Comunismo vs. Fascismo vs. Nazismo

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Comunismo vs. Fascismo vs. Nazismo in sintesi.
  1. DIFFERENZA TRA COMUNISMO, FASCISMO, E NAZISMO.
  2. ALESSANDRO BARBERO: “DIRE CHE COMUNISMO o FASCISMO o NAZISMO SIANO LA STESSA COSA EQUIVALE A NEGARE LA VERITA’.

 

 

INTRODUZIONE: Comunismo vs. Fascismo vs. Nazismo in sintesi.

Il Fascismo e il Nazismo sono 2 forme di dittatura di tipo militaristico.
Il comunismo è una filosofia di pensiero (partorita da Marx) che si basa sull’uguaglianza tra le persone.

 

 

1) DIFFERENZA TRA COMUNISMO, FASCISMO, E NAZISMO.

IL FASCISMO DI OGGI NON E’ LO STESSO DEGLI ANNI ’20-’30: IL PARAGONE E’ INAPPROPIATO.

E’ stata di recente formulata dall’UE una eguaglianza tra i 3 differenti regimi caratterizzanti il 1900 (20°secolo), ritenendoli la stessa cosa.
Ma è così?
Si tratta di 3 linee di pensiero uguali?
Riassumiamo a seguire le differenze.

NAZISMO: E’ un modello socio/economico-militare inventato in Germania nei primi anni 20 e durato fino al 1945.
Il Nazismo ha come simbolo la svastica.
Chiunque indossava il simbolo della svastica durante i 20 anni del periodo nazista, inneggiava al leader del nazismo, Hitler, e ai valori del nazismo che sono:
La dittatura, il militarismo, la Germania deve essere un paese forte, potente, unito, dominatore su tutti, governato da un partito unico che decide tutto senza passare dal volere popolare, e così via, e gli Ebrei devono tutti essere sterminati.

FASCISMO: E’ un modello socio/economico-militare nato in Italia nei primi del ‘900e durato fino al 1945.
Il fascismo ha come simbolo il Fascio littorio.
Chiunque indossava il simbolo del Fascio littorio durante gli oltre 20 anni del periodo fascista, inneggiava al leeder fascista Mussolini,  e ai valori del fascismo che sono:
La dittatura, il militarismo, l’Italia deve essere forte, potente, unita, rispettata, governata da un partito unico che decide tutto senza passare dal volere popolare, bisogna marciare tutti quanti per le strade tutti inquadrati, e così via.

COMUNISMO: E’ un modello socio/economico nato nel 1848 dal giorno dell’uscita del manifesto del partito comunista di Marx ed Eingel, ed è durato fino si può dire a ieri.
Il comunismo ha come simbolo la falce e il martello.
Chiunque abbia indossato il simbolo della falce e il martello nei 150 anni di durata del comunismo, NON inneggia va al leeder comunista Lenin o Stalin,  ma soltanto ai valori del comunismo che sono:
NON un mondo dove si marcia tutti inquadrati e si invadono gli altri Stati mossi da un indole imperialista-colonialista (come fu per l’Italia in Etiopia o per la Germania in Polonia), bensì un altra cosa, ovvero, un mondo migliore dove sono tutti fratelli, tutti uguali, e così via..

A proposito del presunto pericolo della propagandata riproposizione del fascismo in epoca contemporanea (vedi LesPin in Francia, o Salvini e Meloni in Italia), lo Storico Alessandro Barbero si esprime così:

ALESSANDRO BARBERO (dal min. 1:14:48): “In storia si trovano sempre delle analogie.
Le analogie possono essere curiose, interessanti, ma comportano spesso delle forzature.
Paragonare ad esempio il fascismo dell’epoca degli anni ’20-’30 con il presunto fascismo dell’epoca contemporanea, NON mi sembra che siano proprio la stessa cosa.
NON mi sembra che il fascismo in Italia e in occidente sia una corrente che promuova una dittatura militare in cui tutti gli uomini marcino inquadrati agli ordini dei loro comandanti pronti a combattere per la conquista di nuovo territorio da assoggettare alla Nazione.
Io credo che se tu chiedi a tutte le persone che hanno risposto al censis dicendo che :
“Si, ci vorrebbe un uomo forte…”
Se poi però gli dici:
“Quindi lei è pronto il sabato a lasciare la casa in montagna, le lezioni di danza di sua figlia per andare il sabato a marciare in divisa?”
Voglio vedere cosa risponderebbero. […]
Io vorrei vedere se qualcuno chiedesse a queste persone, se LaRussa, o Meloni, o chi per loro:
“Dunque Lei oggi vorrebbe che in Italia ci fosse un solo partito politico unico,  e vorrebbe che tutti i partiti politici diversi dal partito unico fascista venissero sciolti, e vorrebbe che ci fosse una milizia composta da squadre di camice nere di bastonatori che dovrebbero andare in giro a basstonare tutti i dissidenti, dunque Lei vorrebbe questo?”
Ecco, io penso che perfino l’ex-ministro LaRussa (o chi per esso) risponderebbe:
“Beh no, certo che no…” prendendo le distanze da quel tipo di fascismo militare di regime..”

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Alessandro Barbero sulla equiparazione tra nazismo e comunismo (28-01-2020)    Che ne sarà di questa democrazia? Dialogo tra Alessandro Barbero e Massimo Bernardini (Correggio)

 

 

2) ALESSANDRO BARBERO: “DIRE CHE COMUNISMO o FASCISMO o NAZISMO SIANO LA STESSA COSA EQUIVALE A NEGARE LA VERITA’.

DICHIARAZIONE DELL’AUTOREVOLE STORICO IN RIFERIMENTO ALL’EGUAGLIANZA FORMULATA DALL’UE  IN MERITO A COMUNISMO, FASCISMO E NAZISMO.

ALESSANDRO BARBERO: “Il nazismo è una cosa che è stata inventata in Germania negli anni 20, e 20 anni dopo è finita.
Nel 1945 i capi nazisti sono morti tutti.
Chiunque era stato nazista si è affrontato buttar via li distintivo e a giurare che lui:
” …. Per carità, sì mi ero iscritto al partito per obbligo, però mai stato nazista in vita mia…”
E il nazismo lì è finito.
Poi voi direte:
“Ci sono ancora gli skinhead in Germania Est che si ispirano a queste cose….”
Non stanno simpatici magari, ma NON si tratta di qualcosa di profondamente radicato è significativo.
Il nazismo di per sé è il regime nazista,  una roba che è stata messa giù in Germania, che aveva lo scopo di rendere le potenze la Germania e sterminare gli ebrei, scopo dichiarato fin dall’inizio, è stato quello.
Tanto che se oggi voi trovate uno che dice io sono nazista è inutile chiedergli:
“Ma Hitler ti sta simpatico?”
Perché se uno è nazista Hitler sta simpatico.
E il nazismo ha come simbolo la croce uncinata, la svastica, e la svastica vuol dire quello.
Se uno oggi si volesse mettere una svastica all’occhiello vuol dire:
Io sono per la dittatura, il militarismo, lo sterminio degli ebrei, la grande Germania, e così via..
Vuol dire quello.

E il fascismo?  Il fascismo è nato nel 19 e nel 45 è morto.
E’ durato poco più di vent’anni anche lui.
E’ morto il fascismo ma NON sono morti i fascisti.
L’italia era piena di facisti ed è tutt’ora piena di fascisti.
Perchè il regime ha governato il paese per lungo tempo con un consenso diffuso anche se non generalizzato.
Ha fatto delle cose che una parte del paese voleva, e nella memoria delle famiglie italiane moltissime famiglie hanno memoria di nonni antifascisti operai finiti in galera, oppure Partigiani, e moltissime altre famiglie hanno memoria invece di nonni fascisti e che hanno raccontato ai loro figli che nell’Italia fascista si viveva benissimo, che NON c’era nessun problema, e che NON si capisce perchè oggi di deva dire il contrario,
Però il fascismo in quanto tale come fenomeno storico dura dal 19 al 45.
Dopo c’è il neofascismo che è un’altra cosa.
E infatti se voi trovate qualcuno che dice di essere fascista, è inutile chiedergli:
“E Mussolini ti sta simpatico?”
Perché se uno è fascista, essere fascista vuol dire identificarsi con regime di Mussolini.
Quello è.
E il fascio litttorio è il simbolo di quel regime, di quei valori.
Quali sono i valori del Fascismo?
l’Italia deve essere forte, potente, unita, non bisogna litigare, non ci devono essere partiti che litigano fra loro, non ci devono essere giornali che scrivono cose scandalose, deve essere un paese unito, forte, gerarchico, non bisogna eleggere i sindaci, decide il governo chi deve essere il sindaco di Roma, bisogna marciare tutti quanti per le strade tutti inquadrati, e così L’Italia sarà forte potente e rispettata.
E’ una roba che piaceva un sacco di gente.
E a me se uno mi dice:
“Questa roba mi piace…”
Mi sta anche bene.
Ha tutto il diritto di dirlo naturalmente.
Però il fascismo è quello

Ma il comunismo…
Ammettiamo pure che sia finito anche lui perché nel mondo di oggi non lo si vede come una forza organizzata e attiva, e neanche lo si vede come un ideale preciso condiviso con una cultura diffusa.
Mettiamolo pure, ammettiamo che il comunismo sia finito, che i cinesi non sono comunisti, e che il comunismo sia terminato.
Il comunismo è nato all’inizio dell’800.
Nel 1848 esce un Librino firmato da Marx ed Engels che comincia con le parole:
“Uno spettro si aggira per l’Europa …”
E cioè:  i padroni, i ricchi, c’hanno i brividi perché si sono accorti che i loro operai non si accontentano più di lavorare, essere sfruttati, ma si stanno organizzando e vogliono qualcosa, vogliono cambiare il mondo.
Comincia nella prima metà dell’800, e dura fino a ieri.
150 anni.
Il comunismo è esistito in tutti i paesi, nel senso che in tutti i paesi del mondo ci sono state persone che dicevano:
“Io sono comunista, voglio il comunismo…”
Ci sono state organizzazioni e partiti comunisti.
Nella grande maggioranza dei paesi, non sono mai andati al potere.
Sono sempre stati perseguitati.
Essere comunista voleva dire rischiare la galera ho molto peggio, perché ci sono tanti paesi dove essere comunista a un certo punto voleva dire:
Ti sbattono al muro se ti trovano.
Dopo di che,  i partiti comunisti sono andati al potere in molti paesi, per primo in Russia nel 1917, e poi dopo la 2^guerra mondiale nel 45 in molti altri paesi, e non c’è nessun dubbio che al governo siano stati disastrosi.
Non c’è nessun dubbio che i comunisti dovunque siano andati al governo, abbiano messo in piedi dei regimi fallimentari.
In Unione Sovietica è stato messo in piedi un regime margine omicida e assassino che ha dato tante cose, molta più ed eguaglianza che non sotto il capitalismo, ma anche molta retorica vuota, molta propaganda insopportabile, e molta violenza omicida.
Stalin incarna un Comunismo al potere che nei suoi anni, in quei 20 anni in cui Stalin è stato al potere in Unione Sovietica ha fatto più morti di quelli che ha fatto Hitler.
Certo.
Dopodiché il comunismo è quello?
Vallo un po’ a dire a uno che lottava per organizzare gli operai e farli scioperare nell’Italia appena unità di Vittorio Emanuele II,  che il comunismo sono i campi di concentramento.
Vallo un po’ a dire a quelli che si sono fatti ammazzare in tanti paesi lottando contro il colonialismo per esempio, e pensando che il comunismo era una cosa meravigliosa.
Erano degli illusi?
Può darsi benissimo.
Però essere comunista per la stragrande maggioranza della gente che per 150 anni è stata comunista, ha voluto dire:
“Noi sogniamo un mondo migliore, e cioè, non un mondo dove marciamo tutti inquadrati e invadiamo l’Etiopia o la Polonia… Bensì un altra cosa, ovvero, un mondo dove sono tutti i fratelli, tutti uguali….”
Ecco.
Era un’utopia? Erano degli illusi?
E’ probabile.
Quando hanno avuto la possibilità di applicarlo, hanno fatto dei disastri: Verissimo!

Dopodiché la differenza mi pare evidente rispetto al fascismo e al nazismo.
E se uno ignora questa differenza appunto ignora la verità.
Perché la verità è che tu non puoi dire:
“Essere comunista è come essere nazista,  la falce e il martello è come la svastica.”
Sono Due cose diverse.”

Fonte per la dichiarazione:

 

 

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