Anni ’90

Sequenza degli eventi (in ordine cronologico):

  • SORPASSO ECONOMICO: ITALIA QUARTA POTENZA MONDIALE (1991);
  • IL CASO TANGENTOPOLI (1992);
  • OPERAZIONE BRITANNIA (1992);
  • OMICIDI DEI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO (1992);
  • ADESIONE AL TRATTATO DI MAASTRICHT (1992);
  • USCITA DALLO SME (1992);
  • PREPARAZIONI DEGLI STATI MEMBRI ALL’INGRESSO NEL SISTEMA EUROMONETARIO (1992-2002);
  • RIAGGANCIAMENTO DELLA LIRA ALL’UNIONE EUROMONETARIA (1999);

 

 

SORPASSO ECONOMICO: ITALIA QUARTA POTENZA MONDIALE (1991):

Il termine sorpasso venne coniato per indicare il superamento del PIL italiano rispetto a quello degli altri competitors mondiali.
Il 15 maggio 1991 il ministro degli Esteri Gianni De Michelis rese noto che, secondo il rapporto messo a punto dalla società Business International (società del gruppo dell’Economist, fra i più autorevoli periodici finanziari ed economici del mondo) e inviato da De Michelis anche al presidente del Consiglio Giulio Andreotti, l’Italia era diventata la quarta potenza industriale del mondo, davanti alla Francia e alla Gran Bretagna (il computo non includeva l’URSS, che peraltro era ormai al collasso).
Secondo questo rapporto del Business International, nel ’90 l’Italia era diventata la quarta nazione più industrializzata del mondo dopo Stati Uniti, Giappone e Germania. Il PIL a prezzi correnti del Bel Paese (il prodotto interno lordo, cioè la somma dei beni e servizi finali prodotti sul territorio), infatti, era arrivato a 1.268 miliardi di dollari, contro i 1.209 della Francia e i 1.087 della Gran Bretagna.
Questo risultato era il frutto dell’applicazione del modello economico costituzionale italiano caratterizzato da politiche economiche spiccatamente keynesiane, in cui lo Stato, a differenza del modello liberista attuale, era chiamato a svolgere la fondamentale funzione di volano, quale spinta sostanziale dell’intero sistema.
Fino agli anni ’90 infatti, lo Stato italiano era saldamente in possesso di tutti i suoi principali asset strategici quali (in ordine alfabetico):
Alimentari,
Banche,
Moneta,
Energia,
Sanità,
Telecomunicazioni,
Trasporti,
oltre che istruzione, giustizia nonchè qualsiasi servizio primario in genere di pubblica necessità.
I dati economici storici dunque parlano chiaro:
Fino a che lo Stato italiano ha attuato il suo modello, il paese ha continuato a progredire.
Poi, da quando a partire dagli anni ’90 in avanti, lo Stato italiano ha smesso di attuare il modello costituzionale, sostituendolo con quello liberista delle privatizzazioni di tutti i propri asset strategici, e delle politiche restrittive di avanzo primario (vedi voce “Avanzo primario” nella pag “Definizioni, l’ABC“), il paese ha intrapreso la via dell’inesorabile declino (vedi voce “PREPARAZIONI DEGLI STATI MEMBRI ALL’INGRESSO NEL SISTEMA EUROMONETARIO 1992-2002”).

 

 

IL CASO TANGENTOPOLI (1992) www.youtube.com/watch?v=E1f0G2BSKRI:

Nel 1992 (l’inchiesta iniziò ufficialmente il 17 febbraio) ebbe luogo la così detta vicenda “mani pulite” che sancì di fatto il crollo della prima repubblica, spazzata via da una pioggia di inquisizioni per tangenti, e il passaggio alla seconda, la quale traghettò di fatto (per mano della sinistra italiana e dei relativi governi tecnici) l’Italia in Europa.
Quello che si vuole sottolineare in questo contesto, è il particolare aspetto per cui ad essere inquisiti furono stranamente in realtà praticamente solo i partiti appartenenti a specifiche fazioni (DC e PSI su tutti)  lasciando invece miracolosamente immacolato il Partito Comunista (PCI, PDS e PDI).
Come spiega il giornalista Paolo Barnard in un’intervista fatta a Gherardo Colombo, era risaputo come le così dette mazzette nei partiti comunisti dell’epoca, fioccassero tanto quanto, se non di più che negli altri partiti, eppure nonostante ciò, dichiara Colombo, gli imprenditori si presentavano inspiegabilmente a denunciare solo ed esclusivamente DC e PSI lasciando illesi i partiti di sinistra.
Sempre Barnard (come anche altri autorevoli storici), spiega che con la fine dell’Unione Sovietica l’interesse degli USA nei confronti dell’Italia si ridimensionò profondamente, trasformandosi da interesse di tipo militare strategico, a interesse puramente economico: In questo senso la classe politica italiana della prima repubblica fino a quel momento si era dimostrata poco incline al mantra delle privatizzazioni e dei liberi mercati, facendo così maturare la prospettiva “atlantica”, di promuovere una nuova classe politica che cominciasse invece ad aprire l’economia nostrana ai business dei mercati internazionali, a partire dall’allentamento di quelle specifiche restrizioni che proteggevano di fatto l’economia italiana dai così detti CAPITAL FLIGHT, cioè quella particolare tecnica finanziaria che, mediante lo spostamento di grosse somme di denaro/capitali, consente di attuare i famigerati “ATTACCHI” SPECULATIVI (ovvero esattamente quello specifico strumento che, dopo quello militare,  sta alla base dei grandi “giochi di potere”).
I partiti della sinistra, in Italia come anche in altri paesi d’Europa, furono proprio quelli che in effetti si adoperarono a compiere esattamente questo tipo di mutazioni snaturando peraltro totalmente quella che invece sarebbe dovuta essere la vera natura di un partito di sinistra, cioè quella di promuovere un rafforzamento dello Stato e non l’indebolimento dello stesso.

Nota Bene: lo stesso Di Pietro in seguito dichiarerà che l’operazione “Mani Pulite” fu bloccata da un intervento dei servizi segreti (deviati) allorchè stavano per inchiodare la sinistra (la stessa di Napolitano, Prodi, Ciampi, Dini, Amato, D’Alema, & Co, cioè i cruciali personaggi che poi successivamente condussero a turno la preparazione dell’Italia nell’ingresso nell’Euro nelle modalità accennate qui di seguito). Vedi pag “Testimonianze storiche“.

 

 

OPERAZIONE BRITANNIA (1992):

Progetto per la deindustrializzazione dell’Italia promosso nel 1992  dai principali esponenti della City (cioè il mondo finanziario londinese/internazionale, Goldman Sachs in primis), sull’omonimo panfilo della corona inglese (il giorno esatto dell’incontro fu il 2 giugno 1992, sul web in merito a questo cruciale evento si trovano decine e decine di riferimenti, articoli, notizie, descrizioni, testimonianze,…).
L’operazione fu pianificata e poi attuata con la complicità dei manager pubblici italiani rappresentanti del governo di allora, e personaggi che poi sarebbero diventati ministri o direttori generali nei governi AMATO, DINI, CIAMPI, PRODI, D’ALEMA nonché l’attuale presidente della BCE MARIO DRAGHI (da notare, per gli amanti dei complotti, che sia Prodi che Draghi erano, e sono tutt’ora, uomini di Goldman Sachs, ovvero la banca che più di tutte beneficiò delle acquisizione derivate dagli accordi stabiliti sul Britannia) .
Gli accordi europei prevedevano ed hanno determinato la progressiva deindustrializzazione del nostro paese nonchè la svendita dell’Italia attraverso la cessione dei principali asset pubblici (Autostrade, Autogrill, Eni, Enel, Telecom, IRI, Comit, IMI, INA, industria siderurgica, industria alimentare ecc. ecc.) che avrebbero dovuto sostenere il bilancio economico dello Stato negli anni a venire.

ATTENZIONE: La privatizzazione delle banche italiane (“contenute” nell’IRI smantellata da Prodi e Co.) comportò la sistematica privatizzazione di BankItalia.

NOTA BENE: Negli anni 90 i governi di centro sinistra procedettero a privatizzare gran parte delle imprese pubbliche sostenendo che tali asset così detti “carrozzoni” appesantivano il bilancio statale, mentre i dati ci dicono al contrario che proprio quei “carrozzoni”, come visto nel grafico della produzione industriale presente nella pag. “Grafici dimostrativi“, erano quelli che fino a quel momento, avevano consentito al nostro paese di primeggiare nella classifica della produzione industriale fra tutti i paesi d’Europa.

Link utili per OPERAZIONE BRITANNIA:

 

 

OMICIDI DEI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO (1992):

Un altro evento che contribuì a determinare la svolta cruciale che a partire dal “fatidico” 1992 caratterizzò il destino del nostro paese, è sicuramente rappresentato dagli omicidi dei due giudici antimafia.
E’ di rilevante importanza osservare l’anno in cui i 2 magistrati vennero uccisi: il 1992.
Il ’92 fu un anno cruciale per il nostro paese in quanto nel ’92 avvennero una serie di eventi che insieme modificarono radicalmente la storia da li per tutti gli anni a venire.
Il ’92 è l’anno del Trattato di Maastricht, sempre in quell’anno cade la prima repubblica socialista a favore della seconda neoliberista, ed è anche l’anno in cui si tiene la cruciale assemblea sul Britannia.
Va ricordato che le forze alleate hanno sempre mantenuto un controllo strategico sulla nostra nazione mediante le 3 braccia operative presenti sul nostro territorio:

  • Gladio,
  • Mafia
  • P2.

L’intreccio stretto di questo tridente è alla base di tutte le destabilizzazioni susseguitesi dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, a partire dalle stragi di Stato, passando da Enrico Mattei, Aldo Moro, nonchè la stessa tangentopoli scoppiata proprio nel ’92.
I 2 giudici nello specifico stavano indagando molto a fondo per quanto riguarda il braccio della mafia, ed erano arrivati ad un punto di comprensione dell’intreccio (con le sue implicazioni internazionali) che è testimoniato in modo esplicito dalle loro stesse dirette dichiarazioni rilasciate prima della loro morte.
Per questo furono fatti saltare, e le loro indagini furono insabbiate (vedi il caso dell’agenda rossa di Borsellino).
Sono molti gli elementi che evidenziano la presenza di forze paramilitari internazionali nella vicenda, primo fra tutti l’esplosivo, che per la sua mole imponente di quantità, non poteva altro che esseere di fornitura strettamente militare, e Gladio era un esercito “segreto” paramilitare direttamente controllato dagli USA e le forze alleate/NATO, verificare per credere.

NOTA BENE:  Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso afferma che,

PIERO GRASSO: “La mafia non era la sola ad avere interesse ad eliminare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e gli attentati hanno aperto la strada ad una nuova entità politica”.

Quando si afferma che gli attentati hanno aperto la strada ad una nuova entità politica, significa che a volere il cambiamento della governance pubblica/statale italiana non poteva essere lo Stato italiano medesimo, essendo che lo Stato italiano non può cospirare contro se stesso, ma bensì una componente necessariamente esterna che doveva per logica dei fatti essere interessata a sostituire la governance italiana corrente (1^ Repubblica SOCIALISTA) con un’altra di differente connotazione (2^ Repubblica NEO-LIBERISTA).

CITAZIONE STORICA: Sia Falcone che Borsellino individuarono e segnalarono in più occasioni, la presenza di punti di collegamento/congiunzione fra i vertici di cosa nostra ed altri non precisati poteri esterni, definiti dai due magistrati “Centri occulti di potere che hanno altri interessi”;  in un’intervista Falcone parlò di “Menti raffinatissime che cercano di orientare certe azioni della mafia”, quasi a voler trasmettere un riferimento implicito alla parola INTELLIGENCE, si veda  a tal proposito il video su youtube intitolato “La trattativa”.

 

 

ADESIONE AL TRATTATO DI MAASTRICHT (1992):

Agli inizi degli anni ’90, l’italia in seguito ad “Divorzio” si ritrova ad essere il paese col debito pubblico più alto al mondo.
Col debito alle stelle, viene proposto l’accordo di adesione al sistema monetario europeo, ovvero un sistema monetario in cui uno Stato deve prendere in prestito una moneta per lui estera, ad un tasso di interesse che varia in funzione del debito che lo stato possiede.
Ovviamente per l’Italia sarebbe una scelta suicida.
La prima Repubblica in effetti è Euro-scettica.
Puntualmente scoppia Tangentopoli, la prima Repubblica EuroScettica cade, e viene sostituita da una seconda Repubblica EuroFavorevole, composta da importanti esponenti della sinistra miracolosamente scampati alla vicenda Mani Pulite.
Così ad ottobre del 1992, viene ratificato dal governo tecnico Amato (subentrato in seguito a tangentopoli) il Trattato di Maastricht , con cui l’Italia cede completamente la sua sovranità monetaria ad una Banca Centrale indipendente dalla democrazia, la BCE.
Con l’adozione dell’Euro gli Stati membri privati della loro capacità di emissione, non saranno più in grado di aggiungere autonomamente risorse monetarie/finanziarie alla propria economia, ma dovranno in questo caso recuperarle:
– o sottraendole ai propri cittadini/ aziende mediante le TASSE,
– o prendendole in prestito sul mercato dei capitali privati mediante la vendita dei TITOLI DI STATO (cercando di far figurare un basso rapporto di debito/ pil per poter ottenere dai mercati tassi di interesse più vantaggiosi),
– o sottraendole alle altre nazioni mediante le esportazioni.
Tuto questo considerando il fatto che l’unioneMonetaria:
– Favorisce i paesi-membri caratterizzati da cambio pesante e inflazione bassa (come quelli del NordEuropa).
e
– Sfavorisce i paesi-membri caratterizzati da cambio leggero e inflazione alta (come quelli del SudEuropa).
Ciò comporta nel SistemaEuroMonetario:
– I paesi forti diventano sempre più forti.
mentre
– I paesi deboli diventano sempre più deboli.

 

 

USCITA DALLO SME (1992):

Nel ’92 un attacco alla Lira e alla Sterlina condotto dallo speculatore Soros, fa uscire l’Italia e la Gran Bretagna dal Sistema Euro Monetario (SME).
Dopo oltre un decennio di blocco valutario (seppur all’interno di bande di oscillazione) che provocava alterazioni ai valori effettive delle monete partecipanti all’Unione, la Lira riacquisisce il suo valore reale nei confronti del Marco tedesco, ovvero, il Marco tedesco riacquisisce il suo valore reale nei confronti della Lira.
Risultato:
La lira svaluta di circa il 20, 25, 30% (a seconda della valuta che si prende come riferimento), e la Germania si ritrova anch’essa col suo Marco viceversa rivalutato.
Ciò consentirà da una parte agli speculatori di realizzare lauti profitti al momento del passaggio da ECU a Lira, ma dall’altra ridarà negli anni seguenti ossigeno ad una economia italiana rimasta a lungo soffocata da un cambio sfavorevole, e tassi sui suoi titoli estremamente elevati.
L’Italia farà rientro nello SME nel 1996.

NOTA BENE: Le Banche d’affari presenti sul Britannia, Goldman Sachs in primis, grazie alla svalutazione della Lira del 30%, riusciranno ad impadronirsi di tutti i principali asset strategici italiani già di per se svenduti a prezzi largamente sminuiti, beneficiando di un ulteriore sconto (30% appunto) ottenuto mediante l’attacco speculativo. I nomi dei principali artefici dell’operazione di svendita del patrimonio pubblico sono: Romano Prodi (Goldman Sachs), Mario Draghi (Goldman sachs), Massimo D’Alema (“il peggiore di tutti”, [Cit. Paolo Barnard]).

ATTENZIONE: L’uscita dell’Italia dallo SME è di cruciale importanza dal momento che di fatto è la rappresentazione fattuale di ciò che avverrebbe realmente nel momento in cui l’Italia dovesse sganciarsi dall’Unione Monetaria Europea odierna.
Vedi pag “SME ed ECU“.

 

 

PREPARAZIONE DEGLI STATI MEMBRI ALL’INGRESSO NEL SISTEMA EUROMONETARIO (1992-2002):

Col debito pubblico alle stelle a causa del DIVORZIO in regime di SME (e non di casta e sprechi come viene ripetutamente propinato dai media), viene proposto l’Euro, ovvero un sistema monetario basato su moneta estera da prendere in prestito ad un tasso di interesse che varia a seconda dela dimensione del debito che uno Stato possiede.
Lo stesso buon senso suggerisce che in una condizione debitoria come la nostra, l’ingresso in un sistema del genere sarebbe a dir poco suicida..
La prima repubblica infatti non accetta, e puntualmente arriva tangentopoli .
Ora si presti attenzione a queste congetture:
Il Trattato di Maastricht è datato 1992.
Nel ’92 si susseguono i seguenti eventi:
– 1) TANGENTOPOLI: cade la prima repubblica Euro-scettica, rimpiazzata dalla seconda Euro-favorevole.
– 2) Si tiene la cruciale assemblea del BRITANNIA.
– 3) Attacco speculativo alla Lira (deciso sul Britannia).
– 4) Saltano per aria i giudici FALCONE e BORSELLINO mentre stavano indagando su “Menti raffinatissime dietro la mafia, facenti capo a centri occulti di potere esterni che hanno altri interessi..” (CIT. Giovanni Falcone in implicito riferimento all’interconnessione fra MAFIA, GLADIO/SERVIZI SEGRETI DEVIATI e P2); lo stesso Di Pietro in seguito dichiarerà che l’operazione “Mani Pulite” fu bloccata da un intervento dei servizi segreti (deviati) allorchè stavano per inchiodare la sinistra (la stessa di Napolitano, Prodi, Ciampi, Dini, Amato, D’Alema, & Co, cioè i cruciali personaggi che poi successivamente condussero a turno la preparazione dell’Italia nell’ingresso nell’Euro nelle modalità accennate qui di seguito).
Il resto degli anni ’90 successivi trascorrono all’insegna delle dismissioni pubbliche da parte dello Stato italiano nei suoi principali asset strategici quali Telecomunicazioni, Banche/Bankitalia. ecc. così come stabilito sul BRITANNIA dai personaggi della seconda repubblica sopra elencati, tutti presenti sul panfilo (Mario Draghi compreso) insieme alla finanza londinese/internazionale.
Da notare che la Germania in parallelo nello stesso periodo operava nella direzione opposta, investendo milioni di Marchi a rafforzamento dei suoi principali asset (trattasi di vere e proprie strategie di guerra): le banche tedesche manco a dirlo restano saldamente sotto il controllo pubblico, strategia fondamentale in un sistema Euro basato sui finanziamenti bancari.
L’Italia giunge alla fine degli anni ’90 gambizzata (e soprattutto senza controllo sul suo comparto bancario), la Germania, ma anche la Francia, all’opposto restano ben corazzate .

NOTA BENE: Si vuole far notare la portata dell’importanza strategica da parte di uno Stato nel poter disporre del controllo sulle proprie banche (a maggior ragione nel momento in cui un altro Stato non può disporre della stessa facoltà).
Abbiamo detto che nell’Euro gli Stati prendono in prestito i soldi dalle banche offrendo in garanzia i loro Titoli.
Dunque il mercato dei Titoli è gestito dalle banche, ergo, sono le banche che possono comprare e vendere i suddetti Titoli.
E’ facile intuire che se uno Stato possiede le sue banche, esso sarà in grado di “comandare” alle stesse l’acquisto o meno dei vari titoli sul mercato, sia che si tratti di Titoli nazionali, che esteri.
ATTENZIONE: Questo vuol dire poter fare scendere i propri tassi, e poter fare salire quelli degli altri secondo i propri interessi (un esempio emblematico è stato l’attacco allo spread per far cadere i governi di Italia e Grecia nel 2011). Stiamo parlando cioè di un divario che è assoluto.
La rivista “GEOPOLITICA”  fornisce un quadro delle differenti posizioni bancarie relative ai diversi paesi-membri con queste parole:
“A partire dall’assetto quasi completamente privato del sistema bancario, la condizione italiana è nettamente svantaggiosa. Il controllo pubblico delle banche nei primi anni ’90 era al 74,5%, contro il 61,2% della Germania, ed il 36% della Francia. Dopo le privatizzazioni la proprietà pubblica nelle banche italiane (e indirettamente nella Banca d’Italia) è stata quasi totalmente annullata mentre Germania e Francia hanno mantenuto rispettivamente nel sistema bancario una quota del 52% e 31% (attualmente ancora più alte N.d.A). Alla luce anche della mancata nazionalizzazione del MPS, le implicazioni di questo assetto privato del sistema bancario italiano sono degli oneri sempre più gravosi per lo Stato ed un minore margine di manovra per incentivare lo stimolo dell’economia reale.” (Enrico Ferrini – GEOPOLITICA).

 

 

RIAGGANCIAMENTO DELLA LIRA ALL’UNIONE EUROMONETARIA (1999):

Da settembre 1992 a dicembre 1998 l’Italia è fuori dal sistema EuroMonetario.
Poi nel 1996 Prodi firma per riagganciare l’Italia all’Unione EuroMonetaria a partire dal 1999, anno della istituzione dell’Euro in veste virtuale, veste che poi diventerà effetiva dal 1 gennaio 2002.
Con il riagganciamento della Lira all’Unione EuroMonetaria
– i listini prezzi italiani ritornano a subire un rincaro,
mentre
– i listini prezzi tedeschi ritornano a godere di uno sconto.
A causa di ciò,
– la bilancia commerciale italiana passa dal verde al rosso,
viceversa
– la bilancia commerciale tedesca passa dal rosso al verde.
Vedi pag. Dimostraz. dentro/fuori Euro.

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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