Social media

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: SocialMedia in sintesi.
  1. I 3 STRUMENTI DI CONTROLLO DELL’INFORMAZIONE SUI SOCIAL: ALGORITMI, TROLL, CENSURA.
  2. I SOCIAL MEDIA ASSUEFANNO LE PERSONE, CREANO DIPENDENZA, E LE MANIPOLANO PERSEGUENDO UN FINE.

 

 

INTRODUZIONE: SocialMedia in sintesi.

Con l’avvento del WEB con i SocialMedia (FaceBook,Twitter, Instagram, YouTube, ecc ecc), i cittadini hanno cominciato ad approvvigionarsi di notizie dalle suddette piattaforme, in luogo delle obsolete edicole piuttosto che dei convenzionali canali mass-mediatici (radio e tv).
Le piattaforme Social-Media fungono in sostanza da nuovo veicolo per la diffusione dell’informazione.

I socialMedia però a loro volta sono s.p.a. possedute dai loro principali azionisti che in quanto tali hanno la possibilità di condizionare la tipologia di contenuti/informazioni che si desidera favorire o limitare all’attenzione dell’opinione pubblica, vedi pag 07 PILLOLA MASS-MEDIA.
Il modo utilizzato sui Social Media per controllare la tipologia di informazione in circolo sulla piattaforma, promuovendo un pensiero a scapito di un altro, è l’ALGORITMO, in prima istanza, poi ci sono i TROLL, e nei casi più estremi, anche la CENSURA.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) I 3 STRUMENTI DI CONTROLLO DELL’INFORMAZIONE SUI SOCIAL: ALGORITMI, TROLL, CENSURA.

MA IL LIBERISMO NON PROMUOVEVA LA LIBERTA’ DI PENSIERO?

Esistono 3 strumenti utilizzati dai Social Media per attuare una forma di controllo sulla diffusione dei contenuti all’interno della piattaforma.
I 3 strumenti sono:

– ALGORITMI.
– TROLL.
– CENSURA.

Nello specifico:

ALGORITMI: Sono la funzione matematica utilizzata dai motori di ricerca per riconoscere/gestire i contenuti.
Avete fatto caso a quando per esempio guardate un video su YouTube e il motore di ricerca vi propone tutta una serie di video correlati al seguito?
Ecco: quei video vengono rintracciati dal motore di ricerca attraverso l’ALGORITMO, e proposti a voi secondo l’impostazione applicata dall’amministratore al motore di ricerca stesso.
Pensateci bene: Se l’amministratore della piattaforma Social è in grado di programmare gli algoritmi del suo motore di ricerca per far saltare fuori determinati video, significa che può decidere anche di poter privilegiare determinati contenuti, e penalizzarne altri.
In base a questa programmazione dell’algoritmo, piattaforme come Facebook, Twitter, YouTube, ecc ecc, possono tranquillamente manipolare la diffusione dei contenuti circolanti sul loro NetWork, favorendo i contenuti congeniali ad esempio ai finanziatori/azionisti della piattaforma, a scapito di tutti gli altri.
Ci sono importanti Blog come ByoBlu che hanno potuto sperimentare i prima persona questa forma di penalizzazione, segnalando questa precisa “disfunzione”:

CLAUDIO MESSORA (ByoBlu): “C’erano video di ByoBlu che dopo la pubblicazione sulle piattaforme social, in pochi giorni totalizzavano decine di migliaia di visualizzazioni, centinaia di migliaia in poche settimane, raggiungendo in breve tempo anche il Milione di View, e poi di punto in bianco, a partire da un certo momento in poi, la stessa tipologia di nuovi video pubblicati, dopo un mese stentavano a raggiungere un paio di migliaia di visualizzazioni, senza che apparentemente nulla fosse cambiato, perlomeno, nulla che potesse giustificare un crollo del genere…
E’ chiaro che si tratti di una azione programmata a mezzo di strumenti informatici.”

TROLL: I Troll sono i disturbatori delle conversazioni. Si tratta di persone ingaggiate e pagate per operare sui social azioni di disturbo e condizionamento dell’opinione degli utenti.
Si tratta di modalità che sono tutt’altro che teoriche (per gli amanti dei complottismo e dei complottisti), ma pratiche, visto che sono persino uscite inserzioni pubbliche con l’offerta precisa per questo tipo di “lavoro” (vedi pag Troll).

CENSURA: La censura è la forma più estrema di condizionamento dell’informazione. Anche questa è stata sperimentata più volte in diverse occasioni, allorché con banali scuse venivano e vengono tutt’ora oscurati profili di individui, impedendo loro di poter esprimere il loro pensiero, e si badi, questo anche in condizioni in cui non sussistevano i presupposti pratici per operare una forma di imbavagliamento così definitivo.

A ciascuno le proprie conclusioni.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

3) I SOCIAL MEDIA ASSUEFANNO LE PERSONE, CREANO DIPENDENZA, E LE MANIPOLANO PERSEGUENDO UN FINE.

I SOCIAL MEDIA NON SONO DEGLI STRUMENTI, MA SONO DEI MEZZI PER PERSEGUIRE DEGLI OBBIETTIVI.

La differenza tra strumento e mezzo per perseguire un obbiettivo, può essere descritta nel seguente modo:
Uno strumento serve a fare qualcosa: La bicicletta serve ad esempio a spostarsi (una bicicletta NON influenza o manipola il tuo comportamento/volontà).
Quindi nello strumento NON è insito un obbiettivo.
Un obbiettivo è perseguibile prefissandosi uno scopo.
Lo scopo NON lo stabilisce lo strumento (giacché lo strumento NON è un soggetto in grado di operare una scelta).
Lo scopo è stabilito da qualcuno che si prefigge l’obbiettivo di ottenere qualcosa di preciso.
Per capire cosa sono i social media, occorre avere chiara questa distinzione sopra citata.
Ce lo spiega bene Tristan Harris, uno degli sviluppatori di Google:

Tristan Harris: “Se abbiamo a che fare con uno strumento, questo aspetta di essere usato.
Se abbiamo a che fare con qualcosa che NON è uno strumento, questo esige delle cose da te: ti seduce, ti manipola, vuole qualcosa da te.
E abbiamo abbandonato l’idea di un contesto tecnologico basato sugli strumenti, a favore di un contesto psicologico basato sulla dipendenza e sulla manipolazione.
Ecco cos’è cambiato.
I social media NON sono degli strumenti che aspettano di essere utilizzati, hanno degli obbiettivi e dei mezzi per perseguirli, usano il tuo modo di pensare contro di te.”
[Cit.Tristan Harris, presidente e cofondatore del Center for Humane Technology, è stato Design Ethicist per Google]

Ricapitolando:

– Quali sono gli obbiettivi dei social media?
Gli obbiettivi sono il profitto generato dai soldi che gli inserzionisti pagano per poter vendere i loro prodotti/servizi.

– Quali sono gli strumenti:
Gli strumenti sono i mezzi attraverso cui i social media ottengono l’attenzione dei loro utenti al fine di mantenerli il più possibile incollati agli schermi per vendergli prodotti/servizi.

– Chi sono i percettori del profitto, e dunque chi è che stabilisce gli obbiettivi da perseguire?
Gli obbiettivi a monte di tutto sono stabiliti dagli azionisti proprietari/gestori della società “social media”.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Video-Documentario intitolato “The social dilemma”

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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