Art.1: Sovranità & Piena occupazione

Sequenza degli articoli:

  1. Art.1 Cost: LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO, E NON ALLA BC PIUTTOSTO CHE ALLO SPREAD.
  2. LA SOVRANITA’ MONETARIA E’ PARTE INTEGRANTE DELLA SOVRANITA’, E COME TALE NON PUO’ ESSERE CEDUTA.

 

 

INTRODUZIONE (ControLimiti): Art.1 in sintesi.

Il 1° principio verte sul LAVORO e sulla SOVRANITA’.
I 12 PrincipiFondamentali della Costituzione italiana sono SOVRAordinati a qualsiasi norma/legge di qualsiasi diritto, pubblico, privato, nazionale, internazionale, e in quanto tali NON possono mai essere violati/infranti.

 

 

Art.1 Cost: LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO, E NON ALLA BC PIUTTOSTO CHE ALLO SPREAD.

SPIEGAZIONE ESSENZIALE DELL’ARTICOLO PIU’ CONOSCIUTO A MEMORIA DA TUTTI, MA CLAMOROSAMENTE CAPITO DA NESSUNO.

Il primo art. dei Principi Fondamentali recita:

Art1: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.  La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Analizziamo i 3 aspetti fondanti del principio madre della nostra carta costituzionale:

  1. – LAVORO.
  2. – SOVRANITA’.
  3. – ESERCIZIO DELLA SOVRANITA’.

1) LAVORO (“Repubblica fondata sul lavoro”):

Per lavorare servono i soldi.
Quindi lo Stato deve gioco-forza disporre del potere monetario, per mezzo dei suoi organi di emissione Zecca e BancaCentrale.
Se lo Stato NON dispone del potere monetario, NON può sistematicamente garantire il diritto al lavoro.

2) SOVRANITÀ (“la sovranità appartiene al popolo”):

Uno Stato che NON può disporre del suo potere monetario, e’ uno Stato che NON ha più potere di imperio, poiché dipenderà gioco-forza  dal nuovo soggetto che si ritrova a fornirgli i soldi.
Per questa ragione la Sovranità NON appartiene più al popolo, ma allo SPREAD condizionato dai MercatiFinanziari facenti capo al così detto 1% della popolazione.

3) ESERCIZIO DELLA SOVRANITÀ (“che la esercita nei limiti della Costituzione”):

Il governante democraticamente eletto è anch’egli cittadino italiano, e in quanto tale è anch’egli sottoposto ai limiti della costituzione come tutti gli altri.
Per tale ragione NON ha alcuna facoltà a poter sottoscrivere alcun accordo/trattato che sia in violazione o conflitto con i 12 PrincipiFondamentali, pena l’incostituzionalità degli stessi.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Principi Fondamentali

 

 

2) LA SOVRANITA’ MONETARIA E’ PARTE INTEGRANTE DELLA SOVRANITA’, E COME TALE NON PUO’ ESSERE CEDUTA.

CHE LA SOVRANITA’ MONETARIA APPARTENGA ALLO STATO/POPOLO, E’ SCRITTO NERO SU BIANCO ANCHE NEL SITO DI BANKITALIA.

Andando sul sito Banca d’Italia, nella pag. del sito intitolata “Signoraggio” leggiamo che:

SIGNORAGGIO: “…….. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest’ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell’economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione.
Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l’acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l’iscrizione di attività fruttifere nell’attivo del bilancio, che rendono un interesse.
Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote.
Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato…..”  (continua)

Si osservi bene la frase:
“Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest’ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell’economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione.”

In questa frase si parla di soldi emessi direttamente dallo Stato, in luogo delle Banconote emesse dalla BC.
Si tratta delle così dette Stato-note (quando i soldi sono emessi sotto forma di biglietti cartacei), oppure delle monete metalliche (quando i soldi sono emessi sotto forma di monete appunto).
Quando quindi si sente parlare di emissione diretta di soldi da parte dello Stato, non si stà parlando di una ipotesi irrealizzabile.
Le Stato-note in Italia furono emesse negli anni’70 durante il governoAldo Moro.
Ancora oggi, nell’Euro, i soldi vengono emessi dallo Stato medesimo: Le monete di Euro metalliche sono emesse dalla nostra zecca di Stato, senza bisogno di prenderle a prestito dalla Banca Centrale.

Per quanto riguarda i soldi emessi dalla Banca Centrale, si faccia caso alla seguente frase:
“Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote.   Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato….”

In questa frase c’è scritto nero su bianco che il signoraggio derivante dall’emissione delle Banco-note, è riversato allo Stato, il che vuol dire che è lo Stato a detenere la sovranità monetaria, esattamente come scritto nell’Art1: “La sovranità appartiene al popolo”.
Quindi ricapitolando:

  • – Se lo Stato emette le monete metalliche e le Stato-note, i soldi vengono contabilizzati direttamente in attivo e non c’è nessun interesse da pagare.
  • – Se lo Stato emette i soldi attraverso la sua Banca Centrale, i soldi vengono contabilizzati al passivo con l’aggiunta degli interessi da pagare; gli interessi verranno rigirati dalla Banca Centrale allo Stato medesimo; detto in parole spicciole: è come dire che lo Stato si stà indebitando con se stesso, ovvero, il debito pubblico non esiste (NOTA: la Banca Centrale di Inghilterra ha scritto nero su bianco nel suo bilancio che i soldi forniti allo Stato inglese dalla Banca Centrale nazionale, non corrispondono a debito).
  • – Se lo Stato invece di utilizzare i soldi emessi da lui, si finanzia sui mercati di capitali privati, lo Stato dovrà pagare gli interessi agli investitori privati secondo il tasso di interesse stabilito dai mercati finanziari (la sovranità in questo caso, non appartiene più al popolo, bensì ai gruppi ristretti di persone che detengono/controllano i capitali privati).

DOMANDA:
Ma allora perchè la Banca Centrale invece che essere pubblica (come da cost) e fornire i soldi allo Stato come la sua funzione prevede, è stata privatizzata ed in più costringe lo Stato a doversi finanziare attraverso il mercato dei capitali privati?

RISPOSTA:
Perchè in questo modo, gli interessi dell’1% facente capo alla finanza, possono indebitamente prevaricare gli interessi del 99%.
Peccato che tutto questo sia incostituzionale (vedi pag. “ControLimiti“), ma va avanti così solamente grazie al fatto che i cittadini non ne abbiano consapevolezza.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Sito ufficiale Banca d’Italia

 

 

Maggiori informazioni https://cristianminerva.webnode.page/quadro-giuridico/art-1-sovranita-e-lavoro/