di autosufficienza che consenta a tutti i cittadini di stare bene, NON ci sarà più bisogno di andare ad importunare gli altri Stati esteri con l’intento di sottrarre loro qualcosa di necessario che manca, lasciandone a quel punto priva la controparte.
Tale risultato si ottiene attraverso una serie di regole che vanno nella direzione opposta a quelle delineate dal modello economico NeoLiberista mercantilista (vedi WTO) in cui tutti gli Stati si scontrano con l’obbiettivo mirato di riuscire a prevaricare gli altri.
Per ulteriori approfondimenti, si legga la pag Bancor.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: J.M. Keynes.  Pag Bancor.

 

 

7) SALDI BILANCIA COMMERCIALE DEI PAESI MEMBRI PRIMA E DOPO L’EURO (SME).

CON LA LIRA L’ITALIA ESPORTAVA BENE E LA GERMANIA COL MARCO MALE, MENTRE CON L’EURO TUTTO SI E’ ROVESCIATO.

LUnioneValutaria è strutturata per:
– Favorire i paesi forti che diventano sempre più forti.
– Sfavorire i paesi deboli che diventano sempre più deboli.
La ragione sta nel fatto che l’UnioneValutaria provoca una alterazione dei listini prezzi dei paesi membri:
– Scontando al ribasso i listini prezzi dei paesi-membri che fuori l’unione avrebbero avuto un cambio pesante (e inflazione bassa).
– Rincarando al rialzo i listini prezzi dei paesi-membri che fuori l’unione avrebbero avuto un cambio leggero (e inflazione alta)
Ovviamente allo scioglimento dell’Unione i listini prezzi si riposizionano ai valori corretti:
– I paesi forti ritornano ad avere il cambio pesante.
– I paesi deboli ritornano ad avere un cambio leggero.
L’andamento dei saldi commerciali dei paesi membri dentro e fuori dall’Euro forniscono una prova emblematica degli effetti di questo meccanismo.
Infatti:
Fuori dall’Euro:
– La Germania col cambio pesante si ritrova con i listini prezzi carissimi per i mercati globali (il saldo è negativo).
– L’ italia col cambio leggero si ritrova con i listini prezzi vantaggiosi per i mercati globali (il saldo è positivo).
Dentro l’Euro:
– La Germania col cambio leggero si ritrova con i listini prezzi vantaggiosi per i mercati globali (il saldo è positivo).
– L’Italia col cambio pesante si ritrova con i listini prezzi carissimi per i mercati globali (il saldo è negativo).

ROMANO PRODI (nel 2013): “La Germania NON ha mai potuto accumulare un surplus di esportazioni senza l’Unione EuroMonetaria!” [Cit. R.Prodi]

SKA KELLER (nel 2014):  “Se la Germania lasciasse l’Euro, perderemmo moltissimi posti di lavoro nel settore delle esportazioni perchè nessuno mai comprerebbe più i prodotti carissimi tedeschi poichè non ci sarebbe più l’Euro.
Non ha senso lasciare l’Euro, creerebbe una perdita di posti di lavoro enorme (in Germania).”[Cit. Ska Keller]

THEO WAIGEL (nel 2015): “Se la Germania oggi uscisse dall’unione monetaria, allora avremmo immediatamente, il giorno dopo, un apprezzamento tra il 20% e il 30% del Marco tedesco che tornerebbe nuovamente in circolazione. Chiunque si può immaginare che cosa significherebbe per il nostro export, per il nostro mercato del lavoro, o per il nostro bilancio federale.“[Cit. Theo Waigel]

Per ulteriori approfondimenti, vedi pag. Dimostraz. dentro/fuori Euro.

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“):  Appunti di MACROeconomia Summit Rimini 2012.   Programma economico MMT.   Mosler Economics.  Intervento del Dott. Worren Mosler (al summit internazionale ME-MMT Rimini 2012) esperto tecnico in “MERCATO DELLE VALUTE INTERNAZIONALI” oltre che autorevole economista di riferimento ritenuto essere come uno dei migliori conoscitori viventi di SISTEMI MONETARI.  Circuitismo Monetario.  Paolo Barnard.   Video su YouTube “WARREN MOSLER: Import/Export“.   Video su YouTube “FABIO SDOGATI: La crisi finanziaria e la grande recessione: origini e politiche economiche adottate” a partire dal min. 1:24:30.    WebSite Byoblu.com.  WebSite ScenariEconomici.

 

 

8) PARTITE CORRENTI IN DEFICIT: GLI ESEMPI DI USA, GRAN BRETAGNA E AUSTRALIA.

SCRITTO DA REDAZIONE IL 27 APRILE 2014.

Si sente spesso dire che: Solo gli Stati Uniti possono mantenere un disavanzo delle partite correnti (saldo estero) permanente perché hanno il dollaro e 1600 testate nucleari. Sicuri?

Mentre in Italia gran parte dei cosiddetti “professori eterodossi” ha attaccato la Mmt sul tema delle partite correnti (leggi qui), vi mostriamo in un grafico realizzato da Daniele Della Bona di semplice comprensione i saldi delle partite correnti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia, in deficit quest’ultima da circa 40 anni consecutivi. E luogo dove i nuovi emigranti italiani si stanno trasferendo in massa.

Fonte: LINK ARTICOLO ORIGINALE memmt.info/site/partite-correnti-gli-esempi-di-usa-gran-bretagna-e-australia/.

Scritto da: Cristian Minerva (NON autore)

 

 

9) FABIO SDOGATI (nel 2016): “GLI USA PAGANO LE LORO IMPORTAZIONI CINESI CON DOLLARI, E LA BANCA CENTRALE CINESE COI DOLLARI COMPRA TITOLI DI STATO AMERICANI, FACENDONE AUMENTARE IL VALORE E DIMINUIRE L’INTERESSE”.

SPIEGAZIONE DEL PROFESSORE DEL PoliMi – POLITECNICO DI MILANO, nel 2016.

FABIO SDOGATI (min.1:25:40): “Se per esempio:
– gli USA importano dalla Cina per un valore di 100, ed
– esportano Verso la Cina valore di 80
gli USA pagheranno la differenza di 20 Con dollari.
Cosa fa il produttore cinese con quei 20 dollari?
La risposta è:
ovviamente che li deposita in BancaCommerciale.
La BancaCommerciale a sua volta questi $20 li deposita alla Banca Centrale nazionale (perché la banca commerciale non può detenere dollari).
La BancaCentrale ri-paga questi venti dollari con valuta Nazionale Yuan.
Cosa fa la BancaCentrale con questi 20 Dollari?
Una cosa è certa:
I Dollari lasciati in deposito NON rendono nulla.
Quindi la BancaCentrale Cinese compra Titoli di Stato americani fruttiferi.
Il risultato finale di questa operazione è che:
I Titoli di stato americani aumentano di valore,
e di conseguenza
I tassi di rendimento degli stessi titoli si riduce sempre di più.”

Fonte per FABIO SDOGATI:

 

 

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