Parlamento & Parlamentari

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Parlamento e parlamentari in sintesi.
  1. PER QUELLI CHE: “I PARLAMENTARI VANNO RIDOTTI PERCHE’ COSTANO TROPPO E FANNO AUMENTARE IL DEBITO PUBBLICO…”
  2. PER QUELLI CHE: “MA LA COLPA E’ DEI PARLAMENTARI (POLITICI) CHE FANNO QUELLO CHE VOGLIONO LORO….”
  3. PER QUELLI CHE: “ABBIAMO TROPPI PARLAMENTARI E DOBBIAMO SICURAMENTE DIMINUIRLI…”
  4. PER QUELLI CHE: “CI VUOLE UN GOVERNO PIU’ AUTORITARIO PER AVERE PIU’ GOVERNABILITA’….”
  5. PER QUELLI CHE: “MA SENZA GOVERNABILITA’ IL PAESE RISCHIA DI ANDARE FUORI ROTTA….”
  6. ECCO A COSA SERVONO I VITALIZI.

 

 

INTRODUZIONE: Parlamento e parlamentari in sintesi.

La rappresentanza parlamentare rappresenta il popolo.
Si segua il seguente schema (estremamente semplificato):
Ipotizziamo una popolazione di circa 60milioni di cittadini suddivisa in 2 fazioni:

  • 60milioni, ovvero il 99% dei CittadiniLavoratori, contro
  • 6mila, ovvero l’1% dei MercatiFinanziari.

Stabiliamo di ridurre il parlamento e i parlamentari ai minimi termini, ovvero 2 soli seggi e 2 parlamentari in tutto.
Quindi avremo che:

  • 1 parlamentare con 1 seggio a rappresentare 60milioni di cittadini, contro
  • 1 parlamentare con 1 seggio a rappresentare 6mila cittadini.

DOMANDA:
Trovereste democratica una spartizione del del genere?
Ora riuscite ad intuire a chi conviene ridurre ai minimi termini la rappresentanza parlamentare?

 

 

1) PER QUELLI CHE: “I PARLAMENTARI VANNO RIDOTTI PERCHE’ COSTANO TROPPO E FANNO AUMENTARE IL DEBITO PUBBLICO…”

LA SPESA PUBBLICA, COMPRESA QUELLA DEI PARLAMENTARI, NON TOGLIE SOLDI ALL’ECONOMIA, MA LI AGGIUNGE.

PREMESSA: Per approfondire meglio il solito concetto ritrito dello Stato che:
Prima spende
e
Poi tassa
e NON viceversa, si vedano le pag. Ciclo monetario/economicoManovre economicheEvasione fiscale & Sprechi.

Sono tutti erroneamente convinti che la spesa pubblica, compresa la spesa dei parlamentari, tolga soldi dall’economia, e per tale ragione si ritiene, a torto, che la spesa deva essere ridotta sempre di più, così da consentire al bilancio dello Stato di realizzare un ATTIVO.
E’ errato!
Quando lo Stato risparmia/tassa (realizzando un attivo) i soldi nell’economia si sottraggono.
mentre
Quando lo Stato spende (realizzando passivo) i soldi nell’economia si aggiungono.
E viceversa.
I parlamentari dunque NON sono un costo, ma una risorsa, a maggior ragione visto il fatto che sono li a rappresentare i nostri interessi (che poi la maggior parte dei cittadini sia disinformata e chieda ai politici di fare le cose sbagliate, questo è tutto un altro discorso, ma NON centra nulla col numero dei parlamentari).

Scritto da: Cristian Minerva.

 

 

2) PER QUELLI CHE: “MA LA COLPA E’ DEI PARLAMENTARI (POLITICI) CHE FANNO QUELLO CHE VOGLIONO LORO….”

I PARLAMENTARI ESEGUONO ALLA LETTERA CIO’ CHE GLI STA CHIEDENDO IL POPOLO. NON CI CREDETE?

Provate a fare questo esperimento sociale.
Prendete 10 persone a caso, ponetegli la seguente domanda, e poi verificate la loro scelta..
DOMANDA:
Secondo le lo Stato deve:
– Realizzare un Attivo di bilancio, cioè un risparmio, esattamente come fa una brava azienda o un buon padre di famiglia?
oppure deve:
– Realizzare un Passivo di bilancio, cioè una perdita, esattamente all’opposto di un’azienda o buon padre di famiglia?
Cosa rispondono tutti?
Ma è ovvio:
Tutti rispondono che lo Stato deve fare un ATTIVO.
A nessuno verrebbe mai in mente che lo Stato deva fare una perdita.
Ok..
Ora verifichiamo come fa uno Stato a fare un Attivo di bilancio..
Lo Stato per realizzare un Attivo deve
– aumentare le Entrate, cioè le Tasse.
– diminuire le Uscite, cioè la Spesa pubblica.
Ebbene:
Vi risulta che qualsiasi politico che vada al governo NON:
– Aumenti le Tasse, e
– Tagli la Spesa pubblica?
Risposta: Fanno tutti così.
NON a caso l’Italia ha il record mondiale storico di Attivi di bilancio governativi, realizzati in modo consecutivo da quasi 30 anni.
Ma sapete cosa significa questo?
Significa che i nostri politici/parlamentari, NON solo NON fanno quello che gli pare, ma sono addirittura i parlamentari più diligenti del mondo!
Peccato solo che i cittadini italiani stiano impartendo loro le richieste sbagliate.
Quindi di chi è la colpa?

Scritto da: Cristian Minerva
 

3) PER QUELLI CHE: “ABBIAMO TROPPI PARLAMENTARI E DOBBIAMO SICURAMENTE DIMINUIRLI…”

LA DEMOCRAZIA E’ FATTA PER DARE VOCE A TUTTI IN MODO EQUO E PROPORZIONATO.

Per capire se i parlamentari siano troppi o pochi, si segua il seguente schema:
Immaginiamo di avere una piccola comunità di 1000 persone (tipo su un isola) che si devono organizzare mediante il loro parlamentino.
Le 1000 persone sono composte da svariate compagini diverse più o meno numerose.
Domanda:
Quanti dovranno essere i parlamentari per poter esprimere un minimo di corretta proporzione fra le varie compagini in gioco?
Già da subito riusciamo ad intuire che se il numero è troppo basso, la rappresentanza non riuscirebbe mai a poter essere espressa nelle corrette proporzioni.
Ad esempio 10 parlamentari sarebbero ancora pochi; come minimo per riuscire a differenziare le proporzioni ce ne vorrebbero anche più di 20.
Ma stabiliamo per comodità di calcolo solo 10 parlamentari e sviluppiamo così le successive proporzioni.
Otteniamo che:
– 1000 cittadini/ 10 parlamentari.
– 10mila cittadini/ 100 parlamentari.
– 100mila cittadini/ 1000 parlamentari.
– 1 milione cittadini/ 10mila parlamentari.
Quindi 60milioni cittadini/ 60mila parlamentari.
Quanti parlamentari abbiamo alla camera?
950 (630 deputati + 320 senatori).
950 parlamentari per rappresentare 62 milioni di cittadini.
Sono tanti?
Vanno diminuiti?
Ora cominciate a prendere un po’ più di dimestichezza delle proporzioni?
E allora dove sta l’interesse dalla parte del popolo a voler ridurre il numero dei propri rappresentanti politici?
Assolutamente da nessuna parte.
Infatti dalla parte del popolo l’interesse a ridurre il numero dei suoi rappresentanti non solo non c’è, ma addirittura il popolo dovrebbe puntare ad aumentarli (visto che come abbiamo osservato le proporzioni sono anche molto risicate).
E dunque chi è che trae profitto dalla riduzione del numero dei rappresentanti parlamentari?
Ma è ovvio:
Sono le piccolissime minoranze che vogliono poter spadroneggiare!
Se hai l’1% della popolazione (facente capo alla finanza) che deve riuscire a fregare il restante 99%, voi capite che numericamente parlando l’1% finanziario è spacciato?
Immaginatevi un parlamento in cui la finanza detiene un solo seggio in mano, mentre tutti gli altri 949 seggi sono in mano al 99%…
Cosa potrà mai riuscire ad ottenere l’1%?
Niente di niente.
L’unico modo che l’1% ha di fottere il 99% è solo quello di ridurre il più possibile il numero di parlamentari al fine di ridurre il più possibile le proporzioni della rappresentanza politica, così da consentire che una sparuta minoranza di persone “finanziarie” riesca a sopraffare indebitamente la maggioranza lavoratrice.
Fortuna però che la gente non è così sprovveduta da sognarsi neanche lontanamente di voler ridurre il numero dei propri rappresentanti politici nel parlamento.
Mica saremo così scemi da abboccare?!  ………..

NOTA BENE (Sistema PROPORZIONALE/MAGGIORITARIO):

Come si può facilmente intuire, affinchè la rappresentanza democratica si possa manifestare nel parlamento, occorrerà che il sistema elettorale consenta agli elettori di distribuire i seggi in modo proporzionale.
Il sistema elettorale dunque dovrà essere un “Proporzionale Puro” (sistema costituzionale).
Infatti se tu hai pure un numero cospicuo di seggi, ma il sistema elettorale non è di tipo proporzionale, ma bensì di tipo maggioritario /autoritario con concentrazioni di un numero di seggi secondo un regime più o meno totalitario (a seconda dello sbilanciamento dei seggi), ecco che nonostante un numero sufficiente di parlamentari, la democrazia non riesce più a trovare la sua espressione.
In Europa poi sono addirittura riusciti a fare di peggio, facendo in modo che il parlamento democraticamente eletto dai cittadini non abbia nemmeno più poteri, visto che i poteri che contano li hanno spostati nelle mani di altri organi come BCE e commissione europea, organi presieduti da Lobby (gruppi ristretti di persone ovvero il famoso 1% sopracitato) che non sono elette da nessuno.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

4) PER QUELLI CHE: “CI VUOLE UN GOVERNO PIU’ AUTORITARIO PER AVERE PIU’ GOVERNABILITA’….”

PREFERITE IL GOVERNO AUTORITARIO o IL GOVERNO DEMOCRATICO?

Si segua la seguente distinzione, e poi osservate come l’1% riesca a prevaricare il 99%.
  1. – Il Governo democratico: è quello in cui tutte le diverse fazioni/categorie componenti il popolo, decidono tutte quante insieme in modo proporzionato.
  2. – Il governo maggioritario: è quello in cui le decisioni NON sono più discusse in modo proporzionato, ma vengono discusse e decise da un governo composto da una maggioranza resa artificialmente schiacciante.
  3. – Il governo autoritario: è quello in cui le proporzioni parlamentari sono state ridotte talmente tanto da consentire a chi è al governo, di poter imporre le sue decisioni/volontà senza dover confrontarsi con alcuna opposizione (divenuta insufficiente).
  4. – Dittatura: Peggio che peggio quando poi il parlamento viene addirittura annullato, rimettendo tutti i poteri in mano all’organo esecutivo.

Ebbene:
Voi per che tipo di governo siete?
Democratico o autoritario?
RISPOSTA:
Ovviamente la vostra risposta potrebbe dipendere dal tipo di schieramento a cui appartenete, infatti:
– Nel caso si faccia parte del 99%, conviene il governo proporzionale.
– Nel caso si faccia parte dell’1% conviene il governo autoritario.

NOTA BENE: Per capire poi come l’1% riesca a mandare i suoi rappresentanti al potere, vedi pag. Cartello finanziario (cupola), e pag. 07 PILLOLA MASS-MEDIA.

ATTENZIONE: Una volta che l’1% è riuscito a mandare i suoi uomini al potere nel modo indicato nelle 2 pag segnalate:
– Se il sistema è proporzionale: l’1% riuscirà a combinare poco.
– Se il sistema è maggioritario, o ultra-maggioritario, o dittatoriale, l’1% riescirà ad imporre al 99% tutto quello che vuole.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

5) PER QUELLI CHE: “MA SENZA GOVERNABILITA’ IL PAESE RISCHIA DI ANDARE FUORI ROTTA….”

LA COSTITUZIONE IMPRIME ALLA ROTTA UN PILOTA AUTOMATICO.

Avete mai sentito di recente dire che la Spagna durante la crisi di ingovernabilità è andata meglio di quando era governata?
Come è possibile?
Semplice.
Le Costituzioni moderne fondate sul lavoro, imprimono un pilota automatico che consente all’economia della nazione di navigare da sola.
Il problema è che il modello NeoLiberista imposto dall’UnioneEuroMonetaria, costringa i governi ad attuare manovre restrittive che inceppano l’economia della Nazione.
Quindi grazie alla così detta governabilità tanto acclamata, i governi NeoLiberisti attuano le manovre restrittive (i così detti compiti a casa)  col risultato matematico che l’economia del paese si ritrovi ad affondare.
Viceversa senza governabilità come nel caso della Spagna in cui il paese si ritrovi temporaneamente sprovvisto di governo, nessun governo attua le manovre restrittive, col risultato che l’economia del paese invece che affondare resti a galla.

ATTENZIONE: Il Pareggio in Bilancio introdotto nella Costituzione italiana, ha impostato una nuova rotta automatica programmata per affondare l’economia.

Scritto da: Cristian Minerva.

 

 

6) ECCO A COSA SERVONO I VITALIZI.

IL VITALIZIO SERVE COME DETERRENTE AL RISCHIO DI RICATTO E CORRUZIONE.

Durante la trasmissione “Oggi LineaSera” su Canale Italia, l’EuroParlamentare Antonio Rinaldi mette in risalto chiaramente la funzione dei vitalizi.
Il Senatore Gianluigi Paragone presente alla trasmissione, è stato espulso dall’M5S durante il suo mandato.
Paragone è stato espulso poichè NON ha accettato la linea del gov M5S, adottata con l’alleanza al PD.
Rinaldi fa la seguente constatazione:

ANTONIO RINALDI (dal min. 29:45): “Paragone ha tenuto la testa alta, ha potuto fare una scelta a testa alta, perchè:
Lui ha un lavoro (Nota: Paragone è un giornalista, conduttore televisivo).
Lui sa cosa fare (nel momento in cui perde la così detta poltrona [N.d.a]).
NON rimane per strada.
Lui ha la dignità di poter scegliere quello che vuole fare.
Altrementi probabilmente NON lo avrebbe fatto, come qualcun altro NON ha potuto fare la stessa scelta che ha fatto lui.”

Ebbene, sapete cosa significa questo?
Significa che:
Volente o nolente, le persone che salgono al potere, al fine di poter esercitare correttamente la loro funzione in modo libero, devono poter godere di una garanzia che li metta al riparo da eventuali ritorsioni una volta terminato il loro mandato.
Ecco: Esattamente a questa è la funzione del vitalizio.

***Si tratta di una garanzia economica che consente al  politico governante  di poter fare le cose giuste, proteggendolo dal rischio di subire una qualsivoglia forma di ricatto, implicita od esplicita , come  potrebbe esserlo ad esempio quello della perdita del proprio lavoro/reddito in conseguenza di una scelta politica operata durante il suo mandato.***

Differentemente, il rischio che i politici NON tengano fede al loro mandato, ne risulterebbe compromesso.
Provate a domandarvi:
Se foste al governo e doveste voi attuare un provvedimento che potrebbe compromettere il vostro lavoro/professione, perchè magari il provvedimento andrebbe contro il vostro datore di lavoro o contro la vostra categoria professionale, voi come vi comportereste?
– Attuereste il provvedimento a vostro rischio e pericolo o contro i vostri interessi professionali?
– Oppure lo attuereste a cuor leggero incuranti delle eventuali ripercussioni economiche nei vostri confronti?
E’ facile intuire che se dopo il mandato aveste una indennità che compensasse l’eventuale perdita di lavoro o di reddito provocata dal vostro operato politico, per voi sarebbe più facile tener fede al vostro mandato.
Differentemente, il rischio che i politici NON tengano fede al loro mandato, si moltiplicherebbe in modo irrimediabile.
Anzi: Senza vitalizio fareste di tutto per poter continuare a rimanere attaccati alla poltrona il più a lungo possibile con la scusante che:

“Se perdo il mandato, cosa faccio, come campo?”

Con tutta probabilità la stragrande maggioranza delle persone ragionerebbe così.
E quindi:
Capite ora a cosa serve il vitalizio?
Serve a ridurre il rischio di ricatto e di corruzione.
Che poi la corruzione ci sia lo stesso, questo è un altro paio di maniche.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Video su YouTube  “N.W.O. Divergenti dalla Matrix ?” | Notizie Oggi Lineasera.

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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