(16.09.2019) DA PARTITO DEFUNTO, A PARTITO GOVERNANTE SENZA IL MERITATO CONSENSO: COME E’ POSSIBILE?

RENZI E’ L’UNICO POLITICO ITALIANO INVITATO AL BILDERBERG, E COME DA COPIONE SALE AL POTERE: COINCIDENZA?

L’attuale legge elettorale italiana consente di fare ciò che Movimento 5Stelle, partito vincente delle ultime elezioni, ha fatto col PD.
Ovvero: consente di creare una coalizione che di fatto fa salire in carica al governo un partito (il PD) nonostante questo godesse (si fa per dire) di un consenso popolare notevolmente risicato rispetto ai risultati conseguiti con le elezioni nazionali (NB: questo calo non è teorico, ma è quello appurato col verdetto delle più recenti elezioni europee).
E così si è passati dall’avere un gov. non perfettamente controllabile dal cartello finanziario, ad un altro governo invece congeniale agli interessi del grande capitale finanziario globalista.
Casualità?
Molti analisti delle vicende geo-politiche fanno notare svariate congetture degne da essere prese in considerazione.
Il PD era un partito decisamente alla frutta, e Matteo Renzi aveva pressoché azzerato il suo consenso, cosa che rendeva impossibile pensare di poter rivedere Renzi e il PD di nuovo alla guida del governo.
Francesco Amodeo, uno degli attivisti più assidui nel seguire ed analizzare passo per passo tutti gli incontri ritenuti cruciali per la definizione dei ruoli politici, di recente aveva riportato il resoconto dell’ultimo meeting del Biderberg del 2019.
Chiunque segue queste notizie sa di cosa si parla.
E’ dimostrato che un altissimo numero di uomini che vengono invitati al Bilderberg, con sconcertante probabilità, subito dopo l’incontro (rigorosamente sempre a porte chiuse) queste persone vengono puntualmente investite di incarichi importanti.
La stragrande maggioranza degli uomini di potere attualmente in carica in tutti i ruoli più disparati (presidenti del consiglio, ministri, governatori delle Banche Centrali, ecc) sono tutti stati investiti del loro incarico subito dopo essere stati invitati al meeting del Bilderberg (è possibile verificarlo in autonomia semplicemente consultando il sito ufficiale del Bilderberg e confrontando i vari nomi con le date e gli incarichi).
Dal resoconto dell’ultimo incontro emergeva che l’unico uomo politico italiano invitato e presente al meeting del 2019 era stato Matteo Renzi.
ATTENZIONE: E’ essenziale osservare che Matteo Renzi nel periodo in questione, era da considerarsi un uomo politico praticamente al capolinea, con il consenso popolare quasi azzerato, e dunque con speranza di tornare a ricoprire un incarico di governo pressochè nulla.
Stando a questi fatti, il fatto che Renzi fosse stato invitato al meeting del Bilderberg del 2019 risultava in cotrotendenza rispetto alla norma, visto che era altamente improbabile pensare anche solo lontanamente di poter vedere Renzi ritornare a breve al potere stando allo scarso consenso (per non dire nullo) di cui disponeva.
Nessuno avrebbe mai scommesso su una probabilità del genere.
E invece è successo proprio così: Renzi subito dopo il meeting del Bilderberg del 2019, contro ogni pronostico è tornato al potere (NB: si consideri che la maggior parte dei senatori del PD attualmente in carica sono Renziani, cioè messi li da Renzi durante il suo precedente governo, il che significa che la persona del PD di maggior influenza continua ad essere Renzi, motivo per cui al Bilderberg hanno invitato Renzi e non Zingaretti).
Non solo.
Molti hanno fatto notare che immediatamente il giorno dopo la dichiarazione della crisi di governo da parte di Salvini, Matteo Renzi fondava il suo nuovo partito “Italia viva”.
Cioè, il giorno immediatamente dopo la crisi, Renzi aveva già preparato un nuovo partito pronto per rilanciare la sua figura politica: si consideri che la fondazione di un partito non è certo una cosa che si può organizzare in un giorno solo, il che significa che la manovra era già stata preparata in precedenza.
La svolta del movimento 5Stelle poi non è certo stata una svolta a sorpresa dal momento che la convergenza tra M5S e PD era già stata “sdoganata” ai voti per le nomine delle cariche europee allorchè l’M5S votò insieme al PD a favore dell’elezione di Ursula Von Der Leyen come presidente della Commissione Europea.
L’alleanza M5S-PD dunque non è improvvisata ma parte da lontano.
La crisi di governo innescata da Salvini ha reso possibile ciò che non sarebbe mai potuto succedere, ovvero:
La presa di potere da parte del gov. GialloFuksia.
Possibile che Salvini abbia commesso uno sbaglio così clamoroso senza rendersene conto?

Scritto da: Cristian Minerva

 

 

About Cristian Minerva 56 Articles
Sono un libero professionista. Ho conseguito il diploma di geometra all'Istituto Tecnico per Geometri Statale. Studio economia e tutte le materie in genere, da autodidatta a livello amatoriale, per cultura personale, oltre che per senso civico. Non faccio capo ad alcuno schieramento politico.