Art.81: Equilibrio di bilancio

Sequenza degli articoli:

  • 1) Art.81 Cost: IL PAREGGIO DI BILANCIO E’ IN CONFLITTO CON 19 ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE, COMPRESI I PRINCIPI FONDAMENTALI.
  • 2) IL PAREGGIO DI BILANCIO E’ UN’APPLICAZIONE PRATICA DI ORDOLIBERISMO.
  • 2) PARODIA DELL’INCUBO DI UN CONTABILE – KEYNES.
  • 3) PREMI NOBEL RIUNITI CONTRO IL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE.

 

 

Art.81 Cost: IL PAREGGIO DI BILANCIO E’ IN CONFLITTO CON 19 ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE, COMPRESI I PRINCIPI FONDAMENTALI.

NON SOLO LA RIFORMA E’ INCOSTITUZIONALE, MA E’ STATA FATTA DA UN GOVERNO TECNICO CHE NON AVEVA TITOLO A POTERLA PROMULGARE.

Art.81 Cost:  Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.

Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.

Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.

Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.

L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.

Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale.

L’Art. 81 è quello del famigerato Pareggio di Bilancio che sta tenendo in scacco permanente l’economia nazionale (per capire di cosa si tratti si legga attentamente la pag Manovre economiche).
La modifica dell’Art.81 è in “tandem” con la modifica dell’Art.97 che impone l’equilibrio dei bilanci delle pubbliche amministrazioni.

Art.97 Cost: Le pubbliche amministrazioni (2), in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico (3).

Queste riforme costituzionali sono illegittime poichè in contrasto con ben 19 articoli della Costituzione compresi i principi fondamentali, dunque in violazione dei così detti ControLimiti costituzionali (Sentenza N°86 del 2012 Corte Cost. Sentenza N°238 del 2014 Corte Cost. Sentenza N°275 del 12/2016 Corte Cost.).
Non solo:
Il governo che ha effettuato le riforme, NON era neppure un governo in carica a seguito di regolari elezioni democratiche, bensì si trattava di un governo tecnico istituito arbitrariamente dall’UE a seguito della crisi di governo indotta a mezzo di attacco speculativo allo spread.
Lo ha confessato il senatore del gov Berlusconi, in qualità di testimone oculare al momento dei fatti.

MASSIMO GARAVAGLIA: “Monti viene fatto Senatore a vita il 9 di novembre (2011).
Il 10 siamo in Commissione di  Bilancio a chiudere la finanziaria, e quello stesso giorno vengono a interrogarci gli ispettori della BCE della Banca Centrale di Bruxelles, perchè eravamo sotto inchiesta.
E ci interrogano il presidente Giorgetti alla Camera, e Arzolini al Senato, i presidenti e i vicepresidenti delle 2 commissioni.
Niente….
Ci fanno tutto il loro bell’interrogatorio, alla fine l’ultima domanda è:
‘Ma voi sosterrete il governo Monti?!’
Noi abbiamo risposto:
‘Mah… Vedremo.  C’è un governo in carica, se cade, vedremo chi verrà nominato e decideremo.’
EMISSARI BCE: “No no no!  Verrà fatto il Governo Monti.  Voi lo sosterrete?!”
GARAVAGLIA: “Al che ti girano un po’ i santissimi e gli dico:
‘No… Non funziona così. Noi siamo stati eletti in una maggioranza, se la maggioranza non sta più impiedi, si va , si vota, e il popolo decide chi governa.”
EMISSARI BCE: “No!  Non ci siam capiti. Se non sostenete il Governo Monti, noi non compriamo i vostri titoli per 2 mesi, e voi andate in fallimento!”
GARAVAGLIA: “Ok, questo è giovedì 10 Novembre.
Venerdì noi chiudiamo la finanziaria al Senato, poi va alla Camera, Stefano con gli altri la vedono la domenica, e lunedì viene incaricato Monti, martedì è premier.
Tutto bello semplice, quindi….
Questo discorsetto che è stato fatto a noi, evidentemente è stato fatto anche ad altri leader, ai leader politici, noi eravamo solo interrogati in quanto tecnici della materia, tantè che all’inizio anche Di Pietro era per il sostegno a Monti perché ci aveva creduto anche lui a questo ricatto dello Spread, e così è andata.
Tra l’altro se uno va a vedere gli acquisti di titoli in quelle settimane, casualmente non ci sono stati acquisti di titoli, lo Spread è schizzato su, poi è andato giù…
Insomma: Tutto ben orchestrato!”

Stesso discorso per il Pareggio in bilancio, come confessato dal Ministro della Giustizia del gov Renzi, Andrea Orlando, anch’egli testimone oculare al momento dei fatti.

ANDREA ORLANDO: ” Oggi noi stiamo vivendo un enorme conflitto tra democrazia ed economia.
Oggi sostanzialmente, poteri sovranazionali sono in grado di bypassare completamente le democrazie nazionali, e mettere i parlamenti democratici di fronte al fatto compiuto.
Faccio un esempio:
La modifica , devo dire abbastanza passata sotto silenzio, della costituzione per quanto riguarda il tema dell’obbligo del PAREGGIO IN BILANCIO, non fu il frutto di una discussione nel paese,  fu il frutto del fatto che ad un certo punto la Banca Centrale Europea disse:

‘O METTETE QUESTA CLAUSOLA NELLA VOSTRA COSTITUZIONE, O ALTRIMENTI CHIUDIAMO I RUBINETTI E NON CI SONO GLI STIPENDI ALLA FINE DEL MESE!’

Io devo dire che è una delle scelte di cui mi vergogno di più.
Io penso che sia stato un errore approvare quella modifica.
Non tanto per il merito che pure è contestabile, ma per il modo in cui si arrivò a quella modifica di carattere costituzionale.”
ZAGREBELSKY: “Ma non vi siete accorti??”
ANDREA ORLANDO: “E non vi siete accorti…. No no, io dico soltanto questo: Non cito questo caso  per il merito. cito questo caso per il fatto che in fondo si è trattato del fatto che una democrazia, questa, come la Grecia, come altre, SONO STATE MESSE DI FRONTE A DEI FATTI COMPIUTI che si erano determinati in ambiti di carattere finanziario…”

Nonchè l’ex ministro del tesoro del gov. Obama, Timoty Geithner:

TIMOTHY GEITHNER: “Alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per costringere Berlusconi a cedere il potere. Ma a Obama disse: ‘Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani’.(…)
Ad un certo punto, in quell’autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere – svela oggi Geithner – volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato”. (…)

In Sostanza: La confessione di un vero e proprio colpo di Stato!

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti:  Video su YouTube IL MINISTRO ANDREA ORLANDO (PD) CONFESSA: GOVERNO RICATTATO DALLA BCE SUL PAREGGIO DI BILANCIO .  Video su YouTube LA PROVA DEL GOLPE – E STATA LA TROIKA! .   Art  USA, L’EX MINISTRO DEL TESORO: “NEL 2011 COMPLOTTO CONTRO IL CAV”.

 

 

2) IL PAREGGIO DI BILANCIO E’ UN’APPLICAZIONE PRATICA DI ORDOLIBERISMO.

L’ORDOLIBERISMO SONO NORME/LEGGI LIBERISTE CHE GENERANO CRISI CHE A LORO VOLTA OBBLIGANO LO STATO AD ATTUARE ULTERIORI RIFORME LIBERISTE/MERCATISTE.

Per ottenere pareggio di bilancio le entrate devono eguagliare le uscite.
Quando però la componente di spesa pubblica per interessi è molto elevata, lo Stato per ottenere pareggio di bilancio deve ridurre la spesa primaria ancora di più, realizzando quello che si chiama AvanzoPrimario.
Nell’AvanzoPrimario i soldi distribuiti con la spesa pubblica sono inferiori a quelli ritirati con le tasse.
Lo Stato cioè toglie soldi dall’economia, ovvero compie politiche restrittive.
Le politiche economiche restrittive sono politiche che restringono l’economia e dunque restringono il PIL.
Il rapporto debito/PIL peggiora, i mercati perdono fiducia e aumentano gli interessi (lo spread).
Risultato: Il debito aumenta, e lo Stato sottoposto al ricatto dello Spread è costretto ad attuare tutte quelle riforme di matrice liberista favorevoli all’1% a scapito del 99%, ATTENZIONE: tutte riforme deflattive che tolgono soldi dall’economia e che genereranno nuove crisi che richiederanno ulteriori riforme liberiste/mercatiste.
Questo è l’OrdoLiberismo.
Un impianto di leggi/norme liberiste che innescano un circolo vizioso che si AutoAlimenta fino a compimento.
E qual’è il compimento dell’OrdoLiberismo?
Come dice la parola stessa, l’obbiettivo è quello di mutare un ordinamento pre-esistente di qualsivoglia natura, in un nuovo ordinamento di matrice liberista/mercatista.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Luciano Barra Caracciolo.  Marco Mori.  Ed altri.

 

 

3) PARODIA DELL’INCUBO DI UN CONTABILE – KEYNES.

LO STATO IN MACROECONOMIA NON HA IL COMPITO DI BILANCIARE I CONTI, MA DI BILANCIARE L’ECONOMIA.

Il “Paradosso dell’incubo del contabile” è una locuzione coniata da Keynes nel 1933, “pronunciata” nel suo saggio economico intitolato “Autarchia economica”.

KEYNES: “C’è un’altra spiegazione, io credo, di questo nuovo orientamento delle nostre menti. Il secolo XIX aveva esagerato sino alla stravaganza quel criterio che si può chiamare brevemente dei risultati finanziari, quale segno della opportunità di una azione qualsiasi, di iniziativa privata o collettiva.
Tutta la condotta della vita era stata ridotta a una specie di parodia dell’incubo di un contabile.
Invece di usare le loro moltiplicate riserve materiali e tecniche per costruire la città delle meraviglie, gli uomini dell’ottocento costruirono dei sobborghi di catapecchie; ed erano d’opinione che fosse giusto ed opportuno di costruire delle catapecchie perché le catapecchie, alla prova dell’iniziativa privata, «rendevano», mentre la città delle meraviglie, pensavano, sarebbe stata una folle stravaganza che, per esprimerci nell’idioma imbecille della moda finanziaria, avrebbe «ipotecato il futuro», sebbene non si riesca a vedere, a meno che non si abbia la mente obnubilata da false analogie tratte da una inapplicabile contabilità, come la costruzione oggi di opere grandiose e magnifiche possa impoverire il futuro” (N.d.a: Eppure sentite dire spesso proprio che abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità da odierni imbecilli che purtroppo decidono del nostro futuro).

Il paradosso dell’incubo del contabile scaturisce come detto più volte dalla madornale rappresentazione rovesciata del ciclo monetario dello Stato, secondo cui uno Stato prima raccimola i soldi attraverso le sue entrate, e solo dopo può spenderli, ma sempre cercando di far quadrare i conti, esattamente alla stessa stregua di come fanno le aziende o le famiglie in MICROeconomia.
Ovviamente si tratta di una rappresentazione totalmente fuorviante che denota la più totale incomprensione dell’economia, da parte di chiunque ne fosse promulgatore.
Il concetto espresso da Keynes è tanto semplice quanto logico:
Se costruisci al risparmio case catapecchie perchè devi far quadrare i conti, mettiamo perchè hai deciso che non puoi spendere più di 100, alla fine ti ritroverai con case catapecchie che valgono 100.
Se invece decidi di costruire case monumentali perchè ti sei sganciato dall’ipnosi dell’incubo del contabile, e quindi ti sei prefissato di spendere 300 per fare le case fatte bene, alla fine ti ritroverai con case che valgono 300.

IN SINTESI:
Una volta capito che in MACROeconomia gli Stati hanno potere illimitato di spesa per realizzare tutto ciò che di indispensabile serve per far vivere in modo dignitoso tutte le persone, che senso ha realizzare cose mediocri che valgono poco, quando nello stesso tempo si possono realizzare le stesse cose eccelse che valgono molto, e di cui tutti quanti nel collettivo poi ne andremo a beneficiare?

ATTENZIONE: Non si tratta di utopia, ma di semplice rappresentazioni dei fatti.

I conti parlano chiaro (per chi non fosse ancora convinto):
– Lo StatoA avrà sul suo territorio un valore in case catapecchie pari a 100, con in circolo nell’economia esattamente il corrispondente valore monetario (ovvero 100 soldi).
– Lo StatoB avrà sul suo territorio un valore in case monumentali pari a 300, con in circolo nell’economia esattamente il corrispondente valore monetario (ovvero 300 soldi).
Come si può facilmente intuire, in entrambi i casi il rapporto tra beni disponibili e moneta circolante è rimasto in equilibrio, ovvero il rapporto è 1 ad 1, il che significa che l’inflazione è pari a 0, ***(senza contare il fatto che in aggiunta dopo la spesa, lo Stato ritirerà anche una porzione dei soldi in Tasse, facendo rafforzare ulteriormente il valore dei soldi che restano in circolo)***!

DOMANDA:
– Quale fra le 2 economie è più ricca?
– Quale fra le 2 Nazioni vale di più?
– In quale delle 2 Nazioni i cittadini vivono meglio?

Quella liberista sottoposta al paradosso dell’incubo del contabile?
Oppure:
Quella intelligente libera dal dogma?

NOTA BENE (Atr.81: Equilibrio di bilancio): L’art.81 del famoso “Pareggio di bilancio” è la massima rappresentazione pratica del “Paradosso dell’incubo del contabile”, con tutti i risultati del caso che sono oggi sotto i nostri occhi.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Autarchia economica (1933) – Keynes

 

 

4) PREMI NOBEL RIUNITI CONTRO IL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE.

HANNO CERCATO DI INTRODURRE LA NORMA ANCHE NEGLI USA, MA GLI ECONOMISTI AMERICANI CONOSCONO L’ECONOMIA.

Lettera dei premi nobel per l’ecnomia contro la norma Costituzionale sul pareggio di Bilancio

“Noi sottoscritti economisti sollecitiamo che venga respinta qualunque
proposta volta ad emendare la Costituzione degli Stati Uniti inserendo un vincolo in materia di pareggio del bilancio.[….]

Lettera a firma degli economisti:
– KENNETH ARROW, premio Nobel per l’economia 1972
– PETER DIAMOND,  premio Nobel per l’economia 2010
– WILLIAM SHARPE, premio Nobel per l’economia 1990
– CHARLES SCHULTZE, consigliere economico di J.F. Kennedy e Lindon Johnson, animatore della Great Society Agenda
– ALAN BLINDER, direttore del Centro per le ricerche economiche della Princeton University
– ERIC MASKIN, premio Nobel per l’economia 2007
– ROBERT SOLOW, premio Nobel per l’economia 1987
– LAURA TYSON, ex direttrice del Natonal Economic Council

La lettera intera la trovate qui.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva