Modelli sociali

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Modelli sociali in sintesi.
  1. DIFFERENZA TRA INDIVIDUALISMO LIBERISTA, E COLLETTIVISMO COMUNISTA.

 

 

INTRODUZIONE: Modelli sociali in sintesi.

Il modello sociale equo e giusto si basa su una giustizia sociale equa e giusta distribuita tra tutti.
Attualmente assistiamo alla distinzione socio-economica suddivisa tra:
1% vs. 99%.

  • Il modello economico MERCATISTA NeoLiberista mette al centro il MERCATO coi suoi bisogni, e accentra le ricchezze ed i poteri nelle mani dell’1%.
  • Il modello economico UMANISTA PostKeynesiano mette al centro l’UOMO e distribuisce le ricchezze ed i poteri nelle mani dell’99%.

NON esiste l’economia giusta, ma l’economia a favore di:

  • Le manovre economiche RESTRITTIVE NeoLiberiste fanno accentrare i soldi nelle tasche dell’1%.
  • Le manovre economiche ESPANSIVE PostKeynesiane fanno distribuire i soldi nelle tasche del 99%.

NON viceversa.

 

 

1) DIFFERENZA TRA INDIVIDUALISMO LIBERISTA, E COLLETTIVISMO COMUNISTA.

COME SEMPRE IL GIUSTO SI TROVA A META’ STRADA.

Il modello sociale in essere all’interno di una Nazione è strettamente dipendente dal modello economico attuato.
Ergo: In base al tipo di modello economico adottato, mutano di conseguenza le relazioni tra i cittadini, e, più in grande, la struttura della società.

Nel modello liberista vale la regola che:
L’individuo da solo conta più di tutti: a contare maggiormente è l’interesse individuale, a scapito di chiunque altro, compreso il collettivo.

Nel modello comunista vale la regola che:
L’individuo da solo non conta nulla: a contare maggiormente è l’interesse collettivo, a scapito dell’individuo.

Nel modello umanista vale la regola che:
L’individuo è tutto e può tutto perché conta come chiunque altro: a contare maggiormente sono gli interessi di tutti in egual misura.

A ben vedere comunismo e liberismo sono 2  facce della stessa medaglia poiché vanno sempre a scapito di qualcuno.
Il modello giusto come si può intuire è quello a metà strada tra i 2, ovvero, quello umanistico, poiché è l’unico che va a favore di tutti, e a scapito di nessuno.

E come fa il modello umanistico a conseguire tale risultato?
La risposta è la seguente:
Attraverso l’instaurazione di un modello equilibrato in cui sia prevista l’emancipazione dell’individuo, ma sempre limitata all’interno dei confini dell’interesse pubblico.
Come detto il modello umanistico prende da entrambi i modelli ciò che c’è di buono scartando il cattivo.
Infatti:
– L’emancipazione dell’individuo, è consentita dal liberismo, ma vietata dal comunismo.
– La supremazia dell’interesse pubblico, è consentita dal comunismo, ma vietata dal liberismo.

ATTENZIONE: Si tratta esattamente del mix socio-economico insito nella Costituzione italiana del ’48, motivo per cui le elite NeoLiberiste stanno cercando in tutti i modi di neutralizzarla (a suon di tentativi, più o meno riusciti, di riforme costituzionali).

Un altro aspetto fondamentale alla base del modello socio-economico è il concetto di competizione.
– L’economia attuale di matrice NeoLiberista, è basata sulla competizione.
Mentre:
– La società è basata sulla sintonia, sulla risonanza degli esseri umani.
Da qui se ne deduce che:
L’economia (quella attuale NeoLiberista) è Anti-Sociale.
Il risultato che ne scaturisce, è ciò che attualmente è sotto gli occhi di tutti.
Le persone sottoposte al modello neo-liberista sono indotte a:
– Essere le une contro le altre.
– Non sentire mai solidarietà.
– Non sentirsi mai più unite.
– Badare ciascuna ai propri interessi/obbiettivi personali, a discapito degli altri.
Si tratta in sostanza di un modello che porta allo scontro tra i suoi elementi costitutivi ed alla conseguente disgregazione di essi (NB: Non a caso dai verbali dell’Assemblea Costituente italiana, emerge che: “Le gravi guerre mondiali che sconvolsero la civiltà umana nel corso del ventesimo secolo, furono causate dagli squilibri/conflitti prodotti dal modello economico liberista” cit. Verbali della Costituente).

NOTA STORICA: Nei primi del ‘900, anche negli USA vigeva un modello socio-economico di matrice umanistico, prima che il liberismo sfrenato travolgesse il popolo statunitense.
E’ da sapere infatti che a quel tempo vi era una società americana che si chiamava Standard-Oil, di proprietà della famiglia Rockefeller, la quale ad un certo punto aveva acquisito un potere economico talmente grande da rischiare di compromettere la tenuta della stessa democrazia americana.
Per questo gli USA decisero, nel 1911, di smembrare la Standard-Oil in tante piccole società in modo tale da ridurre l’eccesso di StraPotere concentrato nelle mani di così pochi individui.
La famiglia Rockefeller però se la legò al dito (come si suol dire) e passò al contrattacco mezzo secolo più tardi mettendo in essere una serie di organizzazioni private (una sorta di associazione di categoria dei grandi potentati economici TransNazionali) col preciso intento di impedire che lo StraPotere privato potesse essere nuovamente fermato come accadde in precedenza. Queste associazioni di categoria sono in sostanza:
– Il Gruppo Bilderberg (in versione ufficiosa).
– La Commissione trilaterale (in versione ufficiale).

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Verbali Assemblea Costituente italiana

 

 

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