Titoli di Stato

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Titoli di Stato in sintesi.
  1. COME PRENDONO CORPO I TITOLI DI STATO.
  2. TITOLI DI STATO: COSA SONO, A COSA SERVONO, COME FUNZIONANO.
  3. TITOLI DI STATO NEL SISTEMA EUROMONETARIO.
  4. Art.1 Cost: “LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO”, E NON ALLO SPREAD.
  5. COME VENGONO STABILITI I TASSI DI INTERESSE SUI TITOLI DI STATO.
  6. TITOLI DI STATO PER RISPARMIATORI, E TITOLI DI STATO PER SPECULATORI.
  7. MENTRE BANKITALIA FA L’ASTA MARGINALE, BUNDESBANK CONGELA I BUND INVENDUTI.

 

 

INTRODUZIONE: Titoli di Stato in sintesi.

Nel gioco del Monopoli il Banco (Stato)

-prima distribuisce i soldi ai giocatori (attraverso la SpesaPubblica)
-poi li puo’ ritirare indietro (attraverso le tasse)

Differentemente i giocatori (cittadini) NON potrebbero disporre dei soldi

-ne per pagare e tasse
-ne per acquistare i Titoli di Stato.

Ergo:
Ne le tasse, tantomeno i Titoli di Stato, servono a finanziare la SpesaPubblica dello Stato.

 

 

1) COME PRENDONO CORPO I TITOLI DI STATO.

SONO I SOLDI CHE LO STATO HA DISTRIBUITO CON LA SPESA PUBBLICA MA CHE NON HA RITIRATO INDIETRO CON LE TASSE.

Nella rappresentazione MainStream si ritiene che uno Stato prima ritiri i soldi con le tasse e poi li ridistribuisca con la spesa pubblica.
Ne risulta che:

Se prima lo Stato tassa 90 e poi spende 100, sarebbe in rosso di -10.

Essendo che il ciclo corretto si compie all’opposto ne risulta che:

Prima lo Stato spende 100 e poi tassa 90, lasciando nell’economia una aggiunta di +10 di risparmi privati i (politiche economiche espansive).

In concomitanza di questa espansione monetaria, lo Stato emette un valore corrispondente di Titoli di Stato (ovvero Buoni del tesoro fruttiferi) su cui resteranno vincolati i +10 soldi sopra-citati aggiunti nell’economia.
Questi +10 soldi vincolati sui Titoli di Stato, risultano essere di fatto nuovi risparmi privati che si sono aggiunti nell’economia della nazione.
Si tratta di ContiCorrenti fruttiferi che erogano un tasso di interesse che lo Stato garantisce come premio ai cittadini investitori.

Morale: La soma di tutti i Titoli di Stato corrisponde alla somma di tutti i risparmi al netto aggiunti di anno in anno nell’economia.
Vale la regola che:
– Più aumenta il numero di Titoli di Stato (facendo Deficit di bilancio), più aumentano i risparmi (privati).
Viceversa:
– Più diminuisce il numero di Titoli (facendo Avanzo di bilancio), più diminuiscono i risparmi (privati).
Vedi pag. Manovre economiche.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Modern Money Theory. Circuitismo monetario.

 

 

2) TITOLI DI STATO: COSA SONO, A COSA SERVONO, COME FUNZIONANO.

I TITOLI DI STATO SONO CONTI CORRENTI FRUTTIFERI (DI RISPARMIO) CHE FUNGONO DA STRUMENTO DI COTROLLO DELL’INFLAZIONE.

In Base al tipo di sistema monetario adottato, la funzione dei Titoli di Stato si modifica.

COSA SONO I TITOLI DI STATO:

I Titoli di Stato, anche detti Buoni del Tesoro, sono dei conti correnti fruttiferi su cui lo Stato elargisce degli interessi.

A COSA SERVONO:

In tempi di Gold Standard, i Titoli servivano a vincolare parte della massa monetaria circolante su conti correnti fruttiferi, i Titoli di Stato appunto, per evitare che in caso di crisi, tutti i cittadini si recassero in Banca contemporaneamente a convertire i soldi con l’Oro, prosciugando le riserve auree, mandando così lo Stato in bancarotta; in oltre i soldi vincolati NON potevano essere spesi dai cittadini possessori dei Titoli, consentendo allo Stato di esercitare in parallelo anche un controllo sull’inflazione.
Col passaggio da Gold Standard a Moneta fiat, le banconote hanno smesso di essere basate sull’Oro (quindi hanno smesso di essere convertibili in oro a tasso di cambio fisso), e di conseguenza sarebbe venuta meno la funzione dei titoli di Stato: Significa che con Moneta fiat il sistema dei Titoli di Stato NON serviva più e sarebbe potuto essere dismesso.
Invece a passaggio da Gold Standard a Moneta fiat il sistema dei Titoli è rimasto in uso, perdendo però la sua funzionalità originale, quella di impedire che la gente convertisse in massa le banconote con l’oro, ma continuando a conservare la funzione di controllo sull’inflazione.
I Titoli di Stato dunque attualmente sono uno strumento di controllo dell’inflazione con duplice funzionalità:
1) Contengono come detto l’inflazione impedendo ai cittadini di poter spendere parte dei propri soldi.
2) Proteggono i risparmi dei cittadini dall’erosione dell’inflazione.

COME FUNZIONANO.

I Titoli di Stato fungono da strumento di controllo sull’inflazione nel seguente modo:
Quando i cittadini acquistano Titoli di Stato, quello che fanno è vincolare i loro soldi in conti correnti fruttiferi che in cambio erogheranno degli interessi (differentemente senza interessi nessuno sarebbe incentivato a vincolare i propri soldi).
I soldi vincolati NON potranno essere spesi, e in questo modo si riescono a contenere eventuali spinte inflattive.
In oltre i soldi vincolati, grazie alla remunerazione fornita dagli interessi, saranno protetti dall’erosione dell’inflazione (Per fare un esempio: se l’inflazione è al 4%, e i Titoli di Stato rendono il 4%, il potere d’acquisto dei soldi “parcheggiati” sui Titoli di Stato resta invariato).

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Modern Money Theory. Circuitismo monetario.

 

 

3) TITOLI DI STATO NEL SISTEMA EUROMONETARIO.

L’EURO È UNA MONETA FIAT, MA VIENE FATTO FUNZIONARE COME UN GOLD STANDARD.

L’Euro è una moneta fiat, cioè non è una moneta basata sull’ oro.
Quindi vuol dire che anche nell’EuroSistema la funzione dei titoli NON è quella di impedire ai cittadini di prosciugare le riserve auree.
Il problema sta nel fatto che nell’EuroSistema è fatto divieto assoluto alle Banche Centrali Nazionali di stampare Euro oltre il limite delle entrate fiscali realizzate dal proprio Stato nel corso di un anno.
I soldi eccedenti , ovvero quelli del famoso Deficit, gli Stati dovranno letteralmente prenderli in prestito dalle Banche commerciali come un qualsiasi cittadino privato, a fronte di una garanzia rappresentata dai Titoli di Stato appunto.
La differenza dell’EuroSistema rispetto al Sistema a Sovranità monetaria (a moneta fiat) è sostanziale:
È come se nel gioco del Monopoli , durante la partita, arrivasse qualcuno a ritirare i soldi dal gioco, sostituendoli con una moneta bancaria privata (l’Euro appunto); a partire da quel momento, il bambino che stava facendo in Banco, non avrà più i suoi soldi del gioco da distribuire ai giocatori, ma li dovrà prendere tutti quanti in prestito dallo stesso signore che ha sottratto i soldi dal gioco (BCE/ Mercati finanziari), restituendoli poi indietro con l’aggiunta degli interessi, laddove la somma di denaro fornita, è però sempre inferiore alla somma di denaro che deve essere resa + gli interessi, ponendo il Banco/Stato in una condizione di perpetua insolvibilità.
Nella modalità a Sovranità monetaria, invece, i soldi che i giocatori/cittadini utilizzano per acquistare i Titoli, a monte sono forniti dal Banco/Stato titolare della sua stessa moneta (è quando nel gioco del Monopoli il Banco utilizza i soldi del gioco): con questo schema, come si può intuire, i soldi distribuiti non sono presi in prestito da nessuno, ergo, lo Stato paga tutto utilizzando i suoi soldi dei quali possiede il potere di stampa illimitata sotto forma di monopolio esclusivo (esempio: Gli USA col Dollaro, l’UK con la Sterlina, il Giappone con lo Yen, la Cina con lo Yuan, l’Italia con la Lira, ecc ecc).

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Modern Money Theory. Circuitismo monetario.

 

 

4) Art.1 Cost: “LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO”, E NON ALLO SPREAD.

I TASSI DI INTERESSE SUI TITOLI, DOVREBBERO ESSERE STABILITI DALLO STATO NELL’INTERESSE PUBBLICO, E NON DAL MERCATO SECONDO L’INTERESSE PRIVATO.

Essendo che nel sistema a moneta fiat, la funzione dei titoli è quella di strumento di controllo dell’inflazione, ciò significa che i tassi di interesse sugli stessi devano essere controllati dallo Stato.
La Stessa costituzione lo specifica:

Art.1 Cost: “La sovranità appartiene al popolo…”

E NON allo spread, determinato dal volere degli speculatori finanziari privati.
Invece attualmente accade che i tassi di interesse siano stabiliti dal mercato di capitali privati.
In tal modo tutte le scelte intraprese dal governo si ritrovano sistematicamente ad essere assoggettate al volere dei mercati nel seguente modo:

“Volete ristrutturare i ponti che cadono?
Volete ricostruire le case dei terremotati?
Volete aumentare le spese per la sanità, per l’istruzione, per i trasporti, per l’energia?”

Ebbene: se tutte queste cose non producono un profitto per gli speculatori, la risposta è:

“Vi attaccate!”

E lo spread sale (NB: Quando invece i soldi servono però a salvare le banche e gli speculatori privati, invece le BancheCentrali intervengono senza limiti senza batter ciglio…) .
Come si può capire, in questa situazione la sovranità NON appartiene più al popolo, in piena violazione dell’Art.1 dei Principi Fondamentali (vedi pag ControLimiti costituzionali).

Scritto da: Cristian Minerva
Fonte: Principi Fondamentali della Costituzione italiana

 

 

5) COME VENGONO STABILITI I TASSI DI INTERESSE SUI TITOLI DI STATO.

DIFFERENZA TRA TASSI STABILITI DALLO STATO, E TASSI STABILITI DAI MERCATI.

Ci sono 2 modi per stabilire i tassi di interesse:

  1. Modalità Costituzionale.
  2. Modalità NeoLiberista.

– Nella modalità Costituzionale, i Tassi di interesse sui Titoli di Stato devono essere stabiliti dallo Stato secondo l’interesse pubblico (Art.1 Cost: “La sovranità appartiene al popolo..” e non allo spread!).
– Nella modalità NeoLiberista, i Tassi di interesse sui Titoli di Stato dovrebbero essere stabiliti dai mercati dei capitali privati secondo la finalità di lucro.
A determinare il fatto che i Tassi siano stabiliti dallo Stato, o meno, è l’operato della Banca Centrale.
Distinguiamo le 2 differenti modalità: Tassi decisi dallo Stato, e Tassi decisi dai mercati.
– Quando i Tassi sono stabiliti dallo Stato, la Banca Centrale si dice in gergo che si comporta da “compratrice di ultima istanza”.
– Quando i Tassi sono stabiliti dai Mercati, la Banca Centrale si dice in gergo che è “indipendente”.
La differente prassi si svolge nel seguente modo:

BC COMPRATRICE DI ULTIMA ISTANZA:

Lo Stato fa una emissione di Titoli.
Poi sempre lo Stato medesimo stabilisce arbitrariamente il tasso di interesse da applicare sui suoi Titoli, e lo fa secondo la finalità del pubblico interesse nazionale.
Siccome l’interesse dello Stato è tenere sotto controllo l’inflazione, lo Stato generalmente fisserà il tasso di interesse dei Titoli uguale al tasso di interesse dell’Inflazione corrente, di modo tale che i cittadini acquirenti dei Titoli metteranno i loro risparmi al riparo dall’erosione inflattiva.
A questo punto, i Titoli vengono offerti sul mercato al Tasso di interesse pre-stabilito.
I cittadini risparmiatori che vogliono proteggere i loro risparmi, comprano i Titoli.
Dopo di che, se una parte dei Titoli resta invenduta, la Banca Centrale nazionale interviene in ultima istanza, comprando lei i Titoli rimasti sul mercato.
In questo modo lo Stato non ha bisogno di aumentare i Tassi di interesse per attrarre compratori, e così i Tassi rimangono al livello pre-stabilito.
Con BC indipendente la faccenda invece cambia.

BC INDIPENDENTE:

Lo Stato fa l’emissione dei suoi Titoli.
Però in quest’altro caso NON è più lui a decidere il Tasso di interesse poiché questo sarà deciso dai mercati attraverso un asta.
Quindi i Titoli vengono offerti all’asta sul mercato dei capitali privati, e i compratori valutano se gli conviene o no comprarli.
Con questa modalità lo Stato sarà costretto ad aumentare via via il Tasso di interesse, per cercare di convincere gli investitori a comprare tutti i Titoli.
Ciò accade perchè la Banca Centrale non si comporta più da compratrice di ultima istanza, ma lascia i Tassi di interesse in balia dei mercati.

RICAPITOLANDO:
– Con BC compratrice di ultima istanza i Tassi sono stabiliti dallo Stato sulla base del pubblico interesse (la sovranità appartiene al popolo).
– Con BC indipendente, i Tassi sono stabiliti dai mercati sulla base del lucro privato (la sovranità appartiene allo spread).

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Modern Money Theory. Circuitismo monetario.

 

 

6) TITOLI DI STATO PER RISPARMIATORI, E TITOLI DI STATO PER SPECULATORI.

A TASSO VARIABILE SONO PER I RISPARMIATORI, A TASSO FISSO SONO PER GLI SPECULATORI

Abbiamo detto che i titoli di Stato sono dei conti correnti fruttiferi che servono a offrire ai cittadini uno strumento di protezione del risparmio contro l’erosione dell’inflazione.
Peccato però che la maggior parte di Titoli di Stato messi in circolo nell’attuale epoca contemporanea (oggi 2018), NON siano Titoli di Stato adatti al risparmio, ma sono Titoli di Stato congeniali alle speculazioni finanziarie, a differenza dell’epoca precedente della Lira (anni ’80) in cui i Titoli di Stato in circolo in Italia erano quasi esclusivamente congeniali al risparmio (sarà un caso?). Vedi tab. a seguire:

E’ da sapere infatti che esistono diverse tipologie di Titoli di Stato, contraddistinte da differenti caratteristiche.
Tutte le tipologie si possono però sostanzialmente raggruppare in 2 differenti tipi:
– I Titoli di Stato congeniali al risparmio.
– I Titoli di Stato congeniali alla speculazione.

TITOLI DI STATO PER IL RISPARMIO:

I Titoli di Stato congeniali al risparmio sono i Titoli a breve scadenza (breve termine significa nell’ordine di 3-6 mesi), oppure anche a scadenza un po’ più lunga a patto che siano remunerati a Tasso di interesse variabile:
I titoli con queste caratteristiche mantengono infatti il valore del capitale invariato (significa che il titolo modifica il suo rendimento al variare del tasso di interesse ma il capitale investito NON subisce svalutazioni o rivalutazioni a seconda delle fluttuazioni del tasso di rendimento).
Esempi di Titoli di Stato congeniali al risparmio sono:
– BOT (Buoni Ordinari del Tesoro): Titoli a breve termine, della durata di 3, 6 e 12 mesi, privi di cedole, il cui rendimento è dato dallo scarto di emissione.
– CCT (Certificati di Credito del Tesoro): Titoli a scadenza più lunga, della durata di 7 anni, ma a tasso di interesse variabile (cioè capitale garantito).

TITOLI DI STATO PER LA SPECULAZIONE:

I Titoli di Stato congeniali alla speculazione sono i Titoli a lungo termine remunerati a Tasso di interesse fisso:
I Titoli con queste caratteristiche infatti implicano una variazione del valore del capitale investito (significa che al variare del tasso di interesse, essendo che il Tasso del Titolo è fisso, quando il Tasso di interesse di mercato sale, il valore del titolo diminuisce, mentre viceversa, quando il tasso di interesse scende, il valore del Titolo sale).
Esempi di Titoli di Stato congeniali alla speculazione sono:
– BTP (Buoni del Tesoro Poliennali):Titoli della durata di 3, 5, 10, 15 e 30 anni, a Tasso di interesse fisso (cioè capitale fluttuante).

NOTA BENE (DIMOSTRAZIONE SPECULAZIONI): Per avere una prova tangibile del funzionamento delle speculazioni finanziarie sui Titoli di Stato (a Tasso fisso), si legga attentamente la pag. Dimostrazione finanziaria.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Modern Money Theory. Circuitismo monetario.  Video su YouTube “IL FURTO DEL DEBITO PUBBLICO, SPIEGATO BENE – Guido Grossi“.

 

 

7) MENTRE BANKITALIA FA L’ASTA MARGINALE, BUNDESBANK CONGELA I BUND INVENDUTI.

IN ITALIA CON L’ASTA MARGINALE GLI INTERESSI SALGONO, IN GERMANIA CON IL CONGELAMENTO DEI TITOLI GLI INTERESSI STANNO GIU’.

E’ regola Europea che i Titoli di Stato emessi dalle Nazioni, all’ASTA PRIMARIA devano tutti quanti essere collocati a libero mercato, senza che le BC Nazionali possano intervenire per acquistare i Titoli del proprio Stato invenduti (come invece nello Stato democratico dovrebbe essere, Art.1: “La Sovranità appartiene al popolo”, e non allo spread).
Accade però che le varie BC non si comportino tutte nello stesso modo.
Ad esempio, BankItalia e BundesBank operano in 2 modi differenti.
– BankItalia opera (o per meglio dire, NON opera) con l’asta marginale.
– BundesBank opera con il congelamento dei Bund.

COME FUNZIONA L’ASTA MARGINALE (ITALIA):

Quando l’Italia emette i suoi Titoli di Stato, questi vengono messi all’asta sul mercato obbligazionario primario, e piazzati al tasso di interesse richiesto dai mercati.
Il collocamento inizia partendo da un tasso di interesse basso, poi quando gli investitori smettono di comprare, lo Stato offre un tasso sempre più elevato, fino a che non è riuscito a piazzare tutti i Titoli.
La particolarità dell’asta marginale sta nel fatto che:
Se durante l’asta i vari Titoli sono stati collocati a svariati tassi di interesse, viene preso come tasso di riferimento il tasso più alto fra tutti, dopo di che questo tasso viene applicato all’intero stock di debito.

COME FUNZIONA L’ASTA DELLA BUNDESBANK (GERMANIA):

L’asta dei bund tedeschi viene gestita dall’Agenzia per il debito (Finanzagentur), la quale durante l’asta di collocamento sul mercato obbligazionario primario, ritira e congela tutti i titoli tedeschi che sono rimasti invenduti.
Tutti i titoli non venduti e ritirati vengono custoditi dalla Bundesbank.
La scusa utilizzata è quella secondo cui:
Non si configurerebbe una monetizzazione del debito (e quindi una violazione dei trattati) in quanto la Bundesbank custodisce i titoli per conto dell’Agenzia del debito, e non immette sul mercato nuova moneta.
Cosa succede ai titoli non venduti sul mercato primario e custoditi dalla Bundesbank?
Tali titoli verranno offerti nei giorni successivi sul mercato secondario (ATTENZIONE: mercato secondario dove per altro interviene anche BCE col Quantitative Easing).
Tale operazione è possibile in quanto i bund, pur non essendo stati sottoscritti sul mercato primario, risultano comunque emessi.
Perché un titolo sia scambiabile successivamente sul mercato secondario è sufficiente, infatti, che risulti emesso sul mercato primario indipendentemente dal fatto che sia stato collocato e quindi sottoscritto.

SAPETE COSA SIGNIFICA QUESTA DIFFERENZA?

Significa in sostanza che:
– La Germania può controllare i tassi di interesse sui suoi Titoli di Stato (sovranità monetaria).
– L’Italia è in totale balia dei mercati finanziari internazionali/esteri (dipendenza monetaria).

Non occorre aggiungere altro.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Ricerca sul WEB alla voce “Bundesbunk interviene su mercato primario”.  Art su EducazioneFinanziaria La Bundesbank interviene sul mercato obbligazionario primario e manipola lo spread?!

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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