Deficit e Debito pubblico

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: Il DebitoPubblico in sintesi.
  1. GRAFICI DIMOSTRATIVI DEFICIT PUBBLICO/RISPARMI PRIVATI.
  2. IL DEBITO PUBBLICO CHE NON È UN VERO DEBITO1 (spiegato con l’esempio del gruppo di persone che fondano un nuovo Stato).
  3. IL DEBITO PUBBLICO CHE NON È UN VERO DEBITO2 (spiegato con l’esempio del Monopoli).
  4. IL DEBITO PUBBLICO CHE NON È UN VERO DEBITO3 (spiegato con l’esempio del Corpo umano e del sangue).
  5. COSA SONO IL DEFICIT E IL DEBITO PUBBLICO, E COME SI PRODUCONO.
  6. SVOLGIMENTO DEL CICLO MONETARIO: I DEBITI PUBBLICI SONO I RISPARMI PRIVATI.
  7. DIFFERENZA TRA DEFICIT CON BANCA DEL SANGUE INTERNA (SOVRANITA’ MONETARIA), E DEFICIT CON BANCA DEL SANGUE ESTERNA (EURO).
  8. CON L’EURO GLI STATI-MEMBRI SI FANNO GUERRA PER PROCURARSI IL DEFICIT DI SANGUE NECESSARIO A SOPRAVVIVERE.
  9. IL DEBITO PUBBLICO SPIEGATO CON L’ESEMPIO DELLO STATO COLONIALE.
  10. COSA SIGNIFICA DEFICIT DEL 3%.
  11. REMISSIONE DEI DEBITI.
  12. CANCELLAZIONE DEBITO PUBBLICO IN MANO A BANCACENTRALE.
  13. VARIE CONSIDERAZIONI SUL DEBITO PUBBLICO.

 

 

INTRODUZIONE: Il DebitoPubblico in sintesi.

Solita metafora del Monopoli per comprendere la differenza tra il DebitoPubblico e DebitoPrivato.

  • Da una parte sta il Banco (Settore pubblico/Stato)
  • Dall’altra parte stanno i giocatori (SettorePrivato/Cittadini)

La direzione dei soldi va dal Banco verso i Giocatori, NON viceversa.
Prima i soldi devono essere distribuiti (dal gestore dell’economia), poi possono essere ritirati.
Quindi il gestore prima fa le USCITE, poi le ENTRATE.
I giocatori viceversa fanno prima le ENTRATE, poi lle USCITE.
I 2 bilanci sono contrapposti/capovolti.
Infatti:
Quando il gestore:

  • Distribuisce +100 soldi in SpesaPubblica, e
  • Ritira/Sottrae -50  soldi in Tasse

Il +50 di soldi che restano in circolo in tasca ai Giocatori, sono di fatto il -50 chiamato DebitoPubblico.
Questo era il DebitoPubblico.
Il DebitoPrivato sono invece i soldi che i giocatori si prestano tra di loro (attraverso il sistema bancario che detiene i risparmi di tutti).

 

 

1) GRAFICI DIMOSTRATIVI DEFICIT PUBBLICO/RISPARMI PRIVATI.

I GRAFICI DEI SALDI SETTORIALI DI STATI UNITI e ITALIA METTONO IN LUCE LA SPECULARITA’ TRA DEFICIT PUBBLICO e RISPARMIO PRIVATO.

Abbiamo spiegato più volte la metafora del gioco del Monopoli in cui si può osservare come il debito pubblico altro NON sono che i soldi che il Banco distribuisce nel gioco ai suoi giocatori.
Banalmente, ponendo che il Banco distribuisca 50 soldi complessivi a tutti i giocatori, i soldi distribuiti dal Banco si andrebbero a contabilizzare nel seguente modo:

  • – 50 nel bilancio del Banco (Debito pubblico).
  • +50 nel bilancio dei Giocatori (Risparmi privati).

Ergo: i soldi del DEFICIT/DEBITO PUBBLICO distribuiti nel gioco dal Banco corrispondono ai RISPARMI PRIVATI che si ritrovano in tasca ai giocatori.
Guardare per credere:
Linea rossa DEFICIT GOVERNATIVO,
Linea blu RISPARMI PRIVATI.
Quando il Governo USA nel 1999 ha sottratto soldi dalla sua economia portando il bilancio degli Stati Uniti in ATTIVO, realizzando un Avanzo/Surplus di Bilancio, i risparmi domestici sono crollati e l’indebitamento privato si è impennato.

Grafico: andamento DEFICIT GOVERNATIVO / RISPARMI PRIVATI  dal 1952 al 2010  – Stephanie Kealton macroeconomista USA.

La stessa identica regola, quella per cui più aumenta il valore del DEFICIT PUBBLICO, più incrementano i RISPARMI PRIVATI e viceversa, vale per tutte le economie del mondo, italiana inclusa come illustrano i seguenti grafici (Fonte dei grafici: dal sito ME-MMT):

E’ un dato di fatto:
– Più aumenta il valore del DEFICIT PUBBLICO (politiche espansive), più incrementano i RISPARMI PRIVATI.
Viceversa:
– Più diminuisce il valore del DEFICIT PUBBLICO (politiche restrittive), più diminuiscono i RISPARMI PRIVATI.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonte dei grafici: Dal sito MMT.  Stephanie Kelton capo economista della commissione bilancio del senato USA.

 

 

2) IL DEBITO PUBBLICO CHE NON È UN VERO DEBITO1 (spiegato con l’esempio del gruppo di persone che fondano un nuovo Stato).

SE NON SI CAPISCE COSA E’ UN DEBITO PUBBLICO, RISULTA IMPOSSIBILE CODIFICARE LA MACROECONOMIA DEGLI STATI .

La seguente rappresentazione è menzionata sovente dall’avv. Marco Mori.
MARCO MORI: “Consideriamo la creazione di un nuovo Stato.
Una comunità di persone decide di unirsi e fondare il loro Stato nazionale.
Lo Stato, in quanto tale sarà dotato della sua moneta, così come avviene per qualsiasi Nazione a livello globale (gli USA hanno il Dollaro, la Gran Bretagna ha la Sterlina,  la Polonia ha lo Zloty, l’Italia le Lire, ecc).
Domanda: Al momento della Fondazione dello Stato, la sua moneta esiste?
La risposta è no!

La moneta va coniata a mezzo della zecca di Stato, o della Banca Centrale Nazionale, tutti organi istituiti in concomitanza della creazione dello Stato (ATTENZIONE: La Banca Centrale di Inghilterra ha messo in chiaro nero su bianco che i soldi creati dal nulla dall’istituto di emissione nazionale NON rappresentano essere debito da dover restituire a qualcuno, vedi pag “Dimostrazione moneta fiat” [N.d.a.]).
A questo punto è facile intuire che la moneta, una volta creata dall’istituto di emissione (a debito 0),  per poter entrare in circolo nell’economia dovrà per forza di cose essere prima distribuita dallo Stato ai cittadini attraverso la Spesa pubblica, per poi solo in seconda istanza poter essere ritirata indietro attraverso le Tasse.
Impossibile il contrario:
Uno Stato prima spende e poi tassa, e non viceversa.
Con la Spesa Pubblica lo Stato impiegherà i suoi cittadini a realizzare tutte le opere pubbliche, infrastrutture e servizi  indispensabili ai cittadini per poter sopravvivere (la spesa impiegata a fini produttivi non genera inflazione).
Ora:
Se lo Stato il primo anno di esercizio spende 100,  e poi ritira 100 in tasse facendo pareggio di bilancio, quanti soldi restano in circolo in tasca ai cittadini?
La risposta è 0!
E con 0 soldi i cittadini e le Banche commerciali che devono operare nel settore privato, non possono fare nulla (essendo che le Banche commerciali possono erogare credito sulla base dei soldi “a corso legale” emessi dallo Stato/Banca Centrale, vedi pag “Banche e credito“).
Se lo Stato vuole lasciare soldi in tasca ai suoi cittadini, deve ritirare indietro con le Tasse meno soldi di quanti ne ha distribuiti con la spesa pubblica.
Se lo Stato quindi Spende 100  soldi, e poi decide di  ritirarne indietro solamente 50 in Tasse (compiendo quella che si chiama politica espansiva), il +50 soldi che resteranno in circolo saranno i soldi che i cittadini si ritroveranno in tasca sotto forma di risparmio privato.
Ebbene:
Questo +50 è esattamente quello che viene ingannevolmente chiamato DEFICIT / Debito Pubblico, che da come si capisce da questa elementare rappresentazione, non ha nulla a che vedere col comune debito che siamo abituati a considerare in MICROeconomia.”

NOTA BENE (mercati globali): Il +50 di Risparmi Privati/Debito Pubblico rimasti in circolo, saranno i soldi che poi gli imprenditori privati utilizzeranno per produrre il così detto “Made in ” nazionale da esportare all’estero.
L’esportazione provocherà a sua volta un apprezzamento della valuta nazionale sui mercati globali, e con la propria valuta rafforzata, lo Stato sarà in grado di acquistare tutte le importazioni di cui necessita (ad esempio le materie prime).

Scritto da: Cristian Minerva.

 

 

3) IL DEBITO PUBBLICO CHE NON È UN VERO DEBITO2 (spiegato con l’esempio del Monopoli).

FINO A CHE SI USANO I SOLDI ORIGINALI DEL GIOCO, IL DEBITO PUBBLICO NON SUSSISTE.

Solita metafora del Monopoli per comprendere la differenza tra il DebitoPubblico e DebitoPrivato.

  • Da una parte sta il Banco (Settore pubblico/Stato)
  • Dall’altra parte stanno i giocatori (SettorePrivato/Cittadini)

La direzione dei soldi va dal Banco verso i Giocatori, NON viceversa.
Prima i soldi devono essere distribuiti (dal gestore dell’economia), poi possono essere ritirati.
Quindi il gestore prima fa le USCITE, poi le ENTRATE.
I giocatori viceversa fanno prima le ENTRATE, poi lle USCITE.
I 2 bilanci sono contrapposti/capovolti.
Infatti:
Quando il gestore:

  • Distribuisce +100 soldi in SpesaPubblica, e
  • Ritira/Sottrae -50  soldi in Tasse

Il +50 di soldi che restano in circolo in tasca ai Giocatori, sono di fatto il -50 chiamato DebitoPubblico.
Questo era il DebitoPubblico.
Il DebitoPrivato sono invece i soldi che i giocatori si prestano tra di loro (attraverso il sistema bancario che detiene i risparmi di tutti).

Dunque, una volta compreso che lo Stato titolare della sua moneta non prende effettivamente soldi in prestito:

– Riuscite ora ad intuire che il DebitoPubblico altro NON sono che i soldi che il Banco/Stato distribuisce nel gioco/economia e che lascia in tasca ai giocatori sotto forma di RisparmiPrivati?

***Fino a che il Banco/Stato è proprietario della sua moneta, il DebitoPubblico NON sussiste.

Il DebitoPubblico diventa un problema solo nel momento in cui la moneta originale del gioco/economia venga sostituita con una estera che deve essere presa a prestito dal suo fornitore/emettitore.
Infatti:
Se durante la partita del Monopoli ad un certo punto si sostituissero i soldi originali con quelli di una banca, a partire da quel momento il gioco con tutti i suoi giocatori si ritroverebbero ad essere intrappolati con quella banca, in un circolo vizioso di debito matematicamente irrisolvibile che si auto-alimenta all’infinito.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Vedi  “Fonti di riferimento

 

 

4) IL DEBITO PUBBLICO CHE NON È UN VERO DEBITO3 (spiegato con l’esempio del Corpo umano e del sangue).

IL DEBITO PUBBLICO CORRISPONDE AL SANGUE CHE ABBIAMO IN CIRCOLO.

PREMESSA:  Durante la lettura, si tenga sempre bene a mente la direzione del ciclo, per cui:

– prima il SANGUE/SOLDI vengono distribuiti (con la Spesa pubblica).
e
– poi il SANGUE/SOLDI vengono ritirati indietro (con le Tasse).
Non viceversa!

Consideriamo il corpo di un NeoNato.
Il corpo di un NeoNato contiene circa 1 litro di sangue.
Poi il bimbo cresce arrivando ad essere adulto.
Il corpo di un adulto contiene circa 6 litri di sangue.
Significa che il corpo ha ottenuto una aggiunta di sangue a DEFICIT di + 5 Litri, ovvero, sangue che NON c’era ma che si è trovato ad essere aggiunto.
Stiamo parlando esattamente dello stesso Deficit che compone il così detto Debito Pubblico in economia.
Infatti: se durante la crescita, anno per anno viene aggiunto mezzo Litro di sangue per volta (Deficit), facendo la somma di tutti i mezzi litri insieme si ottiene la somma totale dei Deficit che in economia corrisponde al Debito pubblico.
Ebbene:
Tutti quanti noi dopo essere nati siamo passati dall’iniziale 1 Litro di sangue, agli attuali 6 Litri, eppure nessuno di noi si è mai domandato da dove abbiamo preso in prestito il nostro sangue, oppure a chi mai lo dovremmo restituire, anche perché se dovessimo veramente restituire 5 Litri di sangue, ne resteremmo privi e di conseguenza moriremmo.
Quindi il sangue da dove arriva?

– Il sangue ce lo siamo creati da soli per mezzo del nostro MidolloSpinale, senza prendere in prestito nulla da qualcuno.
esattamente allo stesso modo in cui:
– I soldi vengono prodotti autonomamente dalle Banche Centrali Nazionali delle varie Nazioni (gli USA producono il Dollaro, l’UK la Sterlina, il Jappone lo Yen, l’Italia le ex-Lire, ecc ecc), senza prendere in prestito nulla da qualcuno (ATTENZIONE: come certificato nero su bianco dalla Banca Centrale di Inghilterra nel proprio bilancio consolidato, a partire dal 2014).

Per capire come poi la liquidità prodotta dall’organo di emissione venga lasciata in circolo all’interno dell’organismo, si segua il seguente percorso:
Se il Cuore/Stato distribuisce 100 (con la spesa), e poi ritira indietro tutti i 100 (con le tasse), nell’organismo resta 0.
Per lasciare Sangue/Soldi, occorrerà distribuire 100 e ritirare 50.
Il + 50 che resta in circolo, sono l’aggiunta così detta a Deficit che andrà a comporre il famoso Debito pubblico, che come si può capire da questa rappresentazione, non esiste!
Anzi: A ben vedere, il debito pubblico corrisponde esattamente alla liquidità rimasta in circolo nel Corpo/Economia.
E’ a questo punto che insorgono i tromboni NeoLiberisti con l’obiezione che:
“Ma questo schema non vale perchè l’economia è globalizzata..”
A questa miope affermazione, la risposta è:
Certo che è globalizzata.
Infatti questo era il primo pezzo del ciclo monetario, che riguarda il processo di creazione monetaria Nazionale (il Dollaro per gli USA, la Sterlina per l’UK, ecc ecc).
Poi c’è il secondo pezzo, che riguarda il mercato globale (visto che oggi siamo nel mercato globale).
Il secondo pezzo dei mercati globali si compone dei seguenti punti:

  • 1) il + 50 di deficit/risparmi che resta in circolo (sotto forma di risparmi privati) sono gli stessi che fungeranno da Base monetaria (M0) utilizzata dalle banche private per erogare sulla base di questa la loro moneta creditizia (M1).
  • 2) La moneta creditizia creata dalle Banche convenzionali verrà poi prestata agli imprenditori privati per finanziare tutte le attività private che andranno a comporre il così detto “MADE IN” nazionale da esportare all’estero.
  • 3) L’esportazione sui mercati globali indurrà tutti i paesi importatori ad acquistare la valuta nazionale: La valuta Nazionale in questo modo aumenterà di valore sul mercato delle valute globali (Forex).
  • 4) Con la valuta rafforzata, infine, la nostra Nazione si potrà acquistare tutte le importazioni di cui necessita (ad esempio le materie prime).

E il cerchio così si chiude.
I mercati globali funzionano così.

Scritto da: Cristian Minerva
Fonti: Modern Money Theory

 

 

5) COSA SONO IL DEFICIT E IL DEBITO PUBBLICO, E COME SI PRODUCONO.

IL CICLO ECONOMICO RACCONTATO DRITTO INVECE CHE ROVESCIO.

Tutti quanti sanno che il DEFICIT è dato dalla differenza tra le entrate e le uscite dello Stato.
Quando i soldi della spesa pubblica sorpassano l’ammontare delle entrate fiscali, quei soldi di “extra” prendono il nome di spesa a DEFICIT.
Distinguiamo le 3 posizioni che hanno luogo nel bilancio dello Stato:
– DEFICIT DI BILANCIO: Lo Stato mette 100 con la spesa e ritira 90 con le tasse; resta in circolo un deficit di + 10 (politiche espansive).
– PAREGGIO DI BILANCIO: Lo Stato mette 100 con la spesa e toglie 100 con le tasse; resta zero nell’economia e la moneta circolante rimane invariata.
– AVANZO DI BILANCIO: Lo Stato mette 90 con la spesa (riducendola) e toglie 100 con le tasse (aumentandole); vengono sottratti 10 denari dall’economia (politiche restrittive).
Ebbene:
Se vi siete accorti, tutta la confusione è determinata dal fatto che i media hanno rovesciato al contrario il funzionamento del ciclo.
Ci viene detto che uno Stato raccoglie 90 e spende 100 producendo un “rosso” di 10, un bel meno 10 da considerarsi una perdita  secca da parte dell’economia nazionale.
Invece accade che lo Stato spende 100 e ritira 90 in tasse lasciando un bel + 10 di guadagno/risparmio nell’economia (non a caso il + 10 prende giustamente la definizione di politica espansiva).
Quindi il DEFICIT è la moneta aggiunta con la spesa, ma che non è stata ancora ritirata indietro con le tasse.
Sono dunque i soldi che si aggiungono all’economia e che aggiungono così detti risparmi al netto, ovvero soldi in più che possiamo risparmiare senza che qualcun altro li abbia dovuti perdere.
La somma dei deficit accumulati di anno in anno, da corpo a quello che viene ingannevolmente chiamato debito pubblico.
Il debito pubblico altro non è che la somma dei risparmi privati aggiunti di anno in anno per mezzo delle politiche espansive.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Vedi  “Fonti di riferimento

 

 

6) SVOLGIMENTO DEL CICLO MONETARIO: I DEBITI PUBBLICI SONO I RISPARMI PRIVATI.

PRIMA LO STATO DISTRIBUISCE I SOLDI MEDIANTE LA SUA SPESA PUBBLICA, POI LI PUO’ RITIRARE CON LE TASSE; I SOLDI DI DIFFERENZA CHE LASCIA GIU’ , SONO QUELLI CHE CHIAMIAMO IMPROPRIAMENTE DEBITO PUBBLICO.

Viene spiegato ingannevolmente che il ciclo monetario si svolga nel seguente modo, ovvero che lo Stato prima recupera i soldi dalle tasche dei cittadini mediante le tasse per un valore mettiamo di 90, ma se poi l’ammontare della SPESA PUBBLICA aimè è di 100, ecco che ci dicono che siamo in rosso di dieci, un “bel” -10 di DEBITO PUBBLICO.
Questo svolgimento del processo monetario è semplicemente errato oltre che FALSO!
Infatti per stessa logica dei fatti il processo monetario è invertito e si svolge nell’unico modo corretto possibile che è il seguente:
La moneta all’origine, non proviene dalle tasche dei cittadini (SETTORE PRIVATO), ma bensì dallo Stato (SETTORE PUBBLICO).
Significa che lo Stato prima distribuisce i soldi attraverso la sua SPESA PUBBLICA, mettiamo per lo stesso valore di 100 sopra menzionato, e se poi decide di ritirarne indietro “solo” 90, compiendo quella che si chiama POLITICA ESPANSIVA, ecco che si può facilmente capire che la nostra economia è in verde di 10, e non in rosso:  Un bel +10 di risparmi privati.
Morale:
Quello che viene ingannevolmente chiamato DEBITO PUBBLICO , sono invece RISPARMI PRIVATI.
Va da se dunque che  più il valore di quello che viene chiamato DEBITO PUBBLICO è elevato , più sono elevati i RISPARMI PRIVATI dei cittadini.
E di i conseguenza:
Più  si cerca al contrario di ridurre il valore di questo presunto DEBITO PUBBLICO, e  più  si andrà ad erodere il valore dei RISPARMI PRIVATI.
La prova tangibile della veridicità di questo cruciale aspetto sta nella realtà dei fatti.
Infatti, gli Stati proprietari della loro moneta sovrana con un valore molto espanso del loro DEBITO PUBBLICO, sono guarda caso proprio gli stessi che registrano il valore dei RISPARMI PRIVATI più alti fra tutti.
L’Italia ai tempi della LIRA era il paese coi risparmi delle famiglie più alti al mondo.
Oggi che l’Italia non possiede più la sua moneta sovrana, il paese coi risparmi privati/debito pubblico più alti fra tutti è il Giappone.
Semplicemente, il valore particolarmente espanso dei debiti pubblici delle suddette nazioni, è all’origine dei loro risparmi.
ATTENZIONE:
Tale condizione si ottiene solo a patto che lo Stato possa produrre in maniera autonoma la moneta che  va ad introdurre nella propria economia mediante la sua SPESA PUBBLICA (condizione di SOVRANITA’ MONETARIA) come stabilito peraltro dalle costituzioni di stampo democratico come quella Italiana.
Infatti se la condizione di SOVRANITA’ MONETARIA non viene soddisfatta,  ma lo Stato è costretto ad andare a prendere in prestito una moneta estera come l’Euro (condizione di STATO COLONIA) allora il debito diventa in primis illegale (in quanto sviluppato secondo un processo che viola i principi fondamentali della costituzione), dopo di che il debito risulterà essere matematicamente irrisolvibile (vedi pag “Irrisolvibilità del debito“).

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Vedi  “Fonti di riferimento

 

 

7) DIFFERENZA TRA DEFICIT CON BANCA DEL SANGUE INTERNA (SOVRANITA’ MONETARIA), E DEFICIT CON BANCA DEL SANGUE ESTERNA (EURO).

IN NATURA GLI ORGANISMI POSSONO PRODURSI SANGUE AUTONOMAMENTE, SENZA BISOGNO DI DISSANGUARE I PROPRI VICINI: DIFFERENTEMENTE SAREBBE GUERRA.

Quando un corpo umano cresce passando da bambino ad adulto, subisce un aumento del sangue circolante.
Si passa da un livello di circa 1 litro, a 6 litri circa.
I 5 litri che si aggiungono prendono il nome di aggiunta a DEFICIT, ovvero esattamente lo stesso DEFICIT che riscontriamo nella MACROeconomia degli Stati.
I deficit si aggiungono nel seguente modo:
Il cuore (ovvero lo Stato per mezzo della sua banca centrale ad esso sottoposta) pompa 100 (100 equivale ad 1 litro) e poi ritira 90 (90 equivale a 0,9 litri), lasciando + 10 (0,10 litri).
Il + 10 è il famoso deficit.
I + 10 si accumulano (10 +10 +10 +10 +10 +10 +………)  fino a che il corpo sviluppato non si ritrova coi famosi 5 litri in più di sangue, passando dall’iniziale 1 litro ai successivi 6 litri.
I +5 litri aggiunti sono quelli che tutti chiamiamo ingannevolmente debito pubblico.
Va da sè che questi 5 litri aggiunti rappresentano una ricchezza al 100% e non vanno assolutamente resi a qualcuno, perchè se così fosse significherebbe che il corpo se ne dovrebbe privare rimanendo dissanguato.
Ebbene:
Nessuno si è mai chiesto da dove abbiamo preso il nostro sangue, o a chi lo dobbiamo restituire.
Il sangue è stato creato autonomamente dal nostro corpo e non deve essere restituito a nessuno.
Tutto il sangue a deficit che si è aggiunto è ricchezza interiore.
Ora stabiliamo invece che il corpo venga inibito nella sua funzionalità naturale di autoprodursi sangue, e si ritrovi invece ad essere collegato ad una banca del sangue esterna.
La nuova banca del sangue però funziona in un modo preciso:
Fornisce 100 e poi ritira indietro 100 + 10 di interessi.
Accade che ad ogni ciclo, la Banca del Sangue esterna si troverà a sottrarre 10 dall’organismo sottoponendolo ad un dissanguamento sistemico.
In una situazione del genere, l’organismo non più in grado di prodursi sangue autonomamente, si ritrova improvvisamente a dover combattere per recuperare il sangue sottraendolo a qualcun’altro.
Ecco:
Questo appena spiegato è l’Euro.
Con l’Euro l’organismo economia non può più produrre autonomamente il sangue da aggiungere a deficit, ma deve rivolgersi all’esterno, con tutti i danni che ne conseguono (vedi articolo seguente).

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Vedi  “Fonti di riferimento

 

 

8) CON L’EURO GLI STATI-MEMBRI SI FANNO GUERRA PER PROCURARSI IL DEFICIT DI SANGUE NECESSARIO A SOPRAVVIVERE.

MA L’EURO NON DOVREBBE PROMUOVERE LA PACE?

Abbiamo spiegato che gli Stati si autoproducono autonomamente le proprie risorse finanziarie esattamente come i corpi si autoproducono il sangue.
Nel sistema Euro accade però che molti Stati, anche litigiosi fra di loro, vengano inibiti nella loro funzione naturale di produrre autonomamente la loro moneta, per ritrovarsi invece collegati ad una Banca del Sangue esterna che col trucco degli interessi produce un dissanguamento sistemico di tutti gli organismi economici ad essa connessi.
Gli organismi economici (Stati-membri) in un sistema del genere, devono combattere costantemente per recuperare sangue e poter sopravvivere.
Il sangue nel sistema Euro si recupera in soli 2 modi:
A mezzo di tasse, dissanguando i propri cittadini.
A mezzo di export, dissanguando gli Stati-membri vicini.
Risultato:
Gli Stati-membri sono trascinati su una rotta di conflitto che li porterà inevitabilmente alla rottura, che in altre parole significa guerra.
Ripetiamo: il sistema Euro è strutturato per far convergere gli Stati membri su una rotta di conflitto che la storia ha già dimostrato finire rovinosamente in guerra, questi sono i fatti!
Ma l’Euro non era mica stato fatto per mantenere la pace?

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Vedi  “Fonti di riferimento

 

 

9) IL DEBITO PUBBLICO SPIEGATO CON L’ESEMPIO DELLO STATO COLONIALE.

LO STATO COLONIZZATORE IMPONE ALLO STATO COLONIZZATO LE TASSE NELLA PROPRIA VALUTA.

Prendiamo in considerazione il caso di una colonizzazione in cui lo Stato colonizzatore, ad esempio l’Inghilterra, invade uno Stato straniero per sottoporlo al suo dominio.
Sapete come avviene la colonizzazione (a parte le armi iniziali)?
Per mezzo della moneta.
Ergo: L’Inghilterra che è titolare della sua valuta, ovvero la Sterlina, impone le tasse in sterline al paese colonizzato.
A questo punto tu hai:

  • 1) Lo Stato colonizzatore che è emettitore della valuta.
  • 2) Lo Stato colonizzato che è utente della valuta.

(ATTENZIONE: lo Stato colonizzato, a differenza dello Stato colonizzatore, NON può nè creare, nè moltiplicare  la moneta di cui è utente, ma la può solo utilizzare come se si trattasse di una moneta d’oro).

DOMANDA:
Quando l’Inghilterra si finanzia in Sterline, da chi si fa prestare le Sterline (posto che le Sterline sono emesse dalla BC inglese)?
viceversa:
Quando lo Stato colonizzato si finanzia in Sterline (poichè con esse ci deve pagare le TASSE), da chi si fa prestare le Sterline (posto che le Sterline sono emesse dalla BC inglese)?

DOMANDA FINALE:
Il debito è lo stesso uguale per tutti e 2 i paesi?
Oppure stiamo parlando di una differenza che è assoluta?
Ebbene: esattamente questa è la sostanziale differenza che intercorre tra:
– Debito denominato in valuta nazionale (sovrana).
e
– Debito denominato in valuta straniera (coloniale/Euro).

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

10) COSA SIGNIFICA DEFICIT DEL 3%.

PER OTTENERE UN DEFICIT DEL 3% LO STATO DEVE PROSCIUGARE L’ECONOMIA FACENDOCI SEPPELLIRE DI DEBITO PUBBLICO PRODOTTO DAGLI INTERESSI (come visto nella formula del PIL).

Abbiamo detto che uno Stato spende 100, ma poi deve restituire indietro 100 + 10 di interessi.
La spesa pubblica complessiva quindi sarà composta da 2 voci distinte:
SPESA PRIMARIA (100): La spesa effettiva dello Stato.
SPESA PER INTERESSI (10): La spesa che serve a coprire gli interessi.
Col “trucco” del DEFICIT accade che se uno Stato:

  • – spende 100

e poi

  • – ritira 100 in tasse (compiendo pareggio di bilancio).

nel momento in cui bisogna aggiungere alla spesa primaria i + 10 di interessi, succede che la spesa complessiva risulterà essere 100+10 = 110.
Significa che il bilancio pubblico alla fine del “giro” sarà:

  • – spesa pubblica 110.

e

  • – tasse 100.

Come notate risulta un DEFICIT di 10, che in questo caso equivale ad un DEFICIT del 10%.
A questo punto l’Europa interviene dicendo:

“No Stato!
Non va bene!
Devi fare un deficit massimo del 3%, oppure ti multo.”

Per far scendere il deficit dal 10 % al 3%, lo Stato dovrà tagliare la sua spesa pubblica primaria di ben 7 punti.
E quando lo Stato  taglia la sua spesa pubblica primaria significa che sta tagliando tutti i suoi servizi primari dei cittadini: sanità, istruzione, trasporti, energia, infrastrutture in genere, ecc ecc.

ATTENZIONE: come si evince dalla formula del PIL = Consumi + investimenti + spesa pubblica + (import-export),
tagliare la spesa pubblica significa far diminuire in modo sistematico il PIL!
Ma se il PIL cala, il rapporto debito/PIL viene a mancare, i mercati perdono la fiducia, ed aumentano gli interessi.
Risultato: il debito aumenta, e tutti i soldi tagliati dalla spesa pubblica si trasferiscono in spesa per gli interessi.
Ecco: Questo spiegato è esattamente come funziona il trucco del DEFICIT del 3%.
A ciascuno le sue conclusioni.

NOTA BENE (AVANZO PRIMARIO): L’italia ha il più cospicuo avanzo primario da che esiste l’Euro e anche da molto prima, e proprio queste politiche di avanzo primario sono quelle all’origine del nostro continuo peggioramento del nostro rapporto debito/ PIL (si veda la formula del PIL).

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Vedi  “Fonti di riferimento

 

 

11) REMISSIONE DEI DEBITI.

QUANDO GLI INTERESSI EGUAGLIAVANO IL CAPITALE OGGETTO DEL PRESTITO, IN ANTICHITA’ I DEBITI VENIVANO RIMESSI (ri-azzerati).

PREMESSA: La remissione dei debiti è correlata all’irrisolvibilità del debito che per sua natura è matematicamente irrisolvibile (vedi pag “Irrisolvibilità debito“).
Si consideri che ai tempi della moneta aurea, siccome la quantità di moneta circolante era sempre la stessa (poiché nessuno era in grado di creare nuovo oro o moltiplicare l’oro già circolante), tecnicamente era impossibile all’interno del circuito monetario far saltar fuori le monete d’oro aggiuntive necessarie a ripagare la somma del capitale iniziale + l’aggiunta degli interessi.
Come infatti diceva lo stesso filosofo Aristotele: “La moneta NON può creare altra moneta”.

NINO GALLONI (min 4:10):  “Ai tempi di Gesù e precedenti, si applicava il seguente sistema:
Si faceva un prestito, e c’era un interesse del 10%.
Un interesse del 10% significa, accumulando il debito e gli interessi, che dopo 6 anni e mezzo il capitale è raddoppiato.
A quel punto si entrava nel settimo anno che era l’anno sabbatico:
Si rimettevano i debiti, e quindi praticamente chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato, il capitale era stato restituito attraverso gli interessi, perché in 6 anni e mezzo al 10% eguaglio il capitale, però sì consentiva a tutti di sopravvivere perché in pratica il sistema monetario resettato lasciandolo invariato rispetto al punto di partenza.”

Invece col metodo attuale in cui gli interessi si accumulano senza fine, il meccanismo del debito che si auto-alimenta di continuo, costringe l’economia a dover crescere all’infinito (vedi pag “Insostenibilità del debito“).

Scritto da: Cristian Minerva
Fonte: Video Prof Nino Galloni parla del debito pubblico italiano

 

 

12) CANCELLAZIONE DEBITO PUBBLICO IN MANO A BANCACENTRALE.

PROPOSTA FIRMATA DA OLTRE 100 ECONOMISTI EUROPEI.

Avvenire – 5 feb. 2021 – L’APPELLO. «LA BCE CANCELLI I DEBITI DEGLI STATI»

PROPOSTA FIRMATA DA OLTRE 100 ECONOMISTI EUROPEI.

La questione dell’annullamento del debito pubblico è tornata al centro del dibattito europeo. In questa pagina pubblichiamo un appello con la proposta di cancellazione del debito degli Stati in carico alla Bce elaborata da un gruppo di economisti francesi, fra i quali Laurence Scialom e Gaël Giraud, e che è stata sottoscritta in questa prima fase già da oltre 100 colleghi di diversi Paesi: oltre alla Francia, che vanta 50 adesioni fra cui quelle di nomi molto noti come Thomas Piketty, l’Italia, con 21 firme, la Germania, l’Irlanda, il Belgio, la Spagna, il Lussemburgo, la Svizzera, la Svezia, il Portogallo, la Grecia, l’Ungheria e il Regno Unito.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti:  Avvenire  L’appello: «La BCE cancelli i debiti degli Stati»

 

 

13) VARIE CONSIDERAZIONI SUL DEBITO PUBBLICO.

ANCORA ALTRI MODI PER SPIEGARE IL DEBITO PUBBLICO (per chi non ne avesse ancora abbastanza…).

Il Debito Pubblico, è la somma dei deficit di bilancio accumulati dallo Stato nel corso degli anni.
Sono i soldi che lo Stato ha creato e distribuito sotto forma di SPESA PUBBLICA, ma che non ha ancora ritirato indietro con le TASSE.
Tali soldi sono dunque quelli che restano presenti in circolo nel sistema economico del paese, e che si accumulano nelle tasche dei cittadini sotto forma di RISPARMIO PRIVATO.
I debiti pubblici infatti, corrispondono alla somma di tutti i risparmi privati (al netto, ovvero risparmi che non corrispondono al debito di chiunque altro) che si sono aggiunti di anno in anno nell’economia del paese.

Spiegazione approfondita del Debito:

Ogni volta che lo Stato genera un deficit/surplus, nell’economia del paese si realizza un risparmio così detto al netto, ovvero soldi che vengono risparmiati da qualcuno senza che gli stessi siano sottratti a qualcun altro, ciò significa che senza i deficit dello Stato non ha luogo alcun risparmio al netto (NB: I risparmi aggiunti nell’economia per mezzo delle esportazioni, non sono al netto, poichè corrispondono a soldi persi, in questo caso dai cittadini del paese importatore delle nostre merci).
Allo Stesso modo, senza la somma dei deficit, non ha origine la somma dei risparmi (al netto); dunque niente debito pubblico, niente risparmi aggiunti all’economia del paese.
I deficit che compongono il debito possono essere di due tipi: POSITIVO o NEGATIVO (vedi voce “SPESA A DEFICIT” nella pag “Definizioni, l’ABC“).
Un debito composto integralmente da deficit positivo, non comporta alcun tipo di scompenso economico di sorta se non quello di generare un determinato livello dei risparmi che, come tali, si potranno considerare a tutti gli effetti una ricchezza presente all’interno dell’economia del paese (il Giappone ad esempio ha un Debito ad oltre il 250% del PIL e la sua inflazione è prossima allo 0; tutto il debito del Giappone corrisponde alla somma dei risparmi privati al netto totalizzati nell’economia giapponese, ATTENZIONE: compresi anche i Titoli in Yen detenuti da soggetti esteri ).
Non vi è scompenso perchè, come più volte spiegato, il deficit positivo non genera inflazione, potendo contare sempre e comunque su una corrispondenza di beni, servizi o lavoro che si trovano costantemente a controbilanciare la sua entità, di qualunque dimensione essa sia.
L’unica circostanza, al contrario, veramente in grado di minare/compromettere la salubrità del sistema economico, si verificherà allorchè il debito pubblico dovesse cominciare ad essere composto progressivamente da deficit negativo.
Il deficit NEGATIVO (ovvero il deficit composto da spese pubbliche erogate a fronte di nessun prodotto in contropartita) può causare inflazione, e per tale ragione questo tipo di deficit dovrà assolutamente essere ridotto al minimo.
Sarà compito, nonchè dovere degli Stati, impegnarsi ad evitare di generare deficit negativo adottando politiche economiche o assumendo assetti economico-istituzionali, atti a circoscrivere tali “effetti indesiderati” (l’Euro, con a sua impostazione neo-liberista dei tassi di interesse sui titoli stabiliti dai mercati, ha una struttura che produce espressamente tali effetti).
Abbiamo spiegato che il deficit negativo è rappresentato da tutte quelle spese improduttive che non generano alcun bene in contropartita.
Gli interessi rappresentano una spesa a deficit negativo che, come tale, va limitata.
Per limitare l’incidenza degli interessi sul debito, sarà sufficiente che lo Stato fissi i tassi d’interesse sui propri Titoli di Stato ad un livello molto basso, quasi prossimo allo zero (solitamente il tasso di interesse dei titoli dovrebbe essere pari a quello dell’inflazione); in tal modo, anche con debiti di enorme entità, la spesa per gli interessi sarà talmente irrisoria da risultare completamente ininfluente sui parametri della moneta (quello che avviene in USA e Giappone).
Viceversa, tassi d’interesse elevati faranno lievitare la porzione di debito negativo, facendo si che il debito diventi complessivamente più instabile e dunque pericoloso per l’equilibrio dell’economia  (aumento dell’inflazione, o stagflazione, piuttosto che recessione, ecc.).
In Europa, gli Stati non hanno il controllo del livello dei tassi d’interesse dei propri Titoli di Stato, che vengono invece stabiliti dai mercati. In questa situazione, l’unica “strategia” che uno Stato può adottare per evitare che il livello dei tassi d’interesse influisca in maniera rilevante sul suo debito, è quella di avere un debito pubblico di dimensioni estremamente ridotte.

ATTENZIONE: E’ di fondamentale importanza comprendere che, avere un ristretto livello di deficit/ debito pubblico, equivale però ad avere un livello dei risparmi particolarmente limitato.
Il tutto si traduce in un basso livello generale della ricchezza procapite nonchè in un diffuso ricorso all’indebitamento privato generato dalla suddetta mancanza di risparmi (impoverimento della popolazione).
Eliminare i debiti pubblici operando PAREGGI DI BILANCIO, o peggio ancora AVANZI DI BILANCIO,  corrisponde precisamente ad annullare la creazione di nuovi risparmi così detti al netto, ovvero, l’incremento dei nostri risparmi è causato/generato esattamente dall’esistenza e dallo “sviluppo” del DEFICIT PUBBLICO e dunque dal conseguente DEBITO PUBBLICO.
Pertanto, con il così detto risanamento dei conti pubblici, l’Europa non fa altro che puntare ad un sistematico abbattimento dei risparmi dei cittadini che, lo ripetiamo ancora, porta ad un conseguente impoverimento generale della popolazione.

Conclusione:  Da tutto ciò, in definitiva, si evince che la ragione dei debiti pubblici, è prettamente determinata dalla valuta in cui vengono denominati:

  • MONETA SOVRANA (LIRA):  Se la valuta è nazionale, il debito pubblico non è realmente un debito, ma corrisponde semplicemente alla somma dei risparmi privati (al netto) registrati nell’economia del paese.   Gli Interessi in questo caso sono pagati dallo Stato con la stessa moneta prodotta dallo Stato stesso.  Gli interessi dunque si vanno ad aggiungere all’economia del paese, andando ad accrescere il valore della ricchezza complessiva nazionale.
  • MONETA NON SOVRANA (EURO):  Se la valuta è estera, invece, il debito pubblico diventa debito a tutti gli effetti.  Il debito corrisponde sempre alla somma  di tutti i risparmi privati (al netto), ma i soldi che lo Stato usa per pagare gli interessi, in quest’altro caso, non sono più pagati con quelli prodotti da lui Stesso, ma dovranno essere presi in prestito da soggetti terzi.  Gli interessi dunque si vanno a sottrarre dall’economia del paese, andando ad decrescere il valore della ricchezza complessiva nazionale.

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

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Cristian Minerva

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