Autostima

Sequenza degli articoli:

  • INTRODUZIONE: AutoStima in sintesi.
  • 1) COS’E’ L’AUTOSTIMA E DA COSA E’ DETERMINATA.
  • 2) IL MODELLO ECONOMICO LIBERALE/ NEO-LIBERISTA SI DIFFONDE ATTRAVERSO L’ANNULLAMENTO DELL’AUTOSTIMA NEI SINGOLI INDIVIDUI (e dunque nelle MASSE).
  • 3) PAOLO BARNARD (nel 2011): “I NOSTRI PALADINI DELLA GIUSTIZIA SVUOTANO L’IO DEI LORO SEGUACI IMPEDENDOGLI DI DIVENIRE SINGOLE ENTITÀ AUTONOME E POTENTI, RENDENDOLI (RENDENDOCI) UN ESERCITO DI ANIME INCAPACI.”

 

 

INTRODUZIONE: AutoStima in sintesi.

L’autostima in parole spicciole, è la considerazione che ognuno di noi ha di se stesso.
L’autostima a sua volta si forma attraverso la considerazione che il bambino, sin da neonato, riceve dai suoi genitori (madre in primis).
Dopo di che:
Più l’AutoStima è solida, meno è manipolabile/condizionabile, e viceversa.

 

 

1) COS’E’ L’AUTOSTIMA E DA COSA E’ DETERMINATA.

CON L’AUTOSTIMA ALTA LA PERSONALITA’ E’ SOLIDA, CON L’AUTOSTIMA BASSA LA PERSONALITA’ E’ FRAGILE, E DUNQUE FACILMENTE CONDIZIONABILE/MANIPOLABILE.

L’autostima in parole spicciole, è la considerazione che ognuno di noi ha di se stesso.
L’autostima a sua volta si forma attraverso la considerazione che il bambino, sin da neonato, riceve dai suoi genitori (madre in primis).
Per spiegarla con una metafora.

La metafora dello specchio:

E’ come immaginare che il bambino si guardasse in uno specchio e piano piano andasse a mettere a fuoco la sua immagine.
Sono i genitori a fare da specchio al proprio figlio, attraverso la considerazione che manifestano nei suoi confronti.
Quindi:
– quanto più la considerazione che il bambino riceve è naturale e amorevole, tanto più il bambino percepirà se stesso e di conseguenza riuscirà a mettere la sua immagine sempre più a fuoco (Ergo: il bambino che si vede bene allo specchio gode di una autostima piena).
viceversa,
– quanto più la considerazione che il bambino riceve è innaturale, forzata, non amorevole, oppure assente del tutto, tanto più il bambino NON percepirà  se stesso e di conseguenza vedrà la sua immagine sempre più sfocata fino a perderla di vista del tutto (Ergo: il bambino che si vede male allo specchio è afflitto da una autostima vuota).

Va da se che:
–  quanto più l’autostima è alta, tanto più la personalità sarà solida, e dunque difficile da manipolare.
viceversa
– quanto più l’autostima è bassa, tanto più la personalità sarà fragile, e dunque maggiormente controllabile/condizionabile.
In oltre:
– Tanto più l’autostima è solida, quanto più la personalità sarà auto-sufficiente e capace di auto-sostenersi.
Viceversa
– Tanto più l’autostima è fragile, quanto più la personalità avrà bisogno di stampelle per riuscire a restare in piedi.
Il modello sociale NeoLiberista, imperniato fortemente sullo sfaldamento della famiglia, è strutturato per destabilizzare lo sviluppo di una solida autostima, determinando la formazione di autostime fragili, facilmente manipolabili, e di conseguenza, soprattutto fortemente dipendenti dal consumismo (vedi pag Cultura della visibilità).

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

2) IL MODELLO ECONOMICO LIBERALE/ NEO-LIBERISTA SI DIFFONDE ATTRAVERSO L’ANNULLAMENTO DELL’AUTOSTIMA NEI SINGOLI INDIVIDUI (e dunque nelle MASSE).

E’ IL MODELLO EDUCATIVO LIBERALE/ NEO-LIBERISTA A GUIDARE I NOSTRI COMPORTAMENTI.

La conquista della democrazia con i diritti fondamentali, è frutto di secoli di lotte, rivoluzioni e sacrifici patiti dai nostri antenati.
Sottrarre oggi questi diritti dalle mani dei popoli sembrerebbe impensabile e chissà con quale dispiegamento di forze.
Invece quelli che portano avanti le politiche di depauperazione degli Stati sociali, non devono combattere contro nessuno:
***IL POPOLO SI FA DA PARTE DA SOLO, I CITTADINI SI AUTOANNIENTANO***.
Prendete quella fetta imponente di cittadini che è arrivata a nutrire, seppur tardi, seri dubbi in merito a:
– al funzionamento del sistema attuale,
– al funzionamento del sistema monetario/finanziario,
– alle politiche economiche/sociali delle Austerità Europee imposte dai governi tecnici sponsorizzati dalla finanza,
scoprirete che una buona parte di essi ti dice:

“Tanto non puoi cambiare niente…
Da solo perdi tempo…
Non puoi cambiare la testa delle persone…”

e questo anche se li metti di fronte al fatto che c’è invece la possibilità concreta di riuscire a poter fare qualcosa avvalendosi dei molteplici strumenti a nostra disposizione come ad esempio:
– Il voto in primis,
– La Costituzione italiana coi suoi Principi fondamentali, e/o
– il  Programma ME-MMT di salvezza economica per il paese, e/o
– la Denuncia Musu Barnard, e/o
– la Denuncia Mori,
solo per citare i salienti….
Questa posizione è totalmente inappropriata visto che nello Stato democratico sono i cittadini a detenere il potere, invece loro si annullano spontaneamente, come se non esistesse il diritto del voto).
Nessuno è in grado di fare le cose in maniera autonoma mentre chiunque si comporta in base a come presume che si comportino gli altri, e aspettando che qualcun altro faccia qualcosa per tutti al posto loro.
Le persone hanno perso il contatto con la realtà e non sono più in grado di distinguere cosa è realmente importante da quello che invece risulta essere marginale.
Peggio ancora, riconoscono come importanti le cose superflue.
La sequenza di frasi comuni pronunciate dalla maggior parte di ognuno di noi ogni qualvolta si viene messi di fronte a questa realtà dei fatti, ne sono una rappresentazione emblematica.
Frasi del tipo:

“Ho già troppe cose a cui pensare…
Non ho tempo..
Ho già molti altri problemi..
Da solo non serve a nulla…
Gli altri non potrebbero capire…
Gli altri non hanno le capacità, le possibilità, i mezzi…” 

vi dicono niente?
Quando in realtà si tratterebbe soltanto di impiegare, convincendo gli altri a fare altrettanto, un paio di ore in tutto per prendere visione giusto di 4 pagine e 3 video messi in croce; quanto basta per prendere coscienza del reale funzionamento del monetary sistem che sta alla base di tutto, segnalando al prossimo le cose visionate, niente di più, senza dispendio di forze effettivo, tanto meno di tempo, men che meno di risorse…
Dove sta la difficoltà?
Da cosa è determinata l’impossibilità?
Qual’è l’impedimento?
Tutto ciò è reso possibile grazie allo SVUOTAMENTO DELL’AUTOSTIMA delle persone/ masse, ad opera dei modello sociale NeoLiberista basato su

la cultura della visibilità e L’esistenza commerciale (vedi pag. Cultura della visibilità).

In essi l’autostima è resa invalida e forgiata al servizio del consumo dei prodotti che diventano l’unico sostegno indispensabile e insostituibile per tenere in piedi la personalità dell’individuo.
Il consumo (e/o il raggiungimento/ mantenimento di determinati stili di vita) diventa così nell’inconscio, l’unica vera importante ragione di vita, catturando su di se tutta la nostra inconsapevole attenzione.
Le persone sono spinte a costruirsi una figura individuale riconoscibile secondo determinati format preconfezionati impressi nella loro mente sin dall’età infante, che minano già alla radice lo sviluppo di una personalità spontanea e autonoma/ autosufficiente.
In tal modo i cittadini singolarmente si sentono di non poter essere influenti e per questo, anche in ambito collettivo, sviluppano una spiccata inclinazione nel dover delegare la propria espressione di volontà ad altre persone che invece hanno raggiunto l’aspirato status così detto della “VISIBILITA’” al di sotto del quale si è propagata la percezione/ convinzione di non poter contare più nulla.
Ci si rifletta bene:
Tutta la nostra società è bombardata da questo modello di comportamento (vedi la “Cultura della visibilità‘”) che trasforma la mente delle persone, da strumento cognitivo, ad “oggetto” meramente percettivo privo di capacità di iniziativa spontanea.
A partire dalla pubblicità, in televisione, a scuola, sul lavoro, nel tempo libero, ovunque siamo spinti ad inseguire falsi status simbol, falsi miti, falsi modelli studiati a tavolino per plagiare e al contempo annullare la nostra volontà.
Il giornalista Paolo Barnard descrive il fenomeno “Cultura della visibilità” con questa analisi:

***PAOLO BARNARD: “I nostri Personaggi e gli eventi che essi gestiscono (i Grillo, Travaglio, Guzzanti, Strada, Zanotelli, Ciotti, Moretti ecc., con le loro marce, manifestazioni, spettacoli di piazza, film ecc.) producono singolarmente cose (talvolta) egregie, ma collettivamente [… ]  Essi di fatto svuotano l’Io dei loro seguaci impedendogli di divenire singole entità autonome e potenti, rendendoli (rendendoci) un esercito di anime incapaci, dunque minando la Società Civile Organizzata e la speranza che essa rappresenta.[…]” P.B.***.

Da notare che anche il comunismo in un certo senso operava nella stessa direzione, fondandosi sul principio di arrivare ad annullare le singole individualità all’interno delle masse.
Infatti Cheguevara diceva:

“L’individuo da solo non conta nulla”.

É un idiozia!
La democrazia si basa sul fatto che:
***L’INDIVIDUO E’ TUTTO E PUO’ TUTTO PERCHE’ CONTA ESATTAMENTE COME CHIUNQUE ALTRO***,
ed è proprio lo Stato con la sua costituzione a rendere tutto ciò possibile.
Quei cittadini che sono consapevoli dello scempio che si sta consumando, ma si annullano poiché convinti di non poter contare abbastanza, sono i più grandi colpevoli perché sono proprio quelli che tutti insieme impediscono il cambiamento.
Il sistema avanza proprio grazie alla propagazione di quest’arrendevolezza.
Per citare una frase di E. Herman pronunciata sovente dal giornalista Paolo Barnard:
“Loro sono quelli che rendono plausibile l’inimmaginabile”.

Scritto da: Cristian Minerva.
Fonti (vedi anche sezione “Fonti di riferimento“): Principi di psicologia del consumo applicati al Marketing.  “Le 10 regole del controllo sociale” di Noam Chomsky.   Saggio “Il più grande crimine” di Paolo Barnard.       “Due lettere di Paolo Barnard“.

 

 

3) PAOLO BARNARD (nel 2011): “I NOSTRI PALADINI DELLA GIUSTIZIA SVUOTANO L’IO DEI LORO SEGUACI IMPEDENDOGLI DI DIVENIRE SINGOLE ENTITÀ AUTONOME E POTENTI, RENDENDOLI (RENDENDOCI) UN ESERCITO DI ANIME INCAPACI.”

CONSIDERAZIONE DEL GIORNALISTA, REPORTER, SCRITTORE PAOLO BARNARD, nel 2011.

PAOLO BARNARD (nel 2011): “I nostri Personaggi e gli eventi che essi gestiscono (i Grillo, Travaglio, Guzzanti, Strada, Zanotelli, Ciotti, Moretti ecc., con le loro marce, manifestazioni, spettacoli di piazza, film ecc.) producono singolarmente cose (talvolta) egregie, ma collettivamente fomentano quella struttura compiendo un danno devastante, e che pochi ancora comprendono nella sua ampiezza e implicazioni.
Quale danno?
Essi di fatto svuotano l’Io dei loro seguaci impedendogli di divenire singole entità autonome e potenti, rendendoli (rendendoci) un esercito di anime incapaci, dunque minando la Società Civile Organizzata e la speranza che essa rappresenta.
Ecco come:
I Personaggi, ponendosi come tali, inevitabilmente ci trasmettono la sensazione di sapere sempre più di noi, di poter fare più di noi, di contare più di noi, di aver sempre più carisma di noi, più coraggio, più visibilità.
E più noi gli attribuiamo sapere, capacità, importanza, carisma, coraggio e visibilità,  meno ne attribuiamo a noi stessi.
Il paragone inevitabile fra la nostra (generalmente fragile) autostima e l’immagine di ‘grandezza’ dei Personaggi, fra il nostro limitato potere e quello invece di chi è famoso, è ciò che finisce per annullarci.
Tantissimi di noi infatti pensano:
“ma da solo cosa posso mai fare? cosa conto? chi mi ascolta?”,
e in sol colpo ci auto annulliamo.
Smettiamo così di pensare e di agire autonomamente e corriamo ad affidarci ai suddetti Personaggi, che prontamente ci forniscono un pensare e un agire preconfezionati, che noi fotocopiamo in un’adesione adorante e acritica.”

Fonte per PAOLO BARNARD:

 

 

Nota Bene: Tutti gli articoli presenti all’interno del sito “CRISTIAN MINERVA”, sono stati elaborati sulla base di pubbliche informazioni comunemente reperibili sul web (e dunque considerate di pubblico dominio), e sono stati scritti avvalendosi di tutte le fonti a loro volta citate. 

————————————–

© 2012 Tutti i diritti riservati

Cristian Minerva

Maggiori informazioni https://cristianminerva.webnode.page/psicologia-economica/annullamento-autostima/