Storia: Strateg. della tensione (’70-’90)

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Storia strategia della tensione in sintesi.
  1. STRATEGIA DELLA TENSIONE IN ITALIA (“ANNI DI PIOMBO” ANNI ’70).
  2. BREVE INQUADRAMENTO STORICO DELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE ITALIANA.
  3. UNA SEMPLICE DOMANDA PER STIMOLARE LA CURIOSITA’.
  4. GIOVANNI FALCONE: “LE AZIONI DELLA MAFIA SONO MANOVRATE DA MENTI RAFFINATISSIME (INTELLIGENCE) CHE FANNO CAPO A CENTRI OCCULTI DI POTERE CHE HANNO ALTRI INTERESSI”.
  5. FERDINANDO IMPOSIMATO:  “IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO LE STRAGI DI STATO”.
  6. FERDINANDO IMPOSIMATO: “L’ESPLOSIVO UTILIZZATO NELLE STRAGI DI STATO VENIVA DALLE BASI NATO”
  7. FERDINANDO IMPOSIMATO: “FALCONE E BORSELLINO UCCISI PERCHE’ STAVANO INDAGANDO SUL COINVOLGIMENTO DI GLADIO (CIA/NATO) NEGLI OMICIDI DI STATO COMPIUTI DALLA MAFIA”.
  8. FERDINANDO IMPOSIMATO: “NELLA FAMOSA AGENDA ROSSA SCOMPARSA, VI ERANO SCRITTI GLI APPUNTI CHE LEGAVANO GLADIO (CIA/NATO) AGLI OMICIDI DI STATO.”
  9. GIOVANNI GALLONI: “MORO MI RIVELO’ CHE SAPEVA DI INFILTRATI CIA E MOSSAD NELLE BR.”
  10. GIOVANNI GALLONI (nel 2005): “I SERVIZI SEGRETI DEVIATI ITALIANI DOVEVANO RISPONDERE PRIMA AI COLLEGHI AMERICANI DELLA CIA, CHE NON AL GOVERNO ITALIANO”.
  11. ANTONIO DI PIETRO (nel 2017): “ERAVAMO ARRIVATI ANCHE AL PCI, POI SIAMO STATI BLOCCATI DAI SERVIZI SEGRETI”.
  12. PIETRO GRASSO: “C’E’ UNA STRATEGIA DI STRAGISMO E DI TERRORISMO CON DEI CONNOTATI CHE NON POSSONO ESSERE RICONDUCIBILI ALLA MAFIA, MA CHE HANNO A CHE FARE CON ALTRE FORZE ESTERNE.”
  13. WALTER VELTRONI: “C’E’ UN ENTITA’ CHE MANOVRA LA MAFIA, ARCHITETTA LE STRAGI, ORGANIZZA I DEPISTAGGI, PER CONDIZIONARE IN MODO OCCULTO LA VITA POLITICA DEL NOSTRO PAESE”.

 

 

INTRODUZIONE: Storia strategia della tensione in sintesi.

Destabilizzare l’ordine pubblico per rafforzare il potere.

La Strategia della tensione è una strategia di guerra (o para-militare) NON convenzionale che si basa su attacchi di tipo terroristico (stragi, attentati, omicidi) che hanno il mirato intento di creare terrore e tensione nell’opinione pubblica di un determinato paese, oltre che intimidirne la classe politica.
La strategia opera col mirato intento di influenzare/condizionare la vita politica della nazione oggetto del “trattamento”..
Nel caso dell’Italia, le operazioni si sono svolte sfruttando il coacervo di 3 braccia operative sul territorio italiano
– Mafia
– Gladio
– P2
Per ulteriori approfondimenti vedi anche pag. Mafia Gladio P2, e pag Guerra NON convenzionale.

 

 

1) STRATEGIA DELLA TENSIONE IN ITALIA (“ANNI DI PIOMBO” ANNI ’70):

LE STRAGI CONTRO LO STATO, SERVIVANO A CONDIZIONARE LA VITA POLITICA ITALIANA, ED “ERANO PILOTATE DA CENTRI  OCCULTI DI POTERE ESTERNI / INTERNAZIONALI CHE AVEVANO ALTRI INTERESSI” [Cit. Giovanni Falcone].

Gli anni di piombo sono quelli della così detta Strategia della Tensione, caratterizzata da quelle che vengono comunemente chiamate Stragi di Stato.
Stragi di Stato però è una definizione assolutamente sbagliata e ingannevole.
Si tratta infatti di:
Stragi CONTRO lo Stato, e NON Stragi di Stato!
Ci sono 2 domande:

  • 1) Da chi erano condotte le Stragi contro lo Stato.
  • 2) Quali erano gli obbiettivi delle Stragi contro lo Stato.

– Da chi erano condotte le Stragi CONTRO lo Stato?

Le stragi “a livello basso” di facciata erano condotte dai gruppi estremisti insurrezionalisti sovversivi/ eversivi dell’estrema destra o dell’estrema sinistra piuttosto che della Mafia a seconda delle circostanze,  ma “a livello alto”, il tutto era orchestrato da “Centri occulti di potere esterni che hanno altri interessi”, come li definirono i giudici Falcone e Borsellino in seguito (vedi voce “Omicidi dei giudici Falcone e Borsellino – 1992“).
Lo spiega molto bene il ricercatore Storico Giovanni Fasanella:

GIOVANNI FASANELLA: “Le Stragi erano manovrate da apparati dello Stato che solo in minima parte rispondevano alle autorità politiche italiane, cioè ai legittimi governi del nostro paese, mentre in maggior parte questi apparati dello Stato, per effetto del trattato di pace imposto all’Italia subito dopo la seconda guerra mondiale, dipendevano da centrali di comando estere straniere facenti capo alla NATO (quindi USA, Inghilterra, Francia, ecc). Da qui la spiegazione dei continui boicottaggi alle indagini e i tanti depistaggi” (vedi pag Mafia-Gladio-P2).

– Quali erano gli obbiettivi delle Stragi CONTRO lo Stato?

Tutti gli attori internazionali responsabili delle stragi contro lo Stato, erano tutti accomunati da un duplice obbiettivo:

  1. Da un lato quello di impedire l’evoluzione del sistema politico italiano, cioè impedire che la politica italiana si spostasse verso sinistra (questo era l’obbiettivo maggiormente perseguito dagli USA per via della Guerra Fredda).
  2. Dall’altro (quello di cui si parla pochissimo) quello di porre un freno all’emancipazione della sovranità italiana per contenere uno straripamento di una potenziale egemonia italica sul Mediterraneo, quindi Africa e Medio-Oriente (questo era l’obbiettivo maggiormente perseguito da Inghilterra e Francia per via delle loro colonie in quei territori).

Lo spiega ancora meglio Fasanella:

GIOVANNI FASANELLA: “L’obbiettivo era quello di impedire che continuasse a crescere l’influenza italiana nel Mediterraneo, ovvero l’area maggiormente geo-strategica dell’epoca per via delle fonti di approvvigionamento energetico allocate nell’intero bacino, fonti che erano necessarie/indispensabili allo sviluppo del sistema economico nazionale di qualsiasi paese.
Accadde infatti che l’Italia, da paese uscito perdente dalla seconda guerra mondiale, si ritrovò in capo a pochi decenni ad essere il paese vincente del dopo guerra, vittoria italiana costruita attraverso una politica di amicizia e di cooperazione con i paesi del terzo mondo, coi paesi del Nord-Africa, coi paesi del Medio-Oriente, una politica ponderata che consentì all’Italia di accrescere la propria influenza, emarginando sino alla disgregazione degli imperi coloniali Francese e Inglese.”

Gli anni di piombo culminarono con il rapimento e successivo omicidio di Aldo Moro.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Saggio STRATEGIA DELLA TENSIONE – Maurizio Barozzi   Video su YouTube Imposimato: “Borsellino ucciso perché, come Falcone, indagava su Gladio e i delitti politici.  Video su BYOBLU  I DOCUMENTI UK CHE FANNO GELARE IL SANGUE – Da Enrico Mattei a Aldo Moro

 

 

2) BREVE INQUADRAMENTO STORICO DELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE ITALIANA.

UN’ITALIA TROPPO EMANCIPATA E SOVRANA AVREBBE COMPORTATO IL RISCHIO DELLA SUA USCITA DALLA NATO, E QUESTO DOVEVA ESSERE IMPEDITO AD OGNI COSTO.

[Collage tratto dal saggio di Maurizio Barozzi]: l’Italia dal 1945 e fino a tutt’oggi, è stata, dapprima depotenziata, e infine definitivamente privata di ogni sua sovranità e indipendenza.
Un paese colonizzato dagli USA che l’avevano militarmente occupato con la guerra, e riuscirono poi in pochissimo tempo, anche in virtù di una  intesa con il Vaticano, a sottrarlo alla atavica influenza britannica, e con il tempo a sottometterlo del tutto.
In breve il nostro paese è stato omologato al sistema liberista occidentale e al sistema finanziario internazionale dominato da un gruppo di potentissime famiglie dell’Alta Finanza (vedi pag Cartello finanziario-Cupola)  :
Subito dopo l’Italia è stata inserita nell’Alleanza Atlantica e quindi le nostre strutture militari, compresi i Servizi segreti, ricostruiti sotto l’egida statunitense ed utilizzando in massima parte uomini recuperati dal passato regime fascista, tramite diktat, accordi e protocolli, anche segreti, sono stati subordinati agli alti comandi NATO.
In questo contesto, l’obbiettivo perseguito dalle Forze “nostre alleate”, era quello di impedire ad ogni costo che l’Italia si emancipasse tanto da divenire eccessivamente autonoma: Questo perchè a lungo andare sarebbe venuta anche meno l’adesione italiana al Patto Atlantico, essendo inconciliabile con l’autonomia della Nazione.
A tal fine, tutti gli esponenti italiani di un certo spessore che si sono mossi nella direzione della sovranità autonoma sgradita all’Asse, sono stati tutti sistematicamente neutralizzati con mezzi NON convenzionali (vedi Moro, Mattei, Craxi, ecc.).
Il risultato che ne è scaturito, è attualmente sotto gli occhi di tutti: Un’Italia totalmente asservita ai suoi dominatori, e totalmente priva di una classe politica all’altezza della situazione.

NOTA INDICATIVA: Giuseppe Zamberletti, già sottosegretario all’interno con delega sui Servizi, al tempo del rapimento Moro ebbe a dire esplicitamente che:
“De Gaulle lasciò la Nato per via dei reiterati tentativi di assassinarlo, e una volta uscitone, il terrorismo in Francia venne ridimensionato.”
La sua intervista, riportata dai giornali inglesi, gli valse un forte ostracismo in Italia.
Ma lo stesso, si spinse anche oltre, chiedendo di farla finita con la Cia, notando che i servizi segreti e di spionaggio dell’Europa Occidentale (messi insieme dagli americani dopo la guerra), pativano una inevitabile totale dipendenza/asservimento al comando degli Stati Uniti.
E aggiunse, con buonsenso:
«Non si tratta di fare la guerra agli Usa. Il Sid (Servizio Informazioni Difesa – disciolto servizio segreto italiano- [n.d.a.]) potrà anche continuare a cooperare con la Cia, perché no, ma su un piano di autonomia,  come servizio di un paese sovrano».
Si tratta di una linea autonoma di matrice sovranista che chiunque in Italia abbia cercato di perseguire, è sempre stato messo in un modo o nell’altro fuori gioco con azioni di pseudo-guerra di tipo NON convenzionale.

Oggi, un altro ex e importante magistrato, Ferdinando Imposimato, ci viene a dire  che dietro lo stragismo c’era la Cia, c’era il Bilderberg.
Avete letto bene: l’ex magistrato ha citato una consorteria mondialista.
Fino ad oggi si era sempre parlato di Inteligence, cosche mafiose e massoniche, di tipo “tradizionale”, apparati para militari, ma non di strutture mondialiste.
E la chiave di tutto, per comprendere i veri fini nascosti dello stragismo è proprio qui.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Saggio STRATEGIA DELLA TENSIONE – Maurizio Barozzi   Video su YouTube Imposimato: “Borsellino ucciso perché, come Falcone, indagava su Gladio e i delitti politici.  Video su BYOBLU  I DOCUMENTI UK CHE FANNO GELARE IL SANGUE – Da Enrico Mattei a Aldo Moro

 

 

3) UNA SEMPLICE DOMANDA PER STIMOLARE LA CURIOSITA’.

DOVE HA TROVATO LA MAFIA TUTTO L’ESPLOSIVO PER COMPIERE LE STRAGI?

500kg di esplosivo tritolo C4 per far saltare il giudice Falcone nella strage di Capaci.
90kg per far saltare il giudice Borsellino nella strage di via D’Amelio.
Solo per citare alcune delle stragi salienti..
Più tutto il resto degli armamenti necessari a compiere operazioni di tipo para-militare come lo sono gli attentati di questa matrice.
Ma come si fa a poter reperire una mole di esplosivo e di armamenti di tali proporzioni?

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

4) GIOVANNI FALCONE: “LE AZIONI DELLA MAFIA SONO MANOVRATE DA MENTI RAFFINATISSIME (INTELLIGENCE) CHE FANNO CAPO A CENTRI OCCULTI DI POTERE CHE HANNO ALTRI INTERESSI”.

IL MAGISTRATO ANTIMAFIA MENZIONA IMPLICITAMENTE LA PRESENZA DI INTELLIGENCE E SERVIZI SEGRETI  DIETRO A CERTE AZIONI DELLA MAFIA, COME FU LA STESSA CHE LO VIDE UCCISO.

GIOVANNI FALCONE: “Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi, ho l’impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi (facendo riferimento all’attentato appena scampato [N.d.a.])”

Come ha rivelato più tardi l’ex-giudice istruttore Ferdinando Imposimato, le “menti raffinatissime che orientano le azioni della mafia, e che fanno capo a centri occulti di potere che hanno altri interessi”, sono i servizi segreti, ma NON quelli nazionali facenti capo allo Stato italiano (come tutti equivocamente credono), bensì quelli esteri/internazionali facenti capo alle forze nostre alleate (alleate poi neanche più di tanto), Stati Uniti in primis.
Che i servizi segreti italiani rispondessero alla CIA, è un fatto conclamato confermato da molteplici autorevoli personaggi di spicco italiani e NON.
GIOVANNI GALLONI: “I servizi segreti deviati italiani dovevano rispondere prima ai colleghi americani della CIA, che non al governo italiano”. (Cit. Giovanni Galloni).

Fonte della dichiarazione per GIOVANNI FALCONE:

 

 

5) FERDINANDO IMPOSIMATO:  “IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO LE STRAGI DI STATO”.

IL PRESIDENTE ONORARIO DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE RIVELA  LE IMPLICAZIONI DEL NOTO CLUB, COSI’ COME RISULTA DA DOCUMENTI GIA’ DEL 1967.

FERDINANDO IMPOSIMATO:  “La verità è stata ormai in parte svelata.
Ormai è abbastanza chiara la verità, che ci sono state complicità dello Stato, di frammenti dello Stato, con la mafia, col terrorismo nero,  e con la massoneria, poi fusi e armonizzati in questa organizzazione che si chiama  GLADIO, o Stay Behind, praticamente una organizzazione internazionale manovrata dalla CIA.
La STRATEGIA DELLA TENSIONE serviva a destabilizzare l’ordine pubblico per rafforzare il potere, creando una forza di pressione per il controllo sulla politica del paese.
Da documenti del 1967 emerge come dietro a tutto questo c’era  la fondamentale responsabilità di un centro di potere che figurava col nome di BIELDERBERG.”

Fonte della dichiarazione per FERDINANDO IMPOSIMATO:

 

 

6) FERDINANDO IMPOSIMATO: “L’ESPLOSIVO UTILIZZATO NELLE STRAGI DI STATO VENIVA DALLE BASI NATO”

L’EX GIUDICE ISTRUTTORE DEI PIU’ IMPORTANTI CASI DI TERRORISMO IN ITALIA, RIVELA I RISULTATI DELLE INDAGINI CONDOTTE DALLE AUTORITA ITALIANE.

FERDINANDO IMPOSIMATO: “Nel corso delle indagini che ho fatto sulle stragi che sono state commesse in Italia, dalla strage di piazza fontana, alla strage dell’Italicus, alla strage di Bologna e alle stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui vennero uccisi i 2 magistrati Falcone e borsellino con le loro scorte, si è accertato che l’esplosivo utilizzato veniva dalle basi Nato.”

Fonte della dichiarazione per FERDINANDO IMPOSIMATO:

 

 

7) FERDINANDO IMPOSIMATO: “FALCONE E BORSELLINO UCCISI PERCHE’ STAVANO INDAGANDO SUL COINVOLGIMENTO DI GLADIO (CIA/NATO) NEGLI OMICIDI DI STATO COMPIUTI DALLA MAFIA”.

L’EX GIUDICE ISTRUTTORE DEI PRINCIPALI PROCESSI DI STRAGI DI STATO, RIVELA IL COINVOLGIMENTO DI MAFIA, GLADIO, P2 NELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE.

FERDINANDO IMPOSIMATO (dal min 5:10): “Questo governo mondiale si serve di tante articolazioni, fra cui:
Mafia (Cosa Nostra), politici corrotti (P2), si serve poi di una organizzazione che si chiama Gladio Stay Behind, che è la CIA, così come risultato da una indagine parlamentare stragi.
Questa organizzazione controlla i NOSTRI servizi segreti: Quando parliamo di servizi segreti presenti nella strage di via D’Amelio (quella dell’omicidio Borsellino), dobbiamo pensare che ci sono i servizi segreti italiani, ma che sono a loro volta governati dalla CIA.
I Giudici Falcone e Borsellino vennero uccisi prima di tutto perchè loro avevano scoperto questa entità (la così detta cupola internazionale [N.d.a.]).
La prima cosa da tener presente è quello che Giovanni Falcone ha scritto nel suo diario, parlando di alcuni degli omicidi politici avvenuti a Palermo, cioè: Mattarella, La Torre, Dalla Chiesa, ed altri.
Lui ha capito, dopo che Andreotti ha parlato nell’agosto del 1990 dell’esistenza di Gladio, che Gladio era coinvolta in questi delitti.
E lui a partire dall’agosto del 1990 comincia a fare una indagine su questa Gladio.
E questa è stata la causa scatenante della sua uccisione.”

Fonte della dichiarazione per FERDINANDO IMPOSIMATO:

 

 

8) FERDINANDO IMPOSIMATO: “NELLA FAMOSA AGENDA ROSSA SCOMPARSA, VI ERANO SCRITTI GLI APPUNTI CHE LEGAVANO GLADIO (CIA/NATO) AGLI OMICIDI DI STATO.”

BORSELLINO NELL’AGENDA ROSSA CONSERVAVA GLI APPUNTI DELLE INDAGINI SU GLADIO INIZIATE DA FALCONE.

FERDINANDO IMPOSIMATO (dal min 7:30): “Falcone aveva capito questo intreccio Mafia, Gladio, P2, e l’aveva scritto….
Dopo la morte di Falcone, il suo diario venne pubblicato da IlSole24Ore di Liana Milella.
“Borsellino ha dichiarato nel 25 Giugno 1992, che:
BORSELLINO: *Io confermo che il diario di Falcone scoperto e pubblicato 2 o 3 giorni prima dal Sole24Ore, è un diario vero al 100%, su questo non ci sono dubbi.*
E il diario di Falcone cosa diceva:
Dedicava la maggior parte della sua attenzione al Governo Mondiale invisibile, e soprattutto a Gladio, e collegava Gladio con gli omicidi: Mattarella, La Torre, Dalla Chiesa, ed altri omicidi.
Questa scoperta ha comportato la strage.
Nell’Agenda Rossa Borsellino aveva scritto di Gladio, cioè di quello che gli aveva detto Giovanni Falcone, e quindi aveva scritto tutta una serie di appunti che legavano questa Gladio con i vari delitti di cui loro si occupavano.”

Fonte della dichiarazione per FERDINANDO IMPOSIMATO:

 

 

9) GIOVANNI GALLONI: “MORO MI RIVELO’ CHE SAPEVA DI INFILTRATI CIA E MOSSAD NELLE BR.”

DAVANTI ALLE TELECAMERE DI NEXT, L’APPROFONDIMENTO QUOTIDIANO DI RAINEWS24, L’EX VICEPRESIDENTE DEL CSM ED EX VICESEGRETARIO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA GIOVANNI GALLONI CONFIDA UN RICORDO DEGLI ANNI DI PIOMBO.

GIOVANNI GALLONI:  “Non posso dimenticare un discorso con Moro poche settimane prima del suo rapimento: si discuteva delle BR, delle difficoltà di trovare i covi.
E Moro mi disse: ‘La mia preoccupazione è questa: che io so per certa la notizia che i servizi segreti sia americani che israeliani hanno infiltrati nelle BR ma noi non siamo stati avvertiti di questo, sennò i covi li avremmo trovati’ “.
“Me ne sono ricordato proprio ora, perché nei 55 giorni di prigionia di Moro ebbimo grandi difficoltà a metterci in contatto con i servizi americani, difficoltà che non incontrammo poi durante il rapimento del generale Dozier”.
GIORNALISTA: ‘Ma dunque qualche informazione sul rapimento Moro allora dagli americani poteva arrivare?’.
GALLONI:  “E’ possibile. D’altronde Pecorelli (il giornalista di OP assassinato in circostanze misteriose il 20 marzo 1979) scrisse che il 15 marzo 1978 sarebbe accaduto un fatto molto grave in Italia e si scoprì dopo che Moro doveva essere rapito il giorno prima… (Moro venne rapito il 16 marzo , ndr.) . Quindi Pecorelli aveva imbroccato decisamente.
E io faccio risalire la sua uccisione, di Pecorelli, così ad intuito senza averne delle prove, al fatto che Pecorelli ad un certo momento potesse minacciare di rivelare da dove aveva attinto a quelle notizie, e allora fu fatto fuori: Ma fu fatto fuori in modo estremamente sofisticato, probabilmente da servizi.
“Del resto – ha proseguito Galloni – tutti i magistrati che hanno lavorato sul rapimento Moro, hanno dichiarato di non avere avuto dalle BR dichiarazioni del tutto convincenti. Qualcosa ci hanno nascosto. Anche loro hanno voluto coprire certe posizioni, certe realtà. E l’interrogativo nasce in relazione anche ai servizi segreti deviati italiani, che in determinate questioni delicate, dovevano rispondere prima ai colleghi americani della CIA, che non al governo italiano”.

Una tesi che si ricollega ai molti che negli anni scorsi hanno sostenuto che durante il rapimento Moro i servizi americani non offrirono la massima collaborazione, per ostacolare il ‘compromesso storico’ che avrebbe portato al governo il PCI.

Fonte della dichiarazione per GIOVANNI GALLONI:

 

 

10) GIOVANNI GALLONI (nel 2005): “I SERVIZI SEGRETI DEVIATI ITALIANI DOVEVANO RISPONDERE PRIMA AI COLLEGHI AMERICANI DELLA CIA, CHE NON AL GOVERNO ITALIANO”.

DICHIARAZIONE DELL’EX VICEPRESIDENTE DEL CSM ED EX VICESEGRETARIO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, 2005.

GIOVANNI GALLONI: “I servizi segreti deviati italiani dovevano rispondere prima ai colleghi americani della CIA, che non al governo italiano”. (Cit. Giovanni Galloni).

Questa fondamentale indiscrezione rivelata da Galloni, è stata confermata anche da altre autorevoli personalità politiche italiane.

Fonte della dichiarazione:

 

 

11) ANTONIO DI PIETRO (nel 2017): “ERAVAMO ARRIVATI ANCHE AL PCI, POI SIAMO STATI BLOCCATI DAI SERVIZI SEGRETI”.

DICHIARAZIONE DELL’EX MAGISTRATO DI MANI PULITE, 2017.

ANTONIO DI PIETRO:  “…. Noi quando abbiamo fatto l’inchiesta MANI PULITE, abbiamo potuto scoprire fino a quando ci è stato possibile indagare perché ad un certo punto siamo stati fermati….”
GASPARRI:   “….. quando nella tangente ENIMONT si arrivò alla famosa indagine sul miliardo che Gardini, o chi per lui, portò alla sede del Partito Comunista,non si arrivò poi ad una conclusione perchè si disse che non si era individuato il percettore materiale, cioè Di Pietro non ha affondato il colpo sui comunisti….”

La domanda che bisogna porsi di fronte a questa dichiarazione è:
– Come mai quelli che dirigevano i servizi segreti (vedi *NOTA) NON hanno voluto che gli esponenti del Partito Comunista/sinistra italiana (Prodi, Ciampi, Amato, Dini, D’alema & Co.) venissero coinvolti nella bufera di Tangentopoli?
– Può essere un caso che i governi tecnici post-tangentopoli anni ’90 che hanno messo in atto l’agenda NeoLiberista prescritta sul Britannia nel 1992, erano presieduti esattamente dagli esponenti di sinistra graziati dall’intervento dei servizi segreti confessato da Di Pietro?

*NOTA BENE (SERVIZI SEGRETI): “I servizi segreti italiani rispondevano agli ordini della CIA statunitense (NATO) prima che al governo italiano.”
Lo hanno dichiarato tutti più autorevoli personaggi politici/ funzionari d Stato che si sono espressi sull’operato dei nostri servizi segreti nazionali. Verificare per credere.

Fonte della dichiarazione:

 

 

12) PIETRO GRASSO: “C’E’ UNA STRATEGIA DI STRAGISMO E DI TERRORISMO CON DEI CONNOTATI CHE NON POSSONO ESSERE RICONDUCIBILI ALLA MAFIA, MA CHE HANNO A CHE FARE CON ALTRE FORZE ESTERNE.”

L’EX PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA SEGNALA LA PRESENZA DI ALTRE FORZE ESTERNE ALLA MAFIA.

PIETRO GRASSO: Non c’è dubbio che c’è stata una strategia stragista che NON è solo di CosaNostra.
Falcone doveva essere ucciso a Roma e poi richiamano il commando per poi ucciderlo con 500 kili di esplosivo,
Perché?
Fino a che NON ci sarà risposta a questa domanda, io continuo a pensare che ci siano in gioco altre forze che hanno voluto questo risultato plateale.
E poi nel ’93 con gli attentati di Firenze, Roma e Milano, ci sono una serie di fatti che hanno le connotazioni di uno stragismo e di un terrorismo che NON è collegabile con CosaNostra.

Fonte per la dichiarazione per PIETRO GRASSO:

 

 

13) WALTER VELTRONI: “C’E’ UN ENTITA’ CHE MANOVRA LA MAFIA, ARCHITETTA LE STRAGI, ORGANIZZA I DEPISTAGGI, PER CONDIZIONARE IN MODO OCCULTO LA VITA POLITICA DEL NOSTRO PAESE”.

L’EX SEGRETARIO DEL PD CONFERMA LA PISTA BATTUTA DAI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO SULLA PRESENZA DI CENTRI OCCULTI DI POTERE DIETRO LA MAFIA E LE STRAGI DI STATO.

WALTER VELTRONI:  “La strategia si fa di attentati, di depistaggi, e di delegittimazione.
Queste sono le 3 cose che hanno funzionato nel corso di questi anni, e sentiamo che c’è di nuovo un lavoro da questo punto di vista.
I momenti di passaggio nella storia italiana son sempre stati molto delicati.
Il giudice Falcone, era solito camminare senza scorta.
Poteva essere ucciso in quella circostanza.
Cambiano strategia e fanno Capaci.
Perchè un uomo che poteva essere ucciso per strada con qualche colpo di pistola viene ucciso con quel macello?
Perchè la Mafia che non aveva mai usato prima di allora certe strategie (che non facevano parte del suo linguaggio tradizionale), comincia a usarle in quei giorni del ’92?!
Sono giorni particolari.
Sono i giorni in cui si discute l’elezione del Presidente della Repubblica, sono i giorni di tangentopoli, di li a poche settimane saranno i giorni, non dimentichiamo, della svalutazione della Lira, sono giorni nei quali il paese cambia.
Cambia come poche volte è cambiato nella sua storia.
Dopo Capaci, c’è come una accelerazione, l’assassinio di Borsellino; la domanda che bisogna farsi in questo caso è:

  • A) Perchè hanno cominciato a far le stragi?!
  • B) Perchè hanno finito di fare le stragi?!

La seconda domanda è persino più inquietante della prima:
Perchè a un certo punto la mafia che aveva così radicalmente cambiato strategia, smette?!
Cosa è successo?
Probabilmente è successo che l’obbiettivo di carattere politico, che l’Entità si proponeva, era stato raggiunto.
Quell’Entità che personalmente ne sono convinto, ha utilizzato non nel ’92-’93 ma anche nel ’78 con il rapimento di Moro, e se risaliamo indietro probabilmente in una continuità storica, anche da piazza Fontana in poi, una Entità che utilizza delle agenzie che naturalmente non sono solo braccio, ma sono anche mente nella misura in cui riescono ad esserlo, e non è solo la mafia, ma anche la Banda della Magliana è una di queste agenzie, un gruppo di criminali romani che si trovano nel rapimento Emanuele Orlandi, nell’attentato a Rosone, nel rapimento Moro, sbucano da tutte le parti.
Come mai?
Chi è che gli dice d andare a fare l’attentato a Rosone?
E poi di nuovo, chi gli dice di fermarsi. Il punto è qui.
Io non sono un complottista, però se lei prende una per una tutte le storie di mafie, di terrorismo, e di stragi, al di là di quello che appare razionalmente e politicamente spiegabile di queste vicende, e perchè muoiono Pio La Torre, e perchè muore il generale Dalla Chiesa, e perchè muore Piersanti Mattarella, e perché muoiono certi magistrati, si può trovare presente sempre uno stesso sottile filo conduttore che si ripete in tutte le scene.
Ma poi c’è un altra cosa.
Lei prenda ciascuna di queste storie, e guardi il seguito.
Guardi quanta gente è morta dopo questi assassiniii.
Guardi quanta gente si è suicidata dopo questi assassinii.
Prenda Ustica.
Guardi la sequenza di morti dopo Ustica.
Anche lì, persone che si sono impiccate, chi è morto a Ramstein, chi è stato ucciso fuori da un pub a Bruxelles.
Ognuna di queste storie ha lo stesso copione.
Allora è difficile sostenere che tutto è accaduto come ci è stato raccontato.
L’Entità esiste.
Diciamo Entità per dire in altre parole che: Ci sono degli interessi, dei forti interessi, da parte di soggetti che non vogliono evidentemente essere scoperti, e affinchè questo non si verifichi, agiscono con ogni mezzo.
Una delle strategie della, o delle entità, per non farsi scoprire, è il depistaggio.
Cioè, se lei prende ciascuna di queste vicende, troverà delle attività di depistaggio, che si innescano su ogni scena del delitto.
Ma fra tutte, il maxi depistaggio che è stato fatto in questo paese, è sulla P2.
La P2 è stata in questo paese una cellula che aveva dentro di se una ambizione di tipo golpista, cioè l’idea di avere propri uomini da mettere in tutte le istituzioni, che rispondevano a un comando unico, e la P2, come la Banda della Magliana, come la Mafia, la trovi in tutte queste vicende.”

Fonte della dichiarazione per WALTER VELTRONI:

 

 

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