Definizioni, l’ABC

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1. AVANZO PRIMARIO:

E’ la differenza tra le entrate e le uscite dello Stato, al netto degli interessi.
Il risultato sono i soldi che restano per pagare gli interessi sul debito.
I soldi che mancano, saranno coperti dalla così detta spesa a deficit (spesa a deficit NEGATIVO), cioè quella che compone il debito pubblico.
L’avanzo primario è di notevole importanza perchè da l’idea del reale valore della spesa effettiva dello Stato.

 

 

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2. BAIL IN e BAIL OUT:

E’ una normativa che stabilisce la modalità di salvataggio/risanamento di una banca in crisi.
Esistono 2 tipi di salvataggio che cambiano nome a seconda del fatto che i soldi necessari a salvare la banca provengano da fonte interna alla banca stessa o esterna alla banca:

  • BAIL IN: I soldi arrivano da fonte interna. Prevede che in caso di gravi difficoltà finanziarie delle banche siano gli azionisti, obbligazionisti e correntisti della banca stessa a contribuire al salvataggio della società in crisi; eccezione solo per quei clienti delle banche che detengono un deposito inferiore a 100 mila euro, che viene protetto dal Fondo di Garanzia dei Depositi.
  • BAIL OUT: I soldi arrivano da fonte esterna. Prevede che il salvataggio avvenga direttamente da parte dello Stato a mezzo di soldi pubblici/ spesa pubblica.

ATTENZIONE: Il Bail in è incostituzionale.
LArt.47 Cost recita:
“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.”
Ciò significa che:
“Il sistema finanziario NON può venire a mettere le mani su questo risparmio per coprire i buchi del sistema bancario.” (Cit Guido Grossi – ex responsabile dei mercati finanziari BNL).

 

 

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3. BANCA CENTRALE:

Costituisce lo strumento di emissione. E’ l’istituto che si occupa dell’emissione e della gestione della moneta.
A differenza delle altre tipologie di banche, la BANCA CENTRALE può creare moneta dal nulla senza generare un debito nei confronti di qualcun altro.
Le banche tradizionali invece, quando creano della moneta, creano sempre anche un corrispondente debito.

Qui inseriamo un grafico a tutti comprensibile in cui viene raffigurata la cruciale distorsione che caratterizza il sistema Euro-monetario rispetto a quello a sovranità democratica.
A sinistra, in blu, la piramide della moneta in uno Stato con moneta sovrana, a destra, in giallo, la piramide della moneta di un paese che adotta l’euro (Fonte del grafico: dal sito ME-MMT):

Cenno storico: Nel 1981 ci fu il così detto DIVORZIO TRA TESORO E BANCA D’ITALIA. Questo fu il primo atto, del processo di esautorazione dei poteri dello Stato italiano.
Lo Stato perse lo strumento di controllo sui tassi d’interesse dei suoi Titoli, che iniziò seriamente a minare la salubrità della struttura del sistema economico del nostro paese.
Tale atto causò l’impennata dei tassi d’interesse pagati sul debito pubblico (spesa a deficit NEGATIVO) che innescarono  l’aumento esponenziale del volume del debito stesso.

 

 

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4. BANCA COMMERCIALE (O BANCA CONVENZIONALE):

La funzione della banca commerciale è quella di raccogliere il denaro dei risparmiatori, per poi depositarlo come riserva alla Banca Centrale, dopo di che, sulla base di questa riserva, per ogni denaro depositato, le banche commerciali possono erogare nuova moneta creditizia per un valore pari a decine e decine di volte l’unità monetaria depositata.
La differenza tra tasso sui depositi e tasso sui prestiti è il guadagno della banca  (lordo).
In aggiunta, in caso di insufficienza di riserve, le banche commerciali possono chiedere nuovi soldi in prestito alla Banca Centrale, la quale a sua volta erogherà nuove riserve al fine di consentire alla banca commerciale di erogare la moneta creditizia in eccedenza alle sue riserve depositate.
Alle banche commerciali è fatto divieto assoluto di investire i soldi dei correntisti, ma devono obbligatoriamente depositarlo tutto in Banca Centrale.

Nota Bene:  Dal momento che a queste banche spetta il fondamentale compito di erogare quei finanziamenti necessari a fare funzionare e sviluppare l’economia reale, le banche tradizionali non possono fallire ma devono rigorosamente essere garantite da copertura illimitata da parte degli Stati, pena il collasso dell’intero sistema economico.

 

 

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5. BANCA D’AFFARI:

Le banche di investimento invece operano nell’economia “fittizia” comprando e rivendendo partecipazioni di aziende presenti sul mercato.
Comprano azioni di una certa azienda ad un prezzo e poi le rivendono quando le stesse quotano ad un prezzo superiore a quello di acquisto.
Il loro guadagno sta nella differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo di acquisto delle azioni.
Le banche d’affari a differenza delle banche commerciali, non possono chiedere soldi in prestito alla Banca Centrale, ma si devono finanziare sul mercato solamente emettendo obbligazioni.
In oltre le banche d’affari non possono disporre della funzione dei conti correnti di deposito, e non possono nemmeno generare moneta creditizia, funzioni queste appannaggio esclusivo delle banche convenzionali.

Nota Bene: La banca d’investimento non e’ vitale per il sistema economico: I danni del suo fallimento sono simili a quelli provocati dal fallimento di qualunque altra impresa.
ATTENZIONE: Oggi però non è più così!  In seguito alle deregolamentazioni che  hanno consentito alle banche di potersi fondere tra di loro così da divenire un sistema bancario unico (Banca Universale) in cui le Banche singole sono divenute talmente grandi da non potere essere lasciate fallire (TO BIG TO FAIL), anche il fallimento di una banca d’affari è in grado di provocare un domino distruttivo per le economie di tutti gli Stati.
Ancora peggio: l’abolizione della Glass-Steagall, con conseguente fusione dei due differenti mestieri bancari, ha fatto si che la funzione creditizia fosse estesa anche al settore finanziario, invece che restare ad esclusivo appannaggio dell’economia reale così come dovrebbe rigorosamente essere.

 

 

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6. BANCHE CENTRALI NAZIONALI DEI PAESI MEMBRI (o Sistema delle Banche Centrali):

Il Sistema delle Banche Centrali rappresenta essere in Europa lo strumento di coordinamento del sistema Euromonetario.
Abbiamo spiegato che durante l’esercizio di contabilità degli Stati, i soldi vengono continuamente creati e distrutti mediante l’operato della Banca Centrale.
Ciò significa che anche le Banche Centrali delle varie nazioni UE in realtà possono stampare l’Euro, solo che possono unicamente farlo all’interno dei limiti delle entrate realizzate dal proprio Stato.
Quando si tratta di stampare moneta in SURPLUS (quella per effettuare la spesa a deficit per intenderci), questa potrà essere stampata esclusivamente dalla BCE (ergo, la banconota Euro è emessa su decisione della BCE).
E’ così che gli Stati per reperire tale moneta devono andare a prenderla in prestito attraverso l’emissione dei propri titoli di Stato che verranno messi all’asta sui mercati.
Ciò determina che da una parte, gli Stati saranno esposti agli attacchi speculativi (attraverso i così detti CAPITAL FLIGHT), dall’altra che dovranno pagare tassi di interesse che non potranno più essere controllati nell’interesse della pubblica utilità.

 

 

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7. BILANCIA COMMERCIALE:

E’ la differenza fra l’ammontare complessivo delle esportazioni e delle importazioni effettuate dallo Stato nel corso di un anno (o di un determinato periodo).
Possiamo distinguere tre situazioni diverse a seconda del risultato: Avanzo di bilancia, pareggio di bilancia e disavanzo di bilancia.

  • AVANZO DELLA BILANCIA: Le esportazioni sono superiori alle importazioni. Il saldo è positivo con conseguente entrata NETTA di capitali nello Stato (la massa monetaria aumenta).
  • PAREGGIO DELLA BILANCIA: Le esportazioni eguagliano le importazioni.
  • DISAVANZO DELLA BILANCIA: Le esportazioni sono inferiori alle importazioni. Il saldo è negativo con conseguente uscita NETTA di capitali dallo Stato (la massa monetaria diminuisce).

Nota Bene: Dal momento che nel sistema monetario dell’Euro è fatto divieto assoluto agli Stati membri di fare deficit di bilancio (vedi voce “FISCAL COMPACT” nella sezione “Trattati internazionali“), l’avanzo della Bilancia commerciale risulta essere l’unico strumento per inserire nuova moneta AL NETTO nell’economia di uno Stato. Detto in altri termini, se uno Stato in Europa vuole espandere la sua economia, esso deve farlo necessariamente aumentando la propria massa monetaria circolante mediante le esportazioni.

ATTENZIONE: La matematica ci dice che E’ IMPOSSIBILE che tutti i paesi si possano trovare simultaneamente nella posizione di riuscire ad esportare più degli altri, motivo per cui il modello NeoLiberista risulti essere matematicamente irrealizzabile/insostenibile.

 

 

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8. BILANCIA DEI PAGAMENTI:

La bilancia dei pagamenti è un documento che contiene tutti i flussi in ENTRATA e in USCITA di un dato sistema economico. E’ composta da più voci, fra le quali la BILANCIA COMMERCIALE risulta essere la più importante.

 

 

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9. BILANCIO DELLO STATO:

E’ la differenza fra le entrate e le uscite dello Stato nel corso di un anno.
Possiamo distinguere tre situazioni diverse a seconda del risultato:

  • AVANZO DI BILANCIO,
  • PAREGGIO DI BILANCIO,
  • DISAVANZO DI BILANCIO (o DEFICIT).

Nota Bene (IMPORTANTE): A differenza di come viene ingannevolmente fatto credere, il bilancio dello Stato non ha assolutamente il compito di bilanciare i conti della partita doppia dei suoi registri contabili (ENTRATE/ USCITE) per farli quadrare a zero (PAREGGIO DI BILANCIO), ma bensì quello di bilanciare la corretta proporzione monetaria fra la moneta circolante e la quantità di beni (prodotti, lavoro, servizi) che ci sono da acquistare nell’economia.

 

 

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10. BILANCIO IN AVANZO:

Le spese sono inferiori alle entrate. Significa che lo Stato sta ritirando con le tasse più soldi di quanti ne abbia immessi con la spesa. La quantità di soldi in circolo diminuisce.

Nota Bene: Mentre in MICROeconomia un avanzo di bilancio di un qualsiasi soggetto genera un accumulo di moneta nella propria economia individuale, al contrario in MACROeconomia l’avanzo di bilancio di uno Stato produce una diminuzione della moneta nella economia collettiva nazionale (si parla infatti di politiche restrittive).

Ricordate sempre: In MACROeconomia lo Stato con l’ATTIVO di bilancio diminuisce la moneta nella sua economia, mentre espande la moneta facendo PASSIVO/ DEFICIT, ovvero , l’esatto opposto di quello che accade in MICROeconomia per un’azienda o un buon padre di famiglia.

 

 

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11. BILANCIO IN PAREGGIO:

Le spese eguagliano le entrate. Significa che lo Stato ritira con le tasse tutti i soldi inseriti con la spesa.

 

 

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12. BILANCIO IN DISAVANZO O DEFICIT:

Le spese sono superiori alle entrate, dunque lo Stato ritira con le tasse meno soldi di quelli che ha immesso con la spesa.
La quantità di denaro in circolo aumenta.

Nota Bene: In MACROeconomia la spesa a deficit di uno Stato arricchisce l’economia andando ad aggiungere moneta nuova (e dunque nuova ricchezza) alla massa monetaria già circolante (la moneta circolante aumenta appunto).
Nello Stato a moneta sovrana, il disavanzo di bilancio (o deficit) genera la creazione di ricchezza AL NETTO (cioè, soldi che vengono aggiunti ex-novo all’economia senza che questi siano presi in prestito/ sottratti a chiunque altro).
Viceversa nello Stato che non è titolare della propria moneta come nell’Euro, il deficit rappresenta un indebitamento a tutti gli effetti, ovvero i soldi che vengono aggiunti all’economia, sono presi in prestito da qualcun’altro che a sua volta, in questo caso, se ne è dovuto privare.

 

 

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13. CAPITAL FLIGHT:

Tradotto letteralmente significa proprio “Volo dei capitali”.
“E’ lo spostamento di denaro in cerca di maggiori profitti, cioè, flussi enormi di capitali in uscita da un paese, spesso così enormi da incidere su tutto il sistema finanziario di un’intera Nazione” (Citazione: Paolo Barnard, video su youtube “IL VERO POTERE” dal min. 41:18).
Vengono utilizzati per attuare i così detti attacchi speculativi (pagati a carissimo prezzo dai cittadini della Nazione che li subisce) volti a condizionare le scelte nonchè il destino economico di un determinato paese.
Esempi emblematici sono stati gli attacchi speculativi effettuati su Grecia e Italia, attuati per far sostituire i governi eletti democraticamente dai cittadini con quelli tecnici stabiliti dall’Unione Europea.
In questi termini. tali  procedure assumono la connotazione di atti ostili contro la sovranità degli Stati, dando luogo a dei veri e propri GOLPE FINANZIARI.

Nota Bene: “Occorre assolutamente prendere coscienza di cosa si tratta. Grazie alla deregolamentazione dei mercati finanziari, un numero veramente ristretto di gruppi di persone, ha creato un’economia fittizia di prodotti derivati pari a qualcosa come 525milamiliardi di dollari (per avere un riferimento, l’intero PIL deli USA è 14milamiliardi).
Questi gruppi ristretti di persone, oggi, possono muovere delle colossali somme di denaro dall’economia di un paese ad un’altra, che sono talmente grandi, da riuscire a far letteralmente sprofondare l’economia di un’intera Nazione tanto da arrivare a condizionarne anche lo stesso destino.
Ancora peggio, l’incidenza degli operati di queste persone è talmente assoluta, da arrivare a generare con un crack finanziario, il collasso dell’intera economia planetaria, ciò che è successo nel 2008” 
(Citazione: Paolo Barnard).
I CAPITAL FLIGHT sono neutralizzati col funzionamento corretto di una BancaCentrale (DIPENDENTE dalla democrazia del ‘99%) che si comporti da “compratrice di ultima istanza.”

 

 

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14. DEBITO PUBBLICO:

E’ la somma dei deficit di bilancio accumulati dallo Stato nel corso degli anni.
Sono i soldi che lo Stato ha creato e distribuito sotto forma di SPESA PUBBLICA, ma che non ha ancora ritirato indietro con le TASSE.
Tali soldi sono dunque quelli che restano presenti in circolo nel sistema economico del paese, e che si accumulano nelle tasche dei cittadini sotto forma di RISPARMIO PRIVATO.
I debiti pubblici infatti, corrispondono alla somma di tutti i risparmi privati (al netto, ovvero risparmi che non corrispondono al debito di chiunque altro) che si sono aggiunti di anno in anno nell’economia del paese.

Spiegazione approfondita del Debito: Per decifrare in modo intuitivo che cosa sia realmente un debito pubblico, utilizziamo la solita metafora collaudata del gioco del Monopoli.
Nel gioco del Monopoli abbiamo 2 attori che cooperano:
– Da una parte il BANCO (lo Stato) col ruolo di fornire i soldi ai Giocatori,
e
–  Dall’altra parte i GIOCATORI (i cittadini), col ruolo di competere fra di loro per ottenere i soldi forniti dal Banco.
La direzione della moneta va dal Banco verso i giocatori e non viceversa: significa che il banco deve prima distribuire i soldi (con la SPESA PUBBLICA) e solo dopo li può ritirare indietro (con le TASSE), non viceversa.
Quindi molto semplicemente:
Quando il Banco/Stato distribuisce 100 soldi in spesa e poi successivamente ne ritira indietro 90 in tasse, il +10 di soldi che restano in circolo sono i soldi che vengono ingannevolmente chiamati Debito pubblico.
nco fornirà al gioco corrisponderanno ad un debito a tutti gli effetti, debito che sarà tutto a carico dei giocatori vittime del furto monetario.

 

 

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15. GOLD STANDARD (sistema aureo):

In vigore fino al 1971, anno dello scioglimento del Dollar ExChange Standard (Dollaro aureo) instaurato con gli accordi di Bretton Woods nel 1944.
A differenza della moneta moderna fiat, col Gold Standard, uno Stato poteva stampare moneta solo entro i limiti delle riserve auree possedute.
In tempi di Gold Standard, era regola da parte degli Stati emettere a corrispondenza di ogni emissione monetaria, una quantità di valore uguale in titoli di Stato (comunemente detti anche buoni del tesoro), per evitare che i cittadini andassero a convertire le banconote con l’oro prosciugando le riserve auree provocando una “bancarotta”.
Tale procedura dei Titoli di Stato è poi rimasta invariata anche nel successivo sistema a moneta fiat, benché in realtà non ce ne fosse stato più alcun bisogno (ricordiamo che la moneta fiat non è convertibile in oro o altri materiali/ metalli).

 

 

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16. INTERESSI:

Gli interessi rappresentano la somma di denaro che uno Stato deve pagare in più nel momento in cui deve “restituire un prestito” (ricordiamo continuamente che in situazione di moneta sovrana lo Stato in realtà non prende i soldi in prestito da nessuno).
Con la sovranità monetaria, il livello dei tassi d’interesse viene stabilito dallo Stato, a patto però che questo abbia i pieni poteri, ovvero, come avveniva per lo Stato Italiano prima del divorzio fra Tesoro e Banca d’Italia del ’81.
In assenza di sovranità monetaria invece, il livello dei tassi di interesse varierà in funzione dell’affidabilità che uno Stato dimostra di avere; più uno Stato risulta inaffidabile più deve pagare un alto livello di tasso d’interesse.
L’emissione di moneta volta a pagare gli interessi, rappresenta una spesa a deficit NEGATIVO che è una spesa non benefica per l’economia.
Per tale ragione sarà utile per lo Stato che ha i pieni poteri, adottare una politica volta sempre a mantenere i tassi d’interesse sui Titoli di stato molto bassi quasi prossimi allo zero, o cmq in linea con il tasso di inflazione.

NOTA BENE: Quando i  Titoli di Stato sono liquidati/assorbiti dalla BancaCentrale nazionale, la BC rigira gli interessi allo Stato medesimo, relegando il DebitoPubblico a mero giro di partita contabile.

 

 

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17. MONETA FIAT:

Il termine fiat deriva dal latino e tradotto letteralmente significa “CREATO DAL NULLA”, ovvero la moneta fiat è la valuta creata arbitrariamente dal proprio emettitore monopolista sulla base di niente, ne Oro, tanto meno Tasse, men che meno Titoli di Stato, ma sulla base dei prodotti (lavoro, beni, servizi) di pubblico fabbisogno che ci sono da realizzare.
La moneta moderna (fiat money) è la moneta a corso legale non convertibile in oro o altri materiali, non convertibile con altra valuta a un tasso di cambio fisso o tasso di cambio ancorato, ma scambiata a un tasso di cambio sempre variabile/flottante (Nota: un esempio emblematico di tasso di cambio fisso/ancorato è stato il Pesos Argentino ancorato al Dollaro Statunitense).
La moneta moderna assume corso legale (cioè è resa valida) attraverso le tasse, che le conferiscono anche il valore (vedi voce “TASSE”).
Nel 1971 gli USA scollegano il dollaro dall’oro ponendo fine al così detto sistema aureo (meglio conosciuto come “Dollar ExChange Standard”).
A partire dal 1971 tutte le monete degli Stati diventano moneta moderna Fiat (vedi pag. Gold standard vs. Moneta fiat).
Con la propria moneta fiat ciascuno Stato è in grado di auto-prodursi tutti i soldi che servono a soddisfare i propri fabbisogni.
Vale la solita regola della moneta fiat di sempre:

  1. – lo Stato genera per mezzo dei suoi organi di emissione la propria moneta nazionale.
  2. – Con i soldi nazionali ciascuno Stato produce il così detto MADE IN da esportare all’estero.
  3. – L’IMPORT-EXPORT tra gli Stati da luogo ai mercati globali.

Le monete Fiat delle varie nazioni restano in vigore fino a che gli Stati NON ri-vincolino la propria valuta in una Unione monetaria (come ad esempio lo SME/Euro).

– ESEMPI DI MONETA FIAT SONO: Il Dollaro degli USA, lo Yen del Giappone, la Sterlina della Gran Bretagna nonché tutte le monete degli ex Stati sovrani che oggi compongono l’Unione Europea (Lira, Franco, Marco, ecc.).
Anche l’Euro è una moneta fiat, solo che non è sovrana; con l’Euro gli Stati non hanno a disposizione gli strumenti per attuare le proprie politiche monetarie al servizio dei cittadini, ma sono soggetti alle volontà della BCE. La BCE infatti è la proprietaria dell’Euro e come tale ne stabilisce vincoli e limiti (vedi pag “Sovranità monetaria“).

– NOTA TECNICA SULL’INFLAZIONE: Con la moneta sovrana fiat, lo Stato ha piena libertà di spendere a deficit tutti i soldi di cui la sua economia necessita; l’unico vero limite da tenere in considerazione è l’inflazione che può essere generata dalla suddeta spesa, e questo accade SOLAMENTE quando il governo spende oltre la capacità produttiva della sua economia (video su youtube intitolato “COS’E’ L’INFLAZIONE…” e “IL FALSO MITO DEL DEBITO PUBBLICO” a partire dai min 3:30).
In altre parole, quando ogni singola persona in grado di lavorare è occupata e quando tutte le risorse disponibili sono state impiegate (vedi pag “Piena capacità’/Piena occupazione“), solo allora una ulteriore iniezione di spesa a deficit potrà generare inflazione.
***(Per spiegarlo con un esempio figurato:  Se 1 moneta corrisponde ad 1 mela, per produrre nuove mele necessarie a sfamare una popolazione crescente, la BC potrebbe produrre tante monete quante mele ci sarebbero da coltivare; la nuova mela prodotta dà il valore alla corrispondente moneta emessa.
Risultato: 1 mela costa sempre una moneta, fino al raggiungimento della piena occupazione.  ATTENZIONE: a inflazione 0 e debito 0!)***
Il tutto per spiegare che lo Stato fino a quel limite, quello della piena capacità appunto, non solo potrà, ma dovrà spendere per conseguire l’obbiettivo della piena occupazione ottenibile attraverso l’attuazione del così detto PLG, ovvero “Programma di Lavoro transitorio Garantito (vedi articolo “PLG” nella sezione “MACRO3“).

– NOTA TECNICA SULLA FUGA DI CAPITALI:  Altro aspetto fondamentale, è quello per cui in regime di moneta fiat, a dispetto della generale convinzione, cessa di avere luogo un fenomeno molto temuto declamato da tutti come la fuga dei capitali privati, fenomeno intrinseco del vecchio sistema definito Gold Standard.
Quando la moneta era basata sull’oro infatti, accadeva che una persona poteva prelevare l’oro da una determinata nazione e trasferirlo in un’altra; questa procedura rappresentava effettivamente una vera e propria fuga di capitali che abbandonavano un’economia per alimentarne un’altra.
Con moneta fiat (che come detto non è collegata ad oro o altri metalli preziosi fisiologicamente limitati) il fenomeno della fuga di capitali NON può più esistere essendo che la moneta fiat risulta sempre essere ancorata al SistemaMonetario Nazione di appartenenza, anche nel caso in cui i soldi in questione siano detenuti da un soggetto estero e portati nel posto più sperduto del pianeta, piuttosto che nei paradisi fiscali.

  • I Dollari USA restano e resteranno sempre registrati sui conti della FED,
  • gli Yen giapponesi restano e resteranno sempre registrati sui conti della BOJ,
  • le Lire italiane restano e resterano sempre registrate sui conti di BankItalia

e così via; i soldi non scappano ma restano sempre rigorosamente vincolati  sui conti della Banca Centrale della Nazione di riferimento (ovvero sui conti della Nazione emettitrice della valuta in oggetto).
Inutile dire che nel caso di un soggetto che vendesse una valuta in cambio di un’altra (mettiamo Lire in cambio di Dollari, piuttosto che di Franchi svizzeri), il discorso non cambia.
I soldi ceduti infatti, anche in questo caso non sparirebbero e non andrebbero persi come tutti immaginano, ma continuerebbero ad esistere sui conti della Banca Centrale della Nazione emettitrice; semplicemente ciò che si produce è un deprezzamento sui mercati delle valute (FOREX), del valore della moneta ceduta  (cosa che in tal caso peraltro renderebbe più convenienti sui mercati globali tutte le merci della Nazione la cui valuta viene ceduta), e viceversa un apprezzamento della moneta acquistata (cosa che in quest’altro caso renderebbe più costose le merci esportate della Nazione la cui valuta viene comprata).

 

 

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18. PETROLDOLLARI:

Col termmine PetrolDollari si intende la massa di Dollari USA generati dal fatto che il petrolio e alcune materie prime, siano prezzati in Dollari USA.
I PetrolDollari nascono in conseguenza degli accordi stabiliti nel 1944 a Bretton Woods dove si stabiliì che la moneta di riferimento globale sarebbe dovuta essere il Dollaro USA, in luogo del Bancor proposto da Keynes (vedi pag “Bancor“).
L’accordo di Bretton Woods prevedeva che tutte le valute aderenti all’asse atlantico sarebbero state ancorate al Dollaro USA che a sua volta era convertibile a tasso fisso con l’Oro.
In oltre, altro aspetto non meno importante stabilito negli accordi, era che il Petrolio e le materie prime dovevano essere prezzate in Dollari USA (da qui i PetrolDollari).
Il prezzamento del Petrolio e delle Materie prime in dollari si è rivelata una mossa di importanza GeoStrategica fondamentale allorchè nel 1971 il sistema monetario coloniale basato sul Dollaro USA saltò, lasciando gli USA senza un apparente controllo sulle altre valute internazionali.
Invece grazie al fatto che il petrolio le materie prime continuavano, e continuano tutt’ora, ad essere prezzate in Dollari, ciò ha consentito agli USA di continuare a mantenere una posizione monetaria di assoluto vantaggio geostrategico. Si legga con attenzione la pag “Petrolio & Materie prime“.

 

 

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19. PIL – Prodotto Interno Lordo:

“Il PIL può essere espresso come la somma della produzione totale in un dato periodo di tempo.
Tale somma viene espressa in termini monetari e rappresenta la spesa complessiva per l’acquisto di beni e servizi nell’economia e, contemporaneamente, costituisce anche il reddito complessivo “creato” da quella economia.
Pertanto, da questa definizione si può derivare uno dei principi fondamentali della  macro-economia:
La spesa di qualcuno è sempre il reddito di qualcun altro.
In un’economia monetaria infatti ogni spesa si tramuta necessariamente e sempre in reddito.
E, non per caso, il reddito complessivo prodotto da un’economia equivale sempre alla spesa complessiva effettuata da tutti i soggetti che compongono quell’economia. Motivo per cui il PIL non solo misura simultaneamente non solo il reddito complessivo ma anche la spesa complessiva, dal momento che non può esserci reddito per qualcuno senza una spesa equivalente da parte di qualcun altro.” 
[Citazione: Spiegazione tratta dal sito ME-MMT].

Il risultato del valore del PIL(Y) di una Nazione per cui si ricaverà effettuando la somma dei seguenti fattori che sono:
I Consumi(C) + gli Investimenti(I) + la Spesa pubblica(G) + le Esportazioni(X), alle quali si andranno in fine a sottrarre le Importazioni(M),
da cui la formula:
PIL (Y) = Consumi + Investimenti + Spesa pubblica + (Importazioni – Esportazioni).

Nota Bene: Gli sprechi, i sovra-costi della casta, i sovra-costi delle amministrazioni pubbliche, quelli costantemente inquisiti da tutti i benpensanti moralizzatori del caso, sono tutti soldi che, anche se spesi male, vengono comunque sempre conteggiati IN ATTIVO nel computo del Prodotto Interno Lordo dell’economia complessiva della Nazione, contribuendo così anche a migliorarne il relativo rapporto DEBITO/PIL, mentre viceversa i soldi per gli INTERESSI sul debito pubblico (quelli generati dal sistema euro tanto per intenderci), non vengono invece conteggiati nel suddetto computo, così che, in quest’altro caso, il rapporto  DEBITO/PIL ne viene penalizzato, con conseguente peggioramento dei valori degli spread nazionali (vedi voce SPREAD).

Citazione storica: Come sottolineava anche lo stesso John Maynard Keynes: “Ogni volta che qualcuno taglia la sua spesa, sia come individuo, sia come Consiglio comunale o come Ministero, il mattino successivo sicuramente qualcuno troverà il suo reddito decurtato”.

 

 

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20. PNL – Prodotto Nazionale Lordo:

“Abbiamo visto che il PIL è il valore dei beni e dei servizi finali prodotti nell’economia nazionale in un dato periodo di tempo.
Ciò significa che il PIL misura il valore della produzione e  del reddito prodotto su un suolo nazionale che è geograficamente limitato.
Il Prodotto Nazionale Lordo misura invece anche quei redditi prodotti dai residenti di un determinato paese (persone fisiche, imprese, istituzioni) all’estero.
Per esempio, un lavoratore italiano può vivere in Italia ma lavorare all’estero ed essere pagato all’estero. Può fare una consulenza per un’azienda o un governo
straniero e venire pagato da loro, mantenendo però la residenza in Italia.
Questo è un reddito estero da lavoro attivo per l’Italia; viceversa, se l’Italia paga un reddito a un lavoratore non residente si parlerà di reddito estero da lavoro passivo per l’Italia.
La differenza fra attivi e passivi ci dà il saldo netto dei redditi esteri da lavoro.” 
[Citazione: Spiegazione tratta dal sito ME-MMT].

 

 

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21. QUANTITATIVE EASING:

La BancaCentrale è l’organo di emissione che emette la moneta all’origine esente da debito (vedi barzelletta dei marziani nella HomePage).
Col Quantitative Easing (QE) una BancaCentrale “stampa” nuovi soldi, va sul mercato, si presenta ai possessori di Titoli di debito pubblico, glieli compra e di fatto li liquida/estingue, ritirandoli dal mercato.
Il Titolo di debito in mano alla BancaCentrale diventa un puro giro di partita doppia contabile, essendo che gli interessi sui titoli vengono girati dalla BC allo Stato medesimo.

 

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22. REDDITO DI CITTADINANZA:

Il reddito di cittadinanza, detto anche reddito di base incondizionato o reddito di sussistenza o reddito minimo universale, è un’erogazione monetaria, a intervallo di tempo regolare, distribuita dal governo a tutte le persone dotate di cittadinanza e di residenza nella Nazione (NB: è ammortizzatore sociale passivo di matrice NeoLiberista) .
Si tratta di moneta erogata a fronte di nessun lavoro prodotto in contropartita (Spesa a Deficit NEGATIVO), e che in quanto tale produce inflazione.
L’idea alla base del reddito di cittadinanza è quella di fornire un mezzo monetario di sussistenza in grado di garantire al cittadino un potere di acquisto minimo indispensabile per poter sopravvivere dignitosamente.
In una società di matrice liberista in cui lo Stato è pressoché assente e i cittadini/lavoratori tendono ad essere sempre più sottopagati o disoccupati, il reddito di cittadinanza assolve in oltre ad una funzione di tutela dell’ordine pubblico/sociale, il quale in condizioni del genere, rischierebbe di essere messo in crisi dalla presenza di ampie fasce di popolazione al di sotto della soglia di sussistenza (Friedrich von Hayek).

ATTENZIONE: Il reddito di cittadinanza va contro i principi del funzionamento della moneta moderna fiat.
Infatti come è facile intuire , non ha senso erogare soldi/reddito a fronte di nulla prodotto in contropartita, quando con gli stessi soldi/reddito è possibile impiegare i disoccupati a produrre tutto ciò che manca o serve nell’economia (vedi voce Spesa a Deficit POSITIVO).

NOTA BENE: La Costituzione Italiana pone al numero 1 dei suoi articoli il LAVORO. Infatti la Costituzione italiana è fondata sulla base dei sistemi monetari moderni, cosa che la rende all’avanguardia rispetto a tutte le altre costituzioni di matrice più liberale/neoliberista.
In sostanza l’Art.1 impone che lo Stato deva garantire il lavoro a tutti i cittadini , cosa che è possibile soltanto a patto che lo Stato disponga della sua moneta in modo pressoché illimitato (sovranità monetaria), differentemente senza soldi, lo Stato non può materialmente attuare il principio fondante la sua Costituzione.

 

 

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23. SALDI SETTORIALI:

Sono i bilanci che stanno alla base della MACRO-economia di uno Stato (NOTA STORICA: i Saldi Settoriali si devono a Winne Godley, MACROeconomista UK).
I Bilanci settoriali rappresentano l’andamento monetario all’interno dei settori che compongono l’economia di una Nazione.
L’economia di ogni Nazione infatti è composta “internamente” da due settori ben distinti, + un terzo settore “esterno” definito settore estero:

  1. – SETTORE GOVERNATIVO: lo Stato, ovvero il settore Pubblico, ovvero settore del Banco nel gioco del Monopoli,
  2. – SETTORE NON GOVERNATIVO:  il settore privato, in cui i privati competono per ottenere i soldi distribuiti da Banco/Stato.
  3. – SETTORE ESTERO:  è rappresentato dalla bilancia commerciale import/export, ovvero la differenza fra importazioni ed esportazioni realizzate dalla Nazione nell’arco di un anno (o di un determinato lasso di tempo),  Il settore estero in sostanza tiene conto dei soldi che la Nazione cede oppure ricava dalle altre Nazioni mediante  l’import-export (con l’export i soldi sono ottenuti, mentre con l’import i soldi sono ceduti).

L’analisi dei saldi settoriali mette in luce gli spostamenti dei soldi in entrata e in uscita tra  i vari settori, laddove ad ogni uscita di soldi da un determinato settore corrisponderà sempre una equivalente entrata di soldi in un altro settore, e viceversa.
I saldi dei 3 settori in ciascuna Nazione sommati tra di loro è sempre 0.
Allo stesso modo, anche tutti i saldi di tutte le Nazioni a livello globale, è 0 (questo perchè come detto, l’aumento del saldo estero di una Nazione implica sempre sistematicamente la diminuzione in pari misura del saldo estero di un altra Nazione).

TABELLA DIMOSTRATIVA: I Saldi settoriali dei 2 settori interni alla Nazione (SETTORE GOV e SETTORE PRIV) sono facilmente decifrabili osservando la tabella seguente:

SETTORE PUBBLICO (Stato)
– USCITE (Spesa Pub.): -100
– ENTRATE (Tasse):       +50
Risultato (Debito Pub.): -50

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SETTORE PRIVATO (Cittadini-Famiglie-Imprese)
– ENTRATE (Spesa Pub.): +100
– USCITE (Tasse):              -50
Risultato (Risparmi Priv.):+50

Come si può notare (laddove uno Stato Spende 100 e ritira in Tasse 50):
Il +50 di soldi in SURPLUS lasciati in circolo nell’economia, corrispondono specularmente al -50 di soldi di DEFICIT registrati nel bilancio dello Stato (Ergo: i deficit/debiti pubblici corrispondono al centesimo ai risparmi privati).

Per quanto riguarda il SETTORE ESTERO invece avremo che:
Se una Nazione effettua esportazioni verso un altra Nazione per un valore di 100 e contemporaneamente riceve dalla stessa Nazione importazioni per 90, significa che il saldo del SETTORE ESTERO vanterà un +10 che si aggiungerà all’economia.
Ovviamente il +10 di SURPLUS della Nazione esportatrice, corrisponderà ad un -10 di DEFICIT registrato dalla Nazione importatrice; laddove, alla crescita di un paese come detto corrisponde sempre una decrescita di un altro paese.
Gli unici SURPLUS che non producono passivo/perdita nei confronti di chiunque altro, sono solo ed unicamente quelli realizzati a mezzo di moneta di Stato prodotta/fornita dal SETTORE PUBBLICO di ciascuna Nazione, attraverso il famoso DEFICIT PUBBLICO, che è quello vietato dall’Unione Europea.

NOTA BENE: In Europa è stato posto il divieto agli Stati di poter aggiungere soldi alle proprie economie mediante i loro deficit governativi; per tanto, essendo escluso il canale del SETTORE GOVERNATIVO, alle Nazioni non resta che aggiungere soldi mediante l’unico canale rimasto del SETTORE ESTERO.

 

 

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24. SPESA A DEFICIT:

E’ la spesa che eccede l’ammontare delle entrate.
Insieme alle TASSE, rappresenta lo strumento di regolazione con cui lo Stato modifica la quantità di denaro circolante presente all’interno della sua economia (Nota esemplificativa: paragonando l’economia ad un enorme serbatoio che si riempie e si svuota di liquidità, la spesa a deficit è come se fosse il RUBINETTO DI CARICO).
I soldi per effettuare la spesa a deficit sono quelli che in Europa gli Stati non possono stampare.
Possiamo distinguere due tipi di spesa a deficit:

  1. SPESA A DEFICIT POSITIVO: E’ la spesa produttiva salutare per l’economia, una spesa volta a produrre posti di lavoro o qualsiasi tipo di prodotto, bene o servizio che può essere venduto sul mercato, che dia un controvalore alla moneta stessa emessa dello Stato. L’emissione di denaro per affrontare tale spesa non genera inflazione. Ripetiamo: La spesa a deficit positivo NON genera inflazione.   E’ fondamentale comprendere questo concetto: il funzionamento della moneta moderna ruota tutto attorno a questo cardine (vedi “PLG” nella pag “MACRO 3“).
  2. SPESA A DEFICIT NEGATIVO: Al contrario, è la spesa improduttiva che non crea alcun bene in contropartita. Alcuni esempi sono le spese per gli ammortizzatori sociali PASSIVI, come le casse integrazioni, i sussidi per la disoccupazione o i redditi di cittadinanza (vedi “PLG” nella pag “MACRO 3“), perché sono una remunerazione in cambio di nessun lavoro prodotto. Questo tipo di spesa non è salutare perché genera inflazione.

Nota Bene: Il sistema Euro adotta uno schema di funzionamento preposto espressamente a convertire buona parte (o totale) della spesa a deficit affrontata dagli Stati, in spesa a deficit Negativo (rappresentata dagli interessi sul debito pubblico), con ripercussioni estremamente nocive sull’equilibrio del sistema stesso.
Si consideri che attualmente l’Italia sta facendo deficit per pagare gli interessi sul debito pubblico, per cui, prendendo in prestito altri soldi per pagare i suddetti interessi, siamo vittime di un circolo vizioso che ci sta facendo pagare gli interessi sugli interessi.

 

 

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25. SPREAD:

In Europa è la differenza del livello di rendimento tra un’obbligazione di uno Stato membro, con l’obbligazione dello Stato membro che fra tutti ha il rendimento più basso (in questo momento è la Germania il paese di riferimento).
Detto in un altro modo è la differenza tra quanto costa indebitarsi all’Italia piuttosto che a un altro Stato membro rispetto alla Germania.

 

 

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26. TASSE:

A dispetto della generale convinzione, la funzionalità delle tasse NON è quella di finanziare la spesa pubblica ma bensì quella di drenare liquidità.
Sono lo strumento che (insieme alla spesa a deficit), lo Stato utilizza per regolare la quantità di moneta circolante presente all’interno della sua economia  (Nota esemplificativa: paragonando l’economia ad un enorme serbatoio che si riempie e si svuota di liquidità, le TASSE è come se fossero il RUBINETTO DI SCARICO).
Svolgono 4 funzioni fondamentali:

  1. Sono lo strumento attraverso il quale la moneta assume il corso legale. I cittadini conferiscono valore alla moneta nel momento in cui si sviluppa una domanda per una valuta, di per se priva di valore, che devono reperire per pagare le tasse. La moneta moderna è “guidata” dalle tasse (Cit: Mathew Forstater, MACROeconomista USA).
  2. Servono per regolare la quantità di denaro in circolo regolando di conseguenza il valore della moneta stessa; quando lo Stato sottrae denaro con le tasse, rende la moneta meno reperibile e di riflesso questa si apprezza (potere di acquisto).
  3. Attraverso le tasse lo Stato può pilotare le politiche economiche del paese agevolando o penalizzando taluno o l’altro settore, oltre che operare sulla redistribuzione della ricchezza.
  4. Servono a limitare/contenere l’eccessiva espansione economica (e dunque di potere) di taluni determinati soggetti, onde impedire ai medesimi di arrivare a poter competere col potere dello Stato stesso, o peggio ancora di riuscire perfino a dominarlo, minando così l’essenza stessa della democrazia (esattamente ciò che oggi il neo-liberismo sta producendo con le multinazionali!. Vedi video su youtube intitolato “LA STORIA DEI CITTADINI E LE MULTINAZIONALI”.

Nota Bene: Nel sistema Euro, l’ammontare delle entrate fiscali, rappresenta il limite (stabilito dalla BCE) oltre il quale lo Stato membro non può stampare moneta per affrontare la SPESA A DEFICIT; tale moneta dovrà invece essere reperita attraverso la forma di indebitamento dei TITOLI DI STATO.

 

 

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27. TASSO DI SCONTO:

E’ il tasso di interesse che la Banca Centrale applica alle banche commerciali quando queste chiedono alla BC nuovi soldi in prestito per aumentare le proprie riserve momentaneamente insufficienti.
In alternativa, in caso di fabbisogno monetario, le banche possono evitare di chiedere i soldi in prestito alla BC grazie alla possibilità di prendere i soldi a prestito dalle altre banche sul mercato interbancario (Euribor) dove però pagheranno a queste un tasso di interesse superiore rispetto a quello che si paga sui soldi prestati dalla Banca Centrale.

NOTA BENE: Questa prassi del prestito interbancario, ovvero la prassi che vede le banche prestarsi i soldi tra di loro evitando di chiedere soldi in prestito alla BC, mette le banche commerciali private nella posizione di poter by-passare la Banca Centrale la quale si ritrova ad essere estromessa dalla sua funzione di regolatore del credito (in piena violazione dell’art 47. della Cost. italiana in cui invece si stabilisce che: “La Repubblica disciplina, coordina e controlla la funzione del credito”, e non le banche private).
A conferma di ciò, il Governatore (ex) della Banca Centrale di Inghilterra ha dichiarato che: “Nella creazione di moneta, il ruolo di gran lunga maggiore è quello delle Banche private”.
Quindi quando si sente dire che la Banca Centrale o lo Stato hanno il controllo sulla massa monetaria circolante, questa affermazione è smentita dai fatti.

 

 

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28. TITOLI DI STATO (vedi anche art “BILANCIO DELLO STATO – Titoli di Stato” nella sezione “MACRO3”) :

Sono dei conti di risparmio, ovvero dei conti correnti fruttiferi su cui lo Stato garantisce degli interessi.
Nei sistemi monetari in cui gli Stati sono emettitori della propria moneta (sempre a patto però che questa moneta non sia vincolata/ancorata ad altra valuta o metallo prezioso), i Titoli di Stato non servono in alcun modo a finanziare la spesa a DEFICIT, cioè quella porzione di spesa pubblica che si trova ad eccedere l’ammontare delle entrate fiscali.
Sono un residuo del vecchio sistema aureo Gold Standard.
Venivano emessi per drenare risorse monetarie dall’economia della Nazione, scongiurando il pericolo che in caso di improvvisa crisi tutta la gente si potesse precipitare in banca a convertire le proprie banconote con l’oro prosciugando le riserve auree, cosa che avrebbe causato la banca rotta dello Stato con conseguente paralisi dell’intero sistema.
Oggi tale necessità non esiste più dal momento che la moneta moderna non è più convertibile in oro.
I titoli dunque potrebbero tranquillamente essere eliminati!
Ciò non avviene per concessione fatta alle banche/ mercati finanziari che li utilizzano per costruirci sopra il loro indotto.
Così i titoli oggigiorno (nei paesi in cui lo Stato ha pieni poteri), vengono utilizzati come strumento monetario di controllo dei tassi d’interesse, mediante un complesso meccanismo.

FUNZIONE DEI TITOLI (SOSTEGNO DEI TASSI): Attraverso il controllo dei tassi di interesse sui suoi titoli, uno Stato è in grado di mantenere i risparmi dei propri cittadini al riparo dall’erosione provocata dall’inflazione, semplicemente mantenendo il valore dei tassi dei titoli in linea col tasso di inflazione corrente.
Per fare un esempio: Se ad esempio l’inflazione è al 5%, lo Stato fissa il valore dei suoi titoli al 5%, e in tal modo il risparmiatore che “parcheggia” i suoi risparmi sui titoli (acquisto di BOT e CCT), manterrà il valore del suo capitale inalterato nel tempo ***(ATTENZIONE: Proprio in questo esatto frangente del “parcheggio” del risparmiatore privato, risulta facile osservare come di fatto l’acquisto di titoli, non rappresenti una forma di indebitamento da parte dello Stato, quanto come detto la semplice tutela del risparmio privato dall’erosione dell’inflazione)***.
Con tale procedura in oltre, lo Stato è in grado di fissare al contempo anche il tasso di riferimento a cui si dovranno effettuare tutte le operazioni bancarie/ finanziarie:
Infatti , una volta che lo Stato avrà stabilito che il tasso di riferimento da lui deciso deva essere il 5% (5% scelto come visto in base al valore dell’inflazione corrente), tutti gli operatori presenti sul mercato, se vorranno attirare a loro volta investitori, saranno obbligati ad offrire più del 5% offerto dallo Stato.
Tale procedura prende il nome di “sostegno dei tassi di interesse”.

Nota Bene: Nel sistema Euro, gli Stati membri sono stati privati del potere di controllo di questo strumento dal momento che i loro Titoli di Stato vengono messi all’asta sui mercati dei capitali, facendo si che saranno questi ultimi ad avere il controllo del livello dei tassi d’interesse.
Il vero problema però nasce dal fatto che gli Stati membri non possono stampare la moneta per affrontare la spesa a deficit che origina i Titoli, motivo per cui i TITOLI DI STATO nell’Euro rappresentano una forma di indebitamento a tutti gli effetti.

Puntualizzazione MMT: Come spiegato, il sistema monetario a moneta fiat (MMT) non necessita di Titoli di Stato dal momento che lo Stato emettitore monopolista ha capacità illimitata di emissione della propria valuta sulla base di niente, ne Oro, tanto meno Tasse, men che meno Titoli di Stato appunto, essendo la moneta fiat non collegata a metalli preziosi o ad altra valuta che ne limiti/vincoli la disponibilità.
La Mosler Economics (la quale ricordiamo si basa sulla MMT) pertanto come è facile intuire, prevede espressamente l’ABOLIZIONE dei Titoli di Stato quali strumenti obsoleti, dannosi per l’equilibrio del ciclo stesso, atti solo a trasformare porzioni sempre più grandi di economia reale in economia fittizia, improduttiva e a vantaggio di pochi.
Qual’ora “l’artificio” contabile dei Titoli potesse essere eliminato, la nuova determinazione dei tassi di interesse, verrebbe attuata invece mediante un più congeniale coordinamento fra governo e Banca d’Italia, volto ad assicurare un mantenimento dei tassi, sulla base del solo pubblico interesse (per approfondimenti si veda il “PROGRAMMA ME-MMT DI SALVEZZA ECONOMICA PER L’ITALIA“).

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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