Storia: ME-MMT

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Storia della MMT in sintesi.
  1. STORIA DI UNA “TEORIA MONETARIA MODERNA” CHE A DISPETTO DEL NOME AFFONDA LE SUE RADICI NEL 1800.
  2. RIEPILOGO DELLE VICENDE STORICHE DELLA MMT.

 

 

INTRODUZIONE: Storia della MMT in sintesi.

Si chiama Teoria della Moneta Moderna ma in realtà il funzionamento della moneta scollegata dall’oro ha cominciato ad essere osservato già nella metà dell’800, ovvero ben oltre 1 secolo fa.

 

 

STORIA DI UNA “TEORIA MONETARIA MODERNA” CHE A DISPETTO DEL NOME AFFONDA LE SUE RADICI NEL 1800.

ECONOMISTI SALIENTI ME-MMT: CONOSCERE CHI SONO GLI ECONOMISTI DEL PASSATO, SERVE A CAPIRE DA DOVE ARRIVANO LE SPIEGAZIONI CHE ASCOLTIAMO AI GIORNI NOSTRI (vedi anche pag. STORIA: NeoLiberismo).

Il suo strampalato nome MMT – Modern Money Teory, è di recente coniazione, e lo si deve ad un economista australiano di nome Bill Mitchell che ha tratto spunto da una frase letta in uno dei libri di Keynes, “La teoria generale della moneta”.
Nonostante ciò, la rivelazione del funzionamento dei sistemi monetari moderni, NON è affatto una scoperta degli ultimi anni, ma bensì si rifà ad analisi e studi che presero corpo già nella seconda metà dell’800.
La MMT infatti si fonda su principi economici che vantano più di 100 anni di storia, promulgati da economisti considerati fra i più importanti di tutti i tempi;  fra questi spiccano nomi del calibro di:

  • GEORG FRIEDRICH KNAP (1842-1926), Univ. Leipzig: CARTALISMO;
  • JOHN MAYNARD KEYNES (1883-1946), Univ. di Cambridge: KEYNESISMO;
  • ALFRED MITCHELL-INNES (1864-1950), Ambasciatore GB in USA: NATURA DELLA MONETA;
  • ABBA P. LERNER (1903-1982), Univ. di Cambridge: FINANZA FUNZIONALE;
  • WYNNE GODLEY (1926-2010), Univ. Oxford e Cambridge: BILANCI SETTORIALI;
  • HYMAN MINSKY (1919-1996), Univ. California Berkeley e Levy Institute NY: INSTABILITA’ DELLA FINANZA;
  • AUGUSTO GUIDO GRAZIANI (1933-2014), Univ. La Sapienza di Roma: CIRCUITISMO MONETARIO;
  • CHARLES GOODHART, Banca d’Inghilterra e London School of Economics: DEBITO PUBBLICO.

Solo per citare i salienti, la lista è molto lunga…

– ECONOMISTI MMT STORICI (in ordine cronologico):

Uno dei primi a comprendere le dinamiche MMT è un tedesco.

GEORG FRIEDRICH KNAP (1842-1926), Univ. Leipzig: CARTALISMO:
Knap è il padre del così detto Cartalismo, ovvero il principio fondamentale che è alla base della ME-MMT.
Il cartalismo in sostanza spiega che la moneta (ieri carta, oggi elettronica) per chi ha il potere di emetterla, come ad esempio lo è per uno Stato sovrano, non è mai un problema, nel senso che è un problema solo per gli utenti che la usano e che non la possono emettere, ma per il sovrano (lo Stato) che la emette, la carta è carta, ovvero non rappresenta un problema o un vincolo limitante per il suo operato; immaginate ad esempio il caso in cui si sente dire che uno Stato non può fare qualcosa perchè gli mancano i soldi; ecco, questo tipo di vincolo è di fatto scorretto/inesistente in quanto lo Stato che emette la sua moneta non può mai dire di non disporre di soldi essendo che lui li può emettere illimitatamente in tutta la quantità di cui necessita a patto di rispettare poche semplici regole (quelle enunciate dalla MMT appunto), a partire dalla regola madre della moneta fiat e cioè che:
La moneta emessa dal sovrano, affinchè abbia valore e non sia deprezzata dall’inflazione, deve sempre essere emessa a fini produttivi, e mai stampata senza produrre nulla in contropartita.
Rispettando questa regola (e poche altre), lo Stato è in grado di fornire autonomamente ai cittadini della sua nazione tutte le risorse finanziare di cui essi necessitano.

JOHN MAYNARD KEYNES (1883-1946), Univ. di Cambridge: KEYNESISMO:
Keynes è probabilmente il più importante rivelatore delle caratteristiche della moneta moderna.
Famoso fra i suoi vari scritti è proprio quello che si chiama “La teoria generale della moneta”.
Keynes fu cruciale inquanto ebbe la caparbietà di persuadere i governanti di allora nel far loro mettere in atto gli schemi monetari moderni , e ciò fu un passaggio epocale inquanto le dinamiche monetarie MMT che prima erano solo teorizzate, si ritrovarono così ad essere convalidate anche nella realtà dei fatti.
L’applicazione pratica della MMT ebbe luogo attraverso il New Deal di Roosevelt, attuato negli anni ’30 per contrastare i devastanti effetti della depressione del ’29 provocati dall’applicazione del famigerato neoliberismo.
I fatti del New Deal produssero sistematicamente i risultati professati nelle previsioni degli economisti MMT, a quei tempi rappresentati da John Kenneth Galbraith (primo economista di Roosevelt) nonchè ovviamente da Keynes (a cui Galbraith si ispirò).
La teoria MMT, dopo il New Deal, era diventata pratica.
Fu dimostrato in modo schiacciante che la stampa di nuova moneta utilizzata per impiegare i disoccupati a produrre le cose che mancano, non produceva inflazione, così come invece andavano predicando gli economisti liberisti di estrazione neoclassica (tali risultati furono poi nel tempo abilmente offuscati con l’avvento recente del liberismo).
E’ da segnalare un’emblematica citazione storica estremamente rappresentativa ad opera di un autorevolissimo personaggio storico quale fu proprio il Presidente degli Stati Uniti FRANKLIN DELANO ROOSEVELT allorchè si imbattè nelle dinamiche monetarie moderne.
Roosevelt affermò:
“Io sono arrivato alla conclusione che tutto ciò che di economia mi e’ stato insegnato dagli esperti della materia, si e’ dimostrato totalmente falso!” (Nota Bene: esattamente ciò che sta riaccadendo oggi da quando le università di economia sono state infiltrate dal pensiero unico neoliberista [N.d.a.]).
Questa affermazione deve poterci fare riflettere.
Dopo le rivelazioni di Keynes , gli economisti che amplificarono il supporto alla MMT si moltiplicarono sempre più, confluendo in quella che prese il nome di scuola Keynesiana e successivamente post-Keynesiana.
Senza stare a citarli tutti menzioniamo i più salienti:

ABBA P. LERNER (1903-1982), Univ. di Cambridge: FINANZA FUNZIONALE:
Lerner come Roosevelt fu un altro che si accorse che l’economia mainstream liberista professava teorie sulla carta che non funzionavano nella realtà dei fatti , e fece un lavoro proprio di scissione da quella che era la finanza ortodossa  (quella che si legge oggi sul Sole 24 Ore, sul Carlino o su La Repubblica)  dalla finanza funzionale che fa capo proprio al cartalismo menzionato in precedenza.
Cioè: esiste un modo di gestire la moneta da parte dello Stato che è funzionale alla piena occupazione, ai pieni servizi sociali, alle piene infrastrutture, al rilancio delle aziende, ecc., che non ha nulla a che vedere con la moneta gestita in modo fittizio dalla finanza da manuale.
Quindi il concetto li Lerner è: Da una parte ci sono gli schemini finanziari teorici dei libri e dei grandi tromboni dell’economia, poi dall’altra parte c’è la finanza funzionale pratica, quella che serve alla gente, alle aziende (quelle piccole e medie) e alle famiglie.

WYNNE GODLEY (1926-2010), Univ. Oxford e Cambridge: BILANCI SETTORIALI:
Godley è stato l’economista che si è occupato di mettere luce sui bilanci settoriali facendo chiarezza sul principio che il saldo negativo del settore pubblico, si traduce specularmente in saldo positivo del settore privato, aspetto cruciale che poi dimostra la vera natura dei debiti pubblici, ovvero quella di essere la matrice dei risparmi privati.

HYMAN MINSKY (1919-1996), Univ. California Berkeley e Levy Institute NY: INSTABILITA’ DELLA FINANZA:
Minsky, ha codificato tutte le anomalie della finanza (sapientemente occultate dai grandi tromboni dell’informazione), che caratterizzano il modello economico liberista del mercato, e che poi abbiamo tutti potuto sperimentare sulla nostra pelle nella crisi finanziaria del 2008.
La crisi del 2008 dunque non fu per nulla un caso ma un risultato inevitabile dell’applicazione degli schemi del libero mercato, esattamente quello professato dai mass media.

AUGUSTO GUIDO GRAZIANI (1933-2014), Univ. La Sapienza di Roma: CIRCUITISMO MONETARIO:
Tale teoria rappresenta il punto di arrivo di un percorso di studio e ricerca, intrapreso nella metà degli anni ’70 e conclusosi nel decennio successivo, sull’economia monetaria e l’origine della moneta. Graziani infatti ha delineato, prendendo spunto dall’opera di Karl Marx Il Capitale, lo schema di creazione e circolazione della moneta analizzando i redditi, i prezzi, i profitti, i mercati finanziari e le dinamiche ad essi sottesi.

CHARLES GOODHART, Banca d’Inghilterra e London School of Economics: DEBITO PUBBLICO:
Goodhart è uno dei più atorevoli economisti oggi in vita, è inglese, e proprio la “sua” Bank of England ha di recente “consacrato” ufficialmente le sue rivelazioni in tema di debito pubblico.
Il debito pubblico, non è il debito così come viene comunemente professato, non è il debito che dovranno ripagare i nostri figli, non è la zavorra che appesantisce le nostre vite e le nostre imprese, ma all’opposto è la ricchezza tradotta nei nostri risparmi privati.
La Bank of England , prima al mondo, ha dichiarato nero su bianco nei suoi bilanci la netta distinzione che riguarda la faccenda del debito contratto con moneta di Stato emessa dalla BC pubblica.
Trattasi infatti, attesta la BoE, di una semplice partita di giro contabile che non corrisponde ad un effettivo indebitamento pubblico da parte dello Stato.

WARREN MOSLER (USA) ME-MMT:
Come spiega il giornalista Paolo Barnard, Mosler è l’economista che ha saputo più di tutti e meglio di tutti condensare tutte le varie rivelazione/ regole della MMT e riproporle nella versione più attuale e funzionale applicabile ai giorni nostri.
E’ al giornalista Paolo Barnard che si deve la dicitura Mosler Economics, da che la insipida sigla MMT non rendeva alla “teoria” (e all’uomo che l’ha enunciata)  la giustizia che meritava.

PAOLO BARNARD (Italia) ME-MMT:
E’ l’artefice della diffusione della ME-MMT in Italia.
Sono opera sua l’organizzazione dei famosi Summit MMT organizzati a Rimini nel 2012 seguiti dalla stesura del “Programma ME-MMT di salvezza economica per il paese“.
E’ grazie al suo lavoro di divulgazione che molti giuristi e costituzionalisti hanno potuto maturare una migliore comprensione della Costituzione Italiana, essendo che in essa trovano luogo proprio le dinamiche economiche Keynesiane MMT, ovvero: la costituzione italiana è stata stilata sulla base dei sistemi monetari moderni, cosa che la rende estremamente più efficace di tutte le altre costituzioni e motivo per cui è stata definita una delle cost migliori al mondo, se non la migliore in assoluto.

– ECONOMISTI MMT (o POST KEYNESIANI) ITALIANI CONTEMPORANEI (in ordine alfabetico):

ALBERTO BAGNAI: Università di Pescara.

ANDREA TERZI: Franklin University Switzerland di Lugano.

AUGUSTO GUIDO GRAZIANI: Università La Sapienza di Roma.

DANIELE DELLA BONA: FEF Accademy.

FEDERICO CAFFE’: Università La Sapienza di Roma.

FILIPPO ABBATE: Università Federico 2° di Napoli.

NANDO IOPPOLO

NINO GALLONI

VALERIO MALVEZZI: Università di Pavia.

E altri ancora…

–  WEBSITE/CANALI YOUTUBE MMT O SIMILARI (in ordine alfabetico):

BYOBLU.

LA FINANZA SUL WEB.

L’ECONOMIA SPIEGATA FACILE.

ME-MMT.

PAOLOBARNARD.INFO.

E altri ancora…..

Scritto da: Cristian Minerva

Fonte: Fonti varie fra cui “La storia dell’economia spiegata a Lollo del mio bar”, “Seminario circuitismo monetario”, Wikipedia, e altre.

 

 

2) RIEPILOGO DELLE VICENDE STORICHE DELLA MMT.

E’ DEFINITA TEORIA, MA DI FATTO E’ LA SPIEGAZIONE TECNICA DEL FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI MONETARI MODERNI A MONETA FIAT.

La differenza fra il sistema monetario a moneta moderna (ME-MMT) e quello a moneta aurea (GOLD STANDARD), come detto è sostanziale.
Per 3000 anni le risorse finanziarie sono sempre state limitate ad un numero finito di soldi (oro) praticamente raccolto sempre nelle mani dei soliti pochi rentiers.
Poi si sono finalmente raggiunti i presupposti affinché la moneta potesse svincolarsi dall’oro consentendo agli Stati di disporne in quantità pressoché illimitata per dare da lavorare e da mangiare a tutti , e nell’ultimo secolo il corso della storia è cambiato come mai era accaduto prima , ovvero le ricchezze ed i poteri si sono finalmente riusciti a distribuire nelle mani del 99% (sottraendosi dalle grinfie dei Rentiers).
Nel corso dell’ultimo secolo infatti (specie a partire dalla fine della seconda guerra mondiale), con l’avvento delle costituzioni democratiche a moneta sovrana, ciascuno Stato ha potuto provvedere al finanziamento autonomo dei propri fabbisogni interni; in tale modo ogni Stato ha potuto dare corpo al così detto “Made in”:
l’Italia con la Lira ha finanziato e prodotto il Made in Italy , la Francia con il Franco ha finanziato e prodotto il Made in France, il Jappone con lo Yen ha finanziato e prodotto il Made in Japan”, ecc.
L’interscambio dei prodotti nazionali esportati all’estero ha consentito a tutte le valute globali di poter essere accettate e scambiate senza che gli Stati avessero avuto più bisogno di bisticciare per contendersi dei lingotti d’oro che fino ad allora era sempre stato necessario procurarsi cercando di scalzarli a qualcun altro (ragione per cui di recente le guerre erano cessate).
Ma tutto ciò non andava bene a qualcuno.
I rentiers capitalisti che fino a prima della moneta moderna avevano potuto spadroneggiare poichè in possesso di tutte le risorse finanziarie nelle loro mani, con l’avvento della MMT si videro privati della loro posizione di dominanza nei confronti delle masse popolari.
Per dare un’idea che possa fare capire meglio si pensi ad es al discorso energia.
Il petrolio è un bene limitato che non tutti possiedono e proprio per questo chi lo possiede ricopre una posizione dominante sugli altri.
Immaginate cosa accadrebbe se a partire da oggi si potesse adottare un sistema di Free Energy illimitata disponibile liberamente per tutti.
I giochi di potere sul controllo delle risorse energetiche cesserebbero istantaneamente di esistere, il tutto a beneficio del 99% e a scapito dell’1% (rappresentato in questo caso dalle Lobby energetiche).
Ecco: il passaggio da moneta aurea a moneta moderna fiat ha rappresentato proprio questa svolta epocale.
Allo stesso modo di come la free energy annullerebbe il potere delle multinazionali energetiche/petrolifere, la disponibilità della moneta libera accessibile a tutti (moneta sovrana pubblica fiat MEMMT) ha rappresentato e continua a rappresentare di fatto la fine dello strapotere delle elite dominanti capitaliste private.
All’alba degli anni ’70  il modello predominante in tutte le economie dei paesi che contavano all’epoca (e non solo) era il modello della moneta sovrana pubblica stampata dagli Stati a favore del popolo, ovvero lo schema monetario ME-MMT, seppur contenuto nei paletti fissati da Bretton Woods (vedi voce “Breton Woods 1945” negli “Eventi storici”).
In quel momento a cavallo degli anni ’70 le elite dominanti dei rentier e delle corporazioni si riorganizzarono per sovvertire il modello economico MMT.
La missione era quella di riportare in auge lo schema monetario/ economico neoclassico neo liberista in cui il potere monetario viene sottratto dalle mani degli Stati per riporlo nuovamente nelle mani delle elite private fuori dal controllo della politica (ovvero lo schema liberista in cui si ha la Banca Centrale privata e rigorosamente indipendente dai governi parlamentari, vedi BCE con l’Euro).
Lo fecero attuando una vera e propria infiltrazione-colonizzazione delle scuole, dei libri di testo, delle edicole, nonché dei media, al fine di insabbiare le dinamiche del funzionamento monetario moderno (MMT) per sostituirlo col modello monetario economico neoclassico neoliberista del gold standard.
L’attuazione del progetto pianificato negli anni ’70 è perfettamente riscontrabile nella realtà dei fatti essendo che oggi siamo in grado di osservare come non esista facoltà di economia o giurisprudenza o alcun organo culturale e mass mediatico in genere che non vada predicando il pensiero unico liberista.
Il funzionamento monetario MEMMT è stato totalmente offuscato e fatto meticolosamente sparire dalla circolazione.
Così fino alla crisi del 2008.
Grazie alle analogie della crisi sub-prime con la grande depressione del ’29, la MMT è infatti ricominciata a riaffiorare, ma purtroppo lo strapotere dei media ormai totalmente nelle mani dei liberisti, ne impediscono la corretta diffusione.
Il web è l’unico canale tramite cui la MMT riesce a circolare liberamente e senza censura (per lo meno fino ad ora) mentre viene letteralmente bandita da tutti i canali maistream.
Attualmente il web imperversa di informazioni di altissimo livello sulla MMT, e di tutta la faccenda riguardante il suo insabbiamento ad opera dei grandi potentati liberisti per mezzo della loro pesante propaganda mediatica.
E in effetti, complice la farsa liberista delle fake news che tanto fake poi non sono (utilizzata per scoraggiare le persone ad approfondire), la ME-MMT fatica a riemergere e le cose di conseguenza stanno faticando a cambiare.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonte: Fonti varie fra cui “La storia dell’economia spiegata a Lollo del mio bar”, “Seminario circuitismo monetario”, Wikipedia, e altre.

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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