Relazione genitori-figli

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Relazione genitori-figli in sintesi.
  1. LA RELAZIONE TRA GENITORI E FIGLI SI COSTRUISCE NEI PRIMI 12 ANNI (Umberto Galimberti)

 

 

INTRODUZIONE: Relazione genitori-figli in sintesi.

I genitori è come se fossero i programmatori che caricano il SistemaOperativo nei propri figli.
Il SistemaOperativo si carica entro i primi 12 anni del bambino nell’età infante in cui il bambino si relaziona in modo verticale.
A partire dall’età dello sviluppo, col sopraggiungere della sessualità, l’individuo comincia a relazionarsi in modo orizzontale.
Quindi dopo il dodicesimo anno, quel che è fatto è fatto.

 

 

LA RELAZIONE TRA GENITORI E FIGLI SI COSTRUISCE NEI PRIMI 12 ANNI

UMBERTO GALIMBERTI (dal min 15:38): “FINO A 12 ANNI CI SI RELAZIONA IN MODO VERTICALE; DOPO I 12 ANNI IN MODO ORIZZONTALE”.

Se un genitore ad un certo punto si accorge di NON avere un dialogo con suo figlio, deve cominciare a ritenere che forse come genitore a livello di relazione NON ha fatto un buon lavoro.
Come si fa a pensare di avere un dialogo con i propri figli se fino ad allora NON ci si ha mai parlato?
I genitori hanno tempo per costruire la relazione con i propri figli nei primi 12 anni della loro vita.
Costruire la relazione, ATTENZIONE, NON significa interfacciarsi coi figli nel modo tipo:
– Mangia che così cresci
– Studia che così impari
– Copriti se no ti ammali
– Fai questo (perchè è giusto, piuttosto perchè è il tuo dovere)
– NON fare quello (perchè è sbagliato)
ecc ecc.
Così si crescono le piante, NON gli esseri umani.
Il figlio NON è una pianta, e oltre alle cure e attenzioni fisiologiche, ha bisogno anche delle cure e attenzioni relazionali.
Costruire una relazione vuol dire:
– Dialogare col bambino
– Giocarci insieme
– Confrontarsi con lui
– Condividere le esperienze
– Condividere i divertimenti
– Condividere le fatiche
– Condividere le difficoltà
– Condividere le scocciature
ecc ecc.
Se il genitore invece che investire il proprio tempo nella relazione coi figli, continua ad investire tutto il suo tempo nel proprio lavoro (o in tutto il resto di cose che lo riguardano individualmente), e sopperisce alle sue mancanze relazionali ricoprendo il figli di regali e beni materiali sostitutivi della sua mancata presenza, il risultato sarà quello che si può immaginare.

Fino a 12 anni i figli si relazionano in modo verticale dal basso verso l’alto.
Dai 12 anni in poi, a partire dallo sviluppo della sessualità, i figli si cominciano a relazionare in modo orizzontale.
Dopo i 12 anni, una volta che la relazione è andata come è andata, quello che conta da parte dei genitori sarà l’esempio (che essi sapranno dare).
Anche qui: Se fino a 12 anni il genitore NON è stato capace di instaurare un dialogo, sarà tutta in salita.
L’esempio riguarda il modo che il genitore ha di porsi nei confronti dell’ambiente circostante e della vita in genere.
Se il genitore manifesta un approccio alla vita e alle relazioni di tipo egoista/egocentrico, superficiale, poco considerevole nei confronti degli altri, stacanovista, magari imperniato soltanto sul potersi permettere di condurre determinati stili di vita, o per dimostrare agli altri una certa apparenza, una certa importanza, un certo status, una certa bellezza, ecc ecc. questo sarà l’esempio che il figlio si ritroverà da seguire.

Inutile dire che anche la relazione che persiste tra i 2 genitori, fungerà più che mai da esempio e punto di riferimento per i figli.
– 2 genitori che si amano e si rispettano forniscono un tipo di esempio.
– 2 genitori che si separano, che si odiano, che lottano tra di loro, che NON si rispettano, che si fanno guerra in continuazione, che NON si sopportano, ecc ecc, forniscono tutt’altro esempio.
I genitori dovrebbero essere consapevoli che una volta che mettono al mondo un figlio, tutto il resto passa in secondo piano.
Come dire:
Dopo che hai fatto un figlio scopri che la relazione col coniuge NON va bene? Mo ti arrangi! Ora ci sono i bisogni del figlio, tutto il resto NON conta.
Invece NON è mai così.
Anzi, sembra quasi che le separazioni avvengano solo dopo che si è deciso di mettere al mondo figli.
Chissà perché.
Il risultato di ciò è una società sempre più superficiale, sempre più cinica ed egoista, ma perfettamente congeniale ai meccanismi del modello economico-sociale NeoLiberista.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonte: Video Umberto Galimberti: il disagio giovanile nell’età del nichilismo (dal min 15:38)

 

 

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Cristian Minerva

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