FalsiMiti storici

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: FalsiMiti storici in sintesi.
  1. SEQUENZA DI EQUIVOCHE RAPPRESENTAZIONI STORICHE DIVULGATE DAI NEO-LIBERISTI IN AMBITO ACCADEMICO E MASS-MEDIATICO (in ordine cronologico).

 

 

INTRODUZIONE: FalsiMiti storici in sintesi.

I falsi miti vertono sui principali concetti storici quali:

  1. STORIA DEL DEBITO PUBBLICO
  2. STORIA DELL’INFLAZIONE
  3. STORIA DELL’EUREXIT

e altri elencati qui di seguito…

 

 

 

 

SEQUENZA DI EQUIVOCHE RAPPRESENTAZIONI STORICHE DIVULGATE DAI NEO-LIBERISTI IN AMBITO ACCADEMICO E MASS-MEDIATICO (in ordine alfabetico).

RACCOLTA DI RAPPRESENTAZIONI STORICHE NEOLIBERISTE NON PERTINENTI AI FATTI.

Qui di seguito segnaliamo alcune tra le rappresentazioni salienti neoliberiste in ambito storico:

Anni ’70-’80 CAUSA ELEVATA INFLAZIONE:

I neoliberisti sostengono che l’elevata inflazione registrata in Italia durante gli anni ’70 ed ’80 era imputabile alla stampa di moneta fuori controllo per colpa delle spese pazze e delle malgestioni della 1^ Repubblica.

Falso!

L’inflazione elevata era stata determinata dagli Shok petroliferi che investirono tutte le economie occidentali in quel periodo, inflazione che colpì in maggior modo le nazioni che come l’Italia non disponevano di materie prime/risorse energetiche di proprietà nazionale.
Che l’inflazione elevata non dipendesse da fattori interni (quali spese pazze a fronte di nulla prodotto in contropartita come paventato dai neoliberisti) è dimostrato dal fatto che proprio in quegli anni in Italia si registravano i risparmi delle famiglie più alti al mondo!
Si tratta questo, di un dato economico che non potrebbe mai trovare riscontro se l’inflazione fosse stata realmente causata da stampa di moneta forsennata poichè in tal caso i valori dei risparmi sarebbero stati sistematicamente polverizzati dall’inflazione suddetta, cosa che invece non è accaduto.
Non a caso i dati economici riferiti ai valori di spesa pubblica primaria di quel periodo confermano che la spesa primaria italiana risultava essere costantemente inferiore a quella della media europea (vedi pag “Dimostrazione causa debito“).

Anni ’70-’80 CAUSE ESPLOSIONE DEBITO PUBBLICO:

I neoliberisti sostengono che il Debito Pubblico italiano si sia formato durante gli anni ’70 e ’80 a causa delle malgestioni e delle spese pazze della classe politica della 1^ Repubblica.

– Falso!

I dati storici dimostrano che i valori della spesa pubblica italiana negli anni in questione sono stati costantemente inferiori a quelli della media europea, e non superiori come asseriscono i neoliberisti.
Infatti:
Fino al Divorzio del 1981, il rapporto Debito/PIL italiano era al di sotto del 60% (NB: da notare che negli anni ’70 l’Italia fu uno dei paesi maggiormente esposti agli Shock petroliferi a causa dell’arresto dello sviluppo energetico subentrato in seguito all’assassinio di Mattei, situazione estremamente penalizzante che comportò per lo Stato italiano ingenti spese supplementari per far fronte allo spropositato rincaro del greggio).
Poi negli anni successivi il valore della spesa pubblica primaria dell’Italia è stato sempre inferiore (e non superiore) a quella della media europea come testimoniano i dati storici.
A seguire, i dati comparativi di spesa primaria (al netto degli interessi) a confronto tra Italia, UE, ed EuroZona, nel decennio 1984-1994:

  • – Italia:          la spesa passa dal 42,1 del PIL (1984) al 42,9 del PIL (1994).
  • – UE:             la spesa passa dal 45,5 del PIL (1984) al 46,6 del PIL (1994).
  • – EuroZona: la spesa passa dal 46,7 del PIL (1984) al 47,7 del PIL (1994).

Come visto, la spesa primaria italiana misurata nel decennio ’84-’94, è sempre stata inferiore a quella della media europea (media europea esclusa l’Italia).
Da dove derivava allora la maggiore crescita del debito italiano?
Dalla spesa per interessi sul debito pubblico, che fu sempre molto più alta di quella degli altri Paesi, a causa dell’effetto combinato tra SME e Sistema di Asta marginale introdotto dal Divorzio (vedi pag “Dimostrazione causa debito“) .
Quindi la causa del Debito pubblico italiano non è la casta o gli sprechi come vanno ripetendo i neoliberisti, ma è rappresentata solo ed esclusivamente da interessi bancari come testimoniato dai dati storici disponibili.

Anni ’00-’10-’20 CATASTROFE IN CASO DI ITALEXIT:

I neoliberisti sostengono che in caso di Italexit l’economia italiana sprofonderebbe nel baratro, e il paese, a causa della probabile perdita di valore registrata dalla moneta nazionale (Lira) non sarebbe più in grado di comprare le materie prime, se non a prezzo carissimo, cosa che provocherebbe l’impennata dei prezzi di tutti i prodotti, con conseguente crollo delle esportazioni associato ad una esplosione dell’inflazione.

– Falso!

La storia dice che l’Italia nel 1992 uscì dal Sistema Euro Monetario (SME) e in seguito al riposizionamento del cambio della Lira (circa il 30% in meno rispetto all’ECU/Euro), il paese riconquistò immediatamente tutte le quote di mercato perdute a causa dell’alterazione del cambio provocato fino a quel momento dall’ECU/Euro (vedi pag “SME ed ECU“); l’Italexit del ’92 fu accompagnata da una riduzione dell’inflazione che calò dal 5% al 4%, e l’economia italiana durante gli anni fuori dal Sistema Euro Monetario, risultò essere l’economia con la crescita del PIL e dell’Export più forti d’Europa:  CORRIERE – ECONOMIA (1996) – “Primi in Europa per aumento del PIL: Italia, crescita record”. (vedi pag “Pillola dimostrativa“).

Altri a seguire (prossimamente)……

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Cristian Minerva

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