Insostenibilità della finanza

Sequenza degli articoli: 

  • INTRODUZIONE: Insostenibilità della finanza in sintesi.
  1. LA RAGIONE PER CUI L’ECONOMIA DEVE CRESCERE ALL’INFINITO.
  2. ARISTOTELE (nel ‘300 a.C.): “FARE SOLDI CON I SOLDI E’ UN NON SENSO DELL’ECONOMIA.”

 

 

INTRODUZIONE: Insostenibilità della finanza in sintesi.

La finanza così strutturata Non è sostenibile poichè intrappola l’economia in un circolo vizioso di crescita infinita per via del sistema a debito matematicamente irrisolvibile.

 

 

1) LA RAGIONE PER CUI L’ECONOMIA DEVE CRESCERE ALL’INFINITO.

E’ IMPOSSIBILE REALIZZARE UNA CRESCITA INFINITA IN UN MONDO DI RISORSE LIMITATE.

Quante volte ci è capitato di sentire criticare il fatto che una crescita infinita sia insostenibile se vogliamo preservare la salute del nostro pianeta.
Ma vi siete mai chiesti perchè mai l’economia dovrebbe crescere all’infinito?
In fondo un’economia potrebbe tranquillamente stare in equilibrio:
Ci sono cose da costruire, poi a mano a mano che le stesse cose diventano vetuste, andranno ristrutturate, piuttosto che sostituite da altre nuove (possibilmente reciclando i materiali vecchi)  in un ciclo continuo che potrebbe andare avanti all’infinito restando sempre in equilibrio.
E invece ci dicono che è indispensabile crescere sempre di più…
E perchè mai?
La ragione è solo una.
Ed è a dir poco assurda.

***Dobbiamo crescere all’infinito per colpa della moneta a debito che produce costantemente interessi che non possono essere ripagati, a meno di immettere nuova moneta a mezzo di nuovi crediti. ***

Si segua il seguente percorso:
Abbiamo spiegato che il sistema monetario con moneta a debito, è viziato da una disfunzione matematica sistemica determinata dal fatto che le banche creano i soldi dei crediti, ma non forniscono i soldi per pagare gli interessi.
Significa che se le banche producono 100 e poi devono ritirare gli stessi 100 + 10 di interessi, i 10 degli interessi si troveranno sempre a mancare, così che i debiti risulteranno sempre inesigibili.
Ebbene:
In un sistema salubre (oltre che costituzionale) in cui il sistema bancario è sottoposto allo Stato e all’interesse pubblico, lo Stato in virtù della sua neutrale posizione (nel senso che lo Stato è rappresentativo di tutti), potrà di volta in volta compensare gli squilibri monetari generati dagli interessi, semplicemente bilanciando la moneta circolante a mezzo della sua Banca Centrale.
In sostanza è lo Stato a creare le 10 monete mancanti (per mezzo della sua BC) consentendo di volta in volta al sistema monetario di restare costantemente in equilibrio.
O in alternativa, una volta rastrellati i soldi degli interessi, lo Stato gestore della funzione creditizia, potrà sempre reintrodurre nell’economia i soldi degli interessi mediante la sua spesa pubblica, ottenendo in tal modo che i vuoti monetari provocati dagli interessi si ritrovino costantemente ad essere riempiti.
Questo però a patto che sia sempre lo Stato a gestire la funzione creditizia.
Se invece la funzione creditizia viene messa in mano privata (banche private con BC indipendente), accade che i soldi rastrellati con gli interessi vengano invece trattenuti come profitto, andando piano piano a concentrare tutti i soldi nelle mani dei gruppi ristretti di privati che stanno controllando/gestendo la funzione del credito.
Ecco che in quest’altro modo la funzione di riequilibrio monetario si ritrova ad essere eliminata: nella modalità NeoLiberista infatti i soldi degli interessi rastrellati ma non più reintrodotti, andranno a creare un costante vuoto monetario sistemico.
E quindi come si fa?
Da dove vengono fatti saltar fuori i soldi per consentire ai debitori di poter restituire i soldi con l’aggiunta degli interessi?
La risposta è quella già anticipata prima:
Sono le banche stesse a dover creare nuovi soldi, erogando nuovi ulteriori prestiti.
In questo modo, la nuova moneta creditizia creata e prestata, consentirà ai debiti pregressi di essere restituiti con l’aggiunta degli interessi.
Ma come la matematica ci insegna, si otterrà che i nuovi prestiti erogati avranno bisogno a loro volta di una aggiunta di nuova moneta creditizia necessaria a pagare i nuovi interessi dovuti.
E’ un circolo vizioso.
Più si erogano nuovi prestiti, più sarà necessario creare nuova moneta, con una linea crescente verso l’infinito.
Il fatto è che una banca eroga nuovi prestiti soltanto se qualcuno deve produrre o consumare qualcosa.
Quindi il risultato finale è che:
Occorre consumare e produrre con una curva crescente verso l’infinito per consentire all’1% di popolazione (i mercati finanziari) che ha preso il controllo dei sistemi monetari, di poter continuare a fare i soldi prestando i sodi (che solo loro possiedono), senza fare nulla (Nota: Produrre e consumare significa inquinare).
Secondo voi:
Quanto può andare avanti un sistema del genere?
E’ facile comprendere che un modello di questo tipo, oltre che insostenibile, è assolutamente fuorviante.
Ma la domanda ancora più cruciale è:
E’ mai possibile sottostare ad un sistema insostenibile così strutturato, solamente per consentire ad una cerchia ristretta della popolazione di fare soldi creando soldi utilizzando la fondamentale funzione del credito bancario della quale si sono indebitamente appropriati (vedi pag “Art.47: Banche e credito“)?
Assolutamente no verrebbe da dire.
E invece è esattamente ciò che sta accadendo.
***E si badi che il sistema finanziario produce esattamente la stessa disfunzione. ***

SOLUZIONE:

Siccome si da il caso che nella Costituzione di matrice democratica, a cui fanno capo tutte le costituzioni moderne attualmente in vigore, sia espressamente scritto che “La sovranità appartiene al popolo” (Art.1), e NON ad una Banca Centrale privata indipendente dalla democrazia piuttosto che allo spread, ciò significa che il modello attuale NON è lecito.
E’ scritto nero su bianco, e il principio è inequivocabile:

Art.1 Cost: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nei limiti stabiliti dalla Costituzione.”

Essendo che la sovranità monetaria è parte integrante della sovranità, e che come tale non possa essere scissa, ciò significa che la funzione manetaria deva necessariamente essere rigorosamente in mano al popolo, e dunque al suo Stato che lo rappresenta.
L’Art.47 della Cost. italiana, in merito alla funzione del credito, fornisce ulteriori specifiche:

Art.47 Cost: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.
Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.”

Significa che la funzione creditizia deva essere in mano pubblica secondo le finalità di interesse collettivo, e non in mano privata secondo le finalità di lucro, come attualmente starebbe accadendo!
Quindi il sistema attuale è incostituzionale/illegale, e come tale deve essere contestato/modificato (vedi pag “ControLimiti“).

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) ARISTOTELE (nel ‘300 a.C.): “FARE SOLDI CON I SOLDI E’ UN NON SENSO DELL’ECONOMIA.”

CONSIDERAZIONE DEL FILOSOFO GRECO, nel ‘300 a.C.

Dal sito PARENTESISTORICHE: “Per Aristotele la moneta è stata inventata per lo scambio con beni di consumo o di uso e non può avere un fine diverso.
Condanna quindi la pratica dell’usura, in cui il guadagno proviene dal denaro stesso e non dallo scambio di beni, di cui i soldi dovrebbero essere funzione.[…]

[…]Con l’usura (e il prestito in generale [n.d.a.]) il denaro si genera da solo.[…]”

Fonte per ARISTOTILE:

 

 

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Cristian Minerva

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