Modello Tavistock

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Modello Tavistock in sintesi.
  1. IL “MODELLO TAVISTOCK”.
  2. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MODELLO TAVISTOCK.

 

 

INTRODUZIONE: Modello Tavistock in sintesi.

Si tratterebbe di un modus operandi sociale frutto di uno studio condotto in Inghilterra sugli effetti psicologici subiti dai soldati in guerra, esposti a lungo tempo a situazioni estreme di forte stress e tensione.
Dai risultati scaturì che:
Le persone esposte per un periodo sufficientemente lungo a forte stress e tensione, diventano docili, domabili, condizionabili.
Sempre dal Tavistock prenderebbe corpo il ModusOperandi conosciuto come:
Problema, reazione, soluzione, teorizzato anche dal noto sociologo Noam Ciomsky.

 

 

IL “MODELLO TAVISTOCK”.

L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE REGOLE TEORICHE DEL CONTROLLO SOCIALE.

PREMESSA: L’argomento Tavistock fa parte degli argomenti etichettati come complottisti.
In questo articolo è stato raccolto e riassunto vario materiale disponibile sul WEB.  A ciascuno le sue conclusioni.
Nota indicativa: Nel modello Tavistock è possibile riscontrare analisi sui comportamenti sociali riscontrate anche da altri studiosi come ad es. il noto sociologo Noam Chomsky.

Le “10 regole del controllo sociale” di Chomsky trovano riscontro in quello che viene altrementi qualificato con l’appellativo di “Modello Tavistock”.
Il Modello Tavistock sarebbe il modello alla base della così detta “Strategia della tensione“.
La “Strategia della tensione”, lo ricordiamo, è quella  particolare tecnica pseudo-militare NON convenzionale (attuata anche in Italia durante gli “Anni di piombo“), utilizzata per destabilizzare l’ordine pubblico, al fine di operare un controllo sia sulla popolazione che sulla governance di una Nazione specifica.
Negli anni più recenti, ovvero gli anni della globalizzazione NeoLiberista sospinta a gran forza da tutti i media mainstream, risulterebbe facile riscontrare una certa analogia fra:
– il modus operandi attuato dai così detti globalizzatori NeoLiberisti (vedi pag “Organi di potere“),
con
– le tecniche del “Modello Tavistock” scaturite dagli studi del Tavistock institute.
Si segua il seguente percorso:

MARCO PIZZUTI (scrittore, ricercatore, saggista): “I globalizzatori hanno strumenti raffinati per indurre le popolazioni ad essere inclini ad accettare soluzioni rispondenti agli interessi delle elites.
Si inducono i popoli ad accettare e desiderare un accentramento globale dei poteri, un organo centralizzato, e lo fanno con strumenti che portano a far ritenere agli stessi popoli che la privazione di alcuni loro diritti fondamentali, di privacy e di libertà, possano arrivare ad essere perfino sacrificati in nome di una necessità incombente di cambiamento, dettata da esigenze specifiche di contrasto ad uno stato di emergenza o di crisi.
Uno di questi strumenti di condizionamento delle masse, è il Tavistock.”

Nel 1921 dopo la fine della prima guerra mondiale, negli Stati Uniti veniva fondato il C.F.R. (Council on Foreign Relations)*, organo di controllo sulle politiche estere degli USA. Il CFR di fatto è la politica estera degli USA.
Nello stesso anno, il 1921 appunto, in Inghilterra veniva fondato il Tavistock, un ente che però, a differenza del CFR che si occupava del controllo sulle politiche estere, il Tavistock era un ente che si occupava del controllo sul comportamento sociale (così da ottenere in ultimo uno strumento da utilizzare nello svolgimento delle politiche estere).
Quest’organo infatti fu istituito per studiare i disturbi mentali derivati dall’esposizione al terrore e allo stress che si generavano in battaglia sui soldati durante gli estenuanti combattimenti, studi per i quali furono analizzati i soldati inglesi così detti veterani che erano sopravvissuti alla prima guerra mondiale, definita “guerra di trincea” per la connotazione particolare del suo svolgimento.
Il suo scopo era quello di stabilire, sotto il controllo dell’Ufficio della Guerra Psicologica dell’Esercito Britannico, il “punto di rottura” dell’uomo in condizioni di stress.
Lo studio rilevò che una volta superata la soglia critica in seguito ad un’esposizione costante a stati di terrore o di panico, l’uomo diventava docile, domabile.
Sulla base di tali studi, Tavistock sviluppò le tecniche del “lavaggio del cervello”, o per dirlo in termini meno “fantascentifici”, tecniche per operare influenza, condizionamento e conseguente controllo, sia su singoli individui, che su masse estese di individui.
Partendo dal singolo individuo infatti, era possibile traslare gli stessi effetti su gruppi di persone, passando dunque dallo stadio micro a quello macro, fino ad arrivare al condizionamento/ controllo totale di intere popolazioni.
Le risposte alle sollecitazioni nelle applicazioni che distinguevano tra micro e macro, risultavano in effetti essere le medesime.
Una popolazione sottoposta ad un prolungato stress, risponde allo stimolo allo stesso modo in cui risponde il singolo individuo, ovvero diventa docile e domabile, condizionabile appunto.
Nasce così la procedura passata alla storia con la definizione di:

***PROBLEMA, REAZIONE, SOLUZIONE*** (NB: Si tratta della regola n°2 negli studi di Chomsky):

Si produce un problema che tenga sotto stress prolungato una popolazione specifica, una volta resa questa vulnerabile (docile, domabile, condizionabile) le si offrono le soluzioni, normalmente soluzioni che in altre circostanze non sarebbero mai state accettate, così che la popolazione accetti la soluzione che nel frattempo il problema ha reso necessaria, e le elites ottengono i risultati senza aver dovuto imporre nulla con la forza.
Questo è il “Modello Tavistock”.
Nel 1933 il Tavistock “approda” negli USA con la fondazione della Clinica di Psicologia di Harvard, da dove fu originata la campagna di propaganda per orientare i cittadini americani contro la Germania nazista e coinvolgere l’America nella II Guerra Mondiale.
Da questo momento in poi le ideologie delle Fondazioni americane (a partire dal C.F.R.) furono “ispirate” e “guidate” dal Tavistock Institute.
L’istituto iniziò occupandosi della “scienza del comportamento” seguendo le linee Freudiane del “controllo” degli esseri umani diventando il centro mondiale dell’ideologia delle fondazioni.
Il raggio di azione dei suoi network ora si estende in tutto il mondo e comprende le diverse fondazioni, istituti di ricerca e di ogni altro genere, università, servizi segreti, multinazionali, per citarne alcuni.
Molte MultiNazinali si avvalgono dell’adozione del ModelloTavistock come strumento di indottrinamento per il proprio personale, avvalendosi della consulenza fornita da uno o più istituti fra quelli controllati da Tavistock.
Il motto del modello Tavistock è:

***RAMMOLLIRE L’INDIVIDUO***:

Tutte le tecniche delle fondazioni americane e di Tavistock hanno un unico scopo: stroncare la forza psicologica di un individuo e renderlo debole, impotente e controllabile.
Qualsiasi tecnica che induce al crollo dell’unità familiare e dei principi morali che una famiglia può dare ai suoi membri, viene usata dagli scienziati di Tavistock come arma di controllo di massa.

MARCO PIZZUTI: “La famiglia è considerata da Tavistock il mattone della società che in quanto tale va annientato.
L’unica opposizione che i Gruppi di potere possono trovare radicata nelle masse  è appunto la famiglia come elemento conservatore dove al suo interno si respirano ancora dei valori tradizionali, dove ancora il culto del denaro è contenuto nei limiti del sentimento familiare, nonostante sollecitazioni mass-mediatiche, istituzionali, spingano viceversa sempre più insistentemente ad esibire un modello per cui le persone vincenti devano necessariamente essere ciniche, spietate per ottenere denaro, fortuna, carriera e quant’altro.
Questo è inserito in un contesto dove ovviamente personalità di questo tipo aprono la strada ad una governance in cui chi ha i soldi, e quindi il potere, non trova più in tal modo nessun contrasto nella società assuefatta da tali falsi valori facendo si che alla fine venga riconosciuta inconsapevolmente da tutti in chi detiene i soldi e il potere, l’autorità per fare qualsiasi cosa.”

In questo senso i valori tradizionali, la famiglia sono un ostacolo.
L’aumento del costo della vita, le difficoltà sociali in costante propagazione indotte dalla crisi, stanno contribuendo a fare in modo che il nucleo compatto della famiglia si possa sempre più incrinare provocandone una progressiva disgregazione.
I dogmi neo-liberisti in tal senso stanno operando miratamente a sopprimere completamente la classe media, lasciando al suo posto un esercito di persone disistruite e disinformate che cerca di sopravvivere, che lavora dalla mattina alla sera, a fronte di una piccolissima elite di potenti super-ricchi sempre più ricchi che raccoglie tutto facendo sempre meno.
In questo quadro, il resto della popolazione sempre più povero si vede ridurre progressivamente i suoi poteri d’azione, le sue possibilità, le sue prospettive, trovando difficoltà a sostenere la fondamentale istruzione scolastica dei figli, con università sempre meno accessibili alle masse (che a sua volta fa precipitare ulteriormente verso il basso il livello della cultura generale) e dove la donna è costretta a lavorare incessantemente trascurando la formazione/fortificazione della personalità dei propri figli (vedi “Fase dell’attaccamento Boubly”), in un contesto socio-culturale in cui l’ostentamento di falsi valori quali denaro, ricchezze materiali e sesso slegato da ogni logica sentimentale (diffusione popolare della “cultura” della “donna-oggetto” e della pornografia) conducono sempre più a far smarrire l’individuo da qualsiasi punto di riferimento etico e morale.
E’ così che anche l’ultimo degli ostacoli che si oppone alla propagazione dell’accentramento del potere neo-liberista, è sopraffatto e il nucleo della famiglia  finisce per essere completamente neutralizzato…
Tutto ciò sarà indotto in maniera sistematica, e servirà ad aprire la strada a tutti quei cambiamenti favorevoli alle elites che dovranno essere intrapresi.
Tutto sarà fatto apparire come non voluto ma come una stretta necessità imposta dalle logiche neo-liberiste dei mercati e dei profitti, nonché dal propagare della crisi finanziaria (quindi PROBLEMA, REAZIONE, SOLUZIONE), che in realtà è generata dalle elite stesse, facendo si che come soluzione alla crisi finanziaria globale tutti gli organi mass-mediatici si troveranno all’unanimità ad irrompere in tutte le case del pianeta al motto di:
“Signori, il problema non è dei singoli Stati, è un problema Globale, quindi richiede una soluzione Globale!  Non possiamo permettere che succeda ancora quello che è già successo in passato… L’alta finanza dovrà avere un controllo maggiore sugli strumenti economici singoli nazionali”.
Questo avverrà, si presenterà a noi come un’assoluta necessità e molto probabilmente sarà la stessa popolazione a chiederlo, perchè giornali e televisioni bombarderanno la popolazione con notizie del tipo:
“Crisi economica e possibili soluzioni… Le ricette per uscire dalla crisi… L’Europa ha bisogno di ulteriore integrazione…. Il Sistema economico mondiale necessita di un più forte accentramento….  ecc. ecc.”   
Guardare per credere: Video su youtube intitolato “NAPOLITANO – SOLUZIONE ALLA CRISI, CEDERE SOVRANITA’ AI BANKSTERS E ALL’UE“.

*NOTE:

C.F.R. (Council on Foreign Relations): Nel 1921 dopo la fine della prima guerra mondiale, negli Stati Uniti veniva fondato il C.F.R. (Council on Foreign Relations) con finanziamenti delle Fondazioni Rockefeller e Carnegie,  comprendente al suo interno i principali esponenti della massima finanza, oltre che rappresentanti del potere politico-economico e i dirigenti delle più importanti  testate giornalistiche statunitensi.
Wikipedia, descrive il C.F.R. così:  “Il Council on Foreign Relations  è un’associazione privata statunitense, apartitica, composta soprattutto da uomini d’affari e leader politici che studiano i problemi globali e giocano un ruolo chiave nella definizione della politica estera degli USA”.
In realtà poi l’organizzazione (così detta Think Tank) si dimostrava essere tutt’altro che apartitica, nel senso che questa invece andava ad esercitare una fondamentale influenza su tutti i governi statunitensi, eletti e non eletti, producendo una manifesta indifferenziazione delle linee politiche adottate da entrambi gli schieramenti.
E’ così che durante il susseguirsi degli avvicendamenti dei vari cambi di gestione, l’elettorato finiva per rendersi conto che eleggere l’uno o l’altro schieramento non cambiava in concreto la situazione corrente, consapevolezza che alla fine porta ad una disaffezione al voto.
“Sono tutti uguali…”,  non lo sentiamo dire anche oggi in Italia dai fautori dell’antipolitica?

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti:     Marco Pizzuti (video su youtube intitolato “INTERVISTA A MARCO PIZZUTI – IL MODELLO TAVISTOCK”.    Biografia per MARCO PIZZUTI.   Noam Chomsky.

 

 

2) ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MODELLO TAVISTOCK.

PROBLEMA, REAZIONE, SOLUZIONE: CON QUESTA STRATEGIA SI INDUCE LA GENTE A RICHIEDERE L’ATTUAZIONE DELL’OBBIETTIVO PREFISSATO.

Come spiegato, il modello Tavistock può trovare impieghi più disparati, ed essere utilizzato per conseguire obbiettivi di varia natura: economici, politici, di dominio, di controllo, di lucro, ecc. ecc, con applicazione a 360° in qualsiasi settore.
Il modello poggia sugli stessi principi individuati anche dallo studioso Chomsky, i quali vengono abilmente e opportunamente applicati a qualsiasi livello sociale, sia micro che macro (cioè di massa).
Fra i casi più rappresentativi riconducibili al Modello Tavistock, si potrebbe citare la vicenda della pandemia “Suina” (nata sulla scia della precedente “Aviaria”).

PROBLEMA, REAZIONE, SOLUZIONE (regola n°2 nello studio di Chomsky):

  1. PROBLEMA: Si genera un problema, in questo caso prodotto da una fuga di notizie allarmanti dalle fonti ufficiali e dagli organi istituzionali (mediante l’operato dei così detti Spin Doctor, vedi pag “Piramide dell’informazione“);
  2. REAZIONE: si genera una reazione rappresentata dalla propagazione del panico e della tensione psicologica fra le popolazioni;
  3. SOLUZIONE: si presenta una soluzione al problema (che lo ricordiamo a monte era stato originato dagli stessi risolutori) che si risolve con la vendita in massa a tutti i governi del mondo dei vaccini necessari a spegnere la fantomatica epidemia.

Il risultato in questo caso è un introito spropositato da parte delle multinazionali farmaceutiche beneficiarie delle vendite a scapito dei cittadini, e l’inutilità da parte dei governi di tale procedura dal momento che l’epidemia suina si dimostrerà essere una “bufala” di proporzioni planetarie (si cerchi sul WEB la “Truffa della Suina” per ulteriori verifiche ed approfondimenti).
Questo della pandemia suina è solo uno dei molteplici esempi che potrebbero essere riconducibili al Modello Tavistock.

Funziona così, ed è frutto di studi che durano da quasi un secolo.
La crisi globale, a guardar bene, segue verosimilmente lo stesso modello, il “Modello Tavistock”, ovvero il modello psicologico studiato, analizzato e propagato su tutto il globo dall’omonimo Tavistock Institute, sin dal lontano 1921.

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti:    Marco Pizzuti (video su youtube intitolato “INTERVISTA A MARCO PIZZUTI – IL MODELLO TAVISTOCK”.    Biografia per MARCO PIZZUTI.

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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