Informazione/Disinformazione

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Informazione/Disinformazione in sintesi.
  1. TEST PER VERIFICARE SE I MEDIA INFORMANO O DISINFORMANO.
  2. I MEDIA DEPISTANO GLI ASCOLTATORI SU FALSE CAUSALI.
  3. ESEMPIO DISINFORMAZIONE(1): INFLAZIONE
  4. ESEMPIO DISINFORMAZIONE(2): TASSI DI INTERESSE BOND
  5. ESEMPIO DISINFORMAZIONE(3): AUSTERITA’ MONTI.

 

 

INTRODUZIONE: Informazione/Disinformazione in sintesi.

Come si fa a capire quando i media disinformano o informano?
E’ molto semplice.
-Quanto piu’ la percezione dei cittadini si avvicina alla realtà, tanto piu’ i media starebbero informando. Viceversa
-Quanto piu’ la percezione dei cittadini si allontana dalla realtà, tanto piu’ i media starebbero disinformando.
A seguire alcuni spunti di riflessione.

 

 

1) TEST PER VERIFICARE SE I MEDIA INFORMANO O DISINFORMANO.

LO SAPEVATE CHE…?

Per verificare se i media informano o disinformano, si provi questo test.
Se le risposte sono giuste, significa che i media informano.
Se le risposte sono sbagliate, significa che i media disinformano.

– “Lo sapevate che in MACROeconomia quando lo Stato realizza un risparmio sottrae soldi dalle nostre tasche, mentre viceversa esso aumenta la nostra disponibilita’ monetaria (incrementando i nostri risparmi privati) esattamente quando effettua una spesa a deficit?”

– “Lo sapevate che i risparmi pubblici realizzati da uno Stato durante una fase di recessione economica, sottraggono ulteriore moneta dall’economia a disposizione degli scambi commerciali producendo un sistematico aggravamento dello stato di recessione gia’ in corso?”

– “Lo sapevate che  il volume del nostro debito pubblico tanto declamato da tutti i Benpensanti Moralizzatori del Caso, non e’ frutto dei sovra-costi della casta o degli sprechi delle amministrazioni pubbliche come verrebbe ingannevolmente fatto credere, ma bensi’ degli interessi sul debito pubblico generatisi a  partire dal 1981 con la combinazione tra SME e divorzio fra Tesoro e BankItalia?”

–  “Lo sapevate che il divorzio fra tesoro e Bankitalia dell”81 combinato con lo SME, provocarono insieme l’aumento incontrollato dei tassi di interesse pagati sui titoli di Stato italiani che a loro volta causarono il raddoppio del volume del nostro debito pubblico nel giro dei pochi anni successivi?”

– “Lo sapevate che, tolta la spesa per gli interessi sul debito pubblico, l’Italia figura essere il paese membro col miglior rapporto fra entrate ed uscite di tutta l’intera euro-zona (vedi avanzo primario)?”

–  “Lo sapevate che nonostante l’Italia abbia l’avanzo primario migliore d’Europa, siamo costretti a pagare 80-90 miliardi di euro all’anno di interessi sui nostri titoli di stato vittime di un’artificiale speculazione finanziaria?”

– “Lo sapevate che 80-90 miliardi di euro all’anno spesi per gli interessi sul debito pubblico, da soli sorpassano la somma degli sprechi di tutte le amministrazioni pubbliche, di tutte le caste, di tutte le alluvioni e di tutti i terremoti messi insieme?”

“Lo sapevate che mentre l’Italia offre all’asta i suoi Titoli di Stato sui mercati sperando che le banche li comprino, Stati come Francia ma soprattutto Germania, spingono le proprie banche nazionali rimaste ancora sotto il controllo pubblico ad acquistare i titoli Nazionali, così da mantenere il proprio spread basso ed esente da attacchi speculativi?”

“Lo sapevate che se durante l’asta di titoli tedesca rimangono bund invenduti, la Banca Centrale tedesca interviene sul mercato primario per ritirarli congelandoli e riproporli in seconda battuta sul mercato secondario impedendo allo spread di salire?”

“Lo sapevate che la Francia trattiene come fondo di garanzia metà dei proventi ricavati dalla vendita delle materie prime delle sue colonie africane, e con quelli ci compra i propri Titoli di Stato senza che in tal modo il proprio spread possa subire rialzi indesiderati?”

–  “Lo sapevate che mentre i media depistano i cittadini su costi irrisori come quelli per le auto blu, l’Italia nel piu’ assoluto silenzio sta versando ad un’equivoca organizzazione finanziaria europea denominata M.E.S., la cifra astronomica di 125 miliardi di euro complessivi?”

–  “Lo sapevate che la Germania finanzia la propria spesa pubblica per miliardi di euro attraverso una banca nazionale denominata KFW, senza che questi soldi figurino a bilancio statale e dunque mantenendo basso il relativo rapporto debito/PIL ?”

– “Lo sapevate che i tassi di interesse sui titoli di Stato dovrebbero essere stabiliti autonomamente dagli Stati stessi sulla base del pubblico fabbisogno, e non invece dai mercati finanziari sulla base degli interessi economici privati?”

– “Lo sapevate che l’art. 11 dei principi della nostra Costituzione non prevede la cessione totale della sovranita’ (in questo caso monetaria) e soprattutto in una posizione di imparita’ di condizioni come lo e’ Stato nel caso dell’Unione Monetaria Europea (vedi sezione “Quadro giuridico” – “Art 11 principi fondamentali“)?

– “Lo sapevate che l’Italia nel computo del suo debito pubblico calcola 3 voci quali 1)il debito di Stato, 2)il debito delle regioni, 3)il debito del sistema pensionistico, mentre la Germania nel suo computo conteggia solamente il debito di Stato, lasciando il debito dei Lander e del sistema pensionistico fuori dal suo calcolo?”

….. e si potrebbe proseguire all’infinito.

Ebbene:
– Se le risposte che avete ottenuto sono corrette, significa che i media stanno informando.
– Se invece le risposte sono sbagliate, significa che i media disinformano.

Scritto da: Cristian Minerva.

 

 

2) I MEDIA DEPISTANO GLI ASCOLTATORI SU FALSE CAUSALI.

LE VERE CAUSALI NON VENGONO MAI MENZIONATE.

Il problema della disinformazione lo si può riassumere con la seguente frase:
“E’ come se i nostri paladini stessero distraendo la nostra attenzione su dei ladruncoli che ci stanno rubando le caramelle, mentre alle nostre spalle dei VERI CRIMINALI CI STANNO SVALIGIANDO CASA!”
Tutte le trasmissioni di inchiesta o similari come:
– Striscia la notizia,
– Servizio pubblico,
– Ballarò,
– Le Iene,
– Report,
ecc. ecc.
stanno operando come armi di distrazione di massa, ovvero stanno depistando l’attenzione delle masse su problemi che risultano essere del tutto marginali rispetto ai problemi veri che hanno causato e stanno causando il declino economico-sociale del paese.
Un esempio su tutti:
Ci viene continuamente detto che il problema del debito pubblico e della mancanza di competitività dell’Italia sia dovuto a tutte le solite problematiche raccontate da sempre:
– La casta
– Gli sprechi
– I vitalizi
– Le eccessive pensioni
– I carrozzoni pubblici costosi e inefficienti
– L’evasione
– La corruzione
– Là burocrazia
Ecc ecc ecc.
Quando invece i veri problemi sono soltanto 2:

  1. L’Italia sta attuando politiche economiche restrittive/recessive/ deflative che fanno contrarre l’economia e di conseguenza il PIL (vedi pag. Avanzo primario).
  2. L’Italia sta operando sui mercati globali con i listini prezzi del Made in Italy rincarati per colpa dell’alterazione valutaria prodotta dall’euro (vedi pag. Dimostraz. dentro/fuori Euro).

Ebbene:
La differenza che passa tra
– danno economico provocato da casta e sprechi,
e
– danno economico provocato dalle 2 disfunzioni neoliberiste sopra-citate,
è abissale.
A seguire una dimostrazione pratica “in soldoni”.
Per avere un’ idea del valore dei danni prodotti dai malcostumi  di una classe politica, prendiamo come riferimento un caso emblematico rappresentato dalla vicenda Mani Pulite.
Il giornalista Paolo Barnard riferisce che in una sua intervista a Gherardo Colombo (uno dei magistrati del pool), alla fine delle indagini era stato calcolato l’ammontare dei danni diretti e derivati da tale vicenda.
Il risultato è stato un valore corrispondente all’1% del PIL di allora (NB: si consideri che 1 punto di PIL attuale, considerando il PIL 1700miliardi di Euro, equivale a 17miliardi di Euro) .
I danni prodotti dall’UEM (e dal modello economico liberale/ neo-liberista espressamente dichiarato nella sua costituzione), in proporzione sono decine di volte superiori e in costante aumento.
Osservate i dati delle spese generate dai meccanismi europei, e giudicate (dati anno 2012.2013):

  1. – Fiscal Compact: 30-40 miliardi all’anno.
  2. – MES: 10-15 miliardi all’anno (125 miliardi complessivi).
  3. – Interessi sul debito pubblico: 80-90 miliardi all’anno.

solo per citare alcuni dei dati più rappresentativi (NB: per avere un riferimento, si pensi che l’intera spesa sanitaria nazionale vale circa 100miliardi all’anno).
La somma tot di queste spese è circa 140 miliardi che tradotto equivalgono a circa il 12% del PIL, considerando il PIL 1700miliardi.
Quindi si tratta di un 12% di spesa (generata dai meccanismi europei) contro un 1% di spesa (generata dai malcostumi di una classe politica).
Stiamo parlando di un numero che è più di 10 volte maggiore dell’altro!
Non a caso l’intero ammontare del debito pubblico italiano è tutto composto da soli interessi, e NON certo da spese di funzionamento dell’apparato statale.
A tutto questo vanno poi aggiunti i punti di PIL persi come detto ogni anno per colpa dalle mancate esportazioni a causa del fatto che l’Italia con l’Euro stia operando sui mercati globali col listino prezzi truccato al rialzo di circa il 30% in più, mentre i tedeschi viceversa ribassati del 30% in meno (vedi pag “Pillola dimostrativa”).
Ma di che stiamo parlando?
Nonostante ciò, la stragrande maggioranza della popolazione è all’oscuro di questa sostanziale verità.
Anzi:
Sono tutti convinti che il debito sia causato proprio da casta e sprechi.
Ma questo è falso, come dimostrato dalla stessa ragioneria di Stato:
Infatti è da 30 anni che l’Italia risulta essere in costante attivo di bilancio (avanzo primario), risultato che si ottiene unicamente riducendo la spesa e aumentando le tasse.
Se riduci la spesa e aumenti le tasse, essendo che casta e sprechi sono conteggiati nella spesa pubblica, ciò significa che il debito non sta aumentando per nostre negligenze.
Siccome la stra-grande maggioranza della popolazione NON è consapevole di questa realtà, significa che i media NON stiano corettamente informando.

Vedi pag. Piramide dell’informazione.

Scritto da: Cristian Minerva.
Fonti: LE MAFIE, I PIFFERAI ED I TOPI” di Paolo Barnard.   Video su Youtube intitolato “SMASCHERATE LE IENE: SPIEGATE ALLA GENTE IL MES E BILDERBERG“.

 

 

3) ESEMPIO DISINFORMAZIONE(1): INFLAZIONE

L’ECONOMISTA BOLDRIN DICE CHE FUORI DALL’EURO L’INFLAZIONE SALE, MENTRE INVECE SCENDE.

Il 13/4/2013 alla trasmissione LaGabbia su La7, va in onda il match tra gli economisti Borghi e Boldrin sul tema di Svalutazione/Inflazione.
Secondo l’assunto Neoliberista, accadrebbe che:
Se un paese svaluta la sua valuta ad esempio del 20 o 30%, in parallelo subirebbe un aumento dell’inflazione in pari misura, ovvero 20 o 30%.
A seguire il video BORGHI vs. BOLDRIN su SVALUTAZIONE/INFLAZIONE (nel 2013):

MICHELE BOLDRIN (nel 2013): (2:58) “I SalariReali cioé i beni e servizi che ci possiamo effettivamente comprare con i soldi che guadagnamo, sono:
Il SalarioNominale diviso i Prezzi.”

(3:23) “L’idea di quelli che predicano la tragedia (dell’Euro) qual’è:
Se noi usciamo dal forte (pesante) Euro, e entriamo nella debole (leggera) Lira,
accade che:

-Il SalarioNominale sta fermo, ma
-i Prezzi, siccome c’è la svalutazione, crescono di piu’ tipo il 20%.” (giacchè la svalutazione prevista sarebbe intorno al 20% [n.d.a.])

(3:55) “E allora:
Cosa succede in una frazione se il numeratore sta fermo e il denominatore cresce?
Il risultato della frazione cala.
E quel numero li che cala sono il SalarioReale che cala, ovvero i beni e servizi che NON si riescono piu’ effettivamente ad acquistare con i soldi che i cittadini lavoratori hanno in tasca.”

(4:08) “Quindi quello che vogliono fare altro NON è che tagliare i salari reali senza dirlo.”

CLAUDIO BORGHI: (4:17) “Boldrin ha ragione. Ma sapete quanto é il SalarioNominale nel momento in cui il lavoratore è disoccupato? E’ zero (0).”

Ebbene:
Nel 1992 la Lira italiana si sganciò dallo SME, svalutando in una forchetta che oscilla tra il 20 e 30% a seconda della valuta che si prende come riferimento.
Di conseguenza l’inflazione sarebbe dovuta aumentare del 20-30%.
Di quanto aumentò?
SCESE dal 5 al 4%.

CORRIERE – ECONOMIA (1993): Inflazione al 4% come nel 1969.

CORRIERE – ECONOMIA (1994): L’ inflazione cala al 3, 7 %.

L’esatto opposto di ciò che viene predicato.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti:  BORGHI vs. BOLDRIN su SVALUTAZIONE/INFLAZIONE ALLA TRASMISSIONE “LA GABBIA” su LA7, nel 2013.  Corriere della Sera – ECONOMIA

 

 

4) ESEMPIO DISINFORMAZIONE(2): TASSI DI INTERESSE BOND

L’ECONOMISTA COTTARELLI DICE CHE FUORI DALL’EURO I TASSI DI INTERESSE SALGONO, MENTRE INVECE SCENDONO.

CARLO COTTARELLI (nel 2019):  (47:01) Noi siamo entrati in Europa Alla fine degli anni 90 nell’area dell’euro dopo gli anni 90 Perché l’Italia aveva un problema di credibilità i mercati internazionali non si fidavano a investire in titoli di Stato italiani e pagavamo un tasso di interesse elevato sui nostri titoli di Stato una volta entrati nell’euro i tassi di interesse Sono effettivamente scesi.

A settembre ’92 un attacco speculativo condotto da George Soros, fa uscire la Lira italiana dal Sistema Euro Monetario SME, e i tassi di interesse sui Bond italiani invece che salire, fuori dall’Euro/ECU scendono in picchiata.

LA REPUBBLICA (1993): TASSI DI INTERESSE IN PICCHIATA ALL?ASTA DEI BTP, LA LIRA SI RIANIMA.

L’esatto opposto di ciò che viene predicato.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: La Repubblica.  Carlo Cottarelli – Come sarebbe il mondo senza il debito pubblico? (nel 2019)

 

 

5) ESEMPIO DISINFORMAZIONE(3): AUSTERITA’ MONTI.

L’ECONOMISTA COTTARELLI DICE SIA UNA BUFALA CHE LE AUSTERITA’ DI MONTI (nel 2012) ABBIANO FATTO MALE AI CONTI PUBBLICI ITALIANI.

Nel novembre 2011 una vendita congiunta di titoli italiani combinata tra:

  • Deutsche Bank
  • Goldman Sachs
  • BCE (che in concomitanza smesse improvvisamente di acquistare titoli italiani)

fece impennare lo SPREAD giustificato dal declassamento del rating, a causa dell’eccessivo DebitoPubblico italiano reputato insostenibile.
La procura di Trani che indagò sulla vicenda, ha sentenziato che le motivazioni utilizzate per declassare i titoli italiani, si erano dimostrate essere tutte false (Fonte: IlSole24Ore – 6 apr. 2016 – “VENDITA MASSICCIA DI BTP NEL 2011: DEUTSCHE BANK INDAGATA A TRANI“).
Il rapporto Debito/PIL giudicato insostenibile al momento dell’attacco allo spread era al 116%.
Il rapporto Debito/PIL alla fine dei 13 mesi di austerità del gov. Monti era al 131%.
Nonostante ciò, a distanza di anni la narrativa MainStream rimane quella secondo cui Monti abbia aggiustato i conti pubblici italiani invece che peggiorarli, benchè il rapporto debito/pil italiano sia crollato dal 116% al 131%.

CARLO COTTARELLI (nel 2019): 53:00 Molti hanno in mente la BUFALA secondo cui le austerità di Monti abbiano causato la caduta del PIL ,

53:13 Questo perchè quando fai austerità tagli le spese aumenti le tasse e quindi pil scende,

53:19 e se scende il PIL, il rapporto tra debito pubblico e pil aumenta,

53:30 il che dimostra che l’austerità non solo fa male all’economia, ma è anche controproducente.

53:37 Questo è un altro classico delle bufale che si raccontano :  “Monti ha causato la crisi, ha fatto male all’Italia, ha fatto male ai conti pubblici”.[…]

[….] 54:18 La narrativa che si è creata attraverso le BUFALE era quella per cui tutti i problemi dell’Italia erano dovuti a Monti. Allora cosa è successo:

54:28 Primo punto: Monti NON ha causato la crisi. Casomai è stata la crisi che ha causato Monti perché Monti è stato chiamato perché l’Italia era già in crisi. L’Italia era andata in crisi perchè aveva un debito pubblico molto alto che i mercati finanziari hanno reputato inaffidabile e per questa paura è salito lo spread [….]

[…] 55:50 Monti è arrivato a metà novembre del 2011. Che cosa doveva fare MONTI?

55:56 Lo Stato italiano prendeva prestito a tassi d’interesse di sette punti in mezzo a 8 punti percentuali, il debito stava aumentando, il deficit stava aumentando. Cosa fai?

56:08 Cerchi di prendere a prestito un po a meno soldi,

56:13 E NON c’era alternativa. Cosa faceva? Annunciava un’espansione, un aumento della spesa pubblica?

56:19 Già avevamo difficoltà a prendere a prestito a quello che prendevamo, è ovvio che quello che devi fare è cercare di mettere a posto i conti pubblici.

56:27 La crisi non è stata causata da Monti, Monti ha dovuto fare l’austerità perché c’era la crisi. NON c’erano alternative.

56:35 Se avessimo avuto qualcuno che ci regalava soldi dall’estero si potevo fare, si poteva andare avanti. Però non c’è nessuno che ti regala i soldi dall’estero.

56:46 Quello che avrebbe però dovuto avvenire e che NON è avvenuto, e quindi nuovo un po’ di verità c’è nel fatto che l’Europa NON abbia fatto la cosa giusta, è che in cambio di questa azione fatta da Monti per mettere a posto i conti pubblici, la Banca Centrale europea doveva far scendere subito i tassi di interesse, lo spread, cosa che è avvenuta soltanto nel luglio del 2012.[…]

Morale: Le politiche economiche restrittive di AUSTERITA’ in MACROeconomia provocano l’esatto opposto di ciò che viene predicato.

NOTA BENE (I doveri di una BC): Il mandato della BancaCentrale é esclusivamente quello di occuparsi delle politiche monetarie e basta. Spettava alla BancaCentrale il compito di fornire i soldi necessari a bilanciare la crisi attraverso le dovute politiche economiche ESPNSIVE. Fingere di NON conoscere questo dovere della BancaCentrale è quantomeno essere in malafede.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Video su TouTube  Carlo Cottarelli – Come sarebbe il mondo senza il debito pubblico? (nel 2019).  IlSole24Ore – 6 apr. 2016 – “VENDITA MASSICCIA DI BTP NEL 2011: DEUTSCHE BANK INDAGATA A TRANI

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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