Storia: Lira & BankItalia

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Storia Lira e BankItalia in sintesi.
  1. STORIA DELLA LIRA E DI BANCA D’ITALIA, DALL’UNIFICAZIONE DEL REGNO FINO AD OGGI.
  2. CRONO-STORIA DELLE VICENDE MONETARIE PRE-BANKITALIA (1863) a cura di Banca d’Italia.

 

 

INTRODUZIONE: Storia Lira e BankItalia in sintesi.

La legge n. 449 del 10 agosto 1893 istituì la Banca d’Italia mediante la fusione di quattro banche derivanti dai precedenti regni.
Dopo di che:
La BancaCentrale suddivide il suo percorso in base a:

1) MODALITA’ DI EMISSIONE:
-BancaCentrale DIPENDENTE dalla democrazia (fino al 1981).
-BancaCentrale INDIPENDENTE dalla democrazia (dal 1981 in poi).

2) PROPRIETA’:
-BancaCentrale di proprietà PUBBLICA (fino al 1992).
-BancaCentrale di proprietà PRIVATA (dal 1992 in poi).
Pur restando sempre un istituto di diritto pubblico.

 

 

1) STORIA DELLA LIRA E DI BANCA D’ITALIA, DALL’UNIFICAZIONE DEL REGNO FINO AD OGGI.

DURANTE IL FASCISMO BANKITALIA DIVIENE PUBBLICA, PER ESSERE POI PRIVATIZZATA NEL PERIODO PRE-INGRESSO NEL SISTEMA EUROMONETARIO.

La Lira diviene moneta nazionale con l’unificazione del Regno d’Italia nel 1863.
Le Lire del Regno d’Italia erano sia monete metalliche che BancoNote.
Le monete metalliche erano emesse dal sovrano, dapprima il Re, e poi lo Stato.
Le BancoNote, come dice la parola stessa, erano emesse dalla Banca.
Lo Stato poteva produrre oltre alle monete metalliche, anche biglietti cartacei definiti StatoNote: un esempio sono le StatoNote da 500Lire emesse sotto la presidenza di Aldo Moro (vedi pag”Moneta-BancoNote-StatoNote“).
Le Banconote riportavano la scritta “Banca Nazionale” quale organo di emissione.
In realtà all’inizio del regno d’Italia le Banche che emettevano le Banconote Lire erano Banche private, le quali emettevano le banconote Lire in concessione del Regno d’Italia.
Le Banche private erano:
– la Banca Nazionale del Regno d’Italia (già Banca Nazionale degli Stati Sardi),
– la Banca Nazionale Toscana,
– la Banca Romana,
– il Banco di Napoli,
– il Banco di Sicilia,
ed altre..
Poi in seguito ad una bancarotta della Banca Romana si rese necessario il riordino degli istituti di emissione.
La legge n. 449 del 10 agosto 1893 istituì la Banca d’Italia mediante la fusione di quattro banche:
– la Banca Nazionale nel Regno d’Italia (già Banca Nazionale negli Stati Sardi),
– la Banca Nazionale Toscana,
– la Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio d’Italia, e
– la gestione liquidatoria della Banca Romana.
Con una serie complessa di fusioni fra queste banche, nel 1893 nacque la Banca d’Italia.
In realtà la Banca d’Italia come istituzione di diritto pubblico è nata nel 1936 ad opera di Mussolini, che fece una riforma in cui trasformò quella che era la “vecchia” Banca d’Italia in una vera istituzione pubblica partecipata e governata da tutte le banche Nazionali, assetto che permetteva al governo di tenere sotto controllo la Banca d’Italia (Nota Bene: ancora oggi, l’art.47 della Cost. ribadisce fermamente questo potere, stabilendo che: “La Repubblica disciplina, coordina e controlla la funzione del credito”, vedi pag “Art.47 Cost: Banche e credito“; ATTENZIONE: questo principio è violato dal sistema di Banca centrale Indipendente come quello vigente in Europa; nel sistema EuroMonetario infatti, la Repubblica NON disciplina, NON coordina e NON controlla la funzione del credito).
Distinguiamo a seguire, le 2 differenti modalità di emissione che contraddistinguono la Banca Centrale DIPENDENTE dallo Stato (BC pubblica), e Banca Centrale INDIPENDENTE dallo Stato (BC privata):

– BC DIPENDENTE (PRE-DIVORZIO): Quando lo Stato doveva rendere disponibili i soldi nella sua economia, venivano emessi i Titoli di Stato.
I Titoli di Stato venivano collocati sul mercato consentendo ai cittadini che volevano, di poterli acquistare spontaneamente (Nota Bene: I titoli sono in effetti dei conti correnti fruttiferi su cui i cittadini parcheggiano i loro risparmi in cambio di un tasso di interesse a compenso del loro deposito, vedi voce “Titoli di Stato” nella pag “Definizioni, l’ABC“).
Il tasso di interesse sui titoli era stabilito dal governo italiano secondo il fabbisogno nazionale (solitamente il tasso di interesse corrisponde al tasso di inflazione, in modo da proteggere i risparmi dei cittadini dall’erosione inflattiva).
I titoli che rimanevano invenduti, venivano poi acquistati dalle Banche pubbliche “rifornite” a loro volta di moneta da Banca d’Italia, la quale stampando nuova moneta consentiva loro di acquistare tutti i titoli rimasti liberi sulla piazza fino ad assorbimento di titoli completo.
Con questa prassi la Banca Centrale si comporta da COMPRATRICE DI ULTIMA ISTANZA, modalità che consente allo Stato di stabilire e mantenere il tasso di interesse desiderato.
In questo schema, tutti gli interessi maturati sui Titoli di Stato acquistati da BankItalia, vengono rigirati indietro allo Stato medesimo: come è facilmente intuibile, il debito pubblico è un semplice giro di partita contabile che a bilancio consolidato si annulla, ergo, il debito pubblico non sussiste.

Questa prassi ha funzionato così fino al divorzio del 1981 (vedi pag “Divorzio Tesoro-BankItalia“).

– BC INDIPENDENTE (POST-DIVORZIO): Nel 1981 Ciampi e Andreatta compiono il fatidico divorzio tra Tesoro e Bankitalia .
Col Divorzio la BC non si comporta più da compratrice di ultima istanza, ma lascia i titoli in balia dei mercati.
Significa che lo Stato durante l’asta, non può più decidere autonomamente il tasso di interesse secondo la pubblica necessità, ma deve aumentare i tassi di interesse fino al tasso richiesto dai mercati secondo la regola del profitto privato.
Con questa modalità il tasso di interesse viene dunque stabilito dai mercati di capitali medesimi: fino a che i titoli restano invenduti, lo Stato è costretto ad offrire un tasso più elevato fino ad assorbimento completo di tutti i titoli (a meno che la BC non intervenga con la manovra così detta di Quantitative Easing, vedi voce Quantitative Easing nella pag. “Definizioni, l’ABC“).

Fino agli anni ’90 BankItalia è un istituzione pubblica di diritto pubblico.
Poi con le privatizzazioni degli anni ’90 in seguito allo smantellamento dell’IRI (per mano di Prodi), tutte le Banche Nazionali vengono tutte quante privatizzate, e di conseguenza, BankItalia a sua volta posseduta dalle Banche nazionali, si ritrova anch’essa ad essere privata (rimanendo pur sempre una istituzione di diritto pubblico).
Attualmente tutte le principali Banche italiane private sono possedute da fondi di investimento esteri/internazionali (Fonte: MedioBanca), il che significa che Banca d’Italia è anch’essa di proprietà privata estera.

L’emissione della Lira è stata più volte, nel corso della storia della Repubblica, subordinata a dei vincoli valutari.
In ordine cronologico i vincoli valutari sono:

  1. 1948-1971: Cambi fissi Bretton Woods.
  2. 1979-1992: Cambi fissi Serpentone Euro Monetario SME.
  3. 1997: Rientro nel sistema a cambi fissi SME
  4. 2002: La moneta ECU a cambi fissi dello SME diviene moneta unica Euro, moneta bancaria privata emessa dal Sistema delle Banche Centrali Europee componenti insieme la BCE.

Per maggiori approfondimenti, si leggano attentamente nella pag “Eventi storici” le varie voci relative a ciascun evento specifico:
– “Bretton Woods (1944)”,
– “Moneta fiat (1971)”,
– “SME (1979)”,
– “Ingresso nel Sistema Euro Monetario (2002)”.

NOTA BENE (SIGNORAGGIO):
Nonostante tutte i vari passaggi sopra menzionati, la Banca Centrale Italiana continua ad essere un organo dello Stato di diritto pubblico.
A conferma di ciò, nel sito ufficiale di Banca d’Italia, alla voce SIGNORAGGIO, nel sito viene confermato che gli interessi maturati sui titoli acquisiti dalla Banca Centrale Nazionale (come lo è nel caso dei Titoli acquistati dalla BC attraverso la manovra di Quantitative Easing) vengono rigirati allo Stato medesimo, il che equivale a dire che tutto il debito in mano alla Banca Centrale Nazionale è debito che di fatto risulta nullo a “bilancio consolidato”.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Video su YouTube CORSO DI ECONOMIA SEMPLIFICATA – Fabio Conditi.

 

 

2) CRONO-STORIA DELLE VICENDE MONETARIE PRE-BANKITALIA (1863) a cura di Banca d’Italia

2) CRONOLOGIA STORICA ANTECEDENTE LIRA E BANKITALIA 1863 (qui l’originale Cronologia).

1796:

Eventi nazionali – Le armate francesi guidate da Napoleone Bonaparte occupano il Piemonte, la Lombardia, i Ducati di Parma e Modena, le legazioni pontificie di Emilia e Romagna e la Toscana.
Si costituisce un governo popolare a Bologna (poi confluito nella Repubblica Cispadana), che batte propria moneta.

1797:

Eventi internazionali – La Gran Bretagna, in guerra contro la Francia, sospende la convertibilità in oro della sterlina e stampa banconote per finanziare le spese militari.
In Francia torna a prevalere la circolazione metallica con il ritiro degli assignats, carta moneta non convertibile del periodo rivoluzionario.

Eventi nazionali – Si costituisce la Repubblica Cisalpina, unione di Lombardia e Repubblica Cispadana. Mentre i francesi impongono nei territori occupati tributi da versare in metallo prezioso per finanziare le truppe di occupazione e ristabilire la circolazione metallica in Francia, la Repubblica Cisalpina, limita la circolazione di moneta a ridotto contenuto metallico (“erosa”), per evitare lo scadimento della qualità della massa monetaria.
La Repubblica di Venezia viene sciolta e ceduta all’Austria con il trattato di Campoformio. Monete e banconote austriache iniziano a circolare in Veneto.

1798:

Eventi nazionali – Sono costituite la Repubblica Ligure, quella Piemontese e quella Romana. Le ultime due, oltre a battere moneta, emettono anche carta moneta di emergenza.
Nei territori dello Stato Pontificio, per far fronte alla carenza di moneta di piccolo importo (divisionale), vengono aperte nuove zecche locali.

1799:

Eventi nazionali – Nasce la Repubblica Napoletana.Ad agosto, in seguito alla controffensiva austro-russa, cadono le repubbliche giacobine italiane e, per un anno, vengono restaurati i precedenti regni e gli antichi sistemi monetari.

Vita quotidiana – Eleonora Fonseca Pimentel, patriota protagonista della Repubblica Napoletana e direttrice del “Monitore napoletano”, scrive della scarsità di moneta e della legge sulle banche. Alla caduta della Repubblica viene condannata a morte.

1800:

Eventi nazionali – Per celebrare la vittoria di Marengo, con cui Napoleone, sconfiggendo gli austriaci, consolida il controllo sull’Italia, viene coniato il marengo da 20 franchi, al titolo di 900 millesimi (grammi 6,45), prima moneta d’oro decimale d’Europa. Sarà una delle principali monete del sistema monetario italiano fino alla prima guerra mondiale.

Vita quotidiana – La specialità “Il pollo à la marengo”, servita a Napoleone dal suo cuoco Dunand al termine della Battaglia di Marengo, è tanto gradita da diventare il piatto richiesto dopo ogni combattimento.

1802:

Eventi nazionali – La Repubblica Cisalpina viene ribattezzata Repubblica Italiana, con Napoleone presidente e un italiano, Melzi d’Eril, vicepresidente.
Prende avvio in Italia un processo di razionalizzazione monetaria sul modello francese, volto al superamento della distinzione tra monete di conto o immaginarie e monete effettive. Le monete immaginarie non erano monete coniate, bensì riferimenti astratti a una certa quantità di metallo: servivano ai privati per orientarsi in un mondo nel quale circolavano molte monete diverse e dal contenuto metallico sempre variabile, anche a causa delle manipolazioni dei sovrani (deprezzamento). Il superamento di questo sistema doveva avvenire attraverso leggi rigorose e chiare sul contenuto metallico delle monete.
Nei sistemi bimetallici si doveva fissare un rapporto ufficiale tra il valore dell’oro e dell’argento.

1803:

Eventi internazionali – La legge del 17 germinale (7 aprile) introduce in Francia un sistema bimetallico decimale, con un rapporto fisso di cambio tra oro e argento di 1:15,50. Il franc germinal d’argento (5 grammi, 900 millesimi) è la moneta principale.
La Banca di Francia, costituita nel 1800 come tesoriere dello Stato, ha il monopolio dell’emissione di banconote.

1805:

Eventi nazionali – È proclamato il Regno d’Italia nei territori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna (e dal 1807 anche delle Marche) con Napoleone re.

Vita quotidiana – Per gestire il debito pubblico nel Regno d’Italia viene creato il Monte Napoleone, istituto alle dipendenze del Ministero delle Finanze, che emette cartelle di rendita, rappresentative del debito dello Stato.

1806:

Eventi nazionali – Nasce la prima lira italiana, divisa in 100 centesimi. Il decreto n. 143 del 21 marzo 1806 introduce nel Regno la riforma monetaria francese del 1803: il nuovo sistema è quindi decimale e bimetallico, con rapporto oro-argento fissato a 1:15,50. In Piemonte, a Parma, in Liguria, a Roma, in Umbria e poi in Toscana, territori annessi all’Impero francese, è invece introdotto il franco germinale. È il primo tentativo di unificazione monetaria nazionale, con l’eccezione di Sicilia e Sardegna, rispettivamente rimaste sotto i Borbone e i Savoia.
Le lire del Regno d’Italia sono coniate in abbondanza e costituiranno per decenni una frazione rilevante della circolazione monetaria complessiva della penisola. Non vi sono invece emissioni significative di banconote. Le lire, per volontà di Napoleone, hanno corso legale anche in Francia.
A fronte di una circolazione confusa di monete vecchie e nuove, Napoleone decreta la messa fuori corso delle monete austriache erose e di rame (i Kreuzer o carantani) con l’obiettivo di migliorare la qualità della massa monetaria nel suo Regno d’Italia.

1808:

Eventi nazionali – Prima Giuseppe Bonaparte, e poi dal 1808 Gioacchino Murat, re di Napoli, continuano a coniare carlini d’argento e tornesi di rame secondo il tradizionale sistema napoletano, nonostante gli inviti di Napoleone ad adottare il sistema francese.
Viene istituito il Banco delle Due Sicilie, che, data la preferenza del pubblico per le tradizionali fedi di credito, emette banconote in quantità limitata.

1810:

Eventi internazionali – Il Bullion Report individua nell’eccessiva emissione di biglietti da parte della Banca d’Inghilterra l’origine dell’inflazione creatasi con l’inconvertibilità della sterlina (1797) e raccomanda il ritorno alla convertibilità. Il Parlamento respinge la proposta per non indebolire lo sforzo bellico contro la Francia.
David Ricardo partecipa alla disputa sull’emissione di cartamoneta proponendo di limitare la quantità di banconote emesse, in stretta correlazione con le riserve auree disponibili.

1811:

Eventi nazionali – La lira e il sistema monetario decimale e bimetallico sono introdotti, con forti resistenze, nel Regno di Napoli, senza tuttavia intaccare la supremazia delle monete d’argento dei Borbone nella circolazione monetaria del Mezzogiorno.

1815:

Eventi internazionali – Dopo l’abdicazione nel 1814 e il primo esilio all’Isola d’Elba, Napoleone ritorna a Parigi e viene definitivamente sconfitto a Waterloo.
Eventi nazionali – Il Congresso di Vienna ripristina in Italia il vecchio ordine politico, ma solo in parte quello monetario.
Nel Regno di Sardegna, dopo un tentativo di tornare al sistema monetario tradizionale, viene confermato quello bimetallico e decimale napoleonico con l’emissione della “lira nuova del Piemonte”.
A Parma, Maria Luisa d’Austria mantiene il sistema monetario francese con la lira nuova di Parma.
Nel Lombardo-Veneto si affiancano monete austriache d’oro e d’argento a quelle napoleoniche, configurando un sistema bimetallico a prevalenza argentea.
Nel Granducato di Toscana si sceglie un monometallismo argenteo puro incentrato sulla lira toscana d’argento decimale, mentre le monete preesistenti circolano senza corso legale.
Il Ducato di Modena rinuncia a una propria coniazione.
Nel Regno delle Due Sicilie la restaurazione monetaria si compie con ritardo: si ritorna nel 1818 al monometallismo argenteo pre-decimale con il ducato quale moneta di conto. Il Banco delle Due Sicilie viene smembrato in una Cassa di Corte e in una Cassa dei Privati, autorizzata ad accettare depositi dal pubblico, ma non a emettere carta moneta a corso legale.

1816-1817:

Eventi internazionali – Due pessime annate dei raccolti cerealicoli provocano una grave carestia in Europa.

Eventi nazionali – In Italia settentrionale la crisi alimentare, innescatasi nel 1816, è acuita da una violenta epidemia di tifo petecchiale.
Si costituisce a Firenze una Banca di Sconto, al cui fondo di dotazione contribuiscono capitali stranieri. Tale modernizzazione del settore creditizio pone la Toscana all’avanguardia rispetto agli altri stati della penisola.

1820-1821:

Eventi internazionali – Viene ripristinata la convertibilità in oro delle banconote della Banca d’Inghilterra. Prende così avvio il gold standard, che diventerà il sistema monetario internazionale prevalente dagli anni Settanta dell’Ottocento, con la sua adozione in Germania, Stati Uniti, e in forma spuria, in Francia e Italia.

Eventi nazionali – Scoppiano insurrezioni liberali e patriottiche in Piemonte, nel Lombardo-Veneto e nel Regno delle Due Sicilie.
A Napoli i Borbone contraggono con la casa finanziaria dei Rothschild (“banchieri della Santa Alleanza”) un prestito di 16 milioni di ducati per pagare le spese dell’esercito austriaco, chiamato per stroncare l’insurrezione. La Casa Rothschild apre così a Napoli il quinto centro operativo in Europa, dopo Londra, Parigi, Francoforte e Vienna.

1822:

Eventi nazionali – Il governo di Milano istituisce, senza partecipazione delle finanze austriache, il Monte del Regno Lombardo-Veneto, che subentra al Monte Napoleone nella gestione del debito pubblico.

Vita quotidiana – Sull’esempio delle Saving Banks inglesi, delle Caisses d’Epargne francesi e delle Sparkassen austriache, nascono le prime Casse di Risparmio, a Milano e Venezia.

1823:

Eventi nazionali – Il governo asburgico introduce la lira austriaca d’argento per allineare il sistema monetario lombardo-veneto a quello dell’Impero, bimetallico ma con un rapporto tra oro e argento (1:15,29) inferiore a quello francese e sfavorevole all’oro.
A differenza del resto dell’Impero, la circolazione delle banconote stenta ad affermarsi nel Regno Lombardo Veneto.

1826:

Eventi internazionali –Il divieto di emettere biglietti di taglio inferiore alle 5 sterline imposto alle banche dal Parlamento britannico scatena proteste in Scozia, dove dominano le banconote come strumento monetario. Il movimento di opposizione, di cui è portavoce il romanziere Walter Scott, ottiene l’esclusione della Scozia dal provvedimento.
Per pubblicare le tre lettere al direttore del “The Edinburgh Weekly Journal”, che contribuiscono alla vittoria della protesta scozzese, Walter Scott utilizza lo pseudonimo di Malachi Malagrowther. Queste lettere sono ancora oggi considerate un manifesto del nazionalismo scozzese.

Eventi nazionali – Il Granducato di Toscana introduce il fiorino d’argento, suddiviso in 100 quattrini, per semplificare il proprio sistema monetario. La riforma è un successo parziale per l’esiguità delle nuove coniazioni. Qualche emissione aurea senza corso legale è effettuata “per comodo della Regia Corte”. La Banca di Sconto di Firenze è trasformata in società privata con privilegio di emettere banconote per un ammontare fino al doppio del proprio capitale.

1828:

Eventi internazionali – Con la costituzione della Banca del Tavoliere delle Puglie si apre una delle poche esperienze di rilievo, sia pur breve, nel campo del credito all’agricoltura e al commercio nel Mezzogiorno.

1829:

Eventi nazionali – Nel Regno di Sardegna si stabilisce che la sola lira nuova del Piemonte abbia corso legale sia verso l’erario sia nei contratti tra privati. Si mantengono provvisoriamente in corso le antiche monete piemontesi e genovesi e le migliori monete estere d’oro e d’argento secondo una nuova tariffa di cambi.
Si provvede anche a riordinare il sistema delle monete di rame, le più diffuse fra le classi popolari.

1830-1831:

Eventi internazionali – In Francia l’insurrezione delle tre giornate gloriose porta al trono Luigi Filippo d’Orléans, il “re borghese”. Sollevazioni popolari si verificano anche in Belgio e Polonia.

Eventi nazionali – Scoppiano sommosse nei Ducati di Parma e Modena e nei territori dello Stato Pontificio. Le truppe austriache abbattono il governo insurrezionale di Bologna. Ciro Menotti, tra i capi della rivolta e della Carboneria italiana, è giustiziato; molti altri patrioti sono costretti all’esilio.
Fallite le esperienze carbonare, Giuseppe Mazzini fonda in Francia la Giovine Italia. Anche gli oppositori più moderati, come Vincenzo Gioberti, devono abbandonare l’Italia.

Vita quotidiana – Nella Trieste austriaca vengono fondate le Assicurazioni Generali.

1834:

Eventi internazionali – Gli Stati Uniti fissano un nuovo rapporto oro-argento (a 1:16 dal precedente 1:15 del Coinage Act del 1792), sfavorendo in tal modo l’argento e incoraggiando la coniazione del dollaro d’oro. Il sistema monetario rimane tuttavia formalmente bimetallico.
Eventi nazionali – I Monti di Pietà, fondati nel Quattrocento come enti assistenziali per combattere l’usura, subiscono in questi anni la concorrenza delle Casse di risparmio. Alcuni si specializzano nel credito su pegno; altri si trasformano in Casse rifacendosi alle originarie finalità di previdenza, educazione al risparmio e microcredito.

1835

Eventi nazionali – Lo Stato Pontificio rende decimale il proprio sistema monetario bimetallico basato sullo scudo d’argento e modifica la parità tra oro e argento (da 1:15,1 a 1:15,518) per adeguarla ai valori di mercato.
Nello Stato Pontificio dal 1834 opera la Banca Romana, banca di sconto e deposito con privilegio di emissione.

1837:

Eventi nazionali – Nel Granducato di Toscana la Banca di Sconto di Livorno si affianca a quella di Firenze. Le emissioni di banconote sono di modesta quantità.

1838:

Eventi internazionali – Dopo la creazione dell’Unione Doganale Tedesca (Zollverein, 1834), nasce l’Unione Monetaria Tedesca (Münzverein), basata sul monometallismo argenteo. L’alleanza definisce un tasso di cambio fisso tra la moneta degli stati meridionali (Gulden, fiorino) e quella degli stati settentrionali (Thaler, tallero), avendo a riferimento il marco di Colonia.

Eventi nazionali – Per le classi popolari il ricorso al pegno dei pochi beni di proprietà (vestiti, corredi nuziali, etc.) continua a essere il solo canale legale di accesso al credito.

1839:

Vita quotidiana – È inaugurata la prima linea ferroviaria italiana tra Napoli e Portici (8 km), seguita nel 1840 dalla linea Milano-Monza (13 km percorribili in 19 minuti).

1844:

Eventi internazionali – Con il Bank Charter (o Peel) Act, la Banca d’Inghilterra ottiene il monopolio dell’emissione delle banconote. La banca è divisa in due dipartimenti: l’Issuing Department, che emette banconote garantite da un pari ammontare di riserve d’oro, e il Banking Department, che accetta depositi e concede prestiti come una banca commerciale. Vengono avviate a esaurimento le emissioni di banconote “private” ritenute all’origine dei ripetuti episodi di instabilità finanziaria.

Eventi nazionali – Nel Regno di Sardegna è costituita la Banca di Genova, prima moderna banca di emissione in Italia. Stampa solo banconote da 1.000, 500 e 250 lire (pari a più di 3.000, 1.500 e 750 euro di oggi), il che ne limita l’utilizzo agli operatori commerciali e alle classi sociali più abbienti. È prevista per legge la convertibilità dei biglietti in moneta metallica su richiesta del portatore. Per statuto, la somma dei conti correnti e delle banconote in circolazione non può superare il triplo delle riserve metalliche.

Vita quotidiana – Agli albori della cartamoneta in Italia, Carlo Cattaneo interviene su “Il Politecnico”, a favore della tesi di Humboldt. Lo scienziato tedesco sostiene che i sistemi monetari fondati sui metalli preziosi sono a rischio permanente di deflazione: l’estrazione dell’oro, in particolare, non sta al passo con la crescita dell’economia, quindi il prezzo dell’oro aumenta e i prezzi delle merci scendono.

1847:

Eventi internazionali – Con l’abolizione delle Corn Laws, e quindi di gran parte dei dazi sull’importazione del grano, il Regno Unito abbandona il protezionismo agricolo e inaugura una politica di libero commercio che prevarrà in Europa per più di un trentennio.
Eventi nazionali – Nel Regno di Sardegna, dopo la Banca di Genova, viene costituita la Banca di Torino con facoltà di emissione.
Con l’annessione del Ducato di Lucca al Granducato di Toscana, la zecca di Lucca chiude.
Il Regno di Sardegna, il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio propongono una lega doganale italica per favorire il commercio tra gli stati della penisola. Il progetto, indebolito dalla mancata adesione del Regno delle Due Sicilie, tramonta per l’impossibilità di stabilire una tariffa esterna comune e per il prevalente interesse degli esportatori italiani per i mercati esteri più che per i modesti mercati interni. Isolatamente, il Regno di Sardegna e il Regno delle Due Sicilie – con minor impegno – perseguono una propria politica di liberalizzazione commerciale.

Vita quotidiana – A marzo, viene rappresentato a Firenze il Macbeth, capolavoro della produzione giovanile di Giuseppe Verdi, già popolare per il Nabucco, il cui Va, pensiero diventa inno risorgimentale. In pochi anni, con la trilogia popolare: Rigoletto, Il trovatore e La traviata (1851-1853), Verdi diventa il più grande compositore italiano del suo tempo.

1848:

Eventi internazionali – Con l’esplodere dei moti rivoluzionari in tutta Europa, la Francia sospende per due anni la convertibilità delle proprie banconote in metalli preziosi. L’Austria impone il corso forzoso: le banconote della Banca di Vienna sostituiscono progressivamente la circolazione metallica nei territori dell’Impero.
La nuova Costituzione elvetica attribuisce alle autorità centrali il diritto esclusivo di battere moneta, superando una babele di 860 monete in circolazione.

Eventi nazionali – I moti del 1848 portano alla concessione di Costituzioni da parte di Carlo Alberto di Savoia in Piemonte, Leopoldo II d’Asburgo-Lorena in Toscana, Ferdinando II di Borbone nel Regno delle Due Sicilie, Pio IX nello Stato Pontificio. Si decreta la sospensione della convertibilità nel Regno di Sardegna e nel Lombardo-Veneto; ciò conduce a una maggiore diffusione della carta moneta.
In uno spirito di unità nazionale, i governi insurrezionali di Venezia (sotto la guida di Daniele Manin) e di Milano (sotto la guida di Carlo Cattaneo) battono moneta sullo standard della lira piemontese.
Il Piemonte, in seguito alle Cinque giornate di Milano e alla proclamazione della Repubblica di San Marco, dichiara guerra all’Austria (Prima guerra di indipendenza) e sospende la convertibilità in moneta metallica dei biglietti della Banca di Genova. Questa concede un mutuo di 20 milioni di lire per le spese di guerra dello Stato, garantito da ipoteca speciale su immobili pubblici.

1849:

Eventi internazionali – Con la scoperta di miniere in California e in Australia aumenta di dieci volte la produzione mondiale di oro. Nei regimi bimetallici l’oro diventa preponderante, ma la libera coniazione ne limita il deprezzamento. L’aumento delle disponibilità monetarie internazionali favorisce la crescita degli investimenti inglesi e francesi nei paesi europei meno sviluppati.

Eventi nazionali – La neo istituita Repubblica Romana sotto il triumvirato di Mazzini, Saffi e Armellini conia monete di rame ed emette carta moneta di emergenza.
Nel Regno di Sardegna ha avvio il processo di consolidamento dell’emissione: con la fusione delle banche di Genova e di Torino nasce la Banca Nazionale degli Stati Sardi. La prima legge bancaria del Regno di Sardegna stabilisce: “Niuna Banca di circolazione potrà d’ora innanzi attivarsi nello Stato se non in forza di una Legge”. La nuova banca eredita il regime di corso forzoso delle banconote, che, con la sconfitta piemontese contro gli austriaci a Novara e la firma del gravoso armistizio di Vignale, durerà fino alla metà del 1851. A seguire si introduce un diverso incentivo a detenere banconote: lo Stato dichiara che accetterà le banconote in pagamento delle imposte (corso di cassa).

1850:

Eventi internazionali – Dopo che la nuova Costituzione elvetica (1848) attribuisce alle autorità centrali il diritto esclusivo di battere moneta, viene introdotto il franco svizzero quale unica valuta in un sistema silver standard. Sono coniate monete di rame, di biglione (mistura argento e rame) e d’argento.

Eventi nazionali – Le banche di emissione si diffondono negli stati italiani, quali strumenti e simboli di modernizzazione finanziaria. Nel corso del decennio vengono fondate: la Banca degli Stati Pontifici a Roma (1850), lo Stabilimento Mercantile di Venezia (1853), la Banca Pontificia per le Quattro Legazioni a Bologna (1855), la Banca Nazionale Toscana a Firenze (1857, dalle banche di sconto di Firenze e di Livorno), la Banca degli Stati Parmensi (1858).
Nasce a Torino con funzioni bancarie la Cassa depositi e prestiti, sull’esempio della francese Caisse des dépôts et consignations. Negli anni successivi la Cassa si sviluppa come istituto per il finanziamento degli investimenti pubblici.

1855:

Eventi internazionali – Il Regno di Sardegna partecipa a fianco di Regno Unito e Francia alla guerra di Crimea scoppiata nel 1853 contro la Russia. Al Congresso di pace di Parigi del 1856, per la prima volta il Piemonte è invitato a sedere al tavolo della diplomazia internazionale.
Cavour denuncia i mali dell’occupazione austriaca del Lombardo-Veneto.

1857:

Eventi nazionali – La Cassa Depositi e Prestiti si sviluppa come istituto di finanziamento degli investimenti pubblici. Era nata con funzioni bancarie sette anni prima a Torino, sull’esempio della francese Caisse des dépôts et consignations.
Lo Stato Pontificio è costretto a intervenire sul contenuto metallico e sui cambi delle proprie monete, per adeguarsi alla progressiva modernizzazione dei sistemi monetari italiani ed evitare peggioramenti della propria circolazione. Riduce, in particolare, il contenuto argenteo delle monete divisionali per impedirne la scomparsa a causa dell’aumentato prezzo del metallo.

Vita quotidiana – Si manifesta la repressione asburgica contro il “danaro rivoluzionario”. La circolazione di “segni destinati a rappresentare danaro e carte di credito della propaganda rivoluzionaria, come Viglietti di Mazzini, Note da dollari di Kossuth, etc. diventa reato di alto tradimento, punibile con l’arresto e con una multa “eguale a venti volte la somma portata da queste carte”
Come Mazzini per l’Italia, Kossuth auspicava la liberazione del suo paese, l’Ungheria, dal dominio austriaco.

1859:

Eventi internazionali – Con l’adesione dell’Austria all’Unione Monetaria Tedesca (Münzverein), lo Zollpfund (libbra da 500 grammi) d’argento diviene la nuova base di riferimento per le monete prussiane e austriache. Negli anni successivi anche a Milano e Venezia si diffondono le monete che rispondono ai canoni della convenzione monetaria, come il tallero della lega.

Eventi nazionali – Scoppia la guerra fra Regno di Sardegna e Austria per il controllo del Lombardo-Veneto (Seconda guerra di indipendenza). Napoleone III, in virtù dei patti stretti con Cavour a Plombières nel 1858, si schiera con il Regno di Sardegna e le forze franco-piemontesi prevalgono sugli austriaci a Solferino e San Martino. L’imperatore francese arresta l’avanzata franco-piemontese ai confini con il Veneto, e il Regno di Sardegna ottiene la Lombardia con l’armistizio di Villafranca. All’inizio del conflitto la Banca Nazionale concede un mutuo di 30 milioni al governo sabaudo guidato da Cavour. In cambio il governo dichiara nuovamente il corso forzoso dei biglietti della Banca Nazionale (sospensione dell’obbligo di convertire in metallo le proprie banconote).
Insurrezioni in Emilia, Romagna e Toscana portano all’instaurazione di governi provvisori che chiedono l’annessione al Piemonte. I governi iniziano subito a coniare lire sul modello piemontese con l’effige di Vittorio Emanuele II, il motto “Dio protegge l’Italia” o “Vittorio Emanuele re eletto” e l’indicazione del governo insurrezionale. Sono decretati anche il corso legale della lira piemontese e la cessazione del corso legale delle vecchie monete.

1860:

Eventi internazionali – Con il trattato di Cobden-Chevalier sono fortemente ridotti i dazi doganali tra Inghilterra e Francia. Il trattato ispirerà molti accordi bilaterali di libero scambio in tutta Europa.

Eventi nazionali – Il 6 maggio parte la spedizione dei Mille: Garibaldi sbarca a Marsala e conquista per il re di Sardegna la Sicilia e poi l’Italia meridionale.
Con l’annessione a marzo 1860 di Emilia, Romagna, Toscana, e tra ottobre e novembre di Marche, Umbria e regioni meridionali, si diffonde la circolazione della lira decimale del Regno di Sardegna.
In Toscana e nel Regno delle Due Sicilie, dove prima vigeva il monometallismo argenteo, il corso legale della lira piemontese è limitato alle sole monete d’argento e di bronzo, lasciando le monete d’oro alla valutazione di mercato. In Sicilia invece Garibaldi decreta d’urgenza il corso legale delle lire piemontesi d’oro e d’argento: “Certo noi non potevamo andare da Marsala a Palermo senza comprarci tutto ciò che bisognava alla vita. […] il Governo dei Mille era povero, ed il suo piccolo tesoro consisteva unicamente in monete del regno italiano” (intervento dell’onorevole Crispi alla Camera, 1862).
Viene estesa a tutto il territorio nazionale la tariffa doganale piemontese, la più liberista tra quelle vigenti negli stati preunitari.

Vita quotidiana – In Emilia a un mese dall’annessione, si raccolgono fondi, in franchi, per l’acquisto di “un millione” di fucili per l’esercito di volontari guidato da Garibaldi.

1861:

Eventi nazionali – Il 17 marzo 1861 è proclamato il Regno d’Italia, con capitale Torino. Nei mesi successivi sono emessi provvedimenti monetari di validità nazionale, al fine di uniformare, almeno in parte, la legislazione d’emergenza emanata localmente dai governi provvisori. I decreti 2 maggio 1861, n. 16 e n. 17, stabiliscono la nuova impronta delle monete: l’effige di Vittorio Emanuele II e la scritta “Regno d’Italia”. Con il decreto 17 luglio 1861, n. 123, si dà corso legale in tutte le province italiane alla lira piemontese, ribattezzata lira italiana. Tuttavia, solo le lire piemontesi d’argento e di bronzo hanno corso legale in tutto il Regno d’Italia. Il corso legale delle monete d’oro non viene esteso alle province toscane e napoletane, i cui sistemi restano formalmente basati sull’argento. Le valute degli stati preesistenti sono lasciate temporaneamente in corso, in base a nuovi tassi di cambio stabiliti dal decreto (tariffe di ragguaglio).
Delle otto zecche operanti alla vigilia dell’unificazione si mantengono attive per il nuovo Regno quelle di Torino, Milano e Napoli (decreto 9 novembre 1861, n. 326). L’anno seguente è concesso alla Banca Nazionale l’esercizio della coniazione di una parte delle nuove monete metalliche. Fuori dal Regno rimangono operative anche le zecche di Roma per lo Stato Pontificio e di Venezia per il Lombardo-Veneto austriaco.

Vita quotidiana – La Banca Nazionale incorpora la Banca degli Stati Parmensi e la Banca Pontificia per le Quattro Legazioni. Il governo inoltre autorizza l’espansione della Banca Nazionale su tutto il territorio italiano, in particolare l’apertura delle sedi di Napoli e Palermo, accanto ad altre 11 succursali.
Il Banco delle Due Sicilie, operante nelle sole regioni continentali del Mezzogiorno, e il Banco dei Reali Domini al di là del Faro, operante in Sicilia dal 1850, assumono rispettivamente la denominazione di Banco di Napoli e Banco di Sicilia.
Con l’istituzione del Gran libro del debito pubblico, il governo Cavour procede all’unificazione del debito degli stati preunitari, che viene assunto integralmente dal nuovo Regno. Ogni nuovo debito deve essere approvato per legge e il pagamento degli interessi non può “in nessun tempo o per qualunque causa, anche di pubblica necessità, venire diminuito o ritardato”.

1862:

Eventi internazionali – Nel corso della guerra civile americana viene sospesa la convertibilità del dollaro, che sarà ristabilita solo 15 anni dopo. Il governo federale autorizza l’emissione di banconote a corso forzoso nel caratteristico colore verde del retro (greenbacks).
Bismarck diventa cancelliere del Regno di Prussia e avvia una politica di unificazione nazionale della Germania.
Eventi nazionali – Con la legge Cordova, approvata il 23 marzo, la lira d’oro ottiene corso legale in tutto il Regno. Cessa così la difformità tra i vari sistemi monetari nella penisola e viene sancita indirettamente la scelta del governo a favore del bimetallismo.
La legge Pepoli del 24 agosto, riordinando e consolidando la legislazione emanata nei precedenti tre anni, fa corrispondere all’unità politica la piena unificazione monetaria. Conferma la scelta per la lira italiana di un sistema bimetallico e il rapporto di 1:15,50 tra oro e argento. Definisce tagli, caratteristiche e contenuto metallico di tutte le monete e ordina nuove ingenti coniazioni. Decreta per la prima volta il ritiro delle monete, anche di piccolo taglio, diverse da quelle definite dalla nuova legge. Mentre il ritiro delle monete di rame di vecchio conio e la loro sostituzione con le nuove lire di bronzo si esaurirà ovunque entro un decennio, molto più tempo richiederà la conversione delle monete d’oro e d’argento (si veda anche oltre, 1865). Per evitare che le monete d’argento scompaiano dal mercato, si stabilisce di ridurne da 900 a 835 millesimi il contenuto di metallo fino, di restringere la coniazione per conto dello Stato alle sole monete d’argento inferiori alle 5 lire, e di limitarne il potere liberatorio nei pagamenti fra privati.

Vita quotidiana – La nuova leva obbligatoria contribuisce alla diffusione della lira in tutti gli strati sociali attraverso il “soldo” pagato ai coscritti. Come Giovanni Verga racconta, la paga per i soldati di leva non era certo ricca: “Nel dicembre 1863, ‘Ntoni (…) era stato chiamato per la leva di mare. (…) Finalmente arrivò da Napoli la prima lettera di ‘Ntoni (…). Diceva che (…) si vendevano delle pizze, a due centesimi (…) e senza soldi non ci si poteva stare, e non era come a Trezza, dove (…) non si sapeva come spendere un baiocco. – Mandiamogli dei soldi per comperarsi le pizze, al goloso! – brontolava padron ‘Ntoni”. G. Verga, I Malavoglia, 1881.
Si introduce un sistema tributario nazionale sul modello piemontese. Quintino Sella, ministro delle Finanze, persegue tenacemente il pareggio del bilancio sia attraverso il contenimento delle spese statali sia introducendo nuove imposte, tra cui nel 1864 la prima imposta sul reddito (imposta di ricchezza mobile).

1863:

Eventi nazionali – La Società Generale di Credito Mobiliare Italiano viene fondata a Torino, con capitali francesi del Crédit Mobilier dei fratelli Péreire; nel 1870 nasce a Roma la Banca Generale. Tali istituti si specializzano nel finanziamento di industria e infrastrutture, anche attraverso l’emissione e lo scambio di valori mobiliari (azioni e obbligazioni).

Vita quotidiana – Per far fronte al dilagare del brigantaggio nell’Italia meridionale, viene approvata ad agosto la repressiva legge Pica, che assoggetta gli accusati di brigantaggio ai tribunali militari.
In seguito a un assalto di briganti al Corriere postale e all’ “abbruciamento” da parte dei briganti stessi di 7 banconote per un valore di 5.200 lire, il proprietario, presidente del Tribunale di commercio di Bari, presenta istanza di rimborso alla Banca Nazionale. Questa viene respinta in quanto non si può “stabilire un precedente” di rimborso senza presentazione di almeno una parte di biglietto.

1864:

Eventi nazionali – La convenzione tra Francia e Italia sulla “Questione romana” prevede il ritiro dei soldati francesi da Roma entro due anni, tempo necessario al governo pontificio per costituire un proprio esercito. In cambio l’Italia si impegna a non attaccare i territori papali e a farsi carico di una parte del debito pubblico dello Stato della Chiesa. Un articolo segreto prevede il trasferimento della capitale da Torino a città da destinarsi, come segnale di rinuncia a Roma capitale. Il Parlamento italiano decide il trasferimento della capitale da Torino a Firenze.

1865:

Eventi internazionali – L’Unione Monetaria Latina, fondata da Francia, Belgio, Svizzera e Italia, introduce un sistema monetario comune, limitato a monete d’oro e d’argento e con l’esclusione delle banconote, per facilitare il commercio e proteggere la circolazione di monete d’argento di piccolo taglio. L’unità monetaria comune è il franco-lira da 5 grammi d’argento a titolo pieno (900); multipli e sottomultipli sono pure definiti. Le monete di ciascuna nazione, avendo le stesse caratteristiche di quelle dei partner, sono rese liberamente circolanti nell’Unione e sono scambiate su uno standard decimale e bimetallico oro/argento di 1:15,50. Come già in Italia aveva previsto la legge Pepoli, le monete d’argento di taglio inferiore sono coniate con un titolo ridotto (835) per impedirne il ritiro dalla circolazione indotto da un valore metallico superiore al valore nominale.

Eventi nazionali – La conversione delle monete preunitarie in lire si conclude nell’Italia settentrionale e centrale, ma non nelle regioni meridionali i cui cittadini si vedono offrire banconote e oro in cambio delle loro tradizionali monete d’argento, in questa fase a maggiore valore di mercato. Tra i motivi del ritardo al Sud, oltre all’elevata quota di circolazione metallica, vi è quindi la convenienza a tesaurizzare l’argento.

Vita quotidiana – Oltre alla legge di unificazione amministrativa del Regno d’Italia del 20 marzo, sono emanati i nuovi codice civile e codice di commercio. Per il primo viene scartata l’ipotesi di un adattamento del recente codice sabaudo (1838) a favore del modello napoleonico del 1804. Il secondo invece è una semplice estensione del codice di commercio piemontese.

1866:

Eventi Internazionali – Ripetute tensioni sui mercati finanziari sfociano nel “venerdì nero” della Borsa di Londra. Fallisce la Banca Overend, Gurney.

Eventi Nazionali – Alleata della Prussia, che vince a Sadowa contro l’Austria, l’Italia, nonostante le sconfitte di Custoza e Lissa, ottiene la sovranità sul Veneto (Terza guerra di indipendenza). La lira diviene moneta legale nelle province annesse. Con l’entrata in guerra, la Banca Nazionale concede al governo un prestito di 250 milioni, diviene Banca Nazionale nel Regno d’Italia, ed è autorizzata a sospendere la convertibilità delle banconote. Il corso forzoso, a cui si arriva sotto la pressione della crisi finanziaria e del debito pubblico accumulato nei primi anni dell’unificazione, è una necessaria misura prudenziale durante la guerra con l’Austria. Pur giudicata dannosa per l’economia da una commissione parlamentare d’inchiesta (1868), l’inconvertibilità durerà fino al 1883. La sospensione della convertibilità fa scendere il valore delle banconote sotto la parità (aggio). Le monete d’oro e d’argento vengono tesaurizzate e spariscono dalla circolazione. L’uso della carta moneta si diffonde tra ampi strati della popolazione. La svalutazione del cambio sostiene le esportazioni.
Le leggi bancarie e finanziarie sono estese alle nuove province del Regno, per prime quelle sulla Banca Nazionale e sulla Cassa Depositi e Prestiti.
La sede della Banca Nazionale, il cui capitale aumenta da 40 a 100 milioni, è trasferita nella nuova capitale, Firenze. L’idea di fondere la Banca Nazionale Toscana nella Banca Nazionale nel Regno e di istituire una “Banca d’Italia” viene bocciata dal Parlamento per il prevalere di istanze regionalistiche. Intanto, la Banca Nazionale incorpora lo Stabilimento Mercantile di Venezia, banca di sconto e di emissione durante il dominio austriaco.
Lo Stato della Chiesa introduce la lira pontificia, con le stesse caratteristiche di ridotto contenuto argenteo di quella italiana, e chiede di entrare nell’Unione Monetaria Latina. I negoziati dureranno quasi quattro anni, durante i quali la lira pontificia, emessa in quantità maggiori di quelle consentite dalle regole dell’Unione, circola copiosamente anche in Francia. I negoziati si interromperanno nel 1870 e la Francia bandirà le monete pontificie, chiedendone poi all’Italia il ritiro.
È promulgata la legge che dispone la requisizione dei beni delle congregazioni e degli ordini religiosi a favore dello Stato italiano, il quale li venderà ai privati.

Vita Quotidiana – Le difficoltà monetarie della lira, insieme alla criticata sospensione della convertibilità, portano a una modernizzazione degli strumenti monetari e a una maggiore educazione finanziaria degli italiani, che “in massa” scoprono la moneta cartacea e i depositi bancari.
La scomparsa della moneta metallica seguita al corso forzoso spinge commercianti, cooperative e associazioni operaie a stampare buoni da utilizzare come banconote nelle piccole transazioni.
Cent’anni dopo, a fronte di un blocco produttivo della Zecca di Stato, una nuova carenza di monete spingerà le banche italiane a emettere mini assegni per facilitare i pagamenti.

1867:

Eventi Internazionali – In occasione dell’Esposizione universale, Napoleone III convoca a Parigi una conferenza monetaria internazionale con l’obiettivo, irrealizzato, di creare una moneta universale (aurea). Di fatto, si ha solo l’allargamento alla Grecia dell’Unione Monetaria Latina con decorrenza dal 1° gennaio 1869.

1868

Eventi Nazionali – Per risanare le finanze pubbliche dello Stato italiano è introdotta l’imposta sul macinato, calcolata in base al numero di giri compiuti dalla macina dei mulini. Si accentua il carattere regressivo del sistema fiscale italiano. In tutta Italia scoppiano rivolte per l’aumento dei prezzi del pane e della pasta. La tassa viene tuttavia confermata. Essa deve essere pagata dai mugnai in denaro, il che li spinge a chiedere moneta ai contadini per il pagamento del servizio molitorio, anziché solo trattenere una porzione del grano portato al mulino, come era tradizione. Molti piccoli mulini sono costretti a chiudere i battenti.
Per riportare il bilancio statale in pareggio il ministro Sella inasprisce imposte indirette e doganali. Cede in concessione il monopolio dei tabacchi a una società privata, determinando un rincaro del prezzo del tabacco, che suscita nuovo scontento popolare.

1870-1871:

Eventi Internazionali – Nel contesto della rovinosa sconfitta nella guerra franco-prussiana, della caduta di Napoleone III e della breve esperienza rivoluzionaria della Comune di Parigi viene sospesa la convertibilità del franco fino al 1878.
Con il trattato di Francoforte, la Prussia ottiene dalla Francia i territori dell’Alsazia e della Lorena, nonché un’indennità di cinque miliardi di franchi d’oro. Nel gennaio 1871 il re di Prussia Guglielmo I viene incoronato imperatore della Germania.
L’economista e filosofo tedesco Karl Marx per ben tre volte si rivolge all’Associazione Internazionale dei Lavoratori (Prima Internazionale) per sostenere e richiamare l’esperienza della Comune parigina quale primo governo di lavoratori.

Eventi Nazionali – Dopo il ritiro delle truppe francesi poste a difesa dello Stato Pontificio, i bersaglieri entrano a Roma attraverso la breccia di Porta Pia. Il Parlamento italiano approva il trasferimento della capitale da Firenze a Roma il 27 gennaio 1871.
È stipulata la convenzione tra la Banca dello Stato Pontificio, che prende il nome di Banca Romana, e la Banca Nazionale nel Regno: la Banca Romana rinuncia al monopolio dell’emissione nei territori ex pontifici e ottiene in cambio un indennizzo monetario.
A seguito della graduale conversione delle vecchie monete preunitarie in lire italiane, le zecche di Napoli, Venezia e Torino vengono soppresse. La coniazione delle monete viene concentrata presso gli stabilimenti di Milano e Roma.

1872:

Eventi Internazionali – L’Unione Monetaria Scandinava tra Svezia, Norvegia e Danimarca introduce la corona d’oro come unità di conto. Le monete nazionali, e per la prima volta in un’unione monetaria le banconote, sono libere di circolare e hanno valore legale in tutta l’Unione. Hanno così una battuta di arresto i tentativi di espansione dell’Unione Monetaria Latina; la Svezia abbandona la coniazione di franchi d’oro.

1873:

Eventi nazionali – Dopo l’unificazione politica della Germania, si realizza l’unificazione monetaria. Grazie anche all’indennità versata dalla Francia, che va a costituire la base monetaria tedesca, si stabilisce lo standard aureo: l’unità di conto è il marco d’oro (Goldmark). Il successivo crollo del prezzo dell’argento, dovuto alla scoperta di nuove miniere, alla demonetizzazione dell’argento e alla soppressione delle nuove coniazioni d’argento da parte dell’Unione Monetaria Latina, favorisce il prevalere del gold standard in Europa.
Negli Stati Uniti le nuove leggi monetarie, introdotte per reagire all’inflazione e alla diffusa contraffazione portate dalla guerra civile, non menzionano la coniazione in argento: finisce il bimetallismo statunitense, anche se i dollari d’argento esistenti continuano a circolare.

1874:

Eventi nazionali – La legge Minghetti, prima legge bancaria italiana, riconosce il diritto a emettere biglietti solo a sei banche di emissione che operavano negli stati preunitari. Si favoriscono di fatto gli interessi regionali e le banche minori, mentre si arenano i progetti di una banca di emissione unica. La legge attribuisce a un Consorzio tra tutte le banche di emissione il privilegio di fornire allo Stato biglietti a corso forzoso, riportando così su di un piano di parità la Banca Nazionale e le altre banche (Banca Toscana di Credito, Banca Nazionale Toscana, Banca Romana, Banco di Napoli, Banco di Sicilia). Di fronte al disordine monetario che prevale nel Regno, si cerca di restringere e regolare la circolazione. La legge distingue i biglietti emessi dalle banche per conto dello Stato (biglietti consorziali, di piccolo taglio) a corso forzoso, da quelli delle banche (di taglio medio-grande) a corso legale che i privati devono obbligatoriamente accettare, ma di cui le banche devono garantire la convertibilità in moneta metallica o anche solo in biglietti consorziali. Si pongono limiti alle emissioni cartacee: la circolazione dello Stato non deve superare un miliardo di lire; la circolazione di biglietti delle banche è sottoposta al duplice vincolo del triplo della riserva metallica e del triplo del capitale.

1876:

Eventi internazionali – Sulla struttura della Banca di Prussia viene costituita la Reichsbank, società privata soggetta a controllo governativo, cui vengono attribuiti per legge gli strumenti per accentrare l’emissione, marginalizzando le 31 Notenbanken regionali.

Eventi nazionali – Con la conquista da parte della Sinistra storica della guida del governo (Depretis), si rafforza nella politica italiana l’orientamento favorevole alla pluralità degli istituti di emissione e alla difesa degli interessi degli istituti minori. Viene invece sconfitto senza appello il progetto di una riforma liberista dell’emissione, che avrebbe comportato un ampliamento della platea delle banche con facoltà di emettere banconote.

1877:

Vita quotidiana – Con la legge Coppino è aumentata a tre anni e si cerca di rendere operante la scuola elementare obbligatoria e gratuita. La percentuale di analfabeti, sebbene più che doppia rispetto a quella di Francia o Austria, scende nel 1881 al 62 per cento della popolazione adulta dal 75 per cento di due decenni prima, quando era stata estesa a tutto il territorio nazionale la legge sabauda sull’istruzione (legge Casati).

1878:

Eventi internazionali – Di fronte alla demonetizzazione e alla caduta del prezzo dell’argento, l’Unione Monetaria Latina sospende in via permanente la coniazione di monete d’argento a pieno titolo (900). L’associarsi di prevalente circolazione di monete d’argento e assenza di nuove coniazioni fa diventare il sistema un bimetallismo “zoppo”, e apre la strada al gold standard.
Negli Stati Uniti, con il ritorno alla convertibilità, ha ufficialmente avvio il gold standard.

Eventi nazionali – Con la nuova tariffa doganale del 1878 e con quella fortemente protezionistica, estesa al settore agricolo, del 1887, l’Italia partecipa alla nuova tendenza internazionale favorevole alla chiusura commerciale. La guerra doganale che si apre con la Francia cesserà solo alla fine del secolo.

1880:

Eventi nazionali – Dopo la nascita della Banca Tiberina con capitali piemontesi, viene fondato il Banco di Roma su iniziativa dell’aristocrazia fondiaria romana, interessata a trarre profitto dall’espansione urbanistica ed economica della nuova capitale. In pochi anni il Banco di Roma si espande in tutta la penisola.

1881:

Eventi nazionali – Con la legge Magliani il governo pianifica la fine del corso forzoso che dura in pratica da 15 anni e sancisce l’ingresso dell’Italia nel club del gold standard, il centro del sistema economico mondiale. I biglietti tornano ad essere convertibili in oro nel 1883. Nonostante la lunga preparazione e le risorse investite, l’effettiva convertibilità della lira durerà solo quattro anni.
Grazie a un ingente prestito internazionale lanciato a Londra dal Tesoro e alla massiccia coniazione di monete d’oro, la rafforzata fiducia nella lira spinge capitalisti e risparmiatori a ridepositare l’oro presso le stesse banche di emissione. Si consente quindi agli istituti di emissione, che vedevano crescere nel proprio attivo le riserve metalliche improduttive, di espandere la circolazione cartacea oltre il limite del triplo del capitale, purché la circolazione eccedente fosse integralmente coperta da metalli preziosi. La conseguente espansione creditizia, favorita dal copioso afflusso di capitali dall’estero, prepara il terreno per diffuse operazioni speculative, specialmente in campo immobiliare.

1882:

Eventi internazionali – L’Italia, per cercare di rompere l’isolamento internazionale in cui era caduta in seguito alla Terza guerra di indipendenza e alla presa di Roma, entra in un patto militare con Germania e Austria-Ungheria (la Triplice allenza) che durerà fino alla Prima guerra mondiale.
Sul modello delle banche centrali europee, sotto il governo Meiji, è costituita la Banca del Giappone.

Eventi nazionali – In seguito all’occupazione della Tunisia da parte della Francia e dell’Egitto da parte delle truppe inglesi, l’Italia con l’acquisto della proprietà della baia di Assab sulla costa del Mar Rosso dà avvio alla propria espansione coloniale, giungendo alla fine del decennio al controllo di Eritrea e Somalia. Verranno coniate monete da 1 e 2 lire e da 1 tallero/5 lire per la colonia eritrea, con l’effige di Umberto I re d’Italia.

Vita quotidiana – La Navigazione Generale Italiana, nata dalla fusione della Florio di Palermo e della Rubattino di Genova, effettua collegamenti con le Americhe e con l’Estremo Oriente attraverso il canale di Suez, divenendo la seconda società di navigazione del Mediterraneo. Nel 1884 nascono le acciaierie di Terni e due anni dopo a Milano è fondata la Breda, prima grande azienda metalmeccanica italiana.

1885:

Eventi nazionali – Alle operazioni di conversione in lire delle monete preunitarie in corso da più di vent’anni nell’Italia meridionale viene posto il limite improrogabile del 31 dicembre 1885, entro le ore “4 pomeridiane”. Tuttavia, le monete d’argento borboniche continueranno a comparire per anni nelle transazioni tra privati.

1887:

Eventi nazionali – Con lo scoppio della bolla speculativa immobiliare e il ritiro dei capitali esteri, banche e istituti di emissione precipitano in una crisi destinata a durare a lungo. Il governo impone alla Banca Nazionale operazioni di salvataggio di istituzioni finanziarie e banche, tra cui la Banca Tiberina (poi fallita nel 1889). La convertibilità dei biglietti viene di fatto sospesa: con vari espedienti le banche negano, implicitamente appoggiate dal governo, il rimborso in oro delle proprie banconote. All’inizio del 1894 giungerà la sospensione per legge della convertibilità dei biglietti di banca. Solo dal 1902 si ritornerà a un’adesione di fatto al gold standard, senza tuttavia una dichiarazione ufficiale di convertibilità della lira.

1890:

Eventi Internazionali – L’insolvenza della londinese Barings Bank, innescata dal crollo delle obbligazioni argentine, si trasmette ai mercati finanziari di tutto il mondo.

1892:

Eventi nazionali – Alla Camera dei Deputati, nel dicembre 1892, Colajanni illustra i risultati dell’ispezione sulla Banca Romana, avviata tre anni prima dal senatore Alvisi. Emergono gravi irregolarità e 40 milioni di emissioni illegali di banconote. È decisa la liquidazione, e il governatore della Banca Romana, Tanlongo, è arrestato. Lo scandalo non si ferma e il governo Giolitti, nonostante l’istituzione di commissioni d’inchiesta e la riforma dell’emissione, si deve dimettere. Lo scandalo della Banca Romana apre uno squarcio sulla corruzione nell’intreccio tra banche, politica e imprenditori. Sarà uno stimolo decisivo alla riforma e alla concentrazione degli istituti di emissione. Gli economisti italiani del tempo contribuiscono con le loro analisi al movimento di opinione per un “risanamento morale dell’Italia”.

1893:

Eventi nazionali – A poche settimane dallo scandalo della Banca Romana viene firmata nel gennaio 1893 la convenzione di fusione fra la Banca Nazionale Toscana, la Banca Toscana di Credito e la Banca Nazionale nel Regno, sulla cui base nascerà la Banca d’Italia. Il 10 agosto viene promulgata la legge sul riordinamento degli istituti di emissione, che consente alla convenzione di gennaio di divenire effettiva. Rimangono solo tre istituti autorizzati all’emissione: la Banca d’Italia, il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia. Le operazioni consentite sono espressamente elencate e regolate, la facoltà di emissione è attribuita per vent’anni e i biglietti emessi ottengono il corso legale per cinque anni. Agli istituti di emissione viene prescritto per gli anni successivi il percorso di risanamento che prevede la cessione degli attivi non più consentiti dalla legge.
La chiusura della zecca di Milano, che non coniava più monete dal 1875, completa l’unificazione della monetazione: quello di Roma diviene la zecca di Stato.

Vita quotidiana – Fallisce il Credito Mobiliare, seguito dalla Banca Generale. La loro caduta viene descritta da un celebre saggio dell’economista Maffeo Pantaloni, apparso su “Giornale degli economisti”. Dalle loro ceneri nascono, con capitali tedeschi, le “banche miste” (Credito Italiano e Banca Commerciale Italiana), che domineranno il sistema finanziario e industriale italiano fino agli anni Trenta del Novecento.

1894:

Eventi nazionali – Il 1° gennaio 1894 la Banca d’Italia inizia la sua attività; assume la liquidazione della Banca Romana e in cambio ottiene l’esercizio del servizio di tesoreria dello Stato in tutte le province del Regno. Nei mesi successivi la Banca d’Italia argina con successo un’ondata di ritiri di depositi presso le casse di risparmio. Con questo intervento termina in Italia la crisi finanziaria.

FONTE: Link articolo originale, dal sito Banca d’Italia,  Cronologia

 

 

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