Piena capacità/Piena occupazione (PLG)

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Piena capacità/Piena occupazione in sintesi.
  1. IL COMPITO DELLO STATO E’ PORTARE E MANTENERE IN EQUILIBRIO I 3 ELEMENTI CHE COMPONGONO IL SISTEMA ECONOMICO: PERSONE, BENI, MONETA.
  2. PIENA OCCUPAZIONE: PROGRAMMA di LAVORO transitorio GARANTITO (PLG).
  3. Art.1: “L’ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO…” LA COSTITUZIONE ITALIANA SI BASA SULLA MMT.
  4. QUANDO L’ECONOMIA E’ INCEPPATA, LO STATO INTERVIENE IN MODO ANTICICLICO A SOSTEGNO DELL’ECONOMIA.
  5. PIENA CAPACITA’.

 

 

INTRODUZIONE: Piena occupazione/Piena occupazione in sintesi.

La MMT (impressa nella Costituzione ITA del ’48) persegue l’obbiettivo della Piena capacità/Piena occupazione in permanenza di stabilità di prezzi.
E come si ottiene un risultato del genere?
Semplice:
Stampando moneta ed utilizzandola per impiegare tutti i disoccupati (piena occupazione) a produrre tutto ciò che sta mancando/servendo, di modo tale che la produzione realizzata fornisca il corrispondente contro-valore alla moneta emessa (inflazione stabile).
Lo strumento economico per conseguire il risultato della piena occupazione (senza inflazione) si chiama P.L.G. – Programma di Lavoro Transitorio Garantito.  I PLG sono il cuore della MMT.

 

 

1) IL COMPITO DELLO STATO E’ PORTARE E MANTENERE IN EQUILIBRIO I 3 ELEMENTI CHE COMPONGONO IL SISTEMA ECONOMICO: PERSONE, BENI, MONETA.

IL BILANCIO CHE DEVE QUADRARE NON E’ QUELLO CONTABILE DEI NUMERI, MA QUELLO UMANO DELLA PIENA OCCUPAZIONE E DEL BENESSERE PER TUTTI I CITTADINI.

Per capire meglio il funzionamento del PLG definiamo prima alcuni concetti.
Il funzionamento dell’economia scaturisce dall’interazione dei 3 elementi fondamentali che costituiscono il sistema economico:

  1. I BENI che vengono venduti, (Nota: Quando parliamo di beni, stiamo considerando tutte quelle cose che materialmente si possono acquistare sul mercato con della moneta. Il lavoro e i servizi rientrano in questo contesto; entrambi infatti una volta prodotti, possono essere sia venduti che acquistati con il denaro).
  2. LA MONETA che serve per comprarli,
  3. LE PERSONE che li devono acquistare.

Lo Stato in pieni poteri, attraverso la gestione della propria moneta, sarà in grado di regolare l’interazione/equilibrio di questi 3 elementi.
Da ciò risulta chiaro che la massima efficienza del sistema si raggiunge facendo in modo che tutte le persone abbiano un reddito sufficiente per acquistare i beni e al contempo siano tutte messe in condizione di lavorare consentendo così di ottenere il massimo livello di capacità produttiva del sistema stesso (vedi articolo “Piena capacità'”).
La disoccupazione cela in se 2 facce della stessa medaglia:

  • Da una parte il mancato livello di produttività che si sarebbe potuto raggiungere attraverso l’impiego dei disoccupati.
  • Dall’altra una mancata capacità di domanda da parte dei disoccupati per insufficienza di reddito.

A ciò vanno aggiunti tutti gli scompensi e gli squilibri sociali che questo stato di malessere provoca generando di fatto un costo indiretto che lo Stato si troverà comunque a sostenere.
Dunque risulterà un ottimo investimento  per lo Stato creare e spendere moneta per sostenere l’occupazione.
Tale risultato si ottiene grazie all’attuazione del Programma di Lavoro transitorio Garantito.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento”):  Appunti di MACROeconomia summit Rimini (estratto dell’intervento del Dott. Matthew Forstater, MACROeconomista Statunitense che ha attuato il PLG direttamente “sul campo” nell’opera di ricostruzione dell’economia argentina post-crisi).   Programma economico MMT.    Mosler Economics.  Circuitismo monetario.  Paolo Barnard.

 

 

2) PIENA OCCUPAZIONE: PROGRAMMA di LAVORO transitorio GARANTITO (PLG).

I PLG SONO IL CUORE DELLA MMT.

Quando l’economia si inceppa (stagnazione/recessione/deflazione), in gergo tecnico si dice che:
Lo Stato interviene in modo AntiCiclico (rispetto alla direzione del ciclo dell’economia).
E in che modo?
Stampando soldi e basta?
Ovviamente NO!
Bensì, stampando soldi per impiegare temporaneamente tutti i suoi disoccupati a produrre tutto ciò che sta mancando/servendo, ma che non si stà realizzando a causa della crisi.
In oltre in parallelo la stessa forza lavoro temporaneamente assorbita dal comparto pubblico, sarà adeguatamente formata/qualificata (mediante appositi corsi di formazione opportunamente istituiti dallo Stato) in tutti quei comparti strategici in cui lo Stato decida di reindirizzare la sua linea economica.
Tale risultato si ottiene grazie all’attuazione del Programma di Lavoro transitorio Garantito.
Con tale programma lo Stato finanzierà l’occupazione (e la riqualificazione) di tutta la forza lavoro disoccupata disponibile sul mercato, altrimenti improduttiva, fissando al contempo una paga oraria base di riferimento, ad esempio 10 Euro all’ora.
Tale operato provocherà di riflesso un aumento della capacità generale di acquisto di beni che farà alzare il livello dei consumi; le aziende riusciranno a vendere di più e a loro volta cominceranno ad assumere nuovo personale (nel frattempo riqualificato dal PLG) per sostenere l’aumento di produzione.
A questo punto inizierà un graduale spostamento della forza lavoro dall’impiego statale alle aziende private che si troveranno tra l’altro nelle condizioni di dover offrire una paga superiore ai 10 euro all’ora offerti dallo Stato, per attrarre manodopera.
Il PLG sarà in grado così di svolgere una duplice funzione, fissa il valore della paga minima e funge da vero e proprio ammortizzatore sociale attivo capace di mantenere occupati produttivamente i potenziali disoccupati in fase di recessione economica.

RICAPITOLANDO: Durante la crescita economica la forza lavoro si sposterà verso le aziende private, durante la recessione verso l’impiego statale di pubblica utilità (parliamo di impieghi rigorosamente produttivi e/o socialmente utili, che diano un corrispondente controvalore alla quantità di moneta emessa).
Il PLG si annovera a pieni voti nell’elenco degli investimenti che compongono la salutare spesa a deficit positivo quella che, lo ricordiamo, non genera inflazione.

NOTA BENE (IMPORTANTE): E’ doveroso specificare a caratteri cubitali, che i PLG NON si occupano di impiegare i disoccupati a produrre beni di tipo commerciale come possono essere ad esempio le scarpe di Prada o le borse di Gucci, giacchè NON si sta parlando di ECONOMIA COMUNISTA, bensì si impiegheranno i disoccupati a produrre beni di pubblica utilità o socialmente utili come ad esempio:
– Strade, autostrade,
– Ferrovie, stazioni,
– Mezzi pubblici, metropolitane,
– Scuole, insegnamento, educazione, assistenza ai minori
– Ospedali, sanità, assistenza agli ai malati e agli anziani,
– Logistica, poste, spedizioni,
– Riqualificazione/bonifica del territorio,
ecc ecc.
e tutto ciò che serve per sostenere il benessere essenziale dei cittadini, nonchè rendere più efficiente il settore commerciale privato una volta che l’economia fosse ripartita.

Scritto da:  Cristian Minerva.
Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento”):  Appunti di MACROeconomia summit Rimini (estratto dell’intervento del Dott. Matthew Forstater, MACROeconomista Statunitense che ha attuato il PLG direttamente “sul campo” nell’opera di ricostruzione dell’economia argentina post-crisi).   Programma economico MMT.    Mosler Economics.  Circuitismo monetario.  Paolo Barnard.

 

 

3) Art.1: “L’ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO…” LA COSTITUZIONE ITALIANA SI BASA SULLA MMT.

COME LO STATO UTILIZZA LA MONETA PER APPLICARE I PRINCIPI DELLA SUA COSTITUZIONE.

Per tutti quelli che ritengono utopistica l’applicazione della MMT, è bene sapere che la nostra Costituzione è fondata sulla MMT, come scritto in modo inequivocabile nell’Art.1 dei Principi fondamentali.
Nell’Art.1 c’è scritto nero su bianco che:
***Lo Stato italiano è obbligato a garantire il lavoro per tutti i suoi cittadini.***
E come lo fa?
Risposta:
Per mezzo dei soldi, giacché i cittadini si mettono a lavorare se assunti/pagati da qualcuno.
Ma sapete cosa significa questo?
Significa che tecnicamente tutti i tipi di ammortizzatori sociali PASSIVI come ad es il reddito di cittadinanza piuttosto che i sussidi per la disoccupazione, NON dovrebbero sussistere, nel senso che dovrebbero essere sostituiti dagli ammortizzatori sociali ATTIVI rappresentati nella fattispecie dai PLG.
Vale la regola che:
Se c’è un cittadino temporaneamente disoccupato in attesa di un prossimo impiego, NON ha senso pagarlo per stare a casa senza che questo produca nulla in contro-partita, poiché ciò genererebbe inflazione (oltre che indebolire l’intero sistema economico); tanto vale pagare lo stesso cittadino per tenerlo impiegato a produrre qualsiasi cosa di utile che stia mancando/servendo, e che NON venga prodotta dal SETTORE PRIVATO per mancanza di convenienza piuttosto che di soldi.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Principi fondamentali della costituzione italiana.

 

 

4) QUANDO L’ECONOMIA E’ INCEPPATA, LO STATO INTERVIENE IN MODO ANTICICLICO A SOSTEGNO DELL’ECONOMIA.

GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI DEVONO ESSERE ATTIVI E NON PASSIVI: NON SI VIENE PAGATI PER STARE A CASA A FARE NULLA!

L’economia è ciclica, ovvero è caratterizzata da fasi in cui sale e scende.

– Quando sale, l’economia cresce,
viceversa
– Quando scende, l’economia si blocca, si inceppa, passando dalla stagnazione fino alla decrescita (recessione).

Abbiamo capito come si innesca la recessione:
Lo Stato spende di meno, si riducono i salari, i posti di lavoro, si riduce la capacità generale di acquisto di beni, così le aziende vendono meno, ecc. ecc.
Bene, ora immaginate un po’ come si innesca la crescita economica:
Lo Stato spende di più (ricordiamo che si parla sempre di rigorosa spesa a deficit positivo), si aumentano i salari, gli stipendi, i posti di lavoro, aumentando di fatto la capacità generale di acquisto di beni, così le aziende vendono di più, aumentano gli utili e dunque anche la capacità occupazionale, così aumenta il gettito fiscale, aumenta il PIL e in rapporto a questo il debito risulta più piccolo (ripetiamo che con la moneta sovrana fiat, il debito pubblico e la sua dimensione NON rappresentano essere un problema).
Il sistema monetario moderno, quello a moneta fiat, consente indiscriminatamente a qualsiasi Stato, anche il più povero, di perseguire gli obbiettivi della piena occupazione volta a diffondere il più alto livello di benessere possibile fra tutti i cittadini che compongono lo Stato stesso.
Questa possibilità però si verifica a patto che lo Stato disponga pienamente di tutti i poteri e tutti gli strumenti preposti alla gestione delle sue politiche economiche/ monetarie (quello che non si verifica in Europa).
Quando invece queste condizioni vengono soddisfatte lo Stato potrà mettere in atto il suo Programma di Lavoro transitorio Garantito (PLG) a sostegno della propria economia.
Il PLG sarà lo strumento principe nell’innesco della ripresa economica e sostituirà tutti quei tipi di ammortizzatori sociali passivi atti a produrre nessun lavoro in contropartita (vedi casse integrazioni o sussidi per la disoccupazione) che come spiegato, generano inflazione (spesa a deficit negativo); detto senza mezzi termini, NON SI VIENE PAGATI PER STARE A CASA A FARE NIENTE (è ovvio che le pensioni non rientrano in questo contesto), ma per fare sempre qualcosa che risulti essere produttiva o costruttiva per l’economia (spesa a deficit positivo) nonché per la pubblica utilità volta a migliorare il benessere dei cittadini e/o la tutela dell’ambiente.
Il tutto implementato da una serie di corsi di riqualificazione professionale che mantengano costantemente adeguata la preparazione della potenziale forza lavoro in attesa di un nuovo reimpiego nel settore privato.

Questa appena descritta è la distinzione che intercorre tra un corretto intervento AntiCiclico dello Stato (quello degli ammortizzatori sociali ATTIVI), rispetto a quelo scorretto (quello degli ammortizzatori sociali PASSIVI).
– Il primo è MMT.
– Il secondo è NeoLiberismo/Comunismo.
Si tenga sempre bene a mente questa fondamentale differenza.

Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento”):  Appunti di MACROeconomia summit Rimini (estratto dell’intervento del Dott. Matthew Forstater, MACROeconomista Statunitense che ha attuato il PLG direttamente “sul campo” nell’opera di ricostruzione dell’economia argentina post-crisi).   Programma economico MMT.   Mosler Economics.  Circuitismo monetario.  Paolo Barnard.

 

 

5) PIENA CAPACITA’.

DIFFERENZA TRA ECCESSO DI SPESA E DIFETTO DI SPESA.

E’ luogo comune affermare che occorre fare parsimonia perché abbiamo vissuto per troppi anni al di sopra delle nostre possibilità, e altresì che il nostro Stato ha speso insistentemente oltre quelle che erano considerate essere le sue reali capacità.

Bene, andiamo a definire quale è il punto di REALE CAPACITA’ di uno Stato.
La reale capacità in gergo tecnico è quella che viene definita PIENA CAPACITA’, ovvero il punto in cui il sistema economico raggiunge l’apice della sua massima resa.

PIENA CAPACITA’:  In MACROeconomia la massima resa del sistema si ottiene nel momento in cui il paese sta impiegando il 100% dei suoi fattori produttivi, ovvero tutti lavorano/ producono (quindi tutti hanno un reddito) e tutti consumano/ risparmiano (NB: i lavoratori sono al contempo gli stessi consumatori che devono assorbire  la produzione creata).

Per tale ragione, questo sarà il punto culmine (quello della PIENA CAPACITA’ appunto) che ogni Stato si dovrà prefiggere di conseguire come obbiettivo ultimo delle proprie politiche economiche/sociali.
Stabilito questo punto di riferimento ora potremo distinguere con esattezza quando lo Stato si troverà a spendere realmente oltre le sue possibilità, e quando invece si troverà al di sotto:

  • SPESA IN ECCESSO: Quando lo Stato, una volta raggiunto il punto di massima resa (ovvero il punto di piena occupazione/massima produzione), continuerà ancora a spendere a deficit, allora la spesa risulterà essere eccessiva.
  • SPESA IN DIFETTO: Fino a quando lo Stato non avrà raggiunto il punto di massima resa (ovvero il punto di piena occupazione/massima produzione), la spesa effettuata risulterà invece essere sempre insufficiente.

Per tanto fino a che lo Stato non avrà portato il livello della sua disoccupazione allo 0% significherà che la sua spesa sarà sempre al di sotto delle sue reali capacità/potenzialità.
Dal momento che l’Italia, durante tutto il periodo di accumulo dei deficit che oggi compongono il nostro debito pubblico, non ha mai raggiunto il livello di piena occupazione, significa che il livello di spesa a deficit POSITIVO non è mai arrivato ad essere eccessivo, in altre parole, abbiamo sempre vissuto sotto le reali capacità che il nostro Stato era in grado di sostenere.
Avere un livello di disoccupazione di una qualsivoglia entità e dire che la spesa (a deficit POSITIVO) che si sta sostenendo è eccessiva, è tecnicamente sbagliato.
Se lo Stato non spende sufficienti soldi per conseguire la piena occupazione, significa che sta volontariamente rinunciando al guadagno che si sarebbe realizzato impiegando il 100% della sua forza lavoro e allo stesso tempo sta limitando nella stessa misura la capacità di domanda che si sarebbe generata dal reddito scaturito dall’impiego dei medesimi disoccupati.
Oggi in Europa, i paesi membri stanno vivendo ben al di sotto delle reali potenzialità dei rispettivi Stati, eppure si sta affermando esattamente il contrario.
Si sta lasciando una fetta sempre crescente di popolazione esclusa da quella copertura monetaria che dovrebbe andare a coprire la produzione generata dal potenziale impiego di tutti i disoccupati provocati volontariamente dalle austerità/recessioni inflitte dalla troika.
Ogni nuova emissione di denaro da parte della Banca Centrale volta a far lavorare/produrre/consumare ogni singolo cittadino attualmente disoccupato, andrebbe ad avvicinare  la produttività del sistema economico europeo al punto di massima resa (ESPANSIONE DELL’ECONOMIA) con conseguente aumento indiscriminato del volume della ricchezza generale di tutta la popolazione.
Al contrario, con l’applicazione del Fiscal Compact, l’Europa sta sottraendo attraverso le tasse ulteriori porzioni di moneta a progressiva scopertura di ulteriori redditi da lavoro, con conseguente allontanamento dal suddetto punto (CONTRAZIONE DELL’ECONOMIA) e costante perdita di ricchezza da parte dell’intera collettività, ad eccezion fatta per quei ristretti gruppi di elite nelle mani dei quali si stanno progressivamente concentrando tutte le ricchezze ed i poteri presenti sul territorio.
Non stiamo a ricordare che i soldi per conseguire questa copertura monetaria, non possono essere risparmiati dalla massa della moneta già circolante, ma devono rigorosamente essere aggiunti ex-novo dalla Banca Centrale che ha piena  facoltà di stampare illimitatamente sulla base di niente (ne ORO, tanto meno TASSE, men che meno TITOLI DI STATO)  tutta la moneta necessaria a portare in equilibrio il suddetto sistema.

Nota Bene: Abbiamo affermato che Uno Stato deve continuare a spendere a deficit fino a che non viene raggiunto il livello di piena occupazione.
Come già spiegato  ripetutamente più volte, è evidente che la spesa dovrà sempre essere rigorosamente volta a creare beni/lavoro/servizi che diano un controvalore all’emissione della moneta stessa, spesa a deficit POSITIVO (si pensi in tal senso, ad esempio, alla mole di posti di lavoro che potrebbero generarsi dalla sola opera di messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale contro i rischi di alluvioni/terremoti.).
In oltre lo Stato, dovrà sempre essere dotato di un assetto specifico strutturato in modo tale da non generare spese superflue (INTERESSI sui titoli), al fine di non creare scompensi che possano compromettere l’equilibrio generale del sistema (quello che non si verifica in Europa).

CENNO STORICO: Proprio queste, nel concreto, sono state parte delle ragioni per cui negli anni ’80, l’Italia si trovava in balìa di un livello dell’inflazione particolarmente elevato benchè non era stato conseguito l’obbiettivo della piena occupazione.
E’ doveroso infatti in tal senso specificare che la vera causa dell’esplosione dell’inflazione che colpì le economie di tutti i paesi occidentali nel corso degli anni ’70-’80, quelli della famosa STAGFLAZIONE per intenderci,  era da attribuirsi fondamentalmente alle crisi petrolifere indotte sui mercati dai paesi produttori del greggio, i quali non dimentichiamolo, avevano prodotto nel giro di poco un’aumento arbitrario del prezzo del petrolio di oltre il 400% rispetto al valore di partenza.
Sorpassate le crisi petrolifere degli anni ’70, negli anni ’80 in Italia Ciampi e Andreatta decisero di compiere il fatidico DIVORZIO.
Il divorzio tra tesoro e Banca d’Italia aveva causato una crescita esponenziale degli interessi sul debito, che come tali trasformavano una fetta sempre crescente (o totale) della spesa a deficit affrontata dallo Stato, in deficit NEGATIVO rappresentato dagli interessi, con ripercussioni nocive sullo stato dell’economia reale coplessiva e dei relativi posti di lavoro.
L’ex funzionario del ministero del bilancio Nino Galloni, fa osservare come il livello particolarmente elevato degli interessi causati dal divorzio, fecero deviare i profitti di tutti gli imprenditori delle aziende pubbliche e private italiane del tempo, dal reimpiego nella produzione, all’acquisto di BOT e CCT, andando come detto a peggiorare lo stato dell’occupazione generale del paese.
Nonostante ciò, va menzionato che proprio negli anni ’80, grazie alla nostra sovranità monetaria, l’Italia figurava essere il paese con il più alto livello dei risparmi totalizzati al mondo e tale risparmio (NETTO) corrispondeva al centesimo all’ammontare del debito pubblico stesso (vedi articolo “BILANCIO DELLO STATO” nella sezione “MACRO3“) a dimostrazione incontrovertibile del fatto che la SPESA PUBBLICA dello Stato a moneta sovrana fiat, risulta essere un attivo dell’economia anche quando viene erogata sotto forma di spreco.
I residui di tale risparmi, sono quelli che ancora adesso stanno tenendo inpiedi la nostra economia, fintanto che il FISCAL COMPACT non avrà terminato di prosciugarla!

Scritto da:  Cristian Minerva.
Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“)ME-MMT.

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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