Situazione Ucraina

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Guerra fredda e neutralità Stati cuscinetto.
  1. IL PROBLEMA È L’ESPANSIONE DELLA NATO VERSO EST: COME SI RISOLVE IL PROBLEMA?
  2. BREVE INQUADRAMENTO GEO-POLITICO.
  3. GUERRA IN UCRAINA: RITORNO ALLA GUERRA FREDDA FRA USA E RUSSIA.

 

 

INTRODUZIONE: Guerra fredda e neutralità Stati cuscinetto.

La Guerra Fredda si basa sul fatto che le contro-parti antagoniste mantengano sempre tra loro una distanza di sicurezza che impedisca all’avversario di piazzare i suoi missili a ridosso del proprio confine, e questo  per evitare che la Guerra Fredda si trasformi in una Guerra vera a tutti gli effetti, contro gli interessi di tutti.
A seguire le dichiarazioni dell’ex Presidente della CommissioneEuropea e del Direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale.

ROMANO PRODI (min 5:30): “Nel 2008 Germania, Francia, Italia votammo per NON ammettere la Georgia e in Ucraina nella NATO, NON ce l’hanno imposto i russi, era una volontà di tutta l’Europa per lasciare un paese cuscinetto. […]  L’Unione Europea e la NATO sono 2 discorsi completamente diversi. I confini della NATO devono essere gestiti anche dagli Europei.”

ROMANO PRODI (min 6:48): “Quando io parlavo con Putin da Presidente della Commissione Europea, a lui che gli  Stati Baltici ex sovietici eccetera entrassero in UE NON interessava assolutamente nulla, diceva “Fate pure” però NON i missili della NATO.”

Per quanto riguarda invece il discorso se l’Ucraina poteva avere il diritto si poter scegliere se entrare nella NATO o meno, la legge internazionale dice così:

ALESSANDRO ORSINI (Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale): “Esiste una legge della politica internazionale la quale prevede che le grandi potenze possano proibire ai paesi confinanti di avere una linea di politica estera che rappresenti una minaccia per la sicurezza nazionale.”

Ergo: Gli Stati cuscinetto NON hanno la facoltà di aderire ad alleanze militari ostile alla potenza adiacente come molti erroneamente credono.

 

 

1) IL PROBLEMA È L’ESPANSIONE DELLA NATO VERSO EST: COME SI RISOLVERE IL PROBLEMA?

GLI STATI CUSCINETTO DOVREBBERO RIMANERE NEUTRALI.

Alla fine della 2^GuerraMondiale fu istituita la NATO per contrastare una ipotetica espansione dell’UnioneSovietica verso l’occidente.
Con la dissoluzione dell’UnioneSovietica avvenuta a Dicembre 1991 la NATO sarebbe dovuta essere dissolta.
Invece NON solo NON è stata dissolta, ma in aggiunta gli USA ad un certo punto dell’epoca contemporanea di preziosa PACE hanno deciso:

  • – di uscire fuori dal patto di disarmo e
  • – di cominciare ad espandere la NATO verso l’attuale Russia.

Ciò significa che gli USA hanno cominciato a piazzare basi missilistiche sempre più in prossimità della Russia, col rischio di re-inasprire le tesnsioni con conseguente rischio di compromissione della preziosa PACE.
L’Ucraina rappresenta essere il cuscinetto di sicurezza tra NATO/USA e Russia.

L’Ucraina internamente è sostanzialmente suddivisa in 2 fazioni:

  1. – Ucraina orientale filo-Russa.
  2. – Ucraina occidentale filo-Europea.

La legge della democrazia vuole che le differenti volontà popolari vengano risdpettate, per cui:

  • – Così come NON sarebbe giusto costringere la parte occidentale a stringere rapporti con la Russia,
  • – Allo stesso modo NON sarebbe giusto costringere la parte orientale a stringere rapporti con l’UE.

E quindi come si fa?

RISOLUZIONE DEL PROBLEMA:

La risposta è pressochè scontata e senza alternative:
Si deve intavolare un negoziato in cui si consenta alle differenti aree regionali Ucraine di aderire commercialmente ai partner desiderati (FiloEuropeisti con l’UE e FiloRussi con la Russia) fermo restando il fatto che nessuna delle fazioni 2 ucraine contrapposte possano in alcun modo stringere alleanze di tipo MILITARE, così come indicato nella legge internazionale menzionata da Orsini.

ALESSANDRO ORSINI (Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale): “Esiste una legge della politica internazionale la quale prevede che le grandi potenze possano proibire ai paesi confinanti di avere una linea di politica estera che rappresenti una minaccia per la sicurezza nazionale.”

Il resto è ipocrisia guerrafondaia anti-democratica.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: NATO Wikipedia

 

 

2) BREVE INQUADRAMENTO GEO-POLITICO.

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO, CAUSA DELLA CRISI, E 2 DIFFERENTI VERSIONI.

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO:

L’Ucraina rappresenta una importante linea geo-strategica di confine tra la Federazione Russa e l’Unione Europea, nonché con il Mar Mediterraneo, per mezzo del Mar Nero, il Mar d’Azov, e lo stretto che unisce questi 2 mari, che si chiama:
Stretto di Kerc..
In particolare proprio le acque del Mar d’Azov e dello stretto di Kerc, sono condivise da Russia ed Ucraina per mezzo della Crimea (NB: La Crimea in oltre è ancora più strategica per il fatto che proprio in Crimea ha sede una fondamentale base navale della Russia posizionata li sin da quando l’Ucraina era ancora parte dell’Unione Sovietica).
Per questa ragione un eventuale controllo/influenza sul governo ucraino, risulta essere di fondamentale importanza geo-strategica, motivo per cui l’Ucraina è contesa tra l’occidente e l’oriente.

NOTA BENE (IMPORTANTE): In oltre NON va dimenticato che l’Ucraina ha da sempre svolto una funzione di Stato cuscinetto tra l’arsenale bellico atlantico della Nato, e la capitale Russa di Mosca.
Il passaggio dell’Ucraina alla sponda atlantica comporterebbe l’avanzata della linea offensiva atlantica della NATO fino al confine della Federazione Russa, distanza considerata estremamente critica dai Russi per quanto riguarda il discorso di strategia militare.

CAUSA DELLA CRISI:

A settembre 2013 il presidente Yanukovich (filo-Russo), rifiuta di siglare un accordo con l’occidente (ovvero l’Unione Europea) in prospettiva di una prossima adesione dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica della NATO.
A causa di questo mancato accordo si crea una protesta popolare pacifica che si insedia in piazza in modo permanente (la così detta Maidan).
A inizio 2014 la protesta da pacifica si trasforma in una operazione di rovesciamento del governo Yanukovich, per sostituirlo con uno nuovo.
E’ qui che la Russia entra in azione (o passa al contro-attacco, a secondo di come la si vede) invadendo la Crimea.
La Crimea perché come detto è la regione attraverso cui l’Ucraina controlla lo Stretto di Kerc.

LE 2 VERSIONI:

Ovviamente esistono 2 versioni/punti di vista sulla vicenda:

  1. Una versione è quella secondo cui la Russia abbia compiuto un ATTACCO, approfittando della crisi ucraina per invadere la Crimea e guadagnare terreno verso l’occidente.
  2. L’altra versione è quella secondo cui la Russia abbia compiuto una DIFESA, invadendo la Crimea per impedire alle forze occidentali di guadagnare terreno verso oriente, con l’intento di scongiurare il pericolo che la NATO possa piazzare le sue postazioni missilistiche a ridosso del confine Russo.

Per avere un riferimento in merito alla fondatezza su una possibile implicazione di nazioni estere nella vicenda, riportiamo un passaggio di Lucio Caracciolo di Limes:

LUCIO CARACCIOLO (min. 3:10): […] “Lo scotto del 2014 quando Putin si fece sorprendere con la guardia bassa, e AMERICANI e INGLESI riuscirono a spingere il movimento di Maidan fino a rovesciare il presidente Yanucovich considerato come l’uomo di Putin a Kiev” […]

Sta di fatto che al netto delle 2 versioni il potenziamento bellico Ucraino registrato dal momento delle prime tensioni fino ai giorni attuali, sembrerebbe essere stato in buona parte sponsorizzato dagli USA, il che sarebbe tutto dire.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: MappaMundi (Canale YouTube).  Limes (rivista di GeoPolitica).  Video “Putin invade l’Ucraina – Mappa Mundi edizione speciale con Lucio Caracciolo“.   Wikipedia.

 

 

3) GUERRA IN UCRAINA: RITORNO ALLA GUERRA FREDDA FRA USA E RUSSIA.

UCRAINA: UNO SCOMODO TESTIMONE” – TESTIMONIANZA DI UN FOTOREPORTER PRESENTE DURANTE L’INSURREZIONE A MAIDAN.

Video intervista redatta da Byoblu a Giorgio Bianchi, fotoreporter, giornalista e documentarista presente in territorio ucraino nei momenti caldi in cui prese sviluppo il conflitto.
La testimonianza del giornalista serve a fornire elementi aggiuntivi a quelli diffusi dai media mainstraam, che consentano agli spettatori di sviluppare una propria opinione critica dei fatti.
La situazione è la medesima di sempre: lo scontro fra i soliti 2 assi contrapposti, atlantico da una parte e russo dall’altra.

NB: Il seguente riassunto è proposto a puro titolo informativo ed è da considerarsi Apolitico. A ciascuno le sue conclusioni.

RIASSUNTO DEL VIDEO:

Lo scenario è il solito.
C’è sempre di mezzo uno Stato (in questo caso l’Ucraina) che ricopre una posizione geo-politicamente strategica.
Spesso in questi casi ci sono in gioco le posizioni militari legate alle basi militari dell’una o dell’altra fazione, che risiedono sul territorio oggetto della disputa.
Nel caso dell’Ucraina è la Russia ad avere le sue basi nella regione della Crimea.
Spesso questi Stati hanno situazioni interne precarie dove le solite malefatte della classe politica (prevalentemente corruzione e clientelismo) sono, a ragione, oggetto di contestazione anche aspra da parte del popolo che si organizza legittimamente  per manifestare il proprio dissenso (così come accade in tutti i paesi democratici del mondo).
Come visto in molte altre situazioni equivalenti, queste proteste legittime (operate dal popolo che recrimina i suoi diritti), possono essere infiltrate e strumentalizzate per intentare colpi di Stato tesi a sovvertire il governo ed ottenere un nuovo controllo sul territorio (vedi pag. Guerra NON convenzionale).
Si tratta come sempre di capire come stiano le cose, cercando di analizzare tutte le informazioni disponibili, confrontandole tra di loro, per poi trarre le opportune conclusioni..

ATTACCO DEI CECCHINI A MAIDAN:

Per capire dove stia la ragione occorre determinare da che parte sia partito l’attacco:
– Se dal versante Russo,
– o dal versante occidentale.
Il momento chiave si è avuto con l’attacco da parte dei cecchini sulla folla a Maidan.
– Una versione vuole che i cecchini erano Russi.
– L’altra versione vuole che i cecchini fossero mercenari assoldati per sparare sulla folla per creare un caso politico di livello internazionale contro la Russia.
Il FotoReporter a tal proposito propone alcuni video in cui sarebbe possibile rintracciare la provenienza degli spari.
Osservando i video il FotoReporter fa notare che gli spari dei cecchini su Maidan
– NON arrivavano dalla parte della polizia governativa (quindi dall’asse russo),
ma bensì
– dal’hotel Ucraina che si trovava dalla parte della base dei ribelli dove i ribelli avevano la loro base operativa e dove avevano allestito il loro ospedale da campo (video dimostrativi al seguito presenti nella video-intervista).
Si scoprì più tardi che i cecchini erano georgiani, assoldati e pagati per sparare con l’intento di provocare un caso di interesse politico a livello internazionale e giustificare l’intervento armato di soggetti esteri (come sostenuto dalla versione NON MainStream).
Proseguendo nelle sue analisi Bianchi fa in oltre notare come la sommossa popolare ucraina (seguita alla protesta pacifica iniziale), esibiva un livello di organizzazione e di equipaggiamento tecnico/logistico tale da supporre un supporto esterno pre-organizzato ed attuato per mezzo di opportune infiltrazioni (in questo caso ipotizzabili ma NON dimostrabili).
Altro aspetto importante da analizzare secondo Bianchi è il tipo di intervento attuato dal governo per fronteggiare la sommossa.
Solitamente i governi sono consueti a reprimere questi attacchi frontali con la forza anche militare se necessario.
Nel caso del governo ucraino (filo-russo), una volta appurato che i cecchini NON fossero stati Russi, Bianchi fa notare che l’intervento di Yanukovich sia risultato NON particolarmente aggressivo vista la titubanza dimostrata per lo schieramento dell’esercito.
Questo aspetto della titubanza militare, sottolinea il foto-reporter, accredita di molto la versione secondo cui l’attacco su Maidan NON proveniva dal versante russo ma da quello dei ribelli filo-occidentali, essendo che l’asse russo (nelle vesti di Yanucovich), come poc’anzi detto, si era invece dimostrato “morbido” con i manifestanti rivoltòsi (NB: in occidente, delle rivolte popolari sovversive come quelle ucraine in cui i rivoltosi mettono addirittura sotto assedio i palazzi governativi, difficilmente vengono tollerate, e sono sedate dalle forze governativo in modo estremamente netto e deciso come visto ad esempio di recente in Spagna).

CONCLUSIONI:

Bianchi tira le sue conclusioni sul conflitto ucraino con le seguenti parole:
“Lo scopo della guerra in Ucraina sono le sanzioni alla Russia, cioè il colpo di Stato che è stato fatto in Ucraina è stato fatto perchè si sapeva che la Russia non poteva strategicamente rinunciare alla Crimea”.
La guerra che poi oggi persiste ancora in Donbas, è il risultato dello scontro che si è consumato per le ragioni sopra citate.
Nel caso del Donbas però è ragionevole pensare che la Russia ritenga di non proseguire nel suo intento di difesa del vecchio governo in carica dall’attacco dei rivoltosi, per non incorrere in nuove ritorsioni da parte dell’asse occidentale, essendo che oltre tutto il territorio di principale interesse strategico da parte della Russia cioè la Crimea, è di fatto stato già preservato.
Per ulteriori approfondimenti si veda la video intervista “UCRAINA: UNO SCOMODO TESTIMONE – Giorgio Bianchi”.

Scritto da: Cristian Minerva (autore del riassunto)

Fonte: UCRAINA: UNO SCOMODO TESTIMONE – Giorgio Bianchi.  Limes, rivista di GeoPolitica

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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