Storia: Omicidio Mattei (’62)

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: L’omicidio Mattei in sintesi.
  1. BREVE INQUADRAMENTO STORICO.
  2. LE RAGIONI DELL’OMICIDIO.
  3. IMPLICAZIONI LEGATE ALL’UCCISIONE DI MATTEI.
  4. NINO GALLONI (nel 2017): “MATTEI FECE DEGLI ACCORDI CON I PAESI PRODUTTORI DI PETROLIO CHE NON ANDAVANO BENE AI NOSTRI ALLEATI.”

 

 

INTRODUZIONE: L’omicidio Mattei in sintesi.

L’aereo di Enrico Mattei (di ritorno dalla Sicilia) fu sabotato e precipitò la notte del 2 novembre 1962.
Le recenti perizie hanno dimostrato che fu sistemata una carica di tritolo azionata con l’apertura dei carrelli durante la manovra di atterraggio all’aeroporto di Milano-Linate.

 

 

1) BREVE INQUADRAMENTO STORICO.

SINTESI TRATTA DAL SAGGIO “STRATEGIA DELLA TENSIONE” di Michele Barozzi.

Dal saggio “Strategia della tensione” di Maurizio Barozzi: L’Italia per via della sua posizione altamente GeoStrategica al centro del Mediterraneo, è sempre stata un territorio oggetto di contesa da parte di tutte le forze mondiali, soprattutto da parte delle nostre forze alleate (USA in testa), spesso con modalità NON convenzionali politicamente scorrette.

La strategia GeoPolitica perseguita dalle forze nostre alleate contro l’Italia seguiva una duplice finalità:

  1. – Da un lato quello di impedire l’evoluzione del sistema politico italiano, cioè, impedire che la politica italiana si spostasse verso sinistra con possibile fuori-uscita dell’Italia dalla NATO (questo era l’obbiettivo maggiormente perseguito dagli USA per via della Guerra Fredda).
  2. – Dall’altro (quello di cui si parla pochissimo) quello di porre un freno all’emancipazione della sovranità italiana per contenere uno straripamento di una potenziale egemonia italica sul Mediterraneo, quindi Africa e Medio-Oriente (questo era l’obbiettivo maggiormente perseguito da Inghilterra e Francia per via delle loro colonie in quei territori).

In entrambi i casi, si trattava di neutralizzare la sovranità italiana a qualsiasi costo e con ogni mezzo.
Tra i mezzi visti ci sono:

  • – La Strategia della tensione (per mezzo delle stragi di Stato).
  • – La sottrazione della sovranità monetaria (per mezzo del SistemaEuroMonetario).
  • – La sottrazione dell’autonomia industriale (per mezzo delle privatizzazioni di tutti gli asset pubblici strategici).

In seguito all’attuazione di questa mirata strategia, l’Italia dal 1945 e fino a tutt’oggi, è stata, dapprima depotenziata, e infine definitivamente privata di ogni sua sovranità e indipendenza..

 Scritto da: Sintesi tratta dal saggio “Strategia della tensione” di Maurizio Barozzi.

 

 

2) LE RAGIONI DELL’OMICIDIO.

IMPEDIRE L’EMANCIPAZIONE ECCESSIVA DELL’ITALIA.

Nel Mattei 1945 fu nominato commissario liquidatore dell’Agip, creata nel 1926 dal regime fascista; invece di seguire le istruzioni del Governo, riorganizzò l’azienda, fondando nel 1953 l’Ente Nazionale Idrocarburi (ENI), di cui l’Agip divenne la struttura portante. Sotto la sua guida, l’ENI diventò una multinazionale del petrolio, protagonista del miracolo economico postbellico (da Wikipedia).

Durante gli anni ’50 Mattei alla presidenza dell’ENI, stava lavorando al piano di sviluppo energetico che avrebbe consentito all’Italia di conquistare una importante indipendenza energetica nei confronti dei paesi suoi alleati dell’Asse atlantico /NATO, USA in primis,  sia sul piano dell’energia Nucleare, che su quello degli idrocarburi/petrolio.

In particolare negli anni 50 Mattei si recò dai paesi arabi produttori di petrolio per stringere accordi di fornitura di idrocarburi con condizioni molto più favorevoli di quelli proposte dalle altre potenze competitor alleate e non.

Per quello che l’indipendenza energetica italiana comportava sul piano GeoPolitico strategico, nonchè sul piano economico riguardo gli interessi delle così dette 7 sorelle petrolifere, Mattei fu eliminato e il suo piano di sviluppo compromesso.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

3) IMPLICAZIONI LEGATE ALL’UCCISIONE DI MATTEI.

CON L’UCCISIONE DI MATTEI VENNE CASTRATO IL PIANO DI SVILUPO ENERGETICO ITALIANO.

La morte di Mattei rappresenta una svolta chiave nell’economia italiana in quanto la strategia nazionale perseguita dall’ENI nel dotare il nostro paese di una adeguata indipendenza energetica, subì una brusca frenata, lasciando l’Italia, a differenza delle altre potenze, in balia di una dipendenza energetica estera fortemente accentuata.
Se Mattei non fosse stato ucciso, l’Italia non avrebbe sofferto gli shock petroliferi degli anni 70 nella misura in cui poi si è verificato (vedi voce “Shock petroliferi 1973 e 1979”).
Si tratta di un passaggio cruciale, visto che l’inflazione causata dagli shock petroliferi, fu poi usata come scusa per giustificare il Divorzio tra Tesoro e BankItalia nel 1981.

NotaBene Da notare che l’interruzione del piano di sviluppo energetico ha in parallelo condizionato il così detto miracolo economico italiano che proprio a partire dall’anno dell’omicidio Mattei, volse sistematicamente al tramonto.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

4) NINO GALLONI (nel 2017): “MATTEI FECE DEGLI ACCORDI CON I PAESI PRODUTTORI DI PETROLIO CHE NON ANDAVANO BENE AI NOSTRI ALLEATI.”

RELAZIONE DELL’EX FUNZIONARIO DEL MINISTERO DEL BILANCIO DELLA PRIMA REPUBBLICA.

NINO GALLONI (nel 2017):  (min. 9:20) “Ai tempi del primo dopoguerra l’Italia era prima in Europa per quanto riguardava il nucleare.
Il primo reattore civile è italiano, addirittura era stato promosso dall’ENI.
Però su questo cominciano ad arrivare i veti dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti supportati dalla Francia (Nota: motivo per cui l’asse atlantico pressò l’Italia per dismettere l’ENI [n.d.a.]):
‘Voi dovete sviluppare il petrolio perché dovete continuare ad essere una nazione importatrice di petrolio’.
Allora si fa di mezzo Mattei con l’ENI (Nota: Mattei che avrebbe dovuto di facciata dismettere l’ENI) il quale fece un mezzo bluff con l’intento di mantenere l’ENI integra.
Il punto è che una volta che ottiene l’appoggio politico per portare avanti l’azienda pubblica, lui va in Medio Oriente, tratta con iraniani, contemporaneamente gli Stati Uniti compiono il fatale errore di buttare giù MossaDeck, quindi si crea una spaccatura tra gli americani e gli italiani che questi popoli poi apprezzeranno nei decenni successivi dandoci le concessioni, e in cambio di queste concessioni, a differenza degli inglesi dei Francesi degli americani e degli olandesi, gli italiani lasceranno il grosso dei profitti ai locali, conquistando grande importanza e celebrità, e questo ci consentiva di contenere il costo dell’energia che pesò fino a tutti gli anni 70 sul PIL per oltre il 25 per cento.”

Fonte per NINO GALLONI:

 

 

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Cristian Minerva

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