Testimonianze storiche

Sequenza delle testimonianze storiche (in ordine alfabetico):

  • BREVE INTRODUZIONE: Raccolta di dichiarazioni confessorie storiche che testimoniano la veridicita’ dei fatti..
  1. 100 ECONOMISTI EUROPEI (nel 2021): “L’APPELLO: «LA BCE CANCELLI LA PORZIONE DI DEBITOPUBBLICO DEGLI STATI ASSORBITA ATTRAVERSO IL QUANTITATIVE EASING»”
  2. ABRAHAM LINCOLN (nel 1861 ca.): “OGNI GOVERNO PUÒ CREARE I SUOI SOLDI PER SODDISFARE TUTTE LE PROPRIE NECESSITÀ.”
  3. ALAN GREENSPAN (nel 2011): “LE AGENZIE DI RATING SONO ININFLUENTI POICHE’ GLI USA MONETARIAMENTE SOVRANI NON POSSONO FARE DEFAULT.”
  4. ALESSANDRO BARBERO (nel 2021): “LA LOTTA DI CLASSE C’È STATA E L’HANNO VINTA I RICCHI, E NON HANNO PRESO PRIGIONIERI.”
  5. ALESSANDRO BARBERO (nel 2020): “OGGI LA CLASSE DOMINANTE E’ LA FINANZA, E LO FA SENZA I CARRI ARMATI, MA CON IL CONSENSO DELLE CLASSI SUBORDINATE.”
  6. ALESSANDRO BARBERO (nel 2019): “L’UE ASSOMIGLIA DI PIÙ ALLA CORTE DI VIENNA CHE ALL’INIZIO DELL’OTTOCENTO DECIDEVA, E NEL LOMBARDO-VENETO SI ESEGUIVA UNA DECISIONE PRESA IN UNA LONTANA CAPITALE STRANIERA SENZA POTERCI FARE NIENTE.”
  7. ALFREDO D’ATTORRE (nel 2015): “GLI ACCORDI EUROPEI PRESCRIVONO LA DIFESA DELLA DISOCCUPAZIONE PER GARANTIRE DEFLAZIONE SALARIALE E INFLAZIONE BASSA.”
  8. ANDREA ORLANDO (nel 2016): “LA BCE MINACCIO’ IL PARLAMENTO ITALIANO – “O INSERITE IL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE, O CHIUDIAMO I RUBINETTI E NON CI SARANNO GLI STIPENDI ALLA FINE DEL MESE”.
  9. ANTONIO DI PIETRO (nel 2017): “ERAVAMO ARRIVATI ANCHE AL PCI, POI SIAMO STATI BLOCCATI DAI SERVIZI SEGRETI.”
  10. BANKITALIA (nel 2016): “SENZA LE AUSTERITA’ DEL GOVERNO MONTI, IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO NON SAREBBE ANDATO IN SOFFERENZA.”
  11. BCE (nel 2016): “LE BANCHE CENTRALI CREANO MONETA CON PATRIMONIO NETTO NEGATIVO” (OVVERO CREANO SOLDI DAL NULLA).
  12. BEN BERNANKE (nel 2008):  “LA FED STAMPA SOLDI PIGIANDO UN BOTTONE SUL COMPUTER”.
  13. BETTINO CRAXI (nel 1997): “PER NOI, NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI SARA’ UN LIMBO, E NELLA PEGGIORE DELLE IPOTESI  L’EUROPA SARA’ UN INFERNO.”
  14. BoE (nel 2015): “I TITOLI LIQUIDATI DALLA BC NAZIONALE ESTINGUONO IL DEBITO”.
  15. CARLO COTTARELLI (nel 2019): “IL DEBITO COMPRATO DALLA BANCA CENTRALE NAZIONALE È COME SE NON ESISTESSE E VENISSE RILEGATO A POSTA MERAMENTE CONTABILE.”
  16. CARLO COTTARELLI (nel 2019): “SE DURANTE UNA CRISI DEFLATTIVA, SI STAMPANO NUOVI SOLDI PER FARE AUMENTARE LA PRODUZIONE, NON SI GENERA INFLAZIONE, E QUESTO FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA PIENA OCCUPAZIONE.”
  17. CARLO COTTARELLI (nel 2019): “E’ DAL 1999 CHE IL REDDITO ITALIANO HA SMESSO DI CRESCERE, NON ERA MAI SUCCESSO DAL 1861.”
  18. CHRISTINE LAGARDE (nel 2020): “LA BCE NON PUO’ NE FINIRE I SOLDI, NE ANDARE IN BANCAROTTA”.
  19. CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA (nel 2014): “LE NORME DELL’UNIONE EUROPEA SONO LIMITATE DALL’INTANGIBILITA’ DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.”
  20. DARIO FABBRI (nel 2016): “IL DOMINIO MONDIALE DEGLI USA E’ BASATO SUL CONTROLO DEI MARI E DEGLI OCEANI, ED HANNO COMBATTUTO 2 GUERRE MONDIALI + 1 GUERRA FREDDA PER IMPEDIRE CHE L’UNIONE TRA GERMANIA E RUSSIA MINASSE L’EGEMONIA STATUNITENSE.”
  21. DONALD TRUMP (nel 2016): “C’E’ UNA STRUTTURA DI POTERE GLOBALE CHE STA OPERANDO PER DEPREDARE I CITTADINI-LAVORATORI E METTERE TUTTE LE RICCHEZZE NELLE TASCHE DI UN MANIPOLO DI GRANDI CORPORATIONS.”
  22. FEDERICO CAFFE’ (nel 1979 ca.): “SE LO STATO DURANTE GLI SHOC PETROLIFERI AVESSE COPERTO LA PARTE DI AUMENTO DI PREZZI DEI BENI/SERVIZI PRIMARI CON UN AUMENTO DI SPESA A DEFICIT, L’INFLAZIONE DEGLI ANNI ’70 SI SAREBBE ARGINATA.”
  23. FERDINANDO IMPOSIMATO (nel 2013):  “IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO LE STRAGI DI STATO”.
  24. FERDINANDO IMPOSIMATO (nel 2013): “L’ESPLOSIVO UTILIZZATO NELLE STRAGI DI STATO VENIVA DALLE BASI NATO”.
  25. FERDINANDO IMPOSIMATO (nel 2013): “FALCONE E BORSELLINO UCCISI PERCHE’ STAVANO INDAGANDO SUL COINVOLGIMENTO DI GLADIO (CIA/NATO) NEGLI OMICIDI DI STATO COMPIUTI DALLA MAFIA”.
  26. FERDINANDO IMPOSIMATO (nel 2013): “NELLA FAMOSA AGENDA ROSSA SCOMPARSA, VI ERANO SCRITTI GLI APPUNTI CHE LEGAVANO GLADIO (CIA/NATO) AGLI OMICIDI DI STATO.”
  27. FRANCESCO COSSIGA (nel 2008): “MARIO DRAGHI E’ STATO IL LIQUIDATORE, DOPO LA FAMOSA CROCERA DEL BRITANNIA, RESPONSABILE DELLA SVENDITA DELL’INDUSTRIA PUBBLICA ITALIANA”.
  28. FRANKLIN DELANO ROOSEVELT (nel 1941): “IO SONO GIUNTO ALLA CONCLUSIONE CHE TUTTO CIÒ CHE DI ECONOMIA MI HANNO INSEGNATO ALL’UNIVERSITÀ GLI ESPERTI DELLA MATERIA, SI È RIVELATO TOTALMENTE FALSO!”
  29. GEORGE SOROS (nel 1999): “SONO QUA SOLAMENTE PER FARE SOLDI, NON POSSO GUARDARE ALLE CONSEGUENZE SOCIALI DI QUELLO CHE FACCIO”.
  30. GIORGIO NAPOLITANO (nel 1978): “IL SISTEMA EUROMONETARIO SME INVECE DI GARANTIRE LO SVILUPPO DEI PAESI A MONETA DEBOLE (COME L’ITALIA), SERVE A GARANTIRE LO SVILUPPO DEI PAESI A MONETA PIU’ FORTE (COME LA GERMANIA).”
  31. GIOVANNI FALCONE (nel 1989):  “LE AZIONI DELLA MAFIA SONO MANOVRATE DA MENTI RAFFINATISSIME (INTELLIGENCE) CHE FANNO CAPO A CENTRI OCCULTI DI POTERE CHE HANNO ALTRI INTERESSI.”
  32. GIOVANNI GALLONI (nel 2005): “MORO MI RIVELO’ CHE SAPEVA DI INFILTRATI CIA E MOSSAD (ISRAELIANI) NELLE BR.”
  33. GIOVANNI GALLONI (nel 2005): “I SERVIZI SEGRETI DEVIATI ITALIANI DOVEVANO RISPONDERE PRIMA AI COLLEGHI AMERICANI DELLA CIA, CHE NON AL GOVERNO ITALIANO”.
  34. GIULIANO AMATO (nel 2012):  “CI AVEVANO DETTO CHE NON AVREBBE FUNZIONATO, SAPEVAMO….  MA LO ABBIAMO FATTO LO STESSO!”
  35. GIULIANO AMATO (nel 2007): “LA COSTITUZIONE EUROPEA (TRATTATO DI LISBONA) E’ STATA RIFORMULATA SOTTO FORMA DI TRATTATO E RESA ILLEGGIBILE PER EVITARE I REFERENDUM!”
  36. GIUSEPPE GUARINO (nel 2013): “DAL 2000 al 2010 CI SONO 13 PAESI EUROPEI SU 17 TRA LE PEGGIORI ECONOMIE DEL MONDO. DAL 1990 al 2000 NEANCHE 1.”
  37. HELGA ZEPP-LAROUCHE (nel 2007): “IL TRATTATO DI LISBONA E’ STATO SOTTOSCRITTO ILLEGITTIMAMENTE ELUDENDO LA VOLONTA’ POPOLARE DEI CITTADINI EUROPEI”.
  38. HENRY FORD (nel 1920): “MENO MALE CHE LA POPOLAZIONE NON CAPISCE IL NOSTRO SISTEMA BANCARIO E MONETARIO, PERCHÉ SE LO CAPISSE, CREDO CHE PRIMA DI DOMANI SCOPPIEREBBE UNA RIVOLUZIONE.” 
  39. JACQUES ATTALI’ (data n.d.): “NON E’ COLPA NOSTRA SE LA PLEBAGLIA EUROPEA E’ CONVINTA CHE L’UNIONE MONETARIA E’ STATA FATTA PER LA LORO FELICITA’!”
  40. JACQUES ATTALI (nel 2011): “CI SIAMO ACCURATAMENTE DIMENTICATI DI SCRIVERE L’ARTICOLO CHE PERMETTESSE L’USCITA DALL’UNIONE MONETARIA.”
  41. JACQUES CHIRAC (nel 1996): “MONETA UNICA PER CONTROLLARE LA LIRA.”
  42. JEAN-CLAUDE JUNCKER (nel 1999):  “PRENDIAMO UNA DECISIONE E LA METTIAMO SUL TAVOLO, SE NESSUNO SI ACCORGE O DICE NULLA, PROSEGUIAMO FINO AL PUNTO DI NON RITORNO.”
  43. JEROME POWELL (nel 2020): “LA FED SPAMPA SIA SOLDI DIGITALI CON CUI COMPRARE TITOLI, CHE SOLDI REALI DISTRIBUITI TRAMITE LE BANCHE DELLA FED.”
  44. JOHN MAYNARD KEYNES (nel 1942):  “IL DENARO È UNA MISURA CHE CI PERMETTE DI SCAMBIARCI BENI, OGGETTI E SERVIZI E DEVE VENIRE STAMPATO IN MISURA PROPORZIONALE ALLA QUANTITÀ DI BENI E SERVIZI CIRCOLANTI.”
  45. JOSE’ MANUEL BARROSO (data n.d.):  “L’UNIONE EUROPEA NON  È DEMOCRATICA. I PADRI FONDATORI HANNO PROGETTATO UN SISTEMA GOVERNATO DA BUROCRATI NON SOTTOPOSTI A GIUDIZIO POPOLARE.”
  46. JOSE’ MANUEL BARROSO (data n.d.): “L’UNIONE EUROPEA È STATA PENSATA PER NON ESSERE DEMOCRATICA; SERVIVA COSì.”
  47. JP MORGAN (nel 2013): “BASTA COL BILANCIAMENTO DEI POTERI, BASTA CON LE PROTEZIONI DEL LAVORO, BASTA CON QUESTE COSTITUZIONI ANTIFASCISTE.”
  48. LELIO BASSO (nel 1949): “OGNI PASSO AVANTI VERSO L’UNIONE EUROPEA È UN PASSO AVANTI NELLA VIA DELL’ASSOGGETTAMENTO DELL’EUROPA AL DOMINIO DEL CAPITALE FINANZIARIO AMERICANO”‬.
  49. LLOYD BLANKFEIN (nel 2014): “METTERE UN LIMITE AL COMPENSO DEI BANCHIERI SAREBBE SBAGLIATO PERCHÉ I BANCHIERI ADEMPIONO UN COMPITO FONDAMENTALE NELLA SOCIETÀ: FANNO IL LAVORO DI DIO”.
  50. LORENZO BINI SMAGHI (nel 2008): “NECESSITÀ DI FORTI SHOCK GLOBALI DELL’ECONOMIA PER CREARE CONSENSO INTERNAZIONALE PER LE RIFORME.”
  51. LUCIANO BARRA CARACCIOLO (negli anni’10): “L’UE E LA NATO, SONO STATE FONDATE INSIEME, AL FINE DI PRIVARE GLI STATI-MEMBRI DELLE LORO SOVRANITÀ, COSÌ DA CONSENTIRE UN ASSOGGETTAMENTO DEGLI STESSI AL POTERE SOVRA-NAZIONALE DELL’ORDINE DEI MERCATI USA.”
  52. LUCIO CARACCIOLO (nel 2022):“NON APPENA SI SOSPENDE IL PATTO DI STABILITA'(EUROPEO), GUARDA CASO L’ECONOMIA ITALIANA PARTE A RAZZO.” 
  53. LUIGI MARATTIN (NEL 2019): “LA BANCA CENTRALE CREA MONETA DAL NULLA, VA SUL MERCATO E CON QUESTA NUOVA MONETA AGGIUNTA EX-NOVO CI COMPRA I TITOLI DI STATO.”
  54. LUIGI SPAVENTA (nel 1978): “COL VINCOLO VALUTARIO DELLO SME, L’ITALIA SUBIRA’ UNA PERDITA DI COMPETITIVITA’ CHE LA INDURRA’ A DEFLAZIONARE LA SUA ECONOMIA CON CONSEGUENTE PERDITA DI ESPORTAZIONI, DI OCCUPAZIONE E DI REDDITO (e dunque di PIL).”
  55. MARIO DRAGHI (nel 2014): “LA BCE NON PUO’ FINIRE I SOLDI” (poichè li stampa dal nulla [N.d.a.]).
  56. MARIO DRAGHI (nel 2019): “LASCIARE ALLE BANCHE E ALLA FINANZA IL COMPITO DI DECIDERE COME E DOVE DISTRIBUIRE IL NUOVO DENARO, NON E’ IL MIGLIOR MODO DI AGIRE, POICHE’ SI TRATTA QUESTO DI UN COMPITO CHE DOVREBBE SPETTARE AI GOVERNI DEGLI STATI”.
  57. MARIO DRAGHI (nel 2020): “LA PERDITA DI REDDITO DEL SETTORE PRIVATO DOVRÀ ESSERE EVENTUALMENTE ASSORBITA, IN TUTTO O IN PARTE, DAI BILANCI DEI GOVERNI, ACCOMPAGNATA DA UNA CANCELLAZIONE DEL DEBITO PRIVATO”.
  58. MARIO DRAGHI (nel 2020): “I GOVERNI DOVREBBERO SMETTERLA DI OSTACOLARE I MECCANISMI SELETTIVI DEL MERCATO E DOVREBBERO INVECE FAVORIRE QUEI PROCESSI DI ‘DISTRUZIONE CREATRICE’ (DEL MERCATO)”.
  59. MARIO MONTI (nel 2012): “STIAMO DISTRUGGENDO LA DOMANDA INTERNA”.
  60. MARIO MONTI (nel 2011): “L’EUROPA HA BISOGNO DI CRISI PER CEDERE PARTI DELLA SOVRANITÀ NAZIONALE.”
  61. MASSIMO D’ALEMA (nel 2023): “LA SOVRANITA’ E’ UNA ILLUSIONE PRIVA DI FONDAMENTO; I MERCATI FINANZIARI CONTANO PIU’ DEL PARLAMENTO (ITALIANO).”
  62. MASSIMO GARAVAGLIA (nel 2011): “GLI EMISSARI BCE CI MINACCIARONO – ‘SE NON SOSTENETE IL GOVERNO MONTI, NOI NON COMPRIAMO I VOSTRI TITOLI PER 2 MESI, E VOI ANDATE IN FALLIMENTO!'”
  63. MASSIMO GRAMELLINI (nel 2023): “LA POLITICA ESTERA ITALIANA E’ DECISA A WASHINGTON, LA POLITICA ECONOMICA A BRUXELLES, AL GOVERNO ITALIANO RESTA DA DECIDERE PRESSOCHE’ NULLA.”
  64. MAYER ROTHSHILD (nel 1694): “DATEMI IL CONTROLLO DELLA MONETA DI UNA NAZIONE E NON MI IMPORTA DI CHI FARÀ LE SUE LEGGI.”
  65. MERVYN KING (nel 2012): “QUANDO LE BANCHE EROGANO PRESTITI AI CLIENTI, CREANO IL DENARO ATTRAVERSO UN ACCREDITO DEI LORO CONTI.” 
  66. MICHELE BOLDRIN (nel 2019): “LA BANCA CENTRALE (PRIMA DEL DIVORZIO) CREAVA LA MONETA SENZA DEBITO.”
  67. NINO GALLONI (nel 2012): “NELL’82/’83 FECI UNO STUDIO CALCOLANDO CHE IL DIVORZIO TESORO-BANKITALIA  COMBINATO ALLO SME, AVREBBE FATTO ESPLODERE IL DEBITO PUBBLICO E LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE: DISSERO CHE ERA IMPOSSIBILE.”
  68. NINO GALLONI (nel 2012): “NELL’89/90 ARRIVO’ UNA TELEFONATA DA KOHL PERCHE’ ERA VENUTO A SAPERE DI UN OSCURO FUNZIONARIO CHE STAVA LAVORANDO CONTRO IL PROGETTO DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE ITALIANA”.
  69. NINO GALLONI (nel 2012): “NELL’89/’90 LA GOVERNANCE ITALIANA NON VOLEVA PIU’ FARE QUELLO CHE POI FU FATTO: DEINDUSTRIALIZZARE L’ITALIA PER ENTRARE NELL’EURO”.
  70. NINO GALLONI (nel 2021): “NEGLI ANNI ’70 DRAGHI SI LAUREO’ CON UNA TESI CONTRO L’EURO, POI NEGLI ANNI ’80 PASSO’ DALL’ALTRA SPONDA FILO-EUROPEISTA.”
  71. PAPA GIOVANNI XI (nel 1931): “QUESTA ENORME CONCENTRAZIONE DI RICCHEZZA NELLE MANI DI UNA RISTRETTA ELITE DI GESTORI FINAZIARI, CONSENTE  LORO DI POTER ESERCITARE UN POTERE DISPOTICO ASSOLUTO.” 
  72. PIETRO GRASSO (nel 2012): “C’E’ UNA STRATEGIA DI STRAGISMO E DI TERRORISMO CON DEI CONNOTATI CHE NON POSSONO ESSERE RICONDUCIBILI ALLA MAFIA, MA CHE HANNO A CHE FARE CON ALTRE FORZE ESTERNE.”
  73. RENATO BRUNETTA (nel 2009): “ESISTONO DELLE CATTIVE ELITE PARASSITARIE NON DEMOCRATICHE CHE NEGLI ANNI DI MANI PULITE (GLI ANNI DELLA FINTA RIVOLUZIONE) HANNO ACQUISITO  UN RUOLO E UN PESO DETERMINANTE NELLA VITA DEL PAESE.”
  74. ROMANO PRODI (nel 2001): “SONO SICURO CHE UN BEL GIORNO CI SARA’ UNA CRISI, E DI FRONTE A QUELLA, IL POPOLO ACCETTERA’ RIFORME ALTREMENTI INACCETTABILI.”
  75. ROMANO PRODI (nel 2013):  “LA GERMANIA NON HA MAI POTUTO ACCUMULARE UN SURPLUS DI ESPORTAZIONI FUORI DALL’UNIONE EUROMONETARIA!”
  76. ROMANO PRODI (nel 2014): “IN UE L’ENCEFALOGRAMMA E’ PIATTO, SI CONTINUA A SEGUIRE UNA ASTRATTA DOTTRINA TEDESCA RACCONTANDO BALLE SUL FATTO CHE E’ UN PROBLEMA DI RIFORME INTERNE.”
  77. SERGIO MATTARELLA (nel 2015): “IMPRENDITORI E OPERATORI FINANZIARI SONO INTERLOCUTORI NECESSARI PER GLI STATI NAZIONALI MA GLI STATI NAZIONALI NON SONO PIÙ INTERLOCUTORI NECESSARI PER IMPRENDITORI E OPERATORI.”
  78. SERGIO MATTARELLA (nel 2016): “C’E’ LA PERDURANTE UTILITA’ DI DISPORRE DI FORI SGANCIATI DA OGNI UFFICIALITA’ NEI QUALI VENGONO PRESE LE DECISIONI CHE POI INFLUENZANO I POLICY MAKERS”.
  79. SKA KELLER (nel 2014): “SE LA GERMANIA LASCIASSE L’EURO PERDEREMMO MOLTISSIMI POSTI DI LAVORO NEL SETTORE DELL’ESPORTAZIONI PERCHÉ NESSUNO COMPREREBBE PIÙ I PRODOTTI CARISSIMI TEDESCHI.”
  80. THEO WAIGEL ((nel 2015): “SE LA GERMANIA OGGI USCISSE DALL’UNIONE MONETARIA, ALLORA AVREMMO IMMEDIATAMENTE, IL GIORNO DOPO, UN APPREZZAMENTO TRA IL 20% E IL 30% DEL MARCO TEDESCO”.
  81. TIMOTHY GEITHNER (nel 2011): “ALCUNI FUNZIONARI EUROPEI CI CONTATTARONO CON UNA TRAMA PER COSTRINGERE BERLUSCONI A CEDERE IL POTERE.”
  82. TOMMASO PADOA SCHIOPPA (nel 1999):  “L’EUROPA NON NASCE DA UN MOVIMENTO DEMOCRATICO, MA E’ NATA SEGUENDO UN METODO CHE POTREMMO DEFINIRE CON IL TERMINE DI DISPOTISMO ILLUMINATO.”
  83. WALTER VELTRONI (nel 2012): “C’E’ UN ENTITA’ CHE MANOVRA LA MAFIA, ARCHITETTA LE STRAGI, ORGANIZZA I DEPISTAGGI, PER CONDIZIONARE IN MODO OCCULTO LA VITA POLITICA DEL NOSTRO PAESE”.
  84. WILLIAM J. HARRINGTON (nel 2011): “LE AGENZIE DI RATING OPERANO IN OGGETTIVO CONFLITTO DI INTERESSE.”
  85. ZBIGNIEW BRZEZINSKI (nel 1997): “L’ EUROPA UNITA DOVEVA FUNGERE DA STRUMENTO DI COLONIZZAZIONE USA E TESTA DI PONTE VERSO IL CONTINENTE ASIATICO.”
Altre a seguire, prossimamente…

 

 

INTRODUZIONE: Testimonianze storiche in sintesi.

RIEPILOGO DEL “SUCCO” DELLE TESTIMONIANZE: Le testimonianze nel loro complesso evidenziano la presenza di un determinato filo conduttore che conduce ad una dimostrazione ben precisa, menzionata in modo sovente dall’economista Valerio Malvezzi, che è la seguente:

VALERIO MALVEZZI: “Non esiste crisi, ma un cambiamento pianificato e deliberato di sistema/modello economico.”

Il Sistema economico a cui si riferisce Valerio Malvezzi è chiaramente il modello NeoLiberista, che viene imposto attraverso il coacervo di differenti azioni operate a 360° in tutti i settori:

  • – in ambito politico
  • – in ambito economico
  • – in ambito giuridico (OrdoLiberismo)
  • – in ambito mediatico
  • – in ambito culturale

 

 

100 ECONOMISTI EUROPEI (nel 2021): “L’APPELLO: «LA BCE CANCELLI LA PORZIONE DI DEBITOPUBBLICO DEGLI STATI ASSORBITA ATTRAVERSO IL QUANTITATIVE EASING»”

PROPOSTA FIRMATA DA OLTRE 100 ECONOMISTI EUROPEI (2021).

100 ECONOMISTI EUROPEI (nel 2021): L’appello: «La BCE cancelli la porzione di DebitoPubblico degli Stati assorbita attraverso il QuantitativeEasing». Proposta firmata da oltre 100 economisti europei.”

La BancaCentrale è l’organo di emissione che emette la moneta all’origine esente da debito (vedi barzelletta dei marziani nella HomePage).
Col Quantitative Easing (QE) una BancaCentrale “stampa” nuovi soldi, va sul mercato, si presenta ai possessori di Titoli di debito pubblico, glieli compra e di fatto li liquida/estingue, ritirandoli dal mercato.
Il Titolo di debito in mano alla BancaCentrale diventa un puro giro di partita doppia contabile, essendo che gli interessi sui titoli vengono girati dalla BC allo Stato medesimo.

Fonte per i 100 ECONOMISTI:

 

 

ABRAHAM LINCOLN (nel 1861 ca.): “OGNI GOVERNO PUÒ CREARE I SUOI SOLDI PER SODDISFARE TUTTE LE PROPRIE NECESSITÀ.”

DICHIARAZIONE DEL 16° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, IN OPPOSIZIONE ALLE BANCHE COLONIALI INGLESI, 1861.

ABRAHM LINCON: “Ogni governo può creare, emettere e far circolare tutta la valuta ed il credito necessari per soddisfare le proprie necessità di spesa ed il potere d’acquisto dei consumatori.”

La rivoluzione americana ebbe origine dalla lotta che le colonie americane affrontarono per liberarsi dalla dipendenza monetaria inglese imposta per mezzo della sterlina.
Quando Abraham Lincoln emise i greenback che toglievano ai banchieri privati il monopolio dell’emissione e del controllo monetario, egli venne presto assassinato.

Fonte della dichiarazione:

 

 

ALAN GREENSPAN (nel 2011): “LE AGENZIE DI RATING SONO ININFLUENTI POICHE’ GLI USA MONETARIAMENTE SOVRANI NON POSSONO FARE DEFAULT.”

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE FED, 2011.

Alan Greenspan, predecessore di Bernanke, il 7 agosto 2011 nella trasmissione “Meet the press” (qui la trascrizione integrale).

Alla domanda sulla sicurezza dei Titoli di Stato americani, in seguito ad un “downgrade” di Standard &Poor’s, Greenspan rispose così:

David Gregory: “Are U.S. treasury bonds still safe to invest in?”

Alan Greenspan: “Very much so. This is not an issue of credit rating, the United States can pay any debt it has because we can always print money to do that. So, there is zero probability of default.”

Tradotto:

DOMANDA: « I Titoli di Stati americani sono ancora un investimento sicuro? »

GREENSPAN: « Certo. Il problema non sono le agenzie di rating, gli Stati Uniti possono sempre onorare il proprio debito pubblico perché noi possiamo sempre stampare moneta per pagarlo. Quindi, le possibilità che gli Stati Uniti facciano default sono zero. »

Ergo: Con sovranità monetaria il Rating sui Titoli di Stato NON ha alcun effetto sugli interessi.
ATTENZIONE: Significa che lo Stato monetariamente sovrano è esente da attacchi speculativi.

Fonte della dichiarazione:

 

 

ALESSANDRO BARBERO (nel 2021): “LA LOTTA DI CLASSE C’È STATA E L’HANNO VINTA I RICCHI, E NON HANNO PRESO PRIGIONIERI.”

DICHIARAZIONE DELLO STORICO ALLA TRASMISSIONE MUSCHIO SELVATICO, NEL 2021.

ALESSANDRO BARBERO: “La lotta di classe c’è stata e l’hanno vinta i ricchi, e non hanno preso prigionieri.
L’evento che può rappresentare quella vittoria è l’elezione della signora Thatcher.
La Thatcher è diventata primo ministro inglese, conservatore, nel paese che aveva inventato il WelfareState, la cassa integrazione, l’assistenza ai disoccupati, il sindacalismo, e così via.
Lei ha detto:
‘Questo paese così fa schifo, si impoverisce, NON è più l’Inghilterra che deve dominare il mondo; noi rifaremo dell’Inghilterra un grande paese’.
Il che vuol dire:
In culo ai sindacati, al diavolo i diritti dei lavoratori, licenziamo, abbassiamo le tasse (prevalentemente ai ricchi [N.d.a]), riduciamo il welfare, i ricchi guideranno il paese verso un grande destino.”

Fonte per ALESSANDRO BARBERO:

 

 

ALESSANDRO BARBERO (nel 2020): “OGGI LA CLASSE DOMINANTE E’ LA FINANZA, E LO FA SENZA I CARRI ARMATI, MA CON IL CONSENSO DELLE CLASSI SUBORDINATE.”

DICHIARAZIONE DELLO STORICO ALLA TRASMISSIONE OMNIBUS, NEL 2020.

ALESSANDRO BARBERO: “In ogni società c’è un gruppo che domina:
poteva essere la cavalleria nel Medioevo, supponiamo, la borghesia dopo rivoluzione francese.
Oggi si vede benissimo:
C’è un gruppo sociale che è la grande Finanza, i grandi imprenditori, che è al potere ma NON perché mette i carri armati per le strade, quello avrebbe detto Gramsci che sarebbe il dominio con la porta che NON basta.
Un gruppo sociale è forte e comanda quando fa pensare anche gli altri come lui, e oggi tutti pensiamo quello:
l’imprenditore è la figura più ammirata, il profitto è fondamentale, e gli intellettuali ripetono queste cose oggi.
Questo gruppo domina e dirige.
Dominare vuol dire avere la forza, dice Gramsci, dirigere è qualcosa di più.
Dirigere vuol dire che in realtà gli altri gruppi sociali son d’accordo che sia quel gruppo lì a comandare in sostanza, o NON si pongono neanche il problema.
Vedono il mondo così come lo vedono i membri della classe dirigente.”

Fonte per ALESSANDRO BARBERO:

 

 

ALESSANDRO BARBERO (nel 2019): “L’UE ASSOMIGLIA DI PIÙ ALLA CORTE DI VIENNA CHE ALL’INIZIO DELL’OTTOCENTO DECIDEVA, E NEL LOMBARDO-VENETO SI ESEGUIVA UNA DECISIONE PRESA IN UNA LONTANA CAPITALE STRANIERA SENZA POTERCI FARE NIENTE.”

DICHIARAZIONE DELL’AUTOREVOLE STORICO CONTRO L’IMPOTENZA DEL PARLAMENTO EUROPEO NEI CONFRONTI DELLA GOVERNANCE, 2019.

ALESSANDRO BARBERO: “La Costituzione vuol dire: Eleggiamo un parlamento.
Il governo risponde al parlamento.
Storicamente la differenza tra regime autoritario e regime democratico è chiarissima:
– Nel regime autoritario il governo è indipendente dalla volontà popolare (come ad esempio nelle monarchie assolute).
Mentre:
– Nel regime democratico il governo deve rispondere al parlamento eletto dal popolo.
Il fatto che viviamo in un’età liberale si vede dal fatto che il governo nominato dal Re o del Presidente deve avere l’approvazione del Parlamento eletto dal popolo.
Il Parlamento serve a quello.
Quando il Parlamento NON vota la fiducia, il governo cade.
Ora, io come molti di noi, NON ho le idee chiarissime su come funzioni l’Europa, ma non mi sembra che funzioni così.
NON mi sembra che tutti i giorni la Commissione Europea (o chi per lei) prende le decisioni, e tutti i giorni deva andare in Parlamento con rischio di cadere e se ne deve fare una nuova.
A me NON sembra che funzioni così, e se funziona così riesce a NON farlo vedere molto bene.
E quindi secondo me questo la gente lo percepisce.”

MASSIMO BERNARDINI: “Però da 40 anni noi stiamo votando direttamente questo Parlamento Europeo, tutti gli europei lo stanno votando, da tanti anni, mandiamo rappresentanti, dal 1979.”

ALESSANDRO BARBERO: “Ma il Parlamento può far cadere il governo?”

MASSIMO BERNARDINI: “No non può.”

ALESSANDRO BARBERO: “No, NON può! Ecco vedi che NON può!”

MASSIMO BERNADINI: “Il parlamento NON ha questo potere.”

ALESSANDRO BARBERO: “Se NON può non serve a niente.
L’unico senso che nella storia Europea hanno i parlamenti è che il governo NON può fare niente senza l’approvazione del Parlamento, e se il Parlamento vuole lo manda a casa.
La sensazione che il governo europeo NON sia un governo soggetto al nostro voto, e che se noi decidiamo che il governo NON ci piace lo possiamo far cadere, ma assomiglia di più alla corte di Vienna che all’inizio dell’Ottocento decideva, e nel Lombardo-Veneto si eseguiva una decisione presa in una lontana capitale straniera senza poterci fare niente, quella sensazione lì secondo me inconsciamente ce l’abbiamo.”

Per quelli che: “Per questo occorre che si compia l’Europa Unita, proprio per ottenere una governance unita per tutti gli Stati-membri insieme…”
A questi rispondiamo con una domanda:
Ma se gia con una governance distante poche centinaia di chilometri, si fa fatica a far valere le proprie ragioni, cosa vi fa credere che una governance distante svariati migliaia di km da noi possa ascoltarvi di più, e fare i vostri interessi?
A maggior ragione nel momento in cui tutti gli altri membri dell’Unione sono tutti convinti che l’Italia sia un paese di gente indisciplinata colpevoli di tutte le peggiori malcondotte possibili (vedi ad es. Olandesi e Tedeschi)?!

Fonte della dichiarazione:

 

 

ALFREDO D’ATTORRE (nel 2015): “GLI ACCORDI EUROPEI PRESCRIVONO LA DIFESA DELLA DISOCCUPAZIONE PER GARANTIRE DEFLAZIONE SALARIALE E INFLAZIONE BASSA”.

DICHIARAZIONE DELL’EX DEPUTATO PD, DURANTE LA TRASMISSIONE OMNIBUS, 2015.

ALFREDO D’ATTORRE: “Uno dei parametri a cui noi siamo inchiodati, è quello della disoccupazione strutturale.
Cioè. questi geni di Bruxelles hanno stabilito che ogni paese ha un certo tasso di disoccupazione sotto il quale non può scendere, perchè altrementi sale l’inflazione.
Sa qual’è (rivolgendosi all’intervistatrice, mentre cerca di non farlo continuare), il tasso di disoccupazione per l’Italia?
Noi (inteso noi del PD) nel DEF abbiamo scritto che nei prossimi anni la disoccupazione non scenderà sotto il 12%, come obbiettivo (quasi) dichiarato del governo.”

NOTA BENE: Il tasso di “Disoccupazione strutturale” stabilito dall’Europa per l’Italia è esattamente il 9%, ovvero l’Italia deve adottare politiche economiche volte a non scendere mai sotto il 9% di disoccupazione.

ATTENZIONE: La Disoccupazione strutturale, di qualsiasi valore essa sia, è in pieno contrasto/violazione con l’Articolo 1 dei principi della nostra Costituzione.

Fonte della dichiarazione per ALFREDO D’ATTORRE:

 

 

ANDREA ORLANDO (nel 2016):  “LA BCE MINACCIO’ IL PARLAMENTO ITALIANO – ‘O INSERITE IL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE, O CHIUDIAMO I RUBINETTI E NON CI SARANNO GLI STIPENDI ALLA FINE DEL MESE'”.

DICHIARAZIONE DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA DEL GOVERNO RENZI, 2016.

ANDREA ORLANDO: ” Oggi noi stiamo vivendo un enorme conflitto tra democrazia ed economia.
Oggi sostanzialmente, poteri sovranazionali sono in grado di bypassare completamente le democrazie nazionali. e mettere i parlamenti democratici di fronte al fatto compiuto.
Faccio un esempio:
La modifica , devo dire abbastanza passata sotto silenzio, della costituzione per quanto riguarda il tema dell’obbligo del PAREGGIO IN BILANCIO, non fu il frutto di una discussione nel paese,  fu il frutto del fatto che ad un certo punto la Banca Centrale Europea disse:
‘O METTETE QUESTA CLAUSOLA NELLA VOSTRA COSTITUZIONE, O ALTRIMENTI CHIUDIAMO I RUBINETTI E NON CI SONO GLI STIPENDI ALLA FINE DEL MESE!’
Io devo dire che è una delle scelte di cui mi vergogno di più.
Io penso che sia stato un errore approvare quella modifica.
Non tanto per il merito che pure è contestabile, ma per il modo in cui si arrivò a quella modifica di carattere costituzionale.”
ZAGREBELSKY: “Ma non vi siete accorti??”
ANDREA ORLANDO: “E non vi siete accorti…. No no, io dico soltanto questo: Non cito questo caso  per il merito. cito questo caso per il fatto che in fondo si è trattato del fatto che una democrazia, questa, come la Grecia, come altre, SONO STATE MESSE DI FRONTE A DEI FATTI COMPIUTI che si erano determinati in ambiti di carattere finanziario…”

In Sostanza: La confessione di un vero e proprio colpo di Stato!

Fonte della dichiarazione:

 

 

ANTONIO DI PIETRO (nel 2017): “ERAVAMO ARRIVATI ANCHE AL PCI, POI SIAMO STATI BLOCCATI DAI SERVIZI SEGRETI”.

DICHIARAZIONE DELL’EX MAGISTRATO DI MANI PULITE, 2017.

ANTONIO DI PIETRO: (min 0:18) “….Noi quando abbiamo fatto l’inchiesta MANI PULITE, abbiamo potuto scoprire fino a quando ci è stato possibile indagare perché ad un certo punto siamo stati fermati[…]

GIORNALISTA: (min.1:45) “Chi vi ha fermati esattamente?”

ANTONIO DI PIETRO: (min 1:56)  “Una relazione Copasir disponibile sul mio sito documenta come la fine delle nostre indagini fu voluta nel 1995 dal Sisde (Servizi segreti)”.

GASPARRI:  (min 4:25) “….. quando nella tangente ENIMONT si arrivò alla famosa indagine sul miliardo che Gardini, o chi per lui, portò alla sede del Partito Comunista, non si arrivò poi ad una conclusione perchè si disse che non si era individuato il percettore materiale, cioè Di Pietro non ha affondato il colpo sui comunisti….”

La domanda che bisogna porsi di fronte a questa dichiarazione è:
– Come mai i servizi segreti (vedi *NOTA) hanno impedito a DiPietro di affondare il Partito Comunista italiano?
– Può essere un caso che i governi tecnici post-tangentopoli anni ’90 che hanno messo in atto l’agenda NeoLiberista prescritta sul Britannia nel 1992, erano tutti presieduti da esponenti di sinistra graziati dall’intervento dei servizi segreti confessato da Di Pietro?

*NOTA BENE (SERVIZI SEGRETI): “I servizi segreti italiani rispondevano agli ordini della CIA statunitense (NATO) prima che al governo italiano.”
Lo hanno dichiarato tutti più autorevoli personaggi politici/ funzionari d Stato che si sono espressi sull’operato dei nostri servizi segreti nazionali. Verificare per credere.

Fonte della dichiarazione:

 

 

BANKITALIA (nel 2016): “SENZA LE AUSTERITA’ DEL GOVERNO MONTI, IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO NON SAREBBE ANDATO IN SOFFERENZA.”

DICHIARAZIONE DELLA BANCA CENTRALE ITALIANA, 2016.

Nel 2016  2 funzionari di Banca d’Italia, Notarpietro e Rodano, hanno realizzato uno studio sui crediti inesigibili (NPL – Non Performing Loans) del Sistema Bancario Privato italiano.
Il responso dello studio di BankItalia è il seguente:

BANKITALIA: “Se non ci fossero state le politiche restrittive di Monti (mediante il così detto consolidamento fiscale) i crediti inesigibili nelle banche Italiane (gli NPL) oggi ammonterebbero alla sola cifra di 50 miliardi di Euro invece che 140 miliardi.”

Ricordiamo che nel periodo post crisi sub-prime (2009-2010-2011), il Sistema Bancario privato italiano era risultato essere quello più in ordine tra tutti (come si può leggere anche in questo report di BankItalia del 2009).
Poi a fine 2011 viene istituito il Gov. Monti con l’incarico di attuare in Italia le manovre restrittive, ATTENZIONE: con l’incarico di far saltare fuori i soldi necessari a consentire a FRANCIA e GERMANIA di poter salvare i loro rispettivi sistemi bancari nazionali! colpevoli di aver incautamente prestato ingenti somme di denaro a nazioni considerate sub-prime, come Grecia o Portogallo.
A causa delle suddette manovre restrittive il Sistema Bancario Privato italiano a partire dal 2014 ha incrementato i suoi Crediti Deteriorati oltre i livelli medi riscontrati nella altre economie avanzate, fino a diventare negli anni seguenti 2015-2016 uno dei più sofferenti (come si può leggere in questo report del Ministero dell’Economia e delle Finanze – MEF del 2016).

Fonte della dichiarazione:

 

 

BCE (nel 2016): “LE BANCHE CENTRALI CREANO MONETA CON PATRIMONIO NETTO NEGATIVO” (OVVERO CREANO SOLDI DAL NULLA).

DICHIARAZIONE PUBBLICATA SU PAPER BCE UFFICIALE DEL 2016.

In merito alla diatriba sul fatto che le Banche Centrali stampino o meno moneta dal nulla, in un paper ufficiale del 2016 BCE pone fine alle discussioni chiarendo la prassi con la seguente specificazione:

BCE: “Le banche centrali sono protette da insolvenza, grazie alla loro capacità di CREARE MONETA: possono conseguentemente operare con patrimonio netto negativo.” (NB: patrimonio netto negativo significa che emettono moneta senza nessun sottostante).

Come fa notare l’economista Valerio Malvezzi, in effetti:
“La Banca Centrale è un organo tecnicamente infallibile, perché se qualcuno gli va a bussare chiedendole soldi, essa ha il potere di creare denaro a tutti gli effetti senza alcun problema.
Per tale ragione la banca centrale può operare col cosiddetto “patrimonio netto negativo” (come dichiarato dalla BCE), cosa che le altre aziende o banche non possono fare.” 
(Cit. V.Malvezzi)
Questa per altro è solo l’ennesima conferma di una prassi che è già stata rivelata più volte nel corso degli anni da svariati personaggi estremamente autorevoli come lo sono i governatori delle Banche Centrali medesime.

Fonte della dichiarazione:

 

 

BEN BERNANKE (nel 2008): “LA FED STAMPA SOLDI PIGIANDO UN BOTTONE SUL COMPUTER”.

DICHIARAZIONE DELL’EX GOVERNATORE DELLA FED, 2008.

Nel 2008 la FED salva il gigante delle assicurazioni AIG con un maxi finanziamento da 85miliardi di dollari (si consideri che l’intero PIL degli USA nel 2008 valeva quasi 15.000miliardi). Alla domanda del giornalista se questi soldi che la Federal Reserve sta spendendo arrivino dalle tasse, il governatore della FED Ben Bernanke risponde candidamente:

BEN BERNANKE:  “No, Non derivano dalle tasse.
Le banche hanno conti correnti presso la FED, grossomodo come lei ed io possiamo averne uno presso una banca.
Quindi, prestare soldi ad una banca significa semplicemente battere al computer l’importo che verrà accreditato sul conto che la banca ha presso la FED.
Quindi è una procedura molto più simile, anche se non è esattamente la stessa cosa, ma è molto più vicina a stampare il denaro che prestarlo.”
GIORNALISTA: “Voi stavate stampando denaro?”
BERNANKE: “In effetti ne abbiamo avuto bisogno…..”

In merito all’entità dell’intervento monetario post-SubPrime, il documentario “LEZIONI DI CRISI” condotto da Giuliano Amato parla delle seguenti cifre:

LEZIONI DI CRISI (min 9:09): “Il Congresso americano approva una serie di misure di salvataggio per un totale di 700miliardi di Dollari.
Solo in seguito si scoprirà che anche la Federal Reserve era intervenuta prestando cifre anche superiori.”

Si badi: Superiori a 700miliardi.

Fonte della dichiarazione: 

 

 

BETTINO CRAXI (nel 1997): “PER NOI, NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI SARA’ UN LIMBO, E NELLA PEGGIORE DELLE IPOTESI L’EUROPA SARA’ UN INFERNO.”

DICHIARAZIONE DELL’EX PREMIER DELLA PRIMA REPUBBLICA, 1997.

BETTINO CRAXI: “Si presenta l’Europa come una sorta di paradiso terrestre…
Per noi, nella migliore delle ipotesi sara’ un limbo, e nella peggiore delle ipotesi l’Europa sara’ un inferno.
E quindi bisogna riflettere su ciò che si sta facendo:
Perchè la cosa più ragionevole di tutte era quella di richiedere, e di pretendere, essendo noi un grande paese (perchè se l’Italia ha bisogno dell’Europa, l’Europa ha bisogno dell’Italia), la rinegoziazione dei parametri di Maastricht.”

Fonte della dichiarazione: 

 

 

BoE (nel 2015): “I TITOLI LIQUIDATI DALLA BC NAZIONALE ESTINGUONO IL DEBITO”.

DICHIARAZIONE DELLA BANCA CENTRALE DI INGHILTERRA PUBBLICATA SU DOCUMENTO UFFICIALE, 2015.

A partire dal 2015 la Banca Centrale di Inghilterra, primo caso al mondo, comincia ad indicare nei suoi bilanci la netta distinzione tra:
– Debito circolante sui mercati detenuto dagli investitori/risparmiatori privati,
e
–  Debito riacquistato dalla Banca Centrale Nazionale a mezzo di moneta stampata ex-novo.
La dimostrazione definitiva è a pagina 112 del conto consolidato dello Stato inglese, che ha fatto comprare 375 mld di sterline di titoli di stato alla Banca di Inghilterra e nel suo bilancio consolidato scrive:

BoE: “I titoli di stato comprati da entità pubbliche (cioè la Banca di Inghilterra) vengono ELIMINATI nel bilancio consolidato…”

Questa mostrata sopra (e che si può leggere qui) è la dimostrazione contabile, ufficiale, che il debito pubblico SCOMPARE quando la Banca Centrale lo compra.
Fonte della dichiarazione:

 

 

CARLO COTTARELLI (nel 2019): “IL DEBITO COMPRATO DALLA BANCA CENTRALE NAZIONALE È COME SE NON ESISTESSE E VENISSE RILEGATO A POSTA MERAMENTE CONTABILE.”

DICHIARAZIONE DEL NOTO ECONOMISTA, REVISORE DI BILANCIO, E DIRETTORE DEGLI AFFARI FISCALI DELL’FMI,  2019.

CARLO COTTARELLI: “Se la Bce, tramite Banca d’Italia, continua a rinnovare i titoli quando arrivano a scadenza, è come se questo debito non esistesse e venisse rilegato a posta meramente contabile.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

CARLO COTTARELLI (nel 2019): “SE DURANTE UNA CRISI DEFLATTIVA, SI STAMPANO NUOVI SOLDI PER FARE AUMENTARE LA PRODUZIONE, NON SI GENERA INFLAZIONE, E QUESTO FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA PIENA OCCUPAZIONE.”

DICHIARAZIONE DEL NOTO ECONOMISTA, REVISORE DI BILANCIO, E DIRETTORE DEGLI AFFARI FISCALI DELL’FMI,  2019.

CARLO COTTARELLI: “Se l’economia è lontana dalla piena occupazione, se cioè c’è disoccupazione, stampare soldi può servire a far ripartire l’economia cioè ad aumentare la quantità di produzione disponibile.
Ma questo avviene solo fino al raggiungimento della piena occupazione.”

NOTA BENE: Tutti gli economisti ortodossi MainStream, quando si parla di moneta fiat, sono tutti accomunati dalla stessa ambiguità.
Si tratta della solita ambiguità NeoLiberista secondo cui:
– Stampare soldi a caso e distribuirli a pioggia con gli elicotteri senza produrre nulla in contropartita
oppure
– Stampare soldi misurati strettamente necessari ad impiegare i lavoratori disoccupati a produrre ciò che manca/serve
Secondo l’assunto NeoLiberista in entrambe i casi si produce in egual modo inflazione (vedi barzelletta dei marziani nella Homepage).
Ebbene, in questo Caso Carlo Cottarelli è stato colto in flagrante, dimostrando che si tratti di una differenza che gli economisti MainStream in effetti conoscono benissimo, ma che si guardano bene dal rendere nota alla pubblica opinione.
Ci si rifletta.

Fonte della dichiarazione:

 

 

CARLO COTTARELLI (nel 2019): “E’ DAL 1999 CHE IL REDDITO ITALIANO HA SMESSO DI CRESCERE, NON ERA MAI SUCCESSO DAL 1861.”

DICHIARAZIONE DEL NOTO ECONOMISTA, REVISORE DI BILANCIO, E DIRETTORE DEGLI AFFARI FISCALI DELL’FMI,  2019.

CARLO COTTARELLI (nel 2019):   [min-1:30] “Oggi (nel 2019) abbiamo lo stesso reddito di 20 anni fa (1999), ovvero c’è stato un periodo di 20 anni senza crescita.
E’ dal 1861 ad oggi, cioè dall’Unità d’Italia ad oggi, che NON c’era mai stato un ventennio senza che le condizioni di vita/reddito NON aumentassero, esclusi gli anni delle guerre mondiali.
Ma un ventennio in cui la nuova generazione NON stesse meglio di quella precedente NON si era mai visto in Italia.” [min 1:30]

NB: Il 1999 è esattamente l’anno in cui è partita l’Unione EuroMonetaria, vedi pag Dimostraz. EurExit.

Fonte per CARLO COTTARELLI:

 

 

CHRISTINE LAGARDE (nel 2020): “LA BCE NON PUO’ NE FINIRE I SOLDI, NE ANDARE IN BANCAROTTA”.

DICHIARAZIONE GOVERNATORE BANCA CENTRALE EUROPEA, 2020.

Lagarde in una interrogazione parlamentare del 19 novembre 2020, ha rilasciato queste dichiarazioni.

CHRISTINE LAGARDE: As the sole issuer of euro-denominated central bank money, the eurosystem will always be able to generate additional liquidity as needed. So by definition, it will neither go bankrupt nor run out of money

Tradotto:

CHRISTINE LAGARDE: « L’eurosistema, in quanto unico emittente della nostra moneta, potrà sempre generare tanta liquidità quanta ne serva. Quindi per definizione la BCE non può né andare in bancarotta né finire i soldi »

Fonte della dichiarazione:

 

 

CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA (nel 2014): “LE NORME DELL’UNIONE EUROPEA SONO LIMITATE DALL’INTANGIBILITA’ DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.”

LA CORTE COSTITUZIONALE, SANCISCE CHE LA COSTITUZIONE ITALIANA, NEI SUOI PRINCIPI, E’ SOVRAORDINATA (E NON SUBORDINATA) ALLE NORME/TRATTATI EUROPEI.

ALESSANDRO CRISCUOLO (PRES. CORTE COST.): “[…] Le norme dell’Unione Europea vincolano in vario modo il legislatore interno, con il solo limite dell’INTANGIBILITA’ DEI PRINCIPI FONDAMENTALI dell’ordinamento costituzionale e dei diritti inviolabili dell’uomo, garantiti dalla Costituzione. […]”

Si tratta, questo che avete appena letto, di un passaggio tratto dalla Sentenza N.86/2012 della Corte Costituzionale italiana (red. Criscuolo)
Ebbene:
A dispetto della generale credenza, la Corte Costituzionale italiana ribadisce il concetto secondo cui:
***La costituzione Italiana è SOVRAordinata ai trattati europei, e NON SUBordinata come molti, se NON tutti, erroneamente credono.***
Fissatelo bene nella vostra mente!
Quindi: La prossima volta che sentirete qualcuno dire:

“NON possiamo permettercelo perchè i Trattati europei che ci pongono gli impedimenti sono superiori alla nostra Costituzione..”

Fategli notare che si tratta di una convinzione falsa che NON corrisponde a realtà, come stabilito dalla Corte Cost.

Fonte per la dichiarazione:

 

 

DARIO FABBRI (nel 2016): “IL DOMINIO MONDIALE DEGLI USA E’ BASATO SUL CONTROLO DEI MARI E DEGLI OCEANI, ED HANNO COMBATTUTO 2 GUERRE MONDIALI + 1 GUERRA FREDDA PER IMPEDIRE CHE L’UNIONE TRA GERMANIA E RUSSIA MINASSE L’EGEMONIA STATUNITENSE.”

DICHIARAZIONE DEL GIORNALISTA DI GEOPOLITICA LIMES E DOMINO, 2016.

DARIO FABBRI (min 10:22): “Gli Stati Uniti sono anzitutto una talassocrazia*, sono una potenza marittima (Talassocrazia = Dominio dei mari).
Il loro modo di guardare al mondo avviene attraverso i mari, attraverso gli oceani.

E la più grande eredità che hanno avuto dall’impero britannico è questa, oltre alla Common law**, cioè alla nella tradizione nella giurisprudenza, la più grande eredità che hanno avuto gli americani come percezione del mondo è quello che mari e dominare gli oceani è il loro primo interesse strategico.
E il loro dominio sul mondo è sempre attraverso i mari, e si valuta l’ascesa di una potenza esterna, di una potenza concorrente in base alla capacità di questa potenza anzitutto di stare sui mari, o la NON capacità di stare sui mari.

L’evento più straordinario che colpisce di più la storia americana è un evento pressoché poco noto in Europa, risale al 1812 quando gli inglesi risalgono il fiume Chesapeake, arrivano fino a Washington  e danno fuoco alla Casa Bianca.
Bruciano la Casa Bianca insieme ai canadesi (all’epoca i canadesi erano inglesi), danno fuoco alla Casa Bianca , ma aldilà dell’evento simbolico in se peraltro molto doloroso evidentemente attraverso gli occhi americani, è la Marina inglese il mezzo attraverso cui gli Stati Uniti vengono espugnati.
Cioè, la sensazione tutta americana che bisognasse impedire, interdire alla Marina britannica di arrivare nel continente Nord americano nasce in quel preciso momento e non abbandonerà più l’approccio strategico degli Stati Uniti che rimane questo, cioè:
Controllare i mari e gli oceani.
E oggi gli Stati Uniti controllano tutti i mari e tutti gli oceani esattamente come lo facevano a 20 anni fa (ovvero da dopo la fine dell’UnioneSovietica [n.d.a.]).
Da qui nasce anche la Dottrina Monroe***, cioè gli Stati Uniti intendono impedire a qualsiasi Nazione che non sia americana cioè che non siano loro stessi essenzialmente, di intervenire nell’emisfero occidentale ovvero nelle due Americhe, e per intervenire nell’emisfero occidentale bisogna essere una potenza marittima.
Da questo punto di vista la strategia americana resta, oltre a controllare tutti i mari ed impedire oltre che qualcuno possa insidiare il controllo dei mari, resta impedire che nella cosiddetta massa EuroAsiatica, cioè Europa e Asia unite insieme, il luogo della Terra dove vive da sempre la stragrande maggior parte degli esseri umani, una potenza unica oppure l’unione di due potenze diventi egemone in EurAsia come potenza continentale per eccellenza, quindi NON marittima, e a quel punto possa essere in grado insidiare l’egemonia americana.

Dal punto di vista americano le 2 potenze che possono o potevano raggiungere questo obiettivo sono sempre le stesse, sono sempre le stesse perchè sono 2:
Germania e Russia.
Germania e Russia che attraverso degli occhi degli americani, nella loro Unione, unendo la tecnologia la disciplina sociale le capacità tedesche agli idrocarburi e alla vastità del territorio Russo, questa unione (che si definisce Ge-Russia in Geopolitica) avrebbe potuto impedire agli Stati Uniti di controllare il mondo, cioè avrebbe insidiato il dominio globale degli Stati Uniti.
Gli americani NON a caso combattono due guerre mondiali e una guerra fredda per impedire questo.
Gli americani combattono due guerre mondiali e la guerra fredda per impedire a Germania Russia di unirsi (o per sopraffazione di uno dell’altro, o per annessione tra i due).

Non a caso ai tempi della Seconda Guerra Mondiale Hitler decide bene di di aprire un secondo fronte, quello orientale, per invadere l’Unione Sovietica e raggiungere l’Azerbaijan che all’epoca era il massimo produttore di petrolio, col preciso intento di unire la tecnologia tedesca con gli idrocarburi all’epoca dell’Unione Sovietica, oggi della Russia.”

*Note:

TALASSOCRAZIA*: Per talassocrazia (composto di “mare” e “potere”) si intende il dominio militare e commerciale, esercitato da una determinata entità politica, di uno spazio marittimo e dei territori in esso contenuti o che su di esso si affacciano. (da Wikipedia)

COMMON LAW**: “Per common law si intende un modello di ordinamento giuridico, di origine britannica, basato sui precedenti giurisprudenziali più che sulla codificazione e in generale su leggi e altri atti normativi di organi politici, come invece accade nei sistemi di civil law, derivanti dal diritto romano.” (da Wikipedia)

DOTTRINA MONROE***: La dottrina Monroe indica un messaggio ideologico di James Monroe contenuto nel discorso sullo stato dell’Unione pronunciato innanzi al Congresso il 2 dicembre 1823, che esprime l’idea della supremazia degli Stati Uniti nel continente americano.
Monroe affermò in quel discorso che gli Stati Uniti non avrebbero tollerato alcuna intromissione negli affari americani. Inoltre, per Monroe i processi di indipendenza dell’America Latina non potevano essere sedati da nessuna potenza europea (dalla Spagna soprattutto). (da Wikipedia)

Fonte della dichiarazione per DARIO FABBRI:

 

 

DONALD TRUMP (nel 2016): “C’E’ UNA STRUTTURA DI POTERE GLOBALE CHE STA OPERANDO PER DEPREDARE I CITTADINI-LAVORATORI E METTERE TUTTE LE RICCHEZZE NELLE TASCHE DI UN MANIPOLO DI GRANDI CORPORATIONS.”

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE USA CONTRO LE ESTABILISHEMENT INTERNAZIONALI GLOBALISTE QUALI RESPONSABILI DEGLI SVUOTAMENTI POPOLARI A FAVORE DEI GRUPPI ELITIERI MULTINAZIONALI.

DONALD TRUMP: […..]  “È una struttura di potere globale che è responsabile delle decisioni economiche che hanno depredato i nostri lavoratori, ripulito il nostro Paese della sua ricchezza, e messo quel denaro nelle tasche di un manipolo di grandi corporations ed entità politiche. […..]
[…..] Siamo di fatto controllati da una élite di persone con interessi particolari che manipolano il sistema, e il nostro sistema è manipolato. […..]
La macchina dei Clinton è al centro di questa struttura di potere: l’abbiamo visto di prima mano nei documenti di Wikileaks, nei quali Hillary Clinton incontra in segreto personaggi di banche internazionali per complottare sulla distruzione della nostra sovranità al fine di arricchire questi poteri finanziari globali, gli interessi particolari dei suoi amici e dei suoi donatori. […..]
La più potente arma dispiegata dai Clinton sono i media, la stampa.
Qui dobbiamo fare chiarezza: i media del nostro Paese non si occupano più di giornalismo.
Anche loro sono al servizio di interessi politici, e sono simili ai lobbisti ed alle entità finanziarie con un definito programma politico.
E quel programma non è per voi: è per loro stessi.
Chiunque sfidi il loro controllo è tacciato di sessismo, razzismo, xenofobia. […..]
I Clinton sono dei criminali:
È tutto ben documentato, e l’establishment che li protegge si impegna a coprire fortemente le diffuse attività criminali al Dipartimento di Stato e alla Fondazione Clinton con lo scopo di mantenere i Clinton al potere”.[…..]
(Cit: Donald Trump)

NOTA BENE: Si tratta di un discorso che rappresenta perfettamente la stessa situazione presente attualmente in tutti i paesi ostaggio del regime NeoLiberista, Italia in primis.

Fonte della dichiarazione:

 

 

FEDERICO CAFFE’ (nel 1979 ca.): “SE LO STATO DURANTE GLI SHOC PETROLIFERI AVESSE COPERTO LA PARTE DI AUMENTO DI PREZZI DEI BENI/SERVIZI PRIMARI CON UN AUMENTO DI SPESA A DEFICIT, L’INFLAZIONE DEGLI ANNI ’70 SI SAREBBE ARGINATA.”

DICHIARAZIONE DEL PROFESSORE UNIVERSITARIO DI MARIO DRAGHI, IGNAZIO VISCO, NINO GALLONI ED ALTRI ECONOMISTI OGGI A CAPO DELLE PRINCIPALI ISTITUZIONI GOVERNATIVE.

Secondo l’assunto NeoLiberista, l’inflazione degli anni ’70 era stata causata dalle eccessive spese pazze della 1^Repubblica, mentre i fatti storici ci dicono che l’inflazione in quegli anni si impennò in tutto il mondo a causa degli shock petroliferi.
A proposito dell’inflazione degli anni ’70 provocata dagli shock petroliferi (e NON da eccesso di spese pazze governative come si ritiene), Caffè si esprimeva così:

FEDERICO CAFFE’ (dal min 20:26): “Che cosa ha contribuito maggiormente a quest’inflazione:
C’è ovviamente la componente esterna su cui possiamo fare poco (il rincaro del greggio), ma c’è una componente interna costituita dalla modificazione di quello che si chiamano i prezzi amministrati, i prezzi che vale a dire che sono variati dalle stesse autorità pubbliche, l’equo canone, la luce, il gas, le tariffe dei trasporti (si parla di tutti quei servizi che, lo ricordiamo, sono sovvenzionati dallo Stato, dove i cittadini si trovano a pagare solo una frazione del prezzo reale mentre lo Stato si accolla la porzione rimanente [N.d.a.]); tutti questi aumenti hanno contribuito all’aumento dell’inflazione; ora io non dico che il prezzo dei mezzi di trasporto si venda al costo reale (giacchè una parte del prezzo è sovvenzionata/pagata dallo Stato [n.d.a.]), ma dico:
Non è in un momento in cui si vuole arrestare e contenere l’inflazione che questi aumenti vanno fatti.
Intendo dire:
Il disavanzo di questi enti pubblici da colmare in qualche modo (con spesa a deficit [n.d.a.], è meno inflazionistico che non l’aumento delle tariffe.”

Ergo: se lo Stato invece che aumentare il prezzo dei servizi amministrati, avesse colmato la parte eccedente di prezzo in aumento (causata dal rincaro artificiale del greggio) con maggiore spesa a deficit, i prezzi al consumo di tutti i beni primari (contenuti nel paniere di calcolo dell’inflazione) sarebbero rimasti stabili e l’inflazione sarebbe stata arginata, ATTENZIONE: senza bisogno di fare il Divorzio tra tesoro-banchitalia con conseguente aumento degli interessi a valori esagerati (posto che il divorzio abbia veramente avuto incidenza o meno nel rientro dell’inflazione, visto  che con la fine delle crisi petrolifere l’inflazione scese sistematicamente in tutto il resto del mondo).
Quindi NON solo la spesa NON era eccessiva: Caffè dice che la spesa governativa in quegli anni fu addirittura insufficiente!
E lo dice uno dei padri costituenti che in quel periodo storico era presente personalmente, e NON per sentito dire…

Fonte della dichiarazione:

 

 

FERDINANDO IMPOSIMATO (nel 2013): “IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO LE STRAGI DI STATO”.

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE ONORARIO DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE, EX-GIUDICE ISTRUTTORE NEI PIU’ IMPORTANTI CASI DI TERRORISMO E STRAGI DI STATO IN ITALIA, 2013.

FERDINANDO IMPOSIMATO:  “La verità è stata ormai in parte svelata.
Ormai è abbastanza chiara la verità, che ci sono state complicità dello Stato, di frammenti dello Stato, con la mafia, col terrorismo nero,  e con la massoneria, poi fusi e armonizzati in questa organizzazione che si chiama  GLADIO, o Stay Behind, praticamente una organizzazione internazionale manovrata dalla CIA.
La STRATEGIA DELLA TENSIONE serviva a destabilizzare l’ordine pubblico per rafforzare il potere, creando una forza di pressione per il controllo sulla politica del paese.
Da documenti del 1967 emerge come dietro a tutto questo c’era  la fondamentale responsabilità di un centro di potere che figurava col nome di BIELDERBERG.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

FERDINANDO IMPOSIMATO (nel 2013): “L’ESPLOSIVO UTILIZZATO NELLE STRAGI DI STATO VENIVA DALLE BASI NATO”

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE ONORARIO DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE, EX-GIUDICE ISTRUTTORE NEI PIU’ IMPORTANTI CASI DI TERRORISMO E STRAGI DI STATO IN ITALIA, 2013.

FERDINANDO IMPOSIMATO: “Nel corso delle indagini che ho fatto sulle stragi che sono state commesse in Italia, dalla strage di piazza fontana, alla strage dell’Italicus, alla strage di Bologna e alle stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui vennero uccisi i 2 magistrati Falcone e borsellino con le loro scorte, si è accertato che l’esplosivo utilizzato veniva dalle basi Nato.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

FERDINANDO IMPOSIMATO (nel 2013): “FALCONE E BORSELLINO UCCISI PERCHE’ STAVANO INDAGANDO SUL COINVOLGIMENTO DI GLADIO (CIA/NATO) NEGLI OMICIDI DI STATO COMPIUTI DALLA MAFIA”.

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE ONORARIO DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE, EX-GIUDICE ISTRUTTORE NEI PIU’ IMPORTANTI CASI DI TERRORISMO E STRAGI DI STATO IN ITALIA, 2013.

FERDINANDO IMPOSIMATO (dal min 5:10): “Questo governo mondiale si serve di tante articolazioni, fra cui:
Mafia (Cosa Nostra), politici corrotti (P2), si serve poi di una organizzazione che si chiama Gladio Stay Behind, che è la CIA, così come risultato da una indagine parlamentare stragi.
Questa organizzazione controlla i NOSTRI servizi segreti: Quando parliamo di servizi segreti presenti nella strage di via D’Amelio (quella dell’omicidio Borsellino), dobbiamo pensare che ci sono i servizi segreti italiani, ma che sono a loro volta governati dalla CIA.
I Giudici Falcone e Borsellino vennero uccisi prima di tutto perchè loro avevano scoperto questa entità (la così detta cupola internazionale [N.d.a.]).
La prima cosa da tener presente è quello che Giovanni Falcone ha scritto nel suo diario, parlando di alcuni degli omicidi politici avvenuti a Palermo, cioè: Mattarella, La Torre, Dalla Chiesa, ed altri.
Lui ha capito, dopo che Andreotti ha parlato nell’agosto del 1990 dell’esistenza di Gladio, che Gladio era coinvolta in questi delitti.
E lui a partire dall’agosto del 1990 comincia a fare una indagine su questa Gladio.
E questa è stata la causa scatenante della sua uccisione.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

FERDINANDO IMPOSIMATO (nel 2013): “NELLA FAMOSA AGENDA ROSSA SCOMPARSA, VI ERANO SCRITTI GLI APPUNTI CHE LEGAVANO GLADIO (CIA/NATO) AGLI OMICIDI DI STATO.”

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE ONORARIO DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE, EX-GIUDICE ISTRUTTORE NEI PIU’ IMPORTANTI CASI DI TERRORISMO E STRAGI DI STATO IN ITALIA, 2013.

FERDINANDO IMPOSIMATO (dal min 7:30): “Falcone aveva capito questo intreccio Mafia, Gladio, P2, e l’aveva scritto….
Dopo la morte di Falcone, il suo diario venne pubblicato da IlSole24Ore di Liana Milella.
“Borsellino ha dichiarato nel 25 Giugno 1992, che:
BORSELLINO: *Io confermo che il diario di Falcone scoperto e pubblicato 2 o 3 giorni prima dal Sole24Ore, è un diario vero al 100%, su questo non ci sono dubbi.*
E il diario di Falcone cosa diceva:
Dedicava la maggior parte della sua attenzione al Governo Mondiale invisibile, e soprattutto a Gladio, e collegava Gladio con gli omicidi: Mattarella, La Torre, Dalla Chiesa, ed altri omicidi.
Questa scoperta ha comportato la strage.
Nell’Agenda Rossa Borsellino aveva scritto di Gladio, cioè di quello che gli aveva detto Giovanni Falcone, e quindi aveva scritto tutta una serie di appunti che legavano questa Gladio con i vari delitti di cui loro si occupavano.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

FRANCESCO COSSIGA (nel 2008): “MARIO DRAGHI E’ STATO IL LIQUIDATORE, DOPO LA FAMOSA CROCERA DEL BRITANNIA, RESPONSABILE DELLA SVENDITA DELL’INDUSTRIA PUBBLICA ITALIANA”.

DICHIARAZIONE DELL’EX PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, 2008.

FRANCESCO COSSIGA:  “Un vile affarista. Non si può nominare presidente del consiglio dei ministri chi è stato socio della Goldman Sachs, grande banca d’affari americana……
E’ il liquidatore dopo la famosa crocera sul Britannia, dell’industria pubblica italiana, la svendita dell’industria pubblica italiana, quando era direttore generale del tesoro.
E immagina cosa farebbe da presidente del consiglio dei ministri!
Svenderebbe quel che rimane:
Finmeccanica, l’Enel, l’Eni.
E certamente ai suoi ex comparuzzi di Goldman Sachs.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

FRANKLIN DELANO ROOSEVELT (nel 1941): “IO SONO GIUNTO ALLA CONCLUSIONE CHE TUTTO CIÒ CHE DI ECONOMIA MI HANNO INSEGNATO ALL’UNIVERSITÀ GLI ESPERTI DELLA MATERIA, SI È RIVELATO TOTALMENTE FALSO!”

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE USA CONTRO I DOGMI LIBERISTI DEL TEMPO TUTT’ORA DIFFUSI, 1941.

FRANKLIN DELANO ROOSEVELT: “Io sono giunto alla conclusione che tutto ciò che di economia mi hanno insegnato all’università gli esperti della materia, si è rivelato totalmente falso!” [cit. Franklin Delano Roosevelt, il 10.08.1941, durante l’Atlantic round]

Questa frase venne rivolta in via confidenziale dal Presidente USA al plenipotenziario inglese il 10.08.1941, durante l’Atlantic Round, ovvero durante la tornata di incontri anglo-americani in cui si decise, con gli USA ancora neutrali, l’assetto monetario e finanziario da dare al pianeta terra una volta sconfitto Hitler.

Fonte della dichiarazione:

 

 

GEORGE SOROS (nel 1999): “SONO QUA SOLAMENTE PER FARE SOLDI, NON POSSO GUARDARE ALLE CONSEGUENZE SOCIALI DI QUELLO CHE FACCIO”.

DICHIARAZIONE DEL NOTO SPECULATORE FINANZIARIO UNGHERESE,1999.

Lo speculatore finanziario George Soros, in un’intervista televisiva dichiara candidamente (fra le righe) che il se i player economici vengono lasciati senza regole (come vogliono i neoliberisti) non rispondono in alcun modo di cio’ che fanno.

GIORNALISTA: “Nei due anni precedenti sei stato incolpato per il collasso finanziario della Thailandia, Indonesia, Malaysia, Giappone e Russia”.

GEORGE SOROS: “Sono là solamente per fare soldi, non posso guardare alle conseguenze sociali di quello che faccio.
Riconoscendo che come concorrente, devo competere per vincere…
Sono una persona impegnata in attività immorali, che cerca di essere morale.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

GIORGIO NAPOLITANO (nel 1978): “IL SISTEMA EUROMONETARIO SME INVECE DI GARANTIRE LO SVILUPPO DEI PAESI A MONETA DEBOLE (COME L’ITALIA), SERVE A GARANTIRE LO SVILUPPO DEI PAESI A MONETA PIU’ FORTE (COME LA GERMANIA).”

DICHIARAZIONE IN SEDUTA PARLAMENTARE DIC.1978:  NAPOLITANO DENUNCIA LE PROBLEMATICHE CAUSATE ALL’ITALIA DALL’ADESIONE ALLO SME.

GIORGIO NAPOLITANO: “Consideriamo non seria la tendenza a liquidare come problema tecnico irrilevante quello di una attenta verifica dei contenuti della risoluzione di Bruxelles del 5 dicembre per valutarne la rispondenza alle concrete esigenze poste da parte italiana.
Quello delle garanzie da conseguire affinché il nuovo sistema monetario possa avere successo, favorire un sostanziale riequilibrio all’interno della Comunità europea (e non sortire un effetto contrario), contribuire a una maggiore stabilità monetaria e ad un maggiore sviluppo su scala mondiale, è un rilevante problema politico.[…]
[…]Ma l’ulteriore alterazione nell’ultimo vertice di Bruxelles nella formula relativa a questo aspetto essenziale dell’accordo di cambio, è stata solo la conferma di una sostanziale resistenza dei paesi a moneta più forte, della Repubblica federale di Germania, e in modo particolare della banca centrale tedesca, ad assumere impegni effettivi ed a sostenere oneri adeguati per un maggiore equilibrio tra gli andamenti delle monete e delle economie di paesi della Comunità.
E così venuto alla luce un equivoco di fondo, se cioè il nuovo sistema monetario debba contribuire a garantire un più intenso sviluppo dei paesi più deboli della Comunità, delle economie europee e dell’economia mondiale, o debba servire a garantire il paese a moneta più forte, la Germania appunto, e spingendo un paese come l’Italia alla deflazione.[…]

Giorgio Napolitano (politico-economista) già nel 1978 in un dibattito sull’adesione allo SME, evidenziò come l’adozione del regime di cambio fisso (SME) avrebbe intrappolato l’Italia in un circolo vizioso sfavorevole per lo sviluppo dell’economia italiana, ma favorevole allo sviluppo dell’economia tedesca.
La ragione di ciò è la solita di sempre:
Il cambio fisso comporta una alterazione del valore dei cambi (dei paesi-membri) sui mercati globali, nel seguente modo:
– le valute dei paesi-membri deboli tendono ad appesantirsi,
mentre
– le valute dei paesi-membri forti tendono ad alleggerirsi.
Da ciò ne deriva che i paesi deboli, per poter sostenere il peso del cambio forte/pesante, devono sacrificarsi compiendo una serie di manovre recessive/deflattive/restrittive che inceppano l’economia.
Risultato:
Nell’unione valutaria accade che:
– I paesi più forti diventano sempre più forti,
mentre:
– i paesi deboli diventano sempre più deboli.

Fonte della dichiarazione:

 

 

GIOVANNI FALCONE (nel 1989): “LE AZIONI DELLA MAFIA SONO MANOVRATE DA MENTI RAFFINATISSIME (INTELLIGENCE) CHE FANNO CAPO A CENTRI OCCULTI DI POTERE CHE HANNO ALTRI INTERESSI”.

DICHIARAZIONE DEL MAGISTRATO ANTIMAFIA IN SEGUITO AL SUO SCAMPATO ATTENTATO DEL 1989 NELLA LOCALITA’ PALERMITANA DELL’ADDAURA.

GIOVANNI FALCONE: “Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi, ho l’impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi (facendo riferimento all’attentato appena scampato [N.d.a.])”

Come ha rivelato più tardi l’ex-giudice istruttore Ferdinando Imposimato, le “menti raffinatissime che orientano le azioni della mafia, e che fanno capo a centri occulti di potere che hanno altri interessi”, sono i servizi segreti, ma NON quelli nazionali facenti capo allo Stato italiano (come tutti equivocamente credono), bensì quelli esteri/internazionali facenti capo alle forze nostre alleate (alleate poi neanche più di tanto), Stati Uniti in primis.
Che i servizi segreti italiani rispondessero alla CIA, è un fatto conclamato confermato da molteplici autorevoli personaggi di spicco italiani e NON.
GIOVANNI GALLONI: “I servizi segreti deviati italiani dovevano rispondere prima ai colleghi americani della CIA, che non al governo italiano”. (Cit. Giovanni Galloni).

Fonte della dichiarazione per GIOVANNI FALCONE:

 

 

GIOVANNI GALLONI (nel 2005): “MORO MI RIVELO’ CHE SAPEVA DI INFILTRATI CIA E MOSSAD (ISRAELIANI) NELLE BR.”

DICHIARAZIONE DELL’EX VICEPRESIDENTE DEL CSM ED EX VICESEGRETARIO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, 2005.

Davanti alle telecamere di NEXT, l’approfondimento quotidiano di RAINEWS24, l’ex Vicepresidente del CSM ed ex vicesegretario della Democrazia Cristiana Giovanni Galloni confida un ricordo degli anni di piombo.

GIOVANNI GALLONI:  “Non posso dimenticare un discorso con Moro poche settimane prima del suo rapimento: si discuteva delle BR, delle difficoltà di trovare i covi.
E Moro mi disse: ‘La mia preoccupazione è questa: che io so per certa la notizia che i servizi segreti sia americani che israeliani hanno infiltrati nelle BR ma noi non siamo stati avvertiti di questo, sennò i covi li avremmo trovati’ “.
“Me ne sono ricordato proprio ora, perché nei 55 giorni di prigionia di Moro ebbimo grandi difficoltà a metterci in contatto con i servizi americani, difficoltà che non incontrammo poi durante il rapimento del generale Dozier”.
GIORNALISTA: ‘Ma dunque qualche informazione sul rapimento Moro allora dagli americani poteva arrivare?’.
GALLONI:  “E’ possibile. D’altronde Pecorelli (il giornalista di OP assassinato in circostanze misteriose il 20 marzo 1979) scrisse che il 15 marzo 1978 sarebbe accaduto un fatto molto grave in Italia e si scoprì dopo che Moro doveva essere rapito il giorno prima… (Moro venne rapito il 16 marzo , ndr.) . Quindi Pecorelli aveva imbroccato decisamente.
E io faccio risalire la sua uccisione, di Pecorelli, così ad intuito senza averne delle prove, al fatto che Pecorelli ad un certo momento potesse minacciare di rivelare da dove aveva attinto a quelle notizie, e allora fu fatto fuori: Ma fu fatto fuori in modo estremamente sofisticato, probabilmente da servizi.
“Del resto – ha proseguito Galloni – tutti i magistrati che hanno lavorato sul rapimento Moro, hanno dichiarato di non avere avuto dalle BR dichiarazioni del tutto convincenti. Qualcosa ci hanno nascosto. Anche loro hanno voluto coprire certe posizioni, certe realtà. E l’interrogativo nasce in relazione anche ai servizi segreti deviati italiani, che in determinate questioni delicate, dovevano rispondere prima ai colleghi americani della CIA, che non al governo italiano”.

Una tesi che si ricollega ai molti che negli anni scorsi hanno sostenuto che durante il rapimento Moro i servizi americani non offrirono la massima collaborazione, per ostacolare il ‘compromesso storico’ che avrebbe portato al governo il PCI.

Fonte della dichiarazione:

 

 

GIOVANNI GALLONI (nel 2005): “I SERVIZI SEGRETI DEVIATI ITALIANI DOVEVANO RISPONDERE PRIMA AI COLLEGHI AMERICANI DELLA CIA, CHE NON AL GOVERNO ITALIANO”.

DICHIARAZIONE DELL’EX VICEPRESIDENTE DEL CSM ED EX VICESEGRETARIO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, 2005.

GIOVANNI GALLONI: “I servizi segreti deviati italiani dovevano rispondere prima ai colleghi americani della CIA, che non al governo italiano”. (Cit. Giovanni Galloni).

Questa fondamentale indiscrezione rivelata da Galloni, è stata confermata anche da altre autorevoli personalità politiche italiane.

Fonte della dichiarazione:

 

 

GIULIANO AMATO (nel 2012): “CI AVEVANO DETTO CHE NON AVREBBE FUNZIONATO, SAPEVAMO….  MA LO ABBIAMO FATTO LO STESSO!”

DICHIARAZIONE DELL’EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, VICEPRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE E ARCHITETTO DELLE NORME DEI TRATTATI EUROPEI, 2012.

GIULIANO AMATO:  “Noi abbiamo fatto una moneta senza stato. Noi abbiamo avuto la faustiana pretesa di riuscire a gestire una moneta senza metterla sotto l’ombrello di un potere caratterizzato da quei mezzi e da quei modi che sono propri dello Stato e che avevano sempre fatto ritenere che fossero le ragioni della forza, e poi della credibilità che ciascuna moneta ha.
Eravamo pazzi? Qualche esperimento nella storia c’era stato di monete senza Stato, di monete comuni, di unioni monetarie, ma per la verità non erano stati molto fortunati. Perché noi, quando ci siamo dotati di una moneta unica, abbiamo pensato che potevamo riuscirci in termini di Unione, e non facendo lo Stato europeo? Avevamo già costruito un mercato economico comune fortemente integrato. Più o meno avevamo un assetto istituzionale che non era quello di uno Stato ma certo era qualcosa di molto più robusto di quello che usualmente c’è a questo mondo: la comunità europea, l’Unione Europea, col suo Parlamento, la sua Commissione, i suoi Consigli. Abbiamo anche previsto di avere una banca centrale.
Però, sapete com’è, abbiamo deciso che trasferire a livello europeo quei poteri di sovranità economica che sono legati alla moneta era troppo più di quanto ciascuno degli stati membri fosse disposto a fare. E allora ci siamo convinti, e abbiamo cercato di convincere il mondo, che sarebbe bastato coordinare le nostre politiche nazionali per avere quella zona, quella convergenza economica, quegli equilibri economici-fiscali interni all’Unione Europea che servono a dare forza reale alla moneta.
Non tutti ci hanno creduto. Molti economisti, specie americani, ci hanno detto allora:
Guardate che non ci riuscirete! Non vi funzionerà! Se vi succede qualche problema che magari investe uno solo dei vostri paesi, non avrete gli strumenti centrali che per esempio noi negli Stati Uniti abbiamo, che può intervenire il governo centrale, riequilibrare con la finanza nazionale le difficoltà delle finanze locali. La vostra banca centrale, se non è la banca centrale di uno Stato, non può assolvere alla stessa funzione cui assolve la banca centrale di uno Stato, che quando lo Stato lo decide diventa il pagatore senza limiti di ultima istanza.
In realtà noi non abbiamo voluto credere a questi argomenti. Abbiamo avuto fiducia nella nostra capacità di autocoordinarci e abbiamo addirittura stabilito dei vincoli nei nostri trattati che impedissero di aiutare chi era in difficoltà. E abbiamo previsto che l’Unione Europea non assuma la responsabilità degli impegni degli Stati; che la Banca Centrale non possa comprare direttamente i titoli pubblici dei singoli Stati; che non ci possano essere facilitazioni creditizie o finanziarie per i singoli Stati. Insomma: moneta unica dell’Eurozona, ma ciascuno deve essere in grado di provvedere a se stesso.
Era davvero difficile che funzionasse, e ne abbiamo visto tutti i problemi.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

GIULIANO AMATO (nel 2007): “LA COSTITUZIONE EUROPEA (TRATTATO DI LISBONA) E’ STATA RIFORMULATA SOTTO FORMA DI TRATTATO E RESA ILLEGGIBILE PER EVITARE I REFERENDUM!”

DICHIARAZIONE DELL’EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, VICEPRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE E ARCHITETTO DELLE NORME DEI TRATTATI EUROPEI, 2007.

GIULIANO AMATO: “Essi (i leader europei [N.d.a.]) hanno deciso che il documento (la Costituzione Europea [N.d.a.]) avrebbe dovuto essere illeggibile.
Se fosse stato comprensibile, ci sarebbero state ragioni per sottoporlo a referendum.
I primi ministri non produrranno niente direttamente perché si sentono più al sicuro con la cosa illeggibile.
Essi possono presentarla meglio, in modo da EVITARE PERICOLOSI REFERENDUM!”

Si tratta della confessione di un vero e proprio “Colpo di Stato” di proporzioni continentali.

Fonte della dichiarazione:

 

 

GIUSEPPE GUARINO (nel 2013): “DAL 2000 al 2010 CI SONO 13 PAESI EUROPEI SU 17 TRA LE PEGGIORI ECONOMIE DEL MONDO. DAL 1990 al 2000 NEANCHE 1.”

INTERVENTO DEL PROFESSORE, GIURISTA, nel 2013.

GIUSEPPE GUARINO (nel 2013): 7:20 statistica peggiori Stai del mondo 1990-2000 e Statistica peggiori stati del mondo 2000-2010 (come crescita economica).

7:40 Dal 1990 al 2000 NON c’era nessuno stato d’Europa nella statistica dei peggiori del mondo.

7:50 Dal 2000 al 2010 ci sono 13 paesi d’Europa su 17 nella statistics dei peggiori del mondo. 8:00 L’Italia è al 3 posto, la Germania al 10, la Francia al 14.

Fonte per GIUSEPPE GUARINO:

 

 

HELGA ZEPP-LAROUCHE (nel 2007): “IL TRATTATO DI LISBONA E’ STATO SOTTOSCRITTO ILLEGITTIMAMENTE ELUDENDO LA VOLONTA’ POPOLARE DEI CITTADINI EUROPEI”.

DICHIARAZIONE DELL’ATTIVISTA POLITICA TEDESCA CONTRO LA MODALITA’ ILLECITA PER IMPORRE IN EUROPA IL TRATTATO DI LISBONA, 2007.

Intervento del presidente del Movimento Solidarietà tedesco (BuergerrechtsbewegungSolidaritaet) alla conferenza di Roma 28.02.2008:

HELGA ZEPP-LAROUCHE: “Col Trattato di Lisbona l’Europa si trova ad affrontare un pericolo più grave di quello che la persona media immagina.
Nel novembre 2007 il presidente francese Sarkozy ha presieduto una riunione segreta con alcuni parlamentari francesi e, stando alla stampa inglese, ha dichiarato che se ci fosse stato un referendum sul trattato di Lisbona nei Paesi europei, sarebbe stato sconfitto.
Quindi il 13 dicembre, i capi di stato europei a riuniti a Lisbona hanno firmato il Trattato di Riforma Europea, che ha preso il nome di Trattato di Lisbona.
Non c’è dubbio che l’intenzione era quella di dire “procediamo a ratificare questo trattato il prima possibile, senza un dibattito pubblico, senza un dibattito parlamentare, altrimenti saremo sconfitti”.
Ad esempio, in Germania il testo del nuovo trattato non è stato pubblicato, quello che è stato pubblicato è il testo della Costituzione bocciata dal referendum in Francia e in Olanda nel 2005.
A questo è stato aggiunto un testo che dice “al trattato vecchio si applicano le seguenti modifiche… articolo 1, comma b… la frase tot sostituisce la frase tot…”
State sicuri che due parlamentari in tutto, forse un giornalista, hanno letto tutte queste modiche; ma nessun’altro.
Perché il testo originario, quello del trattato originale, è già così impenetrabile che non si capisce, a meno che il lettore non sia un esperto giurista.” […] Cit HELGA ZEPP-LAROUCHE.

Fonte della dichiarazione:

 

 

HENRY FORD (nel 1920): “MENO MALE CHE LA POPOLAZIONE NON CAPISCE IL NOSTRO SISTEMA BANCARIO E MONETARIO, PERCHÉ SE LO CAPISSE, CREDO CHE PRIMA DI DOMANI SCOPPIEREBBE UNA RIVOLUZIONE.” 

DICHIARAZIONE DEL FAMOSO INDUSTRIALE AMERICANO NEI CONFRONTI DEL FUNZIONAMENTO MONETARIO BANCARIO, 1920.

HENRY FORD: “Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione.” [cit. Henry Ford]

Durante gli anni ’20 Ford pubblicò una serie di libri che avevano come oggetto le banche d’affari gestite da noti banchieri ebrei.

Fonte della dichiarazione:

 

 

JACQUES ATTALI’ (data n.d.):  “NON E’ COLPA NOSTRA SE LA PLEBAGLIA EUROPEA E’ CONVINTA CHE L’UNIONE MONETARIA E’ STATA FATTA PER LA LORO FELICITA’!”

DICHIARAZIONE DEL NOTO ECONOMISTA BANCHIERE, ARCHITETTO DEI TRATTATI EUROPEI, 2011.

JACQUES ATTALI’: “Ma cosa crede la plebaglia europea:, che l’euro l’abbiamo creato per la loro felicità?!”

Fonte della dichiarazione (al minI 44:34):

 

 

JACQUES ATTALI (nel 2011): “CI SIAMO ACCURATAMENTE DIMENTICATI DI SCRIVERE L’ARTICOLO CHE PERMETTESSE L’USCITA DALL’UNIONE MONETARIA.”

DICHIARAZIONE DEL NOTO ECONOMISTA BANCHIERE, ARCHITETTO DEI TRATTATI EUROPEI, 2011.

Il SistemaEuroMonetario NON è fatto per consentire ai popoli di poter scegliere.
Anzi, si è provveduto a in modo che ciò NON accadesse.

JACQUES ATTALI: “Innanzitutto, coloro che (di cui ho avuto il privilegio di far parte) hanno partecipato alla stesura delle prime versioni del trattato di Maastricht, hanno fatto in modo che non fosse possibile uscire.
Ci si è  accuratamente dimenticati di scrivere l’articolo che permettesse l’uscita. [Alcune risate e applausi in sala…] Non è stato molto democratico, evidentemente, ma è stata una grande garanzia per  rendere le cose più difficili, per forzarci ad avanzare.
Perché se si esce, ipotesi che naturalmente è sempre possibile, è impossibile, vale a dire naturalmente, se si vuole si può, ma è molto complicato, non vado avanti ma è molto complicato uscire sia dall’alto che dal basso, è molto complicato.”.

Per ulteriori approfondimenti sull’uscita dal SistemaEuroMonetario vedi pag.

Fonte della dichiarazione:

 

 

JACQUES CHIRAC (nel 1996): “MONETA UNICA PER CONTROLLARE LA LIRA.”

DICHiARAZIONE DELL’EX CAPO DI STATO FRANCESE CONTRO LA SOVRANITA’ MONETARIA ITALIANA, 1996.

L’1 ott. 1996 su LaRepubblica mette in luce il dissenso dei nostri diretti competitors nei confronti di un’Italia fuori dallo SME.

JACQUES CHIRAC: “Le fluttuazioni monetarie che conosciamo in Europa non sono accettabili e sono all’origine dell’essenziale delle nostre difficoltà.
Contrariamente a quel che molti pensano, non sono le iniziative del Sud-Est asiatico ad essere inquietanti per la produzione francese nel tessile, è la lira italiana.”

Le ragioni del dissenso sono le solite spiegate nella pag. Dimostraz. dentro/fuori Euro.

Fonte della dichiarazione:

 

 

JEAN-CLAUDE JUNCKER (nel 1999): “PRENDIAMO UNA DECISIONE E LA METTIAMO SUL TAVOLO, SE NESSUNO SI ACCORGE O DICE NULLA, PROSEGUIAMO FINO AL PUNTO DI NON RITORNO”.

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROA ALLA RIVISTA “SPIEGEL”, 1999.

Il presidente della Commissione europea spiega la strategia utilizzata in Europa per promuovere leggi impopolari (metodo Junker).

JEAN-CLAUDE JUNCKER:  “Prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un po’ per vedere che succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti passo dopo passo fino al punto di non ritorno“.

Fonte della dichiarazione:

 

 

JEROME POWELL (nel 2020): “LA FED SPAMPA SIA SOLDI DIGITALI CON CUI COMPRARE TITOLI, CHE SOLDI REALI DISTRIBUITI TRAMITE LE BANCHE DELLA FED.”

DICHIARAZIONE GOVERNATORE FED, 2020.

Jerome Powell ha recentamente rilasciato dichiarazioni interessanti. Powell si trova a fronteggiare l’emergenza covid, dove avrà “trovato” i soldi per sostenere l’economia americana?

Il 17 maggio 2020 il “chaimar” è stato intervisto nella trasmissione “60 minutes”. Qui la trascrizione integrale, sotto il video dell’intervento.

PELLEY: Fair to say you simply flooded the system with money?

POWELL: Yes. We did. That’s another way to think about it. We did.

PELLEY: Where does it come from? Do you just print it?

POWELL: We print it digitally. So as a central bank, we have the ability to create money digitally. And we do that by buying Treasury Bills or bonds for other government guaranteed securities. And that actually increases the money supply. We also print actual currency and we distribute that through the Federal Reserve banks.

Tradotto:

DOMANDA: « È giusto dire che avete semplicemente inondato il sistema di soldi? »

POWELL: « Sì. Noi l’abbiamo fatto. Questo è un altro modo di pensarlo. L’abbiamo fatto. »

DOMANDA: « Da dove viene? Lo stampate soltanto? »

POWELL: « Lo stampiamo “digitalmente”. Quindi, come banca centrale, abbiamo la capacità di creare denaro digitalmente. E lo facciamo acquistando buoni del tesoro o obbligazioni per altri titoli garantiti dal governo. E questo aumenta effettivamente l’offerta di moneta. Stampiamo anche moneta “reale” e la distribuiamo tramite le banche della Federal Reserve. »

Fonte della dichiarazione:

 

 

JOHN MAYNARD KEYNES (nel 1942):  “IL DENARO È UNA MISURA CHE CI PERMETTE DI SCAMBIARCI BENI, OGGETTI E SERVIZI E DEVE VENIRE STAMPATO IN MISURA PROPORZIONALE ALLA QUANTITÀ DI BENI E SERVIZI CIRCOLANTI.”

DICHIARAZIONE DEL CELEBRE ECONOMISTA BRITANNICO SU RADIO BBC IL 12 APRILE 1942.

Erano gli anni della guerra mondiale e Londra era stata rasa al suolo dai bombardamenti.
Il giornalista ai microfoni in diretta nazionale mette in dubbio i progetti di sviluppo economico proposti da Keynes incalzando l’economista sul fatto che non ci fossero state le disponibilità finanziaria da parte del governo per far fronte alla ricostruzione del paese,

GIORNALISTA: “Le ho chiesto da dove proviene il denaro, signor Keynes. Il denaro non c’è, e lei mi risponde che è solo una questione tecnica! Il Regno Unito la sta ascoltando.”

KEYNES: “Vi racconterò come risposi a un famoso architetto che aveva dei grandi progetti per la ricostruzione di Londra, ma li mise da parte quando si chiese:”

  • – Architetto: “Dov’è il denaro per fare tutto questo?”
  • – Keynes: “Il denaro? – feci io – non costruirete mica le case col denaro! Volete dire che non ci sono abbastanza mattoni e calcina e acciaio e cemento?”
  • – Architetto: “Oh no, rispose, c’è abbondanza di tutto questo!”
  • – Keynes: “Allora intendete dire che non ci sono abbastanza operai?”
  •  Architetto: “Gli operai ci sono, e anche gli architetti!”
  • – Keynes: “Bè, se ci sono acciaio, mattoni, cemento, operai e architetti, perché non trasformare in case tutti questi materiali? Insomma, possiamo permetterci tutto questo e altro ancora. Una volta realizzate le cose sono lì, e nessuno ce le può portare via.”

KEYNES (rivolgendosi nuovamente al giornalista): “La ricchezza non è il denaro, la ricchezza sono i beni che possiamo produrre.
Il valore non è il denaro, il valore è un attributo degli oggetti che produciamo e dei servizi che forniamo.
Il denaro è una misura che ci permette di scambiarci beni, oggetti e servizi e deve venire stampato in misura proporzionale alla quantità di beni e servizi circolanti.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

JOSE’ MANUEL BARROSO (data n.d.):  “L’UNIONE EUROPEA NON  È DEMOCRATICA. I PADRI FONDATORI HANNO PROGETTATO UN SISTEMA GOVERNATO DA BUROCRATI NON SOTTOPOSTI A GIUDIZIO POPOLARE.”

DICHIARAZIONE DELL’UOMO GOLDMAN SACHS, EX PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA.

JOSE’ MANUEL BARROSO:  “L’Unione Europea NON  è democratica. I padri fondatori hanno deliberamente progettato un sistema in cui il potere supremo è esercitato da commissari nominati che NON hanno bisogno di preoccuparsi dell’opinione pubblica.” [Cit. J.M.Barroso]

Fonte della dichiarazione:

 

 

JOSE’ MANUEL BARROSO (data n.d.):  “L’UNIONE EUROPEA È STATA PENSATA PER NON ESSERE DEMOCRATICA; SERVIVA COSì”.

DICHIARAZIONE DELL’UOMO GOLDMAN SACHS, EX PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA.

JOSE’ MANUEL BARROSO:  “L’Unione Europea è stata pensata per essere un antidoto ai governi democratici. La ragione per cui abbiamo bisogno dell’Unione è proprio perchè non è democratica.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

JP MORGAN (nel 2013): “BASTA COL BILANCIAMENTO DEI POTERI, BASTA CON LE PROTEZIONI DEL LAVORO, BASTA CON QUESTE COSTITUZIONI ANTIFASCISTE”.

DICHIARAZIONE DELLA NOTA BANCA D’AFFARI CONTRO LA COSTITUZIONE ITALIANA, 2013.

JP MORGAN: “Le Costituzioni mostrano una forte influenza delle idee socialiste, e in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di sinistra dopo la sconfitta del fascismo. Questi sistemi politici e costituzionali del sud presentano tipicamente le seguenti caratteristiche: esecutivi deboli nei confronti dei parlamenti; governi centrali deboli nei confronti delle regioni; tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori; tecniche di costruzione del consenso fondate sul clientelismo; e la licenza di protestare se vengono proposte sgradite modifiche dello status quo.”

Il sogno dei finanzieri (non di tutti, si spera) è uno Stato che funzioni come un’ azienda, ma un’ azienda di fine ‘ 800. Basta col bilanciamento dei poteri, ci vuole un governo forte. Basta con le protezioni del lavoro. Basta con queste Costituzioni antifasciste contaminate dalle idee socialiste. Basta con la libertà dei cittadini di protestare. E’ un sogno che JP Morgan, la più importante banca d’ affari del mondo insieme a Goldman Sachs, ha messo nero su bianco in un documento sulla crisi in Europa.

Fonte della dichiarazione:

 

 

LELIO BASSO (nel 1949): “OGNI PASSO AVANTI VERSO L’UNIONE EUROPEA È UN PASSO AVANTI NELLA VIA DELL’ASSOGGETTAMENTO DELL’EUROPA AL DOMINIO DEL CAPITALE FINANZIARIO AMERICANO”‬.

DICHIARAZIONE DI UNO DEI NOSTRI PADRI COSTITUENTI CONTRO L’ASSOGGETTAMENTO DELL’EUROPA AL CAPITALE FINAZIARIO AMERICANO/INTERNAZIONALE, 1949.

Era il 1949 e Lelio Basso, esattamente come Sandro Pertini, era fortemente contrario alla nascita di quell’entità che molti anni dopo si sarebbe chiamata Unione Europea.
Le ragioni sono esattamente le stesse con cui oggi dobbiamo fare amaramente i conti.
A seguire alcuni stralci salienti del discorso che Lelio Basso pronunciò il 13 luglio 1949 in occasione della discussione per l’approvazione dell’Accordo per la costituzione del Consiglio d’Europa (nelle fonti il link dell’intervento completo).

LELIO BASSO: «Ma così come il sentimento nazionale del proletariato non ha nulla di comune con il nazionalismo della borghesia, così il nostro internazionalismo non ha nulla di comune con questo cosmopolitismo di cui si sente tanto parlare e con il quale si giustificano e si invocano queste unioni europee e queste continue rinunzie alla sovranità nazionale»

«E’ in questa fase e come strumento di dominazione americana, che nasce e si concreta il progetto francese di Unione Europea, nasce cioè la proposta di una vera Unione Europea con parziali rinunce alle sovranità particolari, e con un proprio parlamento eletto. (…)

l’America ha bisogno di grandi mercati e l’interesse che l’America dimostra per le unioni doganali, la pressione che l’America esercita per ottenere un’ Europa unita in questo modo, l’interesse ad annullare le frontiere, non hanno per scopo di creare una terza forza, tra USA e URSS, ma semplicemente attestano il suo bisogno di dominare i mercati dell’Europa, di avere un grande spazio a sua disposizione, per poter governare meglio e più economicamente il dominion europeo. Hitler faceva la stessa politica e la chiamava Gleichschaltung.
Di tutto ciò noi troviamo anche un’eco nei congressi dei federalisti, dove tanta brava gente applaude a mozioni in cui si parla indifferentemente dei diritti della personalità umana e della libera circolazione delle merci, e si vuole  intendere naturalmente la libera circolazione delle merci americane o fabbricate da industrie che siano sotto il controllo del capitale americano. (…)

I due termini, Unione europea e dominio del capitale americano, coincidono. (…)

Un’Europa che cammina su questa strada, un’Europa che tende ad unificarsi in funzione del capitale americano, è un’Europa che tende a far sparire, che tende a distruggere le piccole e medie industrie; che tende a portare all’esasperazione i contrasti di classe, e a far sentire sempre più la pressione brutale del capitale finanziario monopolistico. La lotta di classe non può che venirne accresciuta, e non può che accrescersi la disoccupazione, che accompagna sempre i fenomeni di concentrazione e di cosiddetta razionalizzazione dell’industria. Ma la piccola e la media borghesia ne sarebbero anch’esse inesorabilmente schiacciate. (…)

Abbandoniamo quindi questa illusione di una Unione europea in funzione di terza forza! Noi sappiamo che ogni passo avanti che si fa verso questa cosiddetta unione è un passo avanti sulla via dell’assoggettamento dell’Europa al dominio del capitale finanziario americano ed è altresì un passo avanti verso la formazione di una piattaforma europea in funzione antisovietica.
Ridotta a questa espressione, l’Unione europea somiglia profondamente all’Europa di Hitler: anche allora «Europa in marcia», era una delle espressioni care alla dominazione nazista, così come oggi «Europa in marcia» è espressione cara alla dominazione americana.”

Cit. Lelio Basso, 13 Luglio 1949

Fonte della dichiarazione:

 

 

LLOYD BLANKFEIN (nel 2014): “METTERE UN LIMITE AL COMPENSO DEI BANCHIERI SAREBBE SBAGLIATO PERCHÉ I BANCHIERI ADEMPIONO UN COMPITO FONDAMENTALE NELLA SOCIETÀ: FANNO IL LAVORO DI DIO”.

DICHIARAZIONE DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI GOLDMAN SACHS, 2014.

Qualche tempo fa, un giornalista ha chiesto a Lloyd Blankfein, amministratore delegato della Goldman Sachs, se fosse giusto imporre dei limiti ai compensi dei suoi top manager. Il banchiere ha risposto che:

LLOYD BLANKFEIN: “mettere un limite alla loro ambizione sarebbe sbagliato perché i banchieri adempiono un compito fondamentale nella società: fanno il lavoro di Dio”.

Non c’è da aggiungere altro..

Fonte per la dichiarazione:

 

 

LORENZO BINI SMAGHI (nel 2008): “NECESSITÀ DI FORTI SHOCK GLOBALI DELL’ECONOMIA PER CREARE CONSENSO INTERNAZIONALE PER LE RIFORME.”

DICHIARAZIONE DELL’ESPONENTE BCE, 2008.

Il 19/04/2008 su “La Stampa” nella sezione “Economia & Finanza” viene riportata una dichiarazione del membro del comitato esecutivo della Banca Centrale europea  Lorenzo Bini Smaghi, il quale testualmente parla di:

LORENZO BINI SMAGHI: “Necessità di forti shock globali dell’economia per creare consenso internazionale per le riforme.”

Ma NON è l’unico esponente delle istituzioni Bancarie/Finanziarie ad invocare la necessità delle crisi.
Il 22 febbraio 2011 l’uomo Goldman Sachs Mario Monti durante un discorso all’Università internazionale LuissGuidoCarli, ritiene giusta la stessa cosa:

MARIO MONTI: “Non dobbiamo sorprenderci che anche l’Europa abbia bisogno di crisi per fare passi avanti; i passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni delle parti di sovranità nazionali a livello comunitario.”

Fonte per la dichiarazione:

  • LA STAMPA, Economia & Finanza 19/04/2008

 

 

LUCIANO BARRA CARACCIOLO (negli anni’10): “L’UE E LA NATO, SONO STATE FONDATE INSIEME, AL FINE DI PRIVARE GLI STATI-MEMBRI DELLE LORO SOVRANITÀ, COSÌ DA CONSENTIRE UN ASSOGGETTAMENTO DEGLI STESSI AL POTERE SOVRA-NAZIONALE DELL’ORDINE DEI MERCATI USA.”

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE SEZIONE CONSIGLIO DI STATO.

LUCIANO BARRA CARACCIOLO: “I Trattati europei NON partono con Maastricht.
I Trattati partono alla fine degli anni quaranta.
Si sviluppano nei primi anni 50.
Giungono a compimento alla fine degli anni 50.
E da li iniziano a operare con il vincolo esterno programmatico in senso federalista e liberoscambista  cioè dell’ordine sovrano dei mercati sovranazionale, cioè sopra alle nazioni e alle costituzioni.
Questo disegno si propone costantemente dall’inizio questo scopo.
NON esiste una fase fondante determinata dalla purezza e dal pacifismo dell’Europa, perché l’Europa è stata fondata insieme alla NATO.
Cioè UE e NATO non sono due cose separate: i vincitori della 2^Guerra Mondiale ( che sono gli stessi della 1^) si sono ben assicurati che le due cose andassero di conserva, tant’è vero che se uno si va a vedere gli articoli dal 70 al 75 del Trattato del Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) vede come la difesa dell’Unione Europea è un indirizzo residuale cioè subordinato al prevalente quadro di adesione alla NATO dei paesi aderenti all’unione europea.
Quindi sono due cose intrecciatetissime, perché la NATO serviva a garantire l’equilibrio strategico, e l’Unione Europea serviva a garantire all’interno dell’area in cui si verificava questo equilibrio strategico militare, serviva garantire l’ancoraggio dei vari paesi interessati al libero mercato.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

LUCIO CARACCIOLO (nel 2022):“NON APPENA SI SOSPENDE IL PATTO DI STABILITA'(EUROPEO), GUARDA CASO L’ECONOMIA ITALIANA PARTE A RAZZO.” 

CITAZIONE DEL FONDATORE DELLA RIVISTA DI GEOPOLITICA LIMES IN MERITO AI VINCOLI EUROPEI, NEL 2022:

LUCIO CARACCIOLO (min. 10:10): Interessante notare che abbiamo avuto una fiammata nell’ultimo anno e mezzo-due dal punto di vista della crescita economica guarda caso quando è stato sospeso il così detto patto di stabilità e crescita che dal punto di vista italiano è un patto di instabilità e decrescita.
E infatti come è stato sospeso siamo partiti a razzo.

Fonte per LUCIO CARACCIOLO:

 

 

LUIGI MARATTIN (NEL 2019): “LA BANCA CENTRALE CREA MONETA DAL NULLA, VA SUL MERCATO E CON QUESTA NUOVA MONETA AGGIUNTA EX-NOVO CI COMPRA I TITOLI DI STATO.”

DICHIARAZIONE DELL’ACCADEMICO PD/ITALIA VIVA, 2019.

LUIGI MARATTIN: “La banca centrale crea moneta dal nulla.
Il modo in cui la immette nell’economia, infatti, è tramite l’acquisto di titoli di Stato posseduti dagli intermediari finanziari (banche, ma non solo).
La banca centrale quindi, nell’opera di ampliamento della “base monetaria” (=la quantità di moneta in circolazione), ritira dal mercato titoli di Stato e immette nel mercato moneta liquida.”

Quindi ricapitolando ciò che Marattin, se ne deduce che:
La BancaCentrale stampa soldi ex-novo dal nulla, e con questi ci compra Titoli di Stato, di fatto liquidandoli/estinguendoli, come confermato dalla BancaCentrale di Inghilterra.

NOTA BENE: Tutti gli economisti ortodossi MainStream, quando si parla di moneta fiat, sono tutti accomunati dalla stessa ambiguità.
Si tratta della solita ambiguità NeoLiberista secondo cui:
– Stampare soldi a caso e distribuirli a pioggia con gli elicotteri senza produrre nulla in contropartita
oppure
– Stampare soldi misurati strettamente necessari ad impiegare i lavoratori disoccupati a produrre ciò che manca/serve
Secondo l’assunto NeoLiberista in entrambe i casi si produce in egual modo inflazione (vedi barzelletta dei marziani nella Homepage).
Ebbene, Luigi Marattin è tra gli economisti MainStream che cavalcano questa ambiguità in modo più sfrontato tra tutti.
Ci si rifletta.

Fonte della dichiarazione:

 

 

LUIGI SPAVENTA (nel 1978): “COL VINCOLO VALUTARIO DELLO SME, L’ITALIA SUBIRA’ UNA PERDITA DI COMPETITIVITA’ CHE LA INDURRA’ A DEFLAZIONARE LA SUA ECONOMIA CON CONSEGUENTE PERDITA DI ESPORTAZIONI, DI OCCUPAZIONE E DI REDDITO (e dunque di PIL).”

DICHIARAZIONE DELL’EX-MINISTRO IN SEDUTA PARLAMENTARE, DIC.1978.

LUIGI SPAVENTA: “Quest’area monetaria rischia oggi di configurarsi come un’area di bassa pressione e di deflazione, nella quale la stabilità del cambio viene perseguita a spese dello sviluppo dell’occupazione e del reddito.
Infatti non sembra mutato l’obiettivo di fondo della politica economica tedesca: evitare il danno che potrebbe derivare alle esportazioni tedesche da ripetute rivalutazioni del solo marco, ma non accettare di promuovere uno sviluppo più rapido della domanda interna.
Da ciò deriva un sacrificio per i paesi più deboli, che potrebbe essere evitato con generale vantaggio se si instaurassero regole efficaci di simmetrie e di obblighi, ma tali regole sono state rifiutate.”

Luigi Spaventa (politico-economista) già nel 1978 in un dibattito sull’adesione allo SME, evidenziò come l’adozione del regime di cambio fisso (SME) avrebbe intrappolato l’Italia in un circolo vizioso sfavorevole per lo sviluppo dell’economia italiana, ma favorevole allo sviluppo dell’economia tedesca.
La ragione di ciò è la solita di sempre:
Il cambio fisso comporta una alterazione del valore dei cambi (dei paesi-membri) sui mercati globali, nel seguente modo:
– le valute dei paesi-membri deboli tendono ad appesantirsi,
mentre
– le valute dei paesi-membri forti tendono ad alleggerirsi.
Da ciò ne deriva che i paesi deboli, per poter sostenere il peso del cambio forte/pesante, devono sacrificarsi compiendo una serie di manovre recessive/deflattive/restrittive che inceppano l’economia.
Risultato:
Nell’unione valutaria accade che:
– I paesi più forti diventano sempre più forti,
mentre:
– i paesi deboli diventano sempre più deboli.

Fonte della dichiarazione:

 

 

MARIO DRAGHI (nel 2014): “LA BCE NON PUO’ FINIRE I SOLDI” (poichè li stampa dal nulla [N.d.a.]).

DICHIARAZIONE DEL GOVERNATORE DELLA BCE, 2014.

A Francoforte, il 9 Gennaio 2014, durante un congresso alla Banca Centrale Europea, un giornalista di una TV chiede a Mario Draghi:

– GIORNALISTA: “Mi chiedo: la BCE può finire mai i soldi?”

Mario Draghi imbarazzatissimo della cruciale domanda rivoltagli risponde…

– MARIO DRAGHI: «Beh… Tecnicamente no. Non possiamo finire i soldi.
Quindi abbiamo ampie risorse per far fronte a tutte le nostre emergenze.
Penso che questa sia l’unica risposta che posso darle.»

La domanda sorge spontanea: se Mario Draghi, afferma che una BancaCentrale NON può finire i soldi poiché tecnicamente dispone di risorse illimitate per far fronte a tutte le emergenze, come è possibile che tutta l’informazione MainStream (comprese le Università di economia) continuino a disconoscere questa realtà?

Fonte della dichiarazione:

 

 

MARIO DRAGHI (nel 2019): “LASCIARE ALLE BANCHE E ALLA FINANZA IL COMPITO DI DECIDERE COME E DOVE DISTRIBUIRE IL NUOVO DENARO, NON E’ IL MIGLIOR MODO DI AGIRE, POICHE’ SI TRATTA QUESTO DI UN COMPITO CHE DOVREBBE SPETTARE AI GOVERNI DEGLI STATI”.

DICHIARAZIONE DEL GOVERNATORE DELLA BCE, A FAVORE DELLA MMT, 2019.

MARIO DRAGHI: “Quando si porta avanti una politica monetaria (questo vale per la zona Euro, ma anche per qualsiasi Banca Centrale al mondo), si porta avanti la politica monetaria con una iniezione di liquidità attraverso i canali esistenti in un determinato periodo di tempo.
In Europa sono le Banche ad avere il ruolo principale nell’economia, l’economia si basa sulle banche.
Quindi la politica monetaria funziona attraverso la trasmissione, attraverso il canale bancario.
Negli Stati Uniti si agisce piuttosto attraverso i mercati finanziari.
Comunque sostanzialmente questo è la politica monetaria.
Ma questo è il modo migliore per distribuire liquidità, quando si perseguono obbiettivi di pubblico interesse (come ad es. il cambiamento climatico, o la riduzione delle disuguaglianze ecc.)?
Questo (modello NeoLiberista [n.d.a.]) è il metodo più efficace?
PROBABILMENTE  NO.
Probabilmente ci sono anche modi diversi di agire.
Effettivamente alcune delle nuove idee legate alla politica monetaria, come l’MMT, il recente documento presentato da diversi autori tra i quali troviamo anche il professor Fisher e da altri, propongono dei metodi diversi per trasmettere il denaro verso l’economia.
Si tratta di idee nuove che NON sono state discusse dal consiglio direttivo.
Quindi dovranno essere prese in considerazione, ma NON sono state messe alla prova, per così dire…
Guardando con attenzione a queste nuove idee, si nota che il compito di distribuire denaro verso un soggetto piuttosto che verso un altro soggetto, è un compito del governo, è un compito che spetta al Ministero del Bilancio del governo, NON alla Banca Centrale.
NON dobbiamo far si che sia La Banca Centrale a decidere chi deva ricevere denaro.” Cit. MARIO DRAGHI.

Chi segue questo sito, sa perfettamente che la distribuzione del denaro da parte del governo, deva in oltre necessariamente avvenire per mezzo dell’impiego dei soldi con finalità rigorosamente produttive (ergo: impiegando i disoccupati a produrre ciò che manca/serve), e NON certo pagando i cittadini senza che essi producano alcun lavoro in contropartita.

Fonte della dichiarazione:

 

 

MARIO DRAGHI (nel 2020): “LA PERDITA DI REDDITO DEL SETTORE PRIVATO DOVRÀ ESSERE EVENTUALMENTE ASSORBITA, IN TUTTO O IN PARTE, DAI BILANCI DEI GOVERNI, ACCOMPAGNATA DA UNA CANCELLAZIONE DEL DEBITO PRIVATO”.

DICHIARAZIONE DEL GOVERNATORE DELLA BCE, A FAVORE DELLA MMT, 2020.

MARIO DRAGHI: “La perdita di reddito del settore privato, dovrà essere eventualmente assorbita, in tutto o in parte, dai bilanci dei governi.
Livelli di debito pubblico più alti diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e sarà
accompagnata da una cancellazione del debito privato.”

In questa dichiarazione tratta dal suo intervento sul Financial Times (25 mar.2020), Draghi dimostra di avere consapevolezza del reale funzionamento dei sistemi monetari moderni a moneta fiat, contemplando nel suo ragionamento l’espansione del debito pubblico quale strumento di bilanciamento monetario (e NON certo meramente contabile come tutti erroneamente credono).

Fonte della dichiarazione:

 

 

MARIO DRAGHI (nel 2020): “I GOVERNI DOVREBBERO SMETTERLA DI OSTACOLARE I MECCANISMI SELETTIVI DEL MERCATO E DOVREBBERO INVECE FAVORIRE QUEI PROCESSI DI ‘DISTRUZIONE CREATRICE’ (DEL MERCATO)”.

DICHIARAZIONE DEL GOVERNATORE (EX) DELLA BCE, CONTRO L’INTERVENTO DELLO STATO A SOSTEGNO DELLE AZIENDE MESSE IN GINOCCHIO DAL COVID, 2020.

Dopo aver dato la temporanea parvenza di essere tornato alla sua sponda originaria post-keynesiana, Mario Draghi si rimangia tutto per ritornare di prepotenza dalla sponda dei mercati.

MARIO DRAGHI: “I governi dovrebbero smetterla di ostacolare i meccanismi selettivi del mercato e dovrebbero invece favorire quei processi di ‘distruzione creatrice’” (del mercato) che prevede la distruzione delle cosiddette ‘imprese zombi‘ (quelle cioè che sopravvivono soltanto con i sussidi) consentendo il trasferimento dei lavoratori, a colpi di licenziamenti, dalle imprese zombie verso nuove imprese che auspicabilmente verranno, e che essendo virtuose si svilupperanno dopo la crisi”.

Il concetto NeoLiberista espresso da Draghi, è stato estratto da un documento del Gruppo dei 30 scritto a più mani sotto la supervisione dello stesso Mario Draghi, membro di spicco del gruppo dei 30 (Fonte: Documento gruppo dei 30).
Il documento è di dicembre 2020, ed è successivo all’intervento di Draghi di marzo 2020 in cui l’ex governatore aveva dato l’idea di essere tornato alla sponda post-keynesiana.
Invece:
Con questa dichiarazione di intenti, Draghi dimostra di essere rimasto saldamente ancorato alla sponda NeoLiberista pro-mercato pro-finanza che tutti conosciamo.
E’ da notare che questa posizione espressa da Draghi, è riferita al periodo contemporaneo di crisi COVID (2020-2021), nel quale molte imprese a causa della crisi sono a rischio fallimento..
Ebbene:
Portando avanti un ragionamento basato sulla sola logica, possiamo affermare con estrema certezza che la crisi che stanno attraversando le aziende attualmente in difficoltà per via del COVID, e che Draghi e soci qualificano come aziende Zombie, NON ha nulla a che vedere col mercato poiché si tratta di crisi indotte a tavolino in seguito alle restrizioni anti-covid imposte dagli Stati.
Detto in parole spicciole…
– Un conto è:  L’impresa inefficiente che si comporta male sul mercato, e che per questo accumula perdite fino a fallire per colpa delle sue inefficienze.
– Un altro conto è:  L’impresa “normale” che viene bloccata nelle sue attività produttive/commerciali dallo Stato, il quale la induce artificiosamente a fallire.
Ecco, in questo secondo caso, il discorso del mercato che dice Draghi (e soci) NON centra assolutamente nulla.
Eppure, nonostante ciò, Draghi e soci ritengono che in qualsiasi circostanza, deva sempre comunque essere il solo mercato lasciato libero da vincoli, a riportare tutto in equilibrio (ovvero il fantomatico dogma NeoLiberista per eccellenza che NON ha MAI avuto riscontro concreto nei fatti).
Da qui possiamo capire fino a che livelli di fanatismo arrivi a spingersi la cecità paradigmatica dei NeoLiberisti, con tutti i rischi del caso che ne scaturiscono di conseguenza.

Fonte per la dichiarazione:

 

 

MARIO MONTI (nel 2012): “STIAMO DISTRUGGENDO LA DOMANDA INTERNA”.

DICHIARAZIONE DELL’EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ALLA CNN, 2012.

MARIO MONTI: “Stiamo guadagnando posizioni migliori in termini di competitività grazie alle riforme strutturali (ovvero le riforme per abbassare pensioni e salari/stipendi [N.d.a.]).
Stiamo effettivamente DISTRUGGENDO LA DOMANDA INTERNA attraverso il consolidamento fiscale (cioè l’ aumento delle tasse [N.d.a.]), quindi ci deve essere una operazione di domanda attraverso l’Europa, un’espansione della domanda, come lei ha sottolineato chiaramente. Noi per esempio in Italia abbiamo problemi perchè abbiamo raggiunto ottimi risultati fiscali, ma saranno davvero sostenibili nel lungo periodo, a patto che il denominatore, il PIL, aumenti con la crescita (perchè se il PIL invece decresce, il rapporto DEBITO /PIL peggiora, e i mercati perdono la fiducia, e aumentano gli INTERESSI, ovvero lo SPREAD, facendo si che il debito si espanda sempre di più: guarda caso, esattamente ciò che sta accadendo alla nostra economia per colpa di queste politiche [N.d.a.]).”.

“Distruggere la domanda interna”, in altre parole significa distruggere il potere di acquisto / reddito dei cittadini, il che si ottiene con un aumento forzoso della tassazione.
L’unico modo per sostenere una manovra del genere, sarebbe supportandola con un parallelo aumento della spesa pubblica in grado di controbilanciare il gap economico arrecato ai cittadini, compensandolo con un migliore accesso ai beni e servizi di primaria necessità (sanità, istruzione, trasporti, energia, ecc.).
Differentemente il disastro economico/ sociale sarebbe matematicamente garantito (come dimostrato sia dalla storia che dai fatti).
Ebbene:
Il governo MONTI, in totale opposizione alla generale letteratura economica di base, ha inserito in costituzione il famigerato PAREGGIO DI BILANCIO, ponendo così in scacco l’economia dell’Italia, sottoponendola ad una perenne crisi (significa che il rapporto DEBITO/PIL continua a peggiorare, e il paese viene sepolto di DEBITO composto da INTERESSI).
Nota Bene: Si rammenta a tutti che il FISCAL COMPACT, non solo non poteva essere posto in costituzione essendo di fatto in contrapposizione coi PRINCIPI FONDAMENTALI della nostra carta; ma in aggiunta, il Governo tecnico Monti, in quanto tecnico e dunque non democraticamente eletto, non ne aveva neanche giuridicamente le facoltà per poterlo fare.
Un atto eversivo in piena regola!
Fonte della dichiarazione:

 

 

MARIO MONTI (nel 2011): “L’EUROPA HA BISOGNO DI CRISI PER CEDERE PARTI DELLA SOVRANITÀ NAZIONALE”.

DICHIARAZIONE DELL’EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FAVOREVOLE ALL’AVVENTO DELLE CRISI, 2011.

MARIO MONTI: “Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di gravi crisi per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessione di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. E’ chiaro che il potere politico ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale, possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo di farle, perchè c’è una crisi in atto”.

Traduzione: se si generano crisi, con la leva della paura si possono convincere i cittadini e gli Stati a compiere tutte quelle dolorose riforme a loro sfavorevoli, quanto viceversa congeniali agli interessi dei grossi potentati.

Fonte della dichiarazione:

 

 

MASSIMO D’ALEMA (nel 2023): “LA SOVRANITA’ E’ UNA ILLUSIONE PRIVA DI FONDAMENTO; I MERCATI FINANZIARI CONTANO PIU’ DEL PARLAMENTO (ITALIANO).”

DICHIARAZIONE DELL’EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ITALIANO, nel 2023.

MASSIMO D’ALEMA (nel 2023): “Nel mondo globale è inutile che noi ci illudiamo che esista il concetto di sovranità novecentesco.
E’ una illusione priva di qualsiasi fondamento.
Io mi sono reso conto di questa illusione nel 1996 quando fui invitato negli Stati Uniti perché ero segretario del maggior partito di governo che era il governo Prodi, e andrai a visitare la sala operativa di Merrill Lynch .
E li mi portarono al desk Italia, e  c’erano tre giovani ragazzi che compravano o vendevano BOT (italiani).”

INTERVISTATORE: “E quindi decidevano lo spread dell’Italia in buona parte.”

MASSIMO D’ALEMA: “Si, decidevano se noi avremmo avuto i soldi per fare le scuole, gli ospedali…
Avevano la Reuters: se usciva una dichiarazione storta di qualche uomo politico, vendevano, se no compravano.
Avevano anche una grande libertà di decisione.
Ho avuto come l’impressione che quei 3 contassero piu’ del Parlamento.”

Fonte per MASSIMO D’ALEMA:

  • Video su TikTok

 

 

MASSIMO GARAVAGLIA (nel 2011): “GLI EMISSARI BCE CI MINACCIARONO – ‘SE NON SOSTENETE IL GOVERNO MONTI, NOI NON COMPRIAMO I VOSTRI TITOLI PER 2 MESI, E VOI ANDATE IN FALLIMENTO!'”

DICHIARAZIONE DEL SENATORE DEL GOVERNO BERLUSCONI CONTRO IL RICATTO ESERCITATO DALLA BCE, 2011.

MASSIMO GARAVAGLIA: “Monti viene fatto Senatore a vita il 9 di novembre (2011).
Il 10 siamo in Commissione di  Bilancio a chiudere la finanziaria, e quello stesso giorno vengono a interrogarci gli ispettori della BCE della Banca Centrale di Bruxelles, perchè eravamo sotto inchiesta.
E ci interrogano il presidente Giorgetti alla Camera, e Arzolini al Senato, i presidenti e i vicepresidenti delle 2 commissioni.
Niente….
Ci fanno tutto il loro bell’interrogatorio, alla fine l’ultima domanda è:
‘Ma voi sosterrete il governo Monti?!’
Noi abbiamo risposto:
‘Mah… Vedremo.  C’è un governo in carica, se cade, vedremo chi verrà nominato e decideremo.’
EMISSARI BCE: “No no no!  Verrà fatto il Governo Monti.  Voi lo sosterrete?!”
GARAVAGLIA: “Al che ti girano un po’ i santissimi e gli dico:
‘No… Non funziona così. Noi siamo stati eletti in una maggioranza, se la maggioranza non sta più impiedi, si va , si vota, e il popolo decide chi governa.”
EMISSARI BCE: “No!  Non ci siam capiti. Se non sostenete il Governo Monti, noi non compriamo i vostri titoli per 2 mesi, e voi andate in fallimento!”
GARAVAGLIA: “Ok, questo è giovedì 10 Novembre.
Venerdì noi chiudiamo la finanziaria al Senato, poi va alla Camera, Stefano con gli altri la vedono la domenica, e lunedì viene incaricato Monti, martedì è premier.
Tutto bello semplice, quindi….
Questo discorsetto che è stato fatto a noi, evidentemente è stato fatto anche ad altri leader, ai leader politici, noi eravamo solo interrogati in quanto tecnici della materia, tantè che all’inizio anche Di Pietro era per il sostegno a Monti perché ci aveva creduto anche lui a questo ricatto dello Spread, e così è andata.
Tra l’altro se uno va a vedere gli acquisti di titoli in quelle settimane, casualmente non ci sono stati acquisti di titoli, lo Spread è schizzato su, poi è andato giù…
Insomma: Tutto ben orchestrato!”

Per chi NON avesse codificato le parole del Ministro:
I Governi tecnici vengono formati sempre in seguito all’insorgere di una improvvisa crisi di governo.
Ergo:

  • – PRIMA c’è la crisi,
  • – DOPO si crea il gov. tecnico,

NON viceversa.
Garavaglia invece fa notare che nel caso di Monti, gli  emissari UE già prima dello scoppio della crisi (quella dello Spread) sapevano:

  1. – sia che ci sarebbe stata una crisi di governo (ovvero sapevano che sarebbe avvenuto l’attacco speculativo, il che corrisponde a reato di AGGIOTAGGIO),
  2. – sia il nome di chi poi sarebbe andato al governo (che significa che il governo Monti fosse stato organizzato con anticipo arbitrariamente a tavolino dall’UE).

ATTENZIONE;: Si tratta di un colpo di stato (finanziario) in piena regola.

Fonte della dichiarazione:

 

 

MASSIMO GRAMELLINI (nel 2023): “LA POLITICA ESTERA ITALIANA E’ DECISA A WASHINGTON, LA POLITICA ECONOMICA A BRUXELLES, AL GOVERNO ITALIANO RESTA DA DECIDERE PRESSOCHE’ NULLA.”

DICHIARAZIONE DELL’EDITORIALISTA DEL CORRIERE DELLA SERA, nel 2023.

MASSIMO GRAMELLINI (nel 2023) : “Adesso tu hai la politica estera dove abbiamo un raggio di manovra minimo perchà è decisa a Washington, e in generale negli altri organismi internazionali occidentali.
La politica economica che è decisa più che mai a Bruxelles, quindi al governo italiano NON resta veramente che occuparsi dii ben poco, cioè giusto dello spot dell’Esselunga.”

Fonte per MASSIMO GRAMELLINI:

  • Video su TikTok

 

 

MAYER ROTHSHILD (nel 1694): “DATEMI IL CONTROLLO DELLA MONETA DI UNA NAZIONE E NON MI IMPORTA DI CHI FARÀ LE SUE LEGGI.”

DICHIARAZIONE DEL FAMOSO BANCHIERE TEDESCO DI ORIGINE EBRAICA.

MAYER ROTHSHILD:  “Datemi il controllo della moneta di una Nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi.” [cit. Mayer Amschel Rothschild]

La frase fu citata 27 luglio 1694 in concomitanza della fondazione della Banca d’Inghilterra (attualmente la sua discendenza detiene la maggioranza di azionariato della FED).

Fonte della dichiarazione:

 

 

MERVYN KING (nel 2012): “QUANDO LE BANCHE EROGANO PRESTITI AI CLIENTI, CREANO IL DENARO ATTRAVERSO UN ACCREDITO DEI LORO CONTI”.

DICHIARAZIONE DEL GOVERNATORE DELLA BANCA CENTRALE DI INGHILTERRRA, 2012.

MERVYN KING: “Nella creazione di moneta, il ruolo di gran lunga maggiore, è quello delle banche private.
Quando le banche creano prestiti, creano depositi addizionali per chi si indebita.
Quando le banche erogano prestiti ai clienti, creano il denaro attraverso un accredito dei loro conti.”
(Cit: Mervyn King, Governatore della Banca di Inghilterra).

Tradotto: La funzione monetaria NON è in mano alla BancaCentrale, bensì è in mano alle banche commerciali private, rigorosamente sottratte al controllo della democrazia.

Fonte della dichiarazione:

 

 

MICHELE BOLDRIN (nel 2019): “LA BANCA CENTRALE (PRIMA DEL DIVORZIO) CREAVA LA MONETA SENZA DEBITO.”

DICHIARAZIONE DELL’ECONOMISTA LIBERISTA DI SPICCO ITALIANO, 2019.

MICHELE BOLDRIN: “La Banca Centrale (prima del divorzio) creava la moneta senza debito.
Se ci si pensa, al tempo del pre-divorzio, siccome la Banca Centrale acquistava sul mercato primario, era semplicemente una maniera interna fra 2 branchie dello Stato, tra Banca d’Italia e Ministero del tesoro, di tenere una reciproca contabilità.” Cit. Michele Boldrin

La dichiarazione dell’economista Michele Boldrin è fondamentale in quanto Boldrin in Italia rappresenta essere una delle persone che godono del maggior riconoscimento da parte del così detto panorama MainStream rappresentante il pensiero unico in economia..

Fonte della dichiarazione:

 

 

NINO GALLONI (nel 2012): “NELL’82/’83 FECI UNO STUDIO CALCOLANDO CHE IL DIVORZIO TESORO-BANKITALIA CONBINATO ALLO SME, AVREBBE FATTO ESPLODERE IL DEBITO PUBBLICO E LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE: DISSERO CHE ERA IMPOSSIBILE.”

DICHIARAZIONE DELL’EX FUNZIONARIO DEL MINISTERO DEL TESORO DELLA 1^ REPUBBLICA, 2012.

NINO GALLONI (estratto dal min:19:05):  “Nel 1982/83 io ero funzionario del Ministero del Bilancio e feci uno studio.
Lo feci vedere al Ministro, facendogli presente che questo sistema (Nota Bene:   Il sistema in questione a cui si riferisce Nino Galloni, è quello scaturito in seguito al “DIVORZIO TRA TESORO E BANCA D’ITALIA” dell’81 in cui lo Stato Italiano perse il potere di controllo dei tassi d’interesse sui propri titoli di Stato, tassi di interesse che, una volta in balìa delle logiche del mercato e dei profitti, aumentarono sconsideratamente provocando l’aumento incontrollato del volume del DEBITO PUBBLICO stesso negli anni a seguire [N.d.a.]), avrebbe rovinato il Paese perché il debito pubblico, nel giro di 5/6 anni, avrebbe superato il prodotto interno lordo, e la disoccupazione giovanile avrebbe superato il 50%.
Ne parlai anche col Ministro del Tesoro, che era Beniamino Andreatta, e con alcuni dell’ufficio studi della Banca d’Italia.
Tutti quanti concordarono sul fatto che la mia analisi era esagerata e che non era possibile che il debito pubblico superasse il PIL, perché allora il sistema sarebbe saltato.
E io dissi: scusate, se il debito è un fondo e il PIL è un flusso, non c’è nessun problema.
Se io oggi, per farvi un esempio, con 50mila euro di reddito della mia famiglia vado a chiedere un prestito di 200, 250mila euro alla banca, me lo danno.
Quindi anche un rapporto di 4/5 volte rispetto al PIL è sostenibile.
Se è sostenibile per una famiglia, che tutto sommato non ha la forza di uno Stato, perché uno Stato, se supera il 100% del PIL, dovrebbe vivere chissà quali catastrofi?
Allora dissero che le preoccupazioni sulla disoccupazione giovanile erano esagerate…
Insomma: litigammo, me ne andai dall’amministrazione e andai a fare altri lavori.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

NINO GALLONI (nel 2012): “NELL’89/90 ARRIVO’ UNA TELEFONATA DA KOHL PERCHE’ ERA VENUTO A SAPERE DI UN OSCURO FUNZIONARIO CHE STAVA LAVORANDO CONTRO IL PROGETTO DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE ITALIANA”.

DICHIARAZIONE DELL’EX FUNZIONARIO DEL MINISTERO DEL TESORO DELLA 1^ REPUBBLICA, 2012.

NINO GALLONI (estratto dal min 20:45): “Nel 1989 ebbi uno scambio con l’allora incaricato Presidente del Consiglio che era Giulio Andreotti, il quale mi disse:
“Dobbiamo cambiare l’economia italiana perché così non può andare avanti, ci dia una mano”.
Io mi misi a disposizione e mi fecero incontrare con il suo braccio destro il quale, come è noto, mi chiese “Che cosa devo fare per cambiare l’economia di questo Paese”?
Dissi:
“Guardi, lei si faccia nominare dal prossimo Governo al Ministero del Bilancio e mi metta in mano tutta la struttura. Al resto ci penso io”.
Poi me ne andai, pensando insomma che non sarebbe successo niente. E invece mi chiamò, dopo qualche settimana, e mi disse: “Guardi, sono Ministro del Bilancio” e mi mise a capo di tutta la struttura.
Per cui io, nell’autunno del 1989 cominciai a cambiare l’economia di questo Paese.
Nel senso perlomeno di rallentare il processo dell’Europa.
Poi io ho avuto la buona scuola di Federico Caffè.. non ero un euroscettico, però non ero neanche un euroestremista.
Insomma, pensavo che l’Italia dovesse anche guardare all’Europa, ma con i suoi tempi, le sue caratteristiche, le sue peculiarità, per cercare di recuperare un po’ di sovranità monetaria etc.
In effetti io lì lavorai due o tre mesi e poi successe l’inferno. Arrivarono al Ministro del Tesoro, Giulio Carli, telefonate dalla Banca d’Italia, dalla Fondazione Agnelli, dalla Confindustria e, nientedimeno, da un certo Helmut Kohl, il quale era venuto a sapere che c’era questo oscuro funzionario del Ministero del Bilancio che stava cambiando le carte degli accordi.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

NINO GALLONI (nel 2012): “NELL’89/’90 LA GOVERNANCE ITALIANA NON VOLEVA PIU’ FARE QUELLO CHE POI FU FATTO: DEINDUSTRIALIZZARE L’ITALIA PER ENTRARE NELL’EURO”.

DICHIARAZIONE DELL’EX FUNZIONARIO DEL MINISTERO DEL TESORO DELLA 1^ REPUBBLICA, 2012.

NINO GALLONI (estratto dal min 22:34): “Nel frattempo, però, lo stesso Andreotti stava cambiando idea.
Quando mi chiamò, nell’estate dell’89, volevano cambiare.
Non volevano fare quello che poi fu fatto.
Lui stesso andava in giro dicendo che le rivendicazioni della Germania erano una sciocchezza.
Dopo qualche mese ci fu l’accordo tra Kohl e Mitterrand in cui Kohl, in cambio dell’appoggio di Mitterrand per la riunificazione tedesca, rinunciava al marco e quindi accettava la prospettiva dell’euro, accettava cioè di arrivare a una moneta comune che proteggesse la Francia.
Ma quest’accordo prevedeva anche la DEINDUSTRIALIZZAZIONE DELL’ITALIA.
Perché se l’Italia si manteneva così forte dal punto di vista produttivo – industriale, quell’accordo tra Kohl e Mitterrand sarebbe rimasto un accordo così, per modo di dire.
C’erano fondamentalmente, contro la spesa pubblica, contro la classe politica del tempo, contro la sovranità monetaria, per quello che comporta, 2 correnti.

  1. (CORRENTE LIBERISTA): Una era interessata soprattutto ai GRANDI BUSINESS DELLE PRIVATIZZAZIONI E DELLE LIBERALIZZAZIONI.  Hanno guadagnato distruggendo l’industria pubblica: c’erano aziende che venivano vendute al loro valore di magazzino, e quindi come andavano in borsa ovviamente alzavano la loro quotazione.
  2. (CORRENTA MORALISTA): Poi c’erano gli altri, che erano magari in buona fede, cioè avevano l’obiettivo di moralizzare il Paese.

E hanno sbagliato. In entrambi i casi la contropartita è stata negativa: abbiamo perso quel’abbrivio strategico che avevamo nell’ambito della nostra industria.
Quindi in sostanza la nostra classe dirigente ha accettato una prospettiva di deindustrializzazione del nostro Paese.”

Pochi anni più tardi, la 1^ Repubblica EuroScettica fu spazzata via dall’Operazione Tangentopoli, per far strada alla 2^ Repubblica EuroFavorevole condotta dai vari governi tecnici di sinistra scampati miracolosamente alla bufera giudiziaria (NB: Di Pietro venti anni più tardi rivelò perché: “Noi del Pool ManiPulite fummo fermati dai servizi segreti allorchè stavamo per inchiodare il Partito Comunista” [cit. Antonio Di Pietro]).

Fonte della dichiarazione:

 

 

NINO GALLONI (nel 2021): “NEGLI ANNI ’70 DRAGHI SI LAUREO’ CON UNA TESI CONTRO L’EURO, POI NEGLI ANNI ’80 PASSO’ DALL’ALTRA SPONDA FILO-EUROPEISTA.”

DICHIARAZIONE DELL’EX FUNZIONARIO DEL MINISTERO DEL TESORO DELLA 1^ REPUBBLICA, 2021.

L’ex collega di corso universitario di Mario Draghi rivela la linea di pensiero nativa del governatore della BCE.

NINO GALLONI: “Il nostro professore Federico Caffè aveva affidato a Mario Draghi la tesi di laurea più importante, quella riguardante la sostenibilità (siamo negli anni ’70) di una eventuale moneta unica Europea.
Draghi svolse benissimo la sua tesi, ottenendo il massimo dei voti, dimostrando oltre ogni ragionevole dubbio che la moneta unica europea NON era, nè sostenibile, nè auspicabile.
Quindi, Caffè lo considerava il suo allievo più promettente finchè un giorno degli inizi degli anni ’80, il Professor Caffè mi disse: “Mario Draghi, ci ha abbandonato!” passando ad un altra scuola (della sponda opposta rispetto a quella post-keynesiana,) che si chiamava “Aspettative nazionali.”

Le ragioni per cui Mario Draghi riteneva l’Unione EuroMonetaria nè sostenibile, nè auspicabile (quantomeno per l’Italia), sono quelle spiegate in questo sito, a partire dalla pag “Dimostraz. dentro/fuori Euro“.

Fonte della dichiarazione:

 

 

PAPA GIOVANNI XI (nel 1931): “QUESTA ENORME CONCENTRAZIONE DI RICCHEZZA NELLE MANI DI UNA RISTRETTA ELITE DI GESTORI FINAZIARI, CONSENTE  LORO DI POTER ESERCITARE UN POTERE DISPOTICO ASSOLUTO.” 

ENCICLICA QUADRAGESIMO PAPA GIOVANNI XI (nel 1931).

PAPA GIOVANNI XI (nel 1931):  c) concentrazione della ricchezza.

105. E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l’accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell’economia in mano di pochi, e questi sovente NEPPURE PROPRIETARI, ma solo depositari e amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento.

106. Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il danaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso, di cui vive l’organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l’anima dell’economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare.

107. Una tale concentrazione di forze e di potere, che è quasi la nota specifica della economia contemporanea, è il frutto naturale di quella sfrenata libertà di concorrenza che lascia sopravvivere solo i più forti, cioè, spesso i più violenti nella lotta e i meno curanti della coscienza.

Fonte per PAPA GIOVANNI XI:

 

 

PIETRO GRASSO (nel 2012): “C’E’ UNA STRATEGIA DI STRAGISMO E DI TERRORISMO CON DEI CONNOTATI CHE NON POSSONO ESSERE RICONDUCIBILI ALLA MAFIA, MA CHE HANNO A CHE FARE CON ALTRE FORZE ESTERNE.”

DICHIARAZIONE DELL’EX-PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA, 2012.

PIETRO GRASSO: Non c’è dubbio che c’è stata una strategia stragista che NON è solo di CosaNostra.
Falcone doveva essere ucciso a Roma e poi richiamano il commando per poi ucciderlo con 500 kili di esplosivo,
Perché?
Fino a che NON ci sarà risposta a questa domanda, io continuo a pensare che ci siano in gioco altre forze che hanno voluto questo risultato plateale.
E poi nel ’93 con gli attentati di Firenze, Roma e Milano, ci sono una serie di fatti che hanno le connotazioni di uno stragismo e di un terrorismo che NON è collegabile con CosaNostra.

Fonte per la dichiarazione:

 

 

RENATO BRUNETTA (nel 2009): “ESISTONO DELLE CATTIVE ELITE PARASSITARIE NON DEMOCRATICHE CHE NEGLI ANNI DI MANI PULITE (GLI ANNI DELLA FINTA RIVOLUZIONE) HANNO ACQUISITO  UN RUOLO E UN PESO DETERMINANTE NELLA VITA DEL PAESE.”

DICHIARAZIONE DEL EX-MINISTRO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DEL GOV. BERLUSCONI, 2009.

RENATO BRUNETTA: “Esistono delle cattive elìte parassitarie che vivono NON certamente di democrazia e di buon mercato, ma vivono di rendita, e gli anni di ManiPulite, gli anni della finta rivoluzione, sono gli anni in cui le elìte parassitarie hanno acquisito un ruolo e un peso determinante nella vita del paese.”

Si tratta dell’ennesima conferma da parte di un personaggio politico-istituzionale, che in quanto tale necessita di essere considerata (al netto delle eventuali simpatie/antipatie per il personaggio in questione).

Fonte per la dichiarazione:

 

 

ROMANO PRODI (nel 2001): “SONO SICURO CHE UN BEL GIORNO CI SARA’ UNA CRISI, E DI FRONTE A QUELLA, IL POPOLO ACCETTERA’ RIFORME ALTREMENTI INACCETTABILI”.

DICHIARAZIONE DELL’EX PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, 2001.

ROMANO PRODI:  “Sono sicuro che l’Euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica.
Proporli oggi sarebbe impensabile.
MA UN BEL GIORNO CI SARA’ UNA CRISI, e si creeranno i nuovi strumenti.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

ROMANO PRODI (nel 2013): “LA GERMANIA NON HA MAI POTUTO ACCUMULARE UN SURPLUS DI ESPORTAZIONI FUORI DALL’UNIONE EUROMONETARIA!”

DICHIARAZIONE DELL’EX PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, 2013.

ROMANO PRODI: “Che cosa penso sinceramente… Che l’Euro resisterà perchè nessuno ha interesse a buttarlo a mare. Non certo la Grecia, non certo l’Italia, ma soprattutto, non certo la Germania.
Perchè LA GERMANIA OGGI E’ DI GRAN LUNGA IL PAESE PIU’ POTENTE E PIU’ FORTE D’EUROPA GRAZIE ALL’EURO!
Pensate, quando mi son laureato, poco dopo nel 1963-64, mi son laureato nel ’61, il cambio Lira/ Marco era 166 Lire per ogni Marco tedesco.
Quando con Cohl abbiamo stretto l’ultimo accordo per l’entrata dell’Italia nell’Euro:
990 Lire per ogni Euro, per ogni Marco tedesco  (lapsus Froidiano da parte di Prodi, essendo che l’Euro di fatto è un Marco tedesco [N.d.a]).
Quindi abbiamo svalutato del 600%, cioè, abbiamo svalutato di 6 volte!
La stessa cosa, o simile hanno fatto gli altri paesi Europei..
E LA GERMANIA NON HA MAI POTUTO ACCUMULARE UN SURPLUS (senza l’ausilio di una Unione Monetaria che impedisse  la costante rivalutazione non competitiva del suo Marco [N.d.a.])!
Oggi, solo nell’ultimo anno, ha avuto un surplus di quasi 200 miliardi di Euro, perché proprio guadagna nel suo.. beh (frase che Prodi lascia incompiuta probabilmente per non voler sottolineare ulteriormente i fondamentali vantaggi che la Germania trae dalla moneta unica [N.d.a.])
E la vera Cina, in questo momento, è la Germania.
Allora vedete: il populismo trionfa, i politici compiacciono il loro elettorato….
Ma quando arriviamo al sodo, la comunità tedesca, NON HA NESSUNA INTENZIONE DI ABBANDONARE L’EURO”

Fonte della dichiarazione:

 

 

ROMANO PRODI (nel 2014): “IN UE L’ENCEFALOGRAMMA E’ PIATTO, SI CONTINUA A SEGUIRE UNA ASTRATTA DOTTRINA TEDESCA RACCONTANDO BALLE SUL FATTO CHE E’ UN PROBLEMA DI RIFORME INTERNE”.

DICHIARAZIONE DELL’EX PREMIER SULLA FANATISMO TEDESCO (E NEO-LIBERISTA), 2014.

L’ex premier getta la maschera e mette a nudo le vere sembianza della folle Europa tedesca.

ROMANO PRODI:  “L’encefalogramma è piatto, non è successo niente, mentre tutto il mondo si muove velocissimamente.
Di fronte a una sorta di dottrina astratta tedesca e di alcuni altri paesi, si è continuato ad affrontare la crisi raccontando balle, dicendo che era un problema di riforme interne”.

Fonte dela dichiarazione:

 

 

SERGIO MATTARELLA (nel 2015): “IMPRENDITORI E OPERATORI FINANZIARI SONO INTERLOCUTORI NECESSARI PER GLI STATI NAZIONALI MA GLI STATI NAZIONALI NON SONO PIÙ INTERLOCUTORI NECESSARI PER IMPRENDITORI E OPERATORI.”

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, 2015.

A seguire proponiamo uno stralcio dell’intervento del Presidente Mattarella alla 41^ edizione del Forum The European House – Ambrosetti a Villa d’Este (Cernobbio 05/09/2015).

SERGIO MATTARELLA: “Imprenditori e operatori economico-finanziari sono interlocutori necessari per gli Stati nazionali ma questi – gli Stati nazionali – non sono più interlocutori necessari o, comunque, decisivi per imprenditori e operatori.”

Il presidente della Repubblica, garante dello Stato e della Costituzione, dice che lo Stato (con la sua Costituzione) non e’ più necessario.

Mattarella, dimenticando i principi costituzionali, ritiene il potere economico ormai superiore agli Stati: l’esatto opposto di ciò che dovrebbe essere.

Fonte per la dichiarazione:

 

 

SERGIO MATTARELLA (nel 2016): “C’E’ LA PERDURANTE UTILITA’ DI DISPORRE DI FORI SGANCIATI DA OGNI UFFICIALITA’ NEI QUALI VENGONO PRESE LE DECISIONI CHE POI INFLUENZANO I POLICY MAKERS”.

DICHIARAZIONE DEL PRESEIDENTE DELLA REPUBBLICA CONTRO LA VOLONTA’ POPOLARE, 2016.

A seguire viene proposto uno stralcio del discorso del Presidente della Repubblica all’incontro con i partecipanti alla Riunione Plenaria della Commissione Trilaterale  (Palazzo del Quirinale, 15/04/2016).

SERGIO MATTARELLA: “I problemi, e NON soltanto di politica internazionale, necessitano di essere affrontati in un ottica multidimensionale.
Da qui la perdurante utilità di un foro di dialogo (in riferimento alla Commissione trilaterale [n.d.a.]) che possa favorire, avvalendosi di una ampia varietà di esperienze, di una prospettiva strategica di lungo periodo SGANCIATA DA OGNI UFFICIALITA’.” Cit. Sergio Mattarella.

Tradotto: Il Presidente della Repubblica, che dovrebbe essere il garante della democrazia e della Costituzione, ritiene giusto che  le decisioni che dovranno prendere i politici governanti, vengano decise a porte chiuse da gruppi appartenenti al mondo finanziario.

E’ dimostrato che tutte le decisioni più importanti vengano discusse a porte chiuse nelle assemblee dei così detti club elitari dell’alta finanza, vedi assemblee gruppo Bilderberg, piuttosto che assemblee del Gruppo dei 30, e similari, decisioni che poi si ritrovano ad essere puntualmente imposte a tutti i parlamenti democraticamente eletti dai cittadini, sfruttando da forza del Cartello finanziario (vedi pag Cartello finanziario (Cupola).

Fonte per la dichiarazione:

 

 

SKA KELLER (nel 2014):  “SE LA GERMANIA LASCIASSE L’EURO PERDEREMMO MOLTISSIMI POSTI DI LAVORO NEL SETTORE DELL’ESPORTAZIONI PERCHÉ NESSUNO COMPREREBBE PIÙ I PRODOTTI CARISSIMI TEDESCHI”.

DICHIARAZIONE DELLA POLITICA TEDESCA EUROPARLAMENTARE ALLA TRASMISSIONE “BALLARO'”, 2014.

SKA KELLER:   “Se la Germania lasciasse l’Euro, perderemmo moltissimi posti di lavoro nel settore delle esportazioni perchè nessuno mai comprerebbe più i prodotti carissimi tedeschi poichè non ci sarebbe più l’Euro.
Non ha senso lasciare l’Euro, creerebbe una perdita di posti di lavoro enorme (in Germania).
Dobbiamo lavorare insieme per uscire dalla crisi, e lì dobbiamo fermare le misure di Austerità che ci hanno portato profondamente nella crisi.
Uscire dalla crisi significa creare posti di lavoro di qualità che saranno ancora qui nei prossimi 20-30 anni…..” (ma qui, il conduttore irrompe interrompendola bruscamente [N.d.a.]).

Fonte della dichiarazione:

 

 

THEO WAIGEL (nel 2015): “SE LA GERMANIA OGGI USCISSE DALL’UNIONE MONETARIA, ALLORA AVREMMO IMMEDIATAMENTE, IL GIORNO DOPO, UN APPREZZAMENTO TRA IL 20% E IL 30% DEL MARCO TEDESCO”.

DICHIARAZIONE DELL’EX MINISTRO TEDESCO DELLE FINANZE DEL GOVERNO KOHL SUL CAMBIO DELL’EURO PRO-MARCO, 2015.

THEO WAIGEL: “Se la Germania oggi uscisse dall’unione monetaria, allora avremmo immediatamente, il giorno dopo, un apprezzamento tra il 20% e il 30% del marco tedesco – che tornerebbe nuovamente in circolazione -. Chiunque si può immaginare che cosa significherebbe per il nostro export, per il nostro mercato del lavoro, o per il nostro bilancio federale“.

Fonte della dichiarazione:  

 

 

TIMOTHY GEITHNER (nel 2011): “ALCUNI FUNZIONARI EUROPEI CI CONTATTARONO CON UNA TRAMA PER COSTRINGERE BERLUSCONI A CEDERE IL POTERE.”

DICHIARAZIONE DELL’EX MINISTRO DEL TESORO DEL GOV. OBAMA, SUL “COMPLOTTO” DEL 2011.

Ecco di seguito la traduzione letterale del testo scritto da Geithner sull’Italia nel suo libro «Stress Test. Riflessioni sulla crisi finanziaria», pubblicato a maggio 2014:

TIMOTHY GEITHNER: “Ad un certo punto, in quell’autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere – svela oggi Geithner – volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato”.  Ma a Obama disse: ‘Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani.’ (…)

Fonte della dichiarazione:

 

 

TOMMASO PADOA SCHIOPPA (nel 1999):  “L’EUROPA NON NASCE DA UN MOVIMENTO DEMOCRATICO, MA E’ NATA SEGUENDO UN METODO CHE POTREMMO DEFINIRE CON IL TERMINE DI DISPOTISMO ILLUMINATO.”

DICHIARAZIONE DELL’EX GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA, 1999.

TOMMASO PADOA SCHIOPPA:  “La costruzione europea è una rivoluzione, i rivoluzionari sono impiegati, funzionari, banchieri e professori….
L’EUROPA NON NASCE DA UN MOVIMENTO DEMOCRATICO.
L’Europa è nata seguendo un metodo che potremmo definire con il termine di DISPOTISMO ILLUMINATO.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

WALTER VELTRONI (nel 2012): “C’E’ UN ENTITA’ CHE MANOVRA LA MAFIA, ARCHITETTA LE STRAGI, ORGANIZZA I DEPISTAGGI, PER CONDIZIONARE IN MODO OCCULTO LA VITA POLITICA DEL NOSTRO PAESE”.

DICHIARAZIONE DELL’EX SEGRETARIO DEL PD ALLA TRASMISSIONE RAI-SERVIZIO PUBBLICO, 2012.

WALTER VELTRONI:  “La strategia si fa di attentati, di depistaggi, e di  delegittimazione.
Queste sono le 3 cose che hanno funzionato nel corso di questi anni, e sentiamo che c’è di nuovo un lavoro da questo punto di vista.
I momenti di passaggio nella storia italiana son sempre stati molto delicati.
Il giudice Falcone, era solito camminare senza scorta.
Poteva essere ucciso in quella circostanza.
Cambiano strategia e fanno Capaci.
Perchè un uomo che poteva essere ucciso per strada con qualche colpo di pistola viene ucciso con quel macello?
Perchè la Mafia che non aveva mai usato prima di allora certe strategie (che non facevano parte del suo linguaggio tradizionale), comincia a usarle in quei giorni del ’92?!
Sono giorni particolari.
Sono i giorni in cui si discute l’elezione del Presidente della Repubblica, sono i giorni di tangentopoli, di li a poche settimane saranno i giorni, non dimentichiamo, della svalutazione della Lira, sono giorni nei quali il paese cambia.
Cambia come poche volte è cambiato nella sua storia.
Dopo Capaci, c’è come una accelerazione, l’assassinio di Borsellino; la domanda che bisogna farsi in questo caso è:

  • A) Perchè hanno cominciato a far le stragi?!
  • B) Perchè hanno finito di fare le stragi?!

La seconda domanda è persino più inquietante della prima:
Perchè a un certo punto la mafia che aveva così radicalmente cambiato strategia, smette?!
Cosa è successo?
Probabilmente è successo che l’obbiettivo di carattere politico, che l’Entità si proponeva, era stato raggiunto.
Quell’Entità che personalmente ne sono convinto, ha utilizzato non nel ’92-’93 ma anche nel ’78 con il rapimento di Moro, e se risaliamo indietro probabilmente in una continuità storica, anche da piazza Fontana in poi, una Entità che utilizza delle agenzie che naturalmente non sono solo braccio, ma sono anche mente nella misura in cui riescono ad esserlo, e non è solo la mafia, ma anche la Banda della Magliana è una di queste agenzie, un gruppo di criminali romani che si trovano nel rapimento Emanuele Orlandi, nell’attentato a Rosone, nel rapimento Moro, sbucano da tutte le parti.
Come mai?
Chi è che gli dice d andare a fare l’attentato a Rosone?
E poi di nuovo, chi gli dice di fermarsi. Il punto è qui.
Io non sono un complottista, però se lei prende una per una tutte le storie di mafie, di terrorismo, e di stragi, al di là di quello che appare razionalmente e politicamente spiegabile di queste vicende, e perchè muoiono Pio La Torre, e perchè muore il generale Dalla Chiesa, e perchè muore Piersanti Mattarella, e perché muoiono certi magistrati, si può trovare presente sempre uno stesso sottile filo conduttore che si ripete in tutte le scene.
Ma poi c’è un altra cosa.
Lei prenda ciascuna di queste storie, e guardi il seguito.
Guardi quanta gente è morta dopo questi assassiniii.
Guardi quanta gente si è suicidata dopo questi assassinii.
Prenda Ustica.
Guardi la sequenza di morti dopo Ustica.
Anche lì, persone che si sono impiccate, chi è morto a Ramstein, chi è stato ucciso fuori da un pub a Bruxelles.
Ognuna di queste storie ha lo stesso copione.
Allora è difficile sostenere che tutto è accaduto come ci è stato raccontato.
L’Entità esiste.
Diciamo Entità per dire in altre parole che: Ci sono degli interessi, dei forti interessi, da parte di soggetti che non vogliono evidentemente essere scoperti, e affinchè questo non si verifichi, agiscono con ogni mezzo.
Una delle strategie della, o delle entità, per non farsi scoprire, è il depistaggio.
Cioè, se lei prende ciascuna di queste vicende, troverà delle attività di depistaggio, che si innescano su ogni scena del delitto.
Ma fra tutte, il maxi depistaggio che è stato fatto in questo paese, è sulla P2.
La P2 è stata in questo paese una cellula che aveva dentro di se una ambizione di tipo golpista, cioè l’idea di avere propri uomini da mettere in tutte le istituzioni, che rispondevano a un comando unico, e la P2, come la Banda della Magliana, come la Mafia, la trovi in tutte queste vicende.”

Fonte della dichiarazione:

 

 

WILLIAM J. HARRINGTON (nel 2011): “LE AGENZIE DI RATING OPERANO IN OGGETTIVO CONFLITTO DI INTERESSE.”

DICHIARAZIONE DELL’EX VICEPRESIDENTE MOODY’S SULL’EFFETTIVA PARZIALITA’ DEGLI ARBITRI DELLA BORSA, 2011.

WILLIAM J. HARRINGTON: “Agenzie di rating in oggettivo conflitto di interesse, responsabili di marketing che “aggiustano” i giudizi degli analisti per «far felice il cliente» ed evitare che si rivolgano alla concorrenza, analisti visti come «piantagrane» e quindi «minacciati» o licenziati se non si adeguano.[…]
[….] la riforma che sta elaborando la Sec renderà l’integrità dei rating ancora peggiore e la campagna di trasparenza interna adottata da Moody’s sarebbe solo «un abbellimento a uso e consumo delle pubbliche relazioni».[…]

Questo, in sintesi, tutto il marcio delle agenzie di rating svelato dall’ex vicepresidente di Moody’s William J. Harrington, analista per 11 anni.
Harrington ha reso pubblica la sua storia attraverso un commento di 78 pagine alla riforma delle agenzie di rating proposta dalla Sec (l’autorità regolatrice di borsa americana).
Le confessioni del top manager sono state pubblicate da Business Insider e confermano le accuse che vengono rivolte anche alle rivali S&P e Fitch.
Secondo Harrington, alcuni dipendenti dell’agenzia avrebbero mentito pubblicamente una volta chiamati a testimoniare di fronte alla commissione governativa che indagava sul collasso finanziario (del 2007) e sulle responsabilità degli analisti.
Fonti della dichiarazione per WILLIAM J. HARRINGTON:

 

 

ZBIGNIEW BRZEZINSKI (nel 1997): “L’ EUROPA UNITA DOVEVA FUNGERE DA STRUMENTO DI COLONIZZAZIONE USA E TESTA DI PONTE VERSO IL CONTINENTE ASIATICO.”

DICHIARAZIONE DEL POLITICO USA, MEMBRO DELLA COMMISSIONE TRILATERALE, 1997.

ZBIGNIEW BRZEZINSKI (nel 1997): “L’ Europa unita doveva fungere da strumento di colonizzazione Usa e testa di ponte verso il continente asiatico.” [Cit. Z.Brzezinski]

Fonte della dichiarazione:

  • Brzezinski, “La grande scacchiera”, Longenesi, 1997

 

 

Altre a seguire, prossimamente…

 

 

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