Storia: Cambio di paradigma

Sequenza degli eventi storici:

  • INTRODUZIONE: Storia cambio di paradigma in sintesi.
  1. LA SCALATA DELLE DESTRE (breve ricostruzione storica);
  2. CONTAMINAZIONE DELLE SINISTRE (breve ricostruzione storica);
  3. 1971, IL MEMORANDUM DI 11 PAGINE DELLA CAMERA DI COMMERCIO AMERICANA.
  4. 1975, THE CRISIS OF DEMOCRACY, IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE TRILATERALE.
  5. SEI ELEMENTI CHE AVVALORANO LA TEORIA DEL COMPLOTTO.

 

 

INTRODUZIONE: Storia cambio di paradigma in sintesi.

Durante il XX secolo (1900) così come in fisica grazie ad Albert Einstein ci fu il passaggio dalla fisica Classica a quella Quantistica, anche in economia grazie a Keynes ci fu il passaggio dall’economia classica gold-standard a quella moderna a moneta fiat.
Questi passaggi determinarono un cambio di paradigma, da quello passato arcaico a quello moderno.
Il cambio di paradigma economico determinò una evoluzione sociale in cui le ricchezze e i poteri passarono (e si distribuirono) dalle mani dell’1% a quelle del 99%.
Ebbene:
Durante gli anni ’70, l’1% si è ri-organizzato ed è riuscito ri-cambiare il paradigma per ri-ottenere nelle sue mani le ricchezze ed i poteri perduti.

 

 

LA SCALATA DELLE DESTRE (breve ricostruzione storica).

CAMBIO DI PARADIGMA SOCIO-ECONOMICO.

All’alba degli anni ’70, dopo due secoli di rivoluzioni di sinistra, le quali impartirono i valori e le mentalità diffuse nelle società sviluppatesi fino a quel momento, negli USA le destre neo-liberiste internazionali posero le basi per imprimere quell’inversione di rotta che nei quarant’anni successivi (cioè fino ad oggi), dettarono le nuove “leggi” nel campo sociale, economico, ideologico, politico, dell’istruzione, dei media, sindacale, in tutto l’occidente e nelle nostre attuali vite.
I documenti storici che determinarono questa cruciale svolta furono fondamentalmente due:
Il primo del 1971 è un “memorandum” di sole 11 pagine stilato dall’avvocato statunitense Lewis Powell,
il secondo del 1975 è un documento economico vero e proprio di 227 pagine intitolato “THE CRISIS OF DEMOCRACY”, stilato da tre intellettuali, docenti universitari e consulenti di governo, Samuel P. Huntington, Michel J. Crozier e Joji Watanuki, rispettivamente americano il primo, francese il secondo e giapponese il terzo, ovvero, gli assi che insieme compongono la COMMISSIONE TRILATERALE.
I due documenti sono fondamentali perchè sono proprio quelli che da cui scaturisce la ricetta NeoLiberista che da li in poi verrà attuata punto per punto da tutte le governance occidentali.
Articolo intitolato “IL POTERE 5: ECCO COME MORIMMO”  di Paolo Barnard.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Ecco come morimmo, di Paolo Barnard

 

 

CONTAMINAZIONE DELLE SINISTRE (breve ricostruzione storica).

CAMBIO DI PARADIGMA SOCIO ECONOMICO

Nel video su YouTube intitolato “1992-2012 – GUERRA FINANZIARIA ALL’ITALIA” dai min 7:10, il giornalista Paolo Barnard spiega come le destre economiche NeoLiberiste (Anglo-Americane) nel corso della storia post seconda guerra mondiale, siano riuscite a contaminare una componente importante delle sinistre europee, facendo così che le stesse conducessero i rispettivi paesi su linee economiche/politiche compiacenti ai grossi gruppi finanziari di potere dominanti La Cyty di London e WallStreet.
A proposito di ciò, l’ex funzionario di Stato Nino Galloni, evidenzia come sin dai così detti anni di piombo, nella sinistra italiana, era possibile individuare alcune specifiche correnti di pensiero ben definite, fra le quali due preponderanti:
Una più neo-liberista legata al mantra/business delle liberalizzazioni-privatizzazioni-deregolamentazioni rappresentata da personaggi chiave come BENIAMINO ANDREATTA, CARLO AZZELIO CIAMPI, GIORGIO NAPOLITANO (inizialmente contro lo SME ma poi a favore), GUIDO CARLI, GIULIANO AMATO, ROMANO PRODI, MASSIMO D’ALEMA, SAMUELE BERSANI ecc. ecc. (quella più filo-europeista/statunitense appunto), l’altra più “sociale – nazionalista” catalogata come “filo-comunista” (e dunque  mal vista dagli USA), cioè quella che nel 1978 fu intercettata da Aldo Moro nel suo progetto di creare una coalizione fra DC e PCI ritenuta invece estremamente scomoda dalle elites neo-mercantili/neo-liberiste atlantiche  (vedi video su youtube intitolato “NINO GALLONI: COME CI HANNO DEINDUSTRIALIZZATO, UN VIAGGIO CHE PASSA DA ENRICO MATTEI E ALDO MORO“).
Tali cruciali differenze fra le contrapposte correnti di pensiero, sono proprio quelle che starebbero all’origine di tutte quelle forme di “destabilizzazione” sociale indotte attraverso la propagazione dei famigerati attentati terroristici degli “anni di piombo”, i quali condizionarono in modo estremamente incisivo il percorso politico/economico del nostro paese: Parliamo di eventi come “Il caso Moro”, “Il caso Mattei” piuttosto che gli omicidi dei magistrati Falcone e Borsellino solo per citare i salienti.

Nota Bene: Sia Falcone che Borsellino individuarono e segnalarono in più occasioni, la presenza di punti di collegamento/congiunzione fra i vertici di cosa nostra ed altri non precisati poteri esterni, definiti dai due magistrati”centri occulti di potere che hanno altri interessi”;  in un’intervista Falcone parlò di “menti raffinatissime che cercano di orientare certe azioni della mafia”, quasi a voler trasmettere un riferimento implicito alla parola INTELLIGENCE, si veda  a tal proposito il video su youtube intitolato “LA TRATTATIVA“, e il  video intitolato “IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO LE STRAGI DI STATO”.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Ecco come morimmo di Paolo Barnard. Nino Galloni – come ci hanno deindustrializzato.  1992-2012 Guerra finanziaria all’Italia

 

 

3) 1971, IL MEMORANDUM DI 11 PAGINE DELLA CAMERA DI COMMERCIO AMERICANA.

DIFFUSIONE DEL PENSIERO UNICO NEO-CLASSICO NEO-LIBERISTA IN ECONOMIA, IN SOSTITUZIONE DI QUELLO KEYNESIANO.

All’alba degli anni ’70, dopo 2 secoli di rivoluzioni di sinistra, le destre capitaliste economiche pongono in essere la ricetta per il sovvertimento del paradigma.
Prima nel 1971 col memorandum di 11 pagine dell’avvocato Lewis Powell, commissionato dalla Camera di commercio americana, poi nel 1975 col rapporto “The Crisis of democracy” commissionato dalla CommissioneTrilaterale.

LEWIS POWELL (min. 22:12): ” Il nostro contrattacco (delle destre economiche) deve essere organizzato nel seguente modo: ci organizziamo, pianifichiamo a lungo termine, dobbiamo essere disciplinati per un periodo illimitato, essere finanziati con uno sforzo unificato, dobbiamo essere competenti, e le nostre presenze nei  media, nei convegni, nell’editoria, nella pubblicità, nelle aule dei Tribunali, delle commissioni legislative, dovranno essere superbamente precise e di eccezionale livello.”

Quindi queste persone si infiltrano dappertutto e le loro idee arrivano dappertutto.

Ma soprattutto Lewis Powell dice testualmente:

LEWIS POWELL (min. 24:04): “Dobbiamo colonizzare tutti gli Editori che pubblicano i testi di economia perché quei testi finiscono nell’università, e i nostri testi devono finire nelle università.”

e questo è successo. NON c’è più una facoltà di economia nel mondo occidentale che non insegni solito Dogma NeoLiberale.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti: Il piu’ grande crimine.   Ecco come morimmo.

 

 

4) 1975, THE CRISIS OF DEMOCRACY, IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE TRILATERALE.

DIFFUSIONE DEL PENSIERO UNICO NEO-CLASSICO NEO-LIBERISTA IN ECONOMIA, IN SOSTITUZIONE DI QUELLO KEYNESIANO.

All’alba degli anni ’70, dopo 2 secoli di rivoluzioni di sinistra, le destre capitaliste economiche pongono in essere la ricetta per il sovvertimento del paradigma.
Prima nel 1971 col memorandum di 11 pagine dell’avvocato Lewis Powell, commissionato dalla Camera di commercio americana, poi nel 1975 col rapporto “The Crisis of democracy” commissionato dalla CommissioneTrilaterale.

Gli autori di  “The Crisis of democracy” sono 3 intellettuali, docenti universitari e consulenti di governi:

  1. Samuel P. Huntington (americano),
  2. Michel J. Crozier (francese) e
  3. Joji Watanuki (giapponese).

Di nuovo essi stilarono le ricette in termini semplicissimi, nelle 227 pagine del loro The Crisis of Democracy, consegnato alla Commissione Trilaterale nel 1975.

THE CRISIS OF DEMOCRACY: “la storia del successo della democrazia… sta nell’assimilazione di grosse fette della popolazione all’interno dei valori, atteggiamenti e modelli di consumo della classe media”.

Significa anestetizzare il maggior numero di persone possibili nell’esistenza commerciale e nella cultura della visibilità (vedi pag.Cultura della visibilità).

Per ammazzare partecipativo è semplice:

THE CRISIS OF DEMOCRACY:  “Il funzionamento efficace di un sistema democratico necessita di un livello di apatia da parte di individui e gruppi. In passato (prima degli anni ’60 nda) ogni società democratica ha avuto una popolazione di dimensioni variabili che stava ai margini, che non partecipava alla politica. Ciò è intrinsecamente anti-democratico, ma è stato anche uno dei fattori che ha permesso alla democrazia di funzionare bene”.

Un metodo efficace per rendere i cittadini apatici e farli allontanare dalla vita politica, è quello di bombardare mediaticamente i cittadini con una SHIT-STORM di nefandezze compiute dalla classe politica, mandando in onda sempre la parte negativa, e nascondendo quella positiva. Detto in altri termini: Nauseare l’elettorato col preciso intento di farlo distaccare dalla politica e dal voto.

Scritto da: Cristian Minerva

Fonti:  Il piu’ grande crimine.   Ecco come morimmo.

 

 

5) SEI ELEMENTI CHE AVVALORANO LA TEORIA DEL COMPLOTTO.

ESTRATTO DA: “L’ORDINE DEI PRESIDENTI” SU HISTORY CHANNEL PRIMAVERA 2011.

Trascrizione dall’omonimo video:

“Osservando il corso della storia, dalla rivoluzione industriale ad oggi, scopriamo un’affascinante serie di fatti che sembrano dimostrare la teoria del complotto, o che per lo meno la avvalòrano.

  1. – Il crescente accentramento di denaro ed altre risorse nelle mani di pochi privati come banche e grandi società multinazionali, società il cui fatturato è pari al Prodotto Interno Lordo di intere nazioni, e la cui sopravvivenza richiede di aumentare i profitti ogni anno a prescindere dal costo sociale.
  2. – La creazione di organizzazioni multilaterali di controllo che non sono nient’altro che il braccio pubblico degli interessi privati; queste organizzazioni includono la Federal Reserve, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.
  3. – L’innegabile avanzamento del processo di privatizzazione che si traduce nella sottrazione dalle mani dei cittadini di risorse naturali non rinnovabili, infrastrutture, industrie pesanti, sistema sanitario, istituzioni bancarie e corpi di polizia per consegnarli nelle grinfie delle società private affamate di profitti.
  4. – Il raggiungimento della globalizzazione culturale e finanziaria che in pratica consiste nell’imporre a tutti i paesi più deboli una cultura ed un sistema economico dominanti.
  5. – La creazione di conflitti in tutto il mondo e di nemici comuni per manipolare l’opinione pubblica ed eliminare qualsiasi forma di protesta o di contestazione, il che conduce alla perdita di molti dei diritti più elementari della democrazia.  Lo “USA Patriot act” del 2001, è un ottimo esempio:  Quando il panico dilaga, le persone tendono ad accettare più facilmente di essere controllate.
  6. –  Il punto più importante fra tutti:  I personaggi chiave di questi eventi, quelli che effettivamente prendono le decisioni e tengono le redini della politica e dell’economia dell’occidente, i capi di stato  americani, i membri delle forze armate e persino molti elettori, sono casualmente tutti riconducibili a poche società mondiali che si riuniscono a porte chiuse.”

Scritto da: Cristian Minerva

Fonte: LINK VIDEO ORIGINALE www.youtube.com/watch?v=9KLxQuIl9o4.

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

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Cristian Minerva

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