Sovranità monetaria

Sequenza degli articoli:

  • 1) LA MONETA SOVRANA: CAPIRE IL CRUCIALE CONCETTO DI SOVRANITA’.
  • 2) IL CONCETTO DI SOVRANITA’ MONETARIA SPIEGATO ATTRAVERSO L’ESEMPIO DEL GIOCO DEL MONOPOLI.

 

 

1) LA MONETA SOVRANA: CAPIRE IL CRUCIALE CONCETTO DI SOVRANITA’.

E’ LA MONETA A CONSENTIRE AGLI STATI, ALLE COSTITUZIONI, AI  POPOLI, DI POTER ESERCITARE LA DEMOCRAZIA.

La moneta sovrana, come dice la parola stessa, è la moneta del Sovrano.
Il Sovrano in democrazia, è rappresentato dal popolo.
Dunque la moneta sovrana, è la moneta del popolo.
Dal momento che giuridicamente il popolo è rappresentato dallo Stato, quando lo Stato risulta essere titolare della propria moneta, significa che ci si trova in regime di Sovranità monetaria e dunque in un regime di Democrazia (articolo 1 dei principi della costituzione).
A stabilire la proprietà della moneta, è la capacità di emissione e controllo sulla stessa.
Chi detiene la capacità di emissione e controllo, è titolare della moneta, ovvero è sovrano.
In europa, gli Stati non possono più stampare (e dunque controllare) la loro moneta avendo ceduto la propria sovranità monetaria alla BCE (Banca Centrale Europea), ovvero un’istituzione che non solo non è neanche pubblica, dal momento che risulta essere di fatto un’istituto privato,  ma per di più, che è stata totalmente sottratta a qualunque forma di controllo, proprio da parte degli stessi popoli a cui avrebbe dovuto invece rendere conto.
Dunque in Europa, il sovrano attualmente non è più rappresentato dai popoli, ma dalla BCE che detiene la capacità di emissione e controllo della nuova moneta Euro, in un regime che però a questo punto, NON RISULTA ESSERE PIU’ DEMOCRATICO.
Ripetiamo ancora: In Europa il regime, NON  è democratico, ma di altra natura/matrice…
Ci si rifletta bene.

Scritto da: Cristian Minerva.

Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“):  Diritto costituzionale.

 

 

2) IL CONCETTO DI SOVRANITA’ MONETARIA SPIEGATO ATTRAVERSO L’ESEMPIO DEL GIOCO DEL MONOPOLI.

ART.1: “LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO”, ERGO, LA SOVRANITA’ MONETARIA PER COSTITUZIONE NON PUO’ ESSERE SOTTRATTA ALLO STATO PER ESSERE TRASFERITA IN MANI ALTRUI.

Consideriamo il caso esemplificativo del gioco del Monopoli.
Nella metafora, il gioco del Monopoli sta a rappresentare il “contenitore-economia” di una qualsivoglia Nazione, ad esempio l’economia dell’Italia.
Come tutti sappiamo, nel gioco del Monopoli cooperano 2 attori ben distinti:

  • 1) Il Banco (il Banco corrisponde allo Stato).
  • 2) I Giocatori (i giocatori corrispondono a Cittadini -Imprese, Aziende, Famiglie-).

ATTENZIONE: Il ruolo del Banco/Stato non ha nulla a che vedere col ruolo dei Giocatori/Cittadini.
Infatti:
– Il compito del Banco/Stato è quello di fornire i soldi al gioco registrandoli come quantità in circolo.
– Il ruolo dei Giocatori/Cittadini, è quello di utenti della moneta distribuita e gestita dal Banco/Stato laddove i giocatori competono fra di loro per ottenere la suddetta moneta e riuscire a poterla accumulare nei loro risparmi.
I 2 Ruoli dunque sono agli antipodi e non vanno assolutamente confusi (***NOTA BENE: Per cui, quando si sente dire che: “In economia uno Stato si deve comportare come un’azienda o un buon padre di famiglia”, ciò equivale come a dire che: “Nel gioco del Monopoli il Banco si deva comportare come i giocatori”. Ovvero, una idiozia priva del più elementare fondamento!***)
I soldi che vengono utilizzati nel gioco del Monopoli sono i soldi del gioco medesimo.
Infatti:
Ogni gioco del Monopoli dispone del suo specifico portafoglio monetario,
allo stesso modo in cui:
Ogni economia nazionale dispone del suo specifico portafogli monetario nazionale (esempio: L’Italia con le Lire, la Germania con il Marco, l’UK con la Sterlina, gli USA col Dollaro, ecc.).
Il Banco/Stato è il titolare del portafogli monetario, e questa proprietà prende il nome di: Sovranità monetaria.
Distinguiamo a seguire i 2 differenti sistemi: Sovranità monetaria, e, Utenza monetaria.

  • SOVRANITA’ MONETARIA: Nel sistema a Sovranità monetaria, il Banco/Stato utilizza i soldi del gioco medesimo. Come si può facilmente intuire, con questo schema il gioco non ha debito nei confronti di nessuno. Significa che quando la partita al gioco finisce, non c’è da pagare o restituire nulla a nessuno, ergo, il debito pubblico non sussiste.
  • UTENZA MONETARIA: Nel sistema a Utenza monetaria il Banco/Stato utilizza i soldi prestati da un soggetto estero/esterno al Gioco/Nazione. E’ come se accadesse che durante una partita al gioco, arrivasse una persona da fuori a togliere tutti i soldi dal gioco per sostituirli con una nuova moneta bancaria prestata da lui, ovvero, a partire da quel momento tutti i soldi che il Banco/Stato distribuisce nel gioco ai giocatori, dovranno essere presi in prestito dal soggetto straniero/estero, per essere poi restituiti con l’aggiunta degli interessi, laddove però vale la regola che la quantità di soldi restituiti è sempre maggiore di quella che viene erogata, ponendo il debito in una condizione di irrisolvibilità sistemica. Con questo schema di utenza monetaria, il gioco maturerà costantemente nuovo debito su debito, e questo, si badi, senza che i giocatori abbiano modificato in alcun modo il loro modo di giocare. Ciò sta a significare che quando la partita al gioco finisce, ci saranno da restituire i soldi del debito contratto per utilizzare la moneta presa in prestito durante il corso della partita, ergo, il debito pubblico è un debito a tutti gli effetti.

Sarebbe proprio ciò che è successo nel 1992, allorché in seguito ad un accordo fra banchieri, a Maastricht gli Stati furono chiamati a sottoscrivere un trattato che, sulla base di astruse leggi economiche neo-liberiste, stabiliva la sottrazione dei portafogli monetari a favore di un ente privato sovranazionale chiamato BCE, organo privato governato in modo totalmente indipendente dagli stessi banchieri delle varie BC, sottratti a qualsiasi tipo di controllo democratico di interesse pubblico.
Peccato che tutto ciò era in violazione dei principi fondamentali della nostra costituzione, e pertanto tale accordo non poteva essere sottoscritto.
Si è trattato di furto!
Appropriazione indebita di proprietà pubblica/ statale.
E che furto, essendo di portata addirittura continentale.
Infatti, il portafogli monetario delle varie nazioni sottoposte a costituzione democratica come quelle Europee (Italia, Grecia, ecc..), appartiene al popolo (art.1 dei principi della nostra costituzione), e nella fattispecie ciò prende il nome di SOVRANITA’, la quale a sua volta “viene esercitata dai cittadini nei limiti stabiliti dalla costituzione stessa” [Cit. Principi Fondamentali].
Il governante eletto, è anch’egli cittadino italiano, e come tale anche lui NON ha la facoltà di sottoscrivere trattati/ accordi/ contratti di qualsiasi natura/ matrice, che entrino in conflitto coi PRINCIPI FONDAMENTALI della nostra Carta, peggio che peggio che prevedano una qualsivoglia sottrazione della sovranità (vedi Trattato di Maastricht, Lisbona, MES ecc), e questo, si badi, nemmeno qualòra disponesse della maggioranza assoluta degli elettori, dato che i principi fondamentali sono permanenti e irriformabili!
Sottrarre la sovranità (monetaria nel caso di Maastricht) è reato, e chi si macchia di questo reato compie uno dei crimini più gravi previsti dalla costituzione (parliamo di “Delitti contro la personalità giuridica dello Stato” – art. 241 e 243 del Codice Penale).
(***NOTA BENE: Ricordiamo che il sistema monetario in cui uno Stato adotta una moneta estera controllata da un soggetto esterno alla nazione, è un sistema di tipo coloniale, sistema che come tale non è democratico, e dunque incostituzionale***).
In effetti, se l’articolo 10 dice che l’Italia si deve uniformare agli ordinamenti internazionali, l’art. 11 ne stabilisce i paletti, e i paletti sono che l’Italia non può fare cessioni di sovranità ma solo limitazioni in parità di condizioni con gli altri Stati, ciò che in Europa non accade.
In altri termini, l’Italia poteva aderire agli accordi Europei semplicemente mantenendo la sua moneta, come ha fatto l’Inghilterra, oltre che molti altri Stati che sono in Europa ma senza l’Euro.
Siccome invece il portafogli monetario ci è stato sottratto, ciò significa che è stato compiuto un furto che come tale va condannato.
Il problema è che questo reato non è stato denunciato e per tanto continua a perseverare con tutti i danni che ne conseguono.
Scritto da: Cristian Minerva

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva